Home
Comune di Reggio: Gruppo Fi attacca Falcomatà “La città è abbandonata a se stessa, Falcomatà componga con urgenza la Giunta”
“Proclami, rassicurazioni, tanti buoni propositi: il ritorno in consiglio comunale di Falcomatà era stato da lui annunciato come il terzo tempo di un mandato politico che, con rammarico, da troppi anni si è trasformato in una commedia dal sapore aspro, con un terzo atto conclamato, ma che stenta ad arrivare.
La città è abbandonata a se stessa: è indispensabile che Falcomatà componga al più presto la Giunta comunale”.
In una nota il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale affida la preoccupazione sulle sorti della città, dopo il rientro dell’ex sindaco sospeso Falcomatà, rientrato un mese fa alla guida della città.
“Commissioni consiliari senza una guida, presidenti decaduti e non sostituti, nessuna certezza sugli assessori: un vero disastro” denunciano i consiglieri.
“Del resto la maggioranza, in linea con il solito modus operandi, nasconde la polvere sotto il tappeto, mostrando un clima sereno nelle stanze della politica in cui in questi giorni verranno confermate o destituite molte posizioni.
Ma i fatti parlano chiaro: gli abbandoni già annunciati e i malumori malcelati sono sintomi di un clima tutt’altro che sereno” dichiarano i consiglieri.
“Un clima di incertezza che destabilizza in primis i cittadini, desiderosi di tornare alla normalità dopo anni turbolenti, ma che ci conferma ancora una volta l’inadeguatezza di quest’Amministrazione nel compiere le scelte giuste al momento giusto” conclude così la nota il gruppo consiliare.
E’ stata rinviata al prossimo 29 novembre l’udienza per il processo nei confronti dei presunti scafisti della Summer Love, l’imbarcazione che il 26 febbraio scorso è naufragata a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro causando la morte di 94 persone, dei quali 35 bambini, oltre ad una decina di dispersi.
A giudizio con il rito ordinario ci sono un cittadino turco – Sami Fuat, di 50 anni – e due pakistani: Khalid Arslan, di 25 anni, e Ishaq Hassnan, di 22 anni.
Sono accusati di naufragio colposo, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e morte in conseguenza di altro reato. Il quarto presunti scafista, Ufuk Gun, turco di 28 anni ha scelto il giudizio con rito abbreviato e sarà giudicato, per gli stessi capi di imputazione, il 29 novembre dal gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto.
Il collegio penale del Tribunale di Crotone, presieduto dal giudice Edoardo D’Ambrosio, ha deciso il rinvio per poter esaminare la richiesta di estromissione dal processo avanzata dal Fondo garanzia vittime della strada che era stato citato nella precedente udienza come responsabile civile. Il Fondo di garanzia è istituito presso la Consap ed ha come scopo quello di coprire i risarcimenti alle vittime anche per incidenti nautici di imbarcazioni che hanno obbligo di assicurazione.
In avvio di udienza il Fondo – che è rappresentato dall’avvocato Giulia Bongiorno, senatrice della Lega ma in aula era presente l’avvocato Francesco Colotti – si è regolarmente costituito ma si è opposto alla citazione sostenendo che il natante naufragato non era stato utilizzato per diporto, né adibito a trasporto pubblico e per questo motivo non può essere assoggettato al codice delle assicurazioni che regola anche l’intervento del fondo garanzia per le vittime della strada.
Alla richiesta di esclusione si sono opposti gli avvocati di parte civile.
Per tutti i legali di parte civile, in aula, ha parlato l’avvocato Francesco Verri. “Credo che lo Stato – ha sostenuto Verri – dovrebbe assumere una posizione diametralmente opposta, dovrebbe costituirsi ed assumersi le sue responsabilità perché quel natante, non assicurato, ha potuto liberamente navigare nelle nostre acque finché non è naufragato su quella secca. Lo Stato doveva fare rispettare la legge, cosa che non ha fatto. Lo Stato però ha obblighi solidaristici e quindi ha precisi doveri. Per questo ha istituito il fondo di garanzia per le vittime di incidenti stradali o nautici. Il fatto che l’imbarcazione fosse destinata al traffico di esseri umani non esclude l’intervento del Fondo di garanzia, la normativa che concede il fondo non si applica solo al fatto colposo ma anche al fatto colposo che deriva da una condotta dolosa”. L’avvocato Barbara Ventura che aveva presentato la richiesta di citare nel giudizio anche il Fondo garanzia vittime della strada, a margine dell’udienza ha sottolineato che “non ci si può soffermare ad interpretazione letterale delle norma. Non ci sono precedenti. Riteniamo che ci siano tutti i presupposti affinché il fondo di garanzia e la compagnia designata possano essere parte di questo giudizio perché lo Stato poteva intervenire e non lo ha fatto. C’è copiosa giurisprudenza che ci dice che il fondo interviene anche in ipotesi di incidenti dolosi per cui non comprendiamo questa richiesta di esclusione dal procedimento”.
