Sono bastate poche ore perché il video girato all’interno dell’ospedale di Lamezia Terme facesse il giro del web, tra piattaforme social e chat: nella clip, vengono mostrati due cani randagi che, indisturbati, vagano per la struttura sanitaria, salendo le scale e raggiungendo i reparti. Gli animali sarebbero stati poi allontanati dall’Ospedale, ma il breve episodio è bastato a far scoppiare sia l’ironia che le polemiche.
Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, generale Antonio Battistini, si è detto senza parole e ha assicurato di essersi recato subito sul posto per accertare le responsabilità di quanto accaduto e verificare le possibili dinamiche di una vicenda inaccettabile quanto surreale. Da primissimi riscontri, dice Battistini, sembra che i due cani siano entrati da una porta lasciata aperta dal personale che si avvicendava per i turni di notte. Una disattenzione inaccettabile, che non doveva verificarsi. Il problema però sarebbe più vasto: nell’area verde dell’ospedale risiederebbe da anni una colonia di randagi, che il Comune di Lamezia Terme, nonostante innumerevoli segnalazioni, non avrebbe mai inteso rimuovere, probabilmente per mancanza di luoghi nei quali collocare i cani.
Senza l’aiuto dei Comuni, prosegue il Commissario, diventa tutto davvero troppo complicato. Dallo stesso Battistini è stata avviata anche una verifica dei sistemi di sicurezza, perché le porte di un ospedale non possono restare aperte senza alcun motivo. Questo pomeriggio, invece, l’incontro tra il Commissario Battistini e il sindaco di Lamezia per effettuare una ricognizione dei canili privati nei quali collocare i cani catturati.
Home
“La Zes è prioritaria per la Calabria e il commissario Romano sta, come non era mai accaduto nel passato, adoperandosi efficacemente. Ma per renderla concretamente utile, affinché, grazie alle agevolazioni che prevede, il territorio sia attrattivo d’investimenti, dobbiamo tutti assieme fare uno sforzo per recuperare la reputazione della regione nello scenario internazionale. Ho espresso il plauso del Consiglio regionale, appresa la notizia che la ‘Giacinto Callipo conserve alimentari srl’ è stata la prima società alla quale è stata rilasciata l’autorizzazione numero 1 per una nuova attività in una delle aree nel perimetro ‘Zes’, perché sono questi i segnali di cui la Calabria ha bisogno: semplificazione amministrativa e rapidità nelle scelte, in funzione dello sviluppo sostenibile”.
L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo a Isola Capo Rizzuto al convegno “Zone economiche speciali – Un piano strategico per il rilancio del nostro territorio”, introdotto dal sindaco Maria Grazia Vittemberga e al quale ha preso parte (fra gli altri) il commissario ‘Zes-Calabria’ avv. Giosi Romano.
Ha aggiunto: “ In Calabria abbiamo bisogno non di piangerci addosso, ma di iniziative come questa, per capire come cogliere opportunità che non possiamo permetterci il lusso di mancare e per tracciare analisi di scenario sull’evoluzione delle dinamiche economiche che interessano il Sud e in particolare i nostri territori. A partire da Isola Capo Rizzuto, che vanta uno straordinario patrimonio ambientale – e culturale”.
Per Mancuso: “Gli obiettivi generali su cui punta la Zes sono decisivi per il futuro della Calabria. Anche nella prospettiva mediterranea su cui l’Unione Europea, dopo gli sconvolgenti mutamenti geopolitici internazionali, deve incominciare a impegnarsi. Dobbiamo, soprattutto in questo territorio, il Crotonese, tra i più trascurati del Mezzogiorno sul lato delle infrastrutture di base, della mobilità e dello sviluppo, alimentare il circuito della fiducia da parte del sistema imprenditoriale locale e nazionale. Ciò su cui bisogna insistere è la sinergia tra istituzioni di ogni livello e tra pubblico e privato, sia per premiare merito e capacità che per superare i deficit di qualità nella filiera turistica e quegli aspetti negativi di cui dobbiamo liberarci, per fare sviluppo nella legalità”.
Per il vertice istituzionale di Palazzo Campanella: “La Calabria ha tutto ciò che serve per agganciarsi alla ripresa nazionale e contribuire alla ricostruzione della sua economia e di quella italiana. Non solo puntando sui settori del turismo e dell’agroalimentare, ma anche cercando di colmare lacune produttive in molti altri settori da cui può nascere ricchezza generale. La Calabria, per esempio, ha oltre 800 km di coste e più o meno 600 concessioni demaniali, ma ha una sola azienda che produce attrezzature per mare e spiagge. La Regione ce la sta mettendo tutta per promuovere sviluppo, valorizzando anche il nostro capitale umano, ma dobbiamo agire tutti nella stessa direzione”.
Passa alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria l’inchiesta sull’intimidazione subita dalla sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, alla quale sabato scorso due persone non identificate hanno tentato d’incendiare il portone dello studio legale.
Lo ha disposto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, che ha affidato il fascicolo dell’indagine al sostituto procuratore della Dda Walter Ignazitto.
Sarà lui a coordinare l’attività investigativa condotta dai carabinieri che, da subito, hanno acquisito i filmati ripresi dalle telecamere installate nella zona del sistema di videosorveglianza.
Nelle immagini che sono state acquisite si vede un’auto di colore chiaro, con a bordo almeno due persone, avvicinarsi al portone dello studio legale della sindaca Caminiti. Dal lato passeggero della vettura scende un uomo con il volto parzialmente coperto e con in mano un secchio in cui è contenuto liquido infiammabile con il quale tenta di dare fuoco al portone dello studio.
Dai primi accertamenti dei carabinieri sarebbero emersi elementi secondo cui l’intimidazione potrebbero essere collegata ad una vendetta delle cosche locali di ‘ndrangheta. Da qui l’acquisizione del fascicolo da parte