Il 17 novembre 2023 alle ore 10.30 si terrà la Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024, presso l’Aula Magna Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria
Alla presenza del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che concluderà la Cerimonia di Inaugurazione, il prof. Andrea Monorchio, già Ragioniere Generale dello Stato, terrà la Lectio Magistralis “L’attuale epoca delle crisi e l’opportunità di un futuro di solidarietà europea”. Il Rettore dell’Università prof. Giuseppe Zimbalatti aprirà, con il discorso inaugurale, la Cerimonia. Sono altresì previsti gli interventi della studentessa Federica Punturiero e del Rappresentante del Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario dott. Marco Santoro.
L’intrattenimento musicale sarà curato dal Coro Polifonico dell’Università Mediterranea e dall’Orchestra del Teatro Comunale F. Cilea.
Porto di Gioia Tauro: Consiglieri Regionali Pd chiedono incontro ufficiale con i referenti di Bruxelles.
A seguito dell’approvazione unanime da parte del Consiglio regionale della mozione n. 69 “Applicazione della Direttiva comunitaria “Fit for 55” – Possibili conseguenze all’infrastruttura portuale di Gioia Tauro”, il Gruppo consiliare del Partito Democratico ha tempestivamente accolto l’appello lanciato in aula dal Presidente Occhiuto con il quale si chiedeva a ciascun Consigliere di impegnarsi per sensibilizzare le istituzioni dell’Unione sulla preoccupante situazione del porto di Gioia Tauro a seguito dell’entrata in vigore del “pacchetto climatico”. Riteniamo indispensabile contemperare le ragioni ambientali che sorreggono la Direttiva UE “Fit for 55” con la salvaguardia del tessuto socio-economico della nostra terra. La struttura portuale di Gioia Tauro rappresenta un elemento troppo importante nel difficile panorama dell’economia e del lavoro calabrese. Le azioni utili alla tutela dell’ambiente e utili a mitigare gli effetti del riscaldamento globale non possono e non devono ignorare i tempi e i modi per evitare che la transizione energetica si tramuti in una “tragedia economica e sociale”.
Il Partito Democratico, da subito, ha dato vita ad una serie di azioni rivolte al sostegno della causa. La Vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, dopo essersi recata in visita al porto, insieme a una delegazione del Pd, sta seguendo costantemente l’evolversi della situazione. Il Gruppo consiliare Pd ha già instaurato una proficua interlocuzione con il Commissario Gentiloni, nella qualità di rappresentante italiano in seno alla Commissione europea. Inoltre, insieme al Vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Iacucci, quali componenti dell’Ufficio di Presidenza abbiamo indirizzato una nota al Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, per chiedere di formulare, a nome del Consiglio regionale, una richiesta ufficiale di incontro con i membri della Commissione detentori delle deleghe specifiche sulla materia, il Vicepresidente esecutivo della Commissione per le relazioni interistituzionali e prospettive strategiche nell’ambito del Green Deal europeo, Maroš Šefčovič e la Commissaria ai Trasporti, Adina Vălean, e di costituire una delegazione consiliare che si rechi a Bruxelles per discutere in modo dettagliato e approfondito la questione. Faremo il possibile per giungere a individuare reali ed effettive possibilità di intervento, atte a scongiurare l’ennesimo colpo avverso sulla già fragile economia calabrese.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in occasione dell’incontro con il Coordinatore del Corridoio TEN-T Scan – Med, Pat Cox e l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto del ponte sullo stretto di Messina, ha confermato l’impegno del governo per la realizzazione dell’Opera: “I fondi stanziati in manovra per la totale copertura del ponte e dei suoi collegamenti rappresentano un segnale concreto della nostra determinazione. L’incontro con i rappresentanti dell’Unione Europea e il Coordinatore del Corridoi Scandinavo – Mediterraneo, Pat Cox ha confermato che il ponte non è solo un’opera nazionale ma fa parte di un quadro di sviluppo dei trasporti stradali e ferroviari con impatto positivo per il sistema Italia ed Europa. Sarà una conferma del genio italiano agli occhi del mondo”.
Il Coordinatore del Corridoio TEN-T Scan – Med, Pat Cox, nell’occasione ha dichiarato: “In sei mesi, dal nostro ultimo incontro, rilevo che sono stati fatti importanti progressi, sia per il progetto che per la società Stretto di Messina che ha il compito di realizzare l’opera. Sottolineo in particolare l’attenzione rivolta dalla Società all’aggiornamento dell’Analisi Costi benefici e all’impatto ambientale”. A quest’ultimo riguardo il Coordinatore ha richiamato la priorità della decarbonizzazione che deve riguardare tutta la filiera realizzativa, a partire dalla cantieristica. “Sono molto soddisfatto – ha concluso Cox – dell’attenzione rivolta alla sviluppo della rete di accesso al ponte, grazie l’impegno del ministero delle Infrastrutture che ha stanziato notevoli investimenti per strade e ferrovie in Calabria e Sicilia”.
L’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha presentato i rilevanti passi avanti del progetto a pochi mesi dalla riattivazione della Società: “Stiamo proseguendo l’analisi, unitamente al Project Manager Consultant, la Parsons Transportation Group e al Comitato Scientifico, della Relazione del Progettista. È in fase di completamento l’aggiornamento degli elaborati ambientali, unitamente all’analisi Costi/benefici che dalle verifiche preliminari evidenzia risultati positivi. Sono inoltre ben avviati gli aggiornamenti per lo studio di traffico, il piano economico finanziario comprendente anche i costi di gestione, la relazione di sostenibilità. Il quadro sismo tettonico dell’area dello Stretto è stato rivisto al 2023”.
La rassegna di teatro contemporaneo “Sguardi a Sud” continua a incantare il pubblico con un viaggio straordinario nell’arte scenica. Con la direzione artistica di Mario Massaro, il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical, la kermesse si conferma un crocevia di creatività che si nutre di tradizione e innovazione. Domenica 19 novembre (ore 18), al Teatro comunale di Mendicino, andrà in scena “Le Bureau de Porc”. Uno spettacolo unico nel suo genere, scritto e diretto da Natale Filice, autore visionario in grado di combinare sapientemente le dimensioni del reale e del virtuale. Il protagonista della pièce teatrale Mario Massaro sarà affiancato sul palcoscenico da Elisa Ianni Palarchio e Mirko Iaquinta, che appariranno in video, regalando al pubblico un’esperienza visiva e sonora senza precedenti. Gianpaolo Palumbo e Valerio Massimo Filice daranno vita a scenografie virtuali mozzafiato grazie alla tecnica del videomapping, trasformando il palco in un mondo affascinante e surreale. Costumi firmati da Antonella Carbone e suggestivi contributi video di Antonio Arena completano un quadro artistico di straordinaria complessità. La multidisciplinarità delle arti è il cuore pulsante di questo spettacolo che promette di trasportare il pubblico in un vortice di emozioni e riflessioni.
Nella narrazione originale di Perrault, Barbablù è un uomo dal passato ombroso che, nonostante la sua storia di mogli scomparse, riesce a conquistare la figlia più giovane di una vicina. La trama prende una svolta cupa quando, prima di partire per un viaggio di lavoro, Barbablù consegna alla moglie un mazzo di chiavi che apre tutte le porte della casa, tranne una. La curiosità induce la giovane ad aprire la porta proibita; da qui, la terrificante scoperta della camera gli orrori. La vicenda culmina con il tentativo di Barbablù di punire la moglie per la sua indiscrezione, svelando così la brutalità dell’uomo.
La moderna interpretazione de “Le Bureau de Porc” si spinge oltre: la narrazione si sviluppa attraverso il filtro di uno studio televisivo che coinvolge conduttori e opinionisti nell’analisi della tragedia di Barbablù mettendo a nudo la realtà delle cronache con sguardo cinico, evidenziando una denuncia di facciata e il sensazionalismo mediatico. Un ritratto allegorico che, nel contesto attuale, trova riscontri nella dura realtà di abusi e violenza. La ricchezza di Barbablù, simbolo di potere sfrenato, si scontra con la fragilità delle sue mogli, vittime di un male che permea la storia umana: la crudeltà alimentata dalla sete di controllo.
Mario Massaro, in duplice veste di attore e direttore artistico della rassegna Sguardi a Sud, ha dichiarato: ““Le Bureau de porc” è uno spettacolo che porta al centro della nostra attenzione la tematica della violenza di genere, usando a pretesto la fiaba di Perrault, narrata come una ricostruzione cronachistica da studio televisivo, con tanto di conduttore ed opinionisti esperti dei drammi del momento. Le Bureau de Porc è uno spettacolo che non fa sconti al tema del femminicidio e lo racconta, talvolta, con marcato realismo, ponendo di fronte agli occhi dello spettatore una verità narrativa che è in coscienza inaccettabile, ma che, purtroppo rispetta in pieno ciò che accade nel nostro Paese, a tutte le latitudini e in tutte le fasce d’età. Per il giovane spettatore può essere un’opportunità in più per discutere di educazione sentimentale, di rispetto reciproco, di rapporto tra uomo e donna che possa slegarsi dalla logica del possesso, di accettazione e normalizzazione del fallimento, di dialogo costruttivo tra due parti apparentemente opposte. Il 19 novembre, l’arte e la magia del teatro vi aspettano per un viaggio indimenticabile”.
L’appuntamento con “Le Bureau de Porc” è un’occasione imperdibile per lasciarsi trasportare in un universo fatto di immagini, suoni ed emozioni, dove il teatro diventa un laboratorio di sogni e la scena si trasforma in un luogo magico da esplorare. Al termine dello spettacolo, il Teatro comunale di Mendicino si tingerà di festa per celebrare i primi vent’anni della compagnia Porta Cenere. Una lunga e appassionante storia fatta di impegno, dedizione e amore per la scena, che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori e lasciare un segno indelebile nel panorama teatrale calabrese e non solo.
Gioia Tauro, Marziale afferma: “La violenza a danno dei minori è il più turpe fra i crimini contro l’umanità”
“Il termine usato dal procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, è più che mai aderente al sentimento generato dalla violenza sui minori: raccapricciante. E chi ogni giorno è in trincea per farlo capire all’opinione pubblica lo sa benissimo”: è quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, in relazione agli arresti operati dalla Polizia di Stato per violenza ai danni di due minorenni della Piana di Gioia Tauro.
“Ancora una volta – evidenzia Marziale – le risultanze di un’indagine portano al branco, che nel regno animale si origina quando due individui di sesso opposto si incontrano, si stabilizzano in un’area idonea e si riproducono. Ma nel genere umano assume connotazioni diverse, certamente meno nobili dell’istinto animale, poiché la finalità non è la riproduzione ma la violenza fine a sé stessa”.
Per il Garante: “La violenza a danno dei minori è il più turpe fra i crimini contro l’umanità, perché la vittima rimane biologicamente in vita, morendo dentro, costretta a portarsi nella psiche cicatrici che non la abbandoneranno mai e che inficeranno il suo corso di vita, i suoi legami affettivi, la fiducia nel prossimo”.
“Apprendere che anche altri minorenni sono coinvolti nella vicenda, ma con ruoli diversi dalle vittime – dice ancora Marziale – è un dolore su dolore, che deve portare la società intera ad interrogarsi e non a girare la testa dall’altra parte come gli struzzi, atteggiamento che pervade l’umanità contemporanea. Tutti siamo chiamati ad assumere responsabilità ed a riconoscere di avere fatto poco o di aver fatto male, perché il perpetuarsi di certi crimini è figlio della sottovalutazione o dell’indifferenza”.
“Agli inquirenti il mio ringraziamento, anche perché so perfettamente cosa significhi affrontare certe indagini e cosa comporti a livello emotivo il doverle affrontare. A tutti è riconosciuta la presunzione di innocenza fino a prova contraria e pagherei oro colato perché quanto portato alla luce non sia mai accaduto, ma le parole del procuratore: “Abbiamo seguito in diretta le organizzazioni delle violenze”, lasciano poco spazio alla speranza, ed allora davanti alla certezza del reato, di questo tipo di reato – conclude il Garante – la legge faccia il suo decorso fino in fondo, con la speranza che il legislatore prima o poi si renda conto che la deterrenza scevra da sconti è l’unica via di uscita, ricordando che fra cinque giorni sarà la Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, momento di riflessione e non certo di celebrazione”.
Il senatore Mario Occhiuto in difesa del ddl sulla professione di guida turistica
“Finalmente arriva all’esame dell’Aula il disegno di legge che riguarda la professione di guida turistica, una questione che interessa circa 17mila professionisti del turismo che, con il loro lavoro, aiutano a far crescere la nostra economia. È quasi inquietante che l’Italia non avesse ancora una legislazione apposita, a maggior ragione dal momento che il turismo nel nostro Paese genera direttamente circa il 5% del Pil e incide indirettamente sul 13% dello stesso, rappresentando direttamente il 6% dell’occupazione totale e indirettamente il 15%. Un settore che vale da solo circa 100 miliardi di euro di Pil”. Così il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto intervenendo in Aula durante la discussione generale sul Ddl che disciplina la professione di guida turistica.
“L’Italia, oltre ad avere uno splendido patrimonio naturalistico e paesaggistico – ha ricordato Occhiuto – è il Paese con il maggior numero di siti Unesco. In questo contesto la guida turistica diventa parte del nostro immenso patrimonio artistico, storico e culturale. Una figura fino ad oggi sottovalutata ma che è invece essenziale, perché le guide turistiche possono essere considerate ambasciatori delle tradizioni locali, dei ponti che collegano il passato al presente e che ci aprono gli occhi sulla ricchezza di analogie storiche che spesso sfuggono ad una visione superficiale. L’obiettivo di questo Ddl, che fa parte degli interventi richiesti dal Pnrr, è quello di definire uno standard su tutto il territorio italiano, con una qualifica unica a livello nazionale, dei percorsi di specializzazione, abilitazione e aggiornamento, uno specifico codice Ateco nonché divieti e sanzioni per chi esercita abusivamente la professione – ha aggiunto -. Insomma, con questo provvedimento ci mettiamo in linea con l’Europa e, soprattutto, diamo maggiori garanzie sia ai professionisti che intendono fare le guide turistiche, sia ai turisti fruitori del servizio, che avranno la certezza di standard professionali di qualità”, ha concluso.
‘Ndrangheta, Processo “Quinta bolgia”: chiesta conferma condanna per 7 imputati
Sette condanne e la confisca di quattro società sono state chieste dal sostituto procuratore generale di Catanzaro Raffaela Sforza nel processo d’appello “Quinta Bolgia“ sulle presunte ingerenze delle cosche di ‘ndrangheta di Lamezia Terme nella gestione dell’ospedale Giovanni Paolo II.
Le imprese “Rocca” e “Putrino”, secondo l’accusa, si sarebbero accaparrate i servizi di onoranze funebri dell’ospedale, attuando un’illecita concorrenza “con violenza o minaccia” ai danni di altre imprese e facendo leva sull’appartenenza alle cosche attraverso i propri dipendenti legati alla criminalità organizzata, ed in particolare al contesto della consorteria Iannazzo-Cannizzaro-Daponte.
Gli imputati per i quali è stata chiesta la conferma della condanna sono Franco Antonio Di Spena, dipendente della Rocca Servizi, al quale in primo grado sono stati comminati 2 anni e 8 mesi; Giuseppe Perri, ex direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro (8 mesi); due omonimi, Diego Putrino, di 41 e 57 anni, rispettivamente, amministratore della Putrino service srl e socio al 95% ed amministratore delle altre società legate alla famiglia Putrino, condannati entrambi in primo grado a 9 anni e 6 mesi; Pietro Putrino, capo dell’omonimo gruppo imprenditoriale (11 anni); Ugo Bernardo Rocca (9 anni e 2 mesi) e Vincenzo Torcasio, dipendente della ditta Putrino (9 anni e 4 mesi).
Le società di cui il pg Sforza ha chiesto la confisca sono “La Pietà Putrino srl”, la “Croce Rosa Putrino srl”, la “Putrino Service srl” e la “Rocca Servizi srl”.
Dopo la requisitoria hanno depositato le loro conclusioni le parti civili: la ditta Vescio funeral home, rappresentata dall’avvocato Fernando Marrocco; la Regione Calabria (avvocato Nicola Greco); l’associazione Antiracket Lametina (avvocato Carlo Carere); l‘Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro (avvocato Gaetano Callipo) ed il Comune di Lamezia Terme (avvocato Caterina Restuccia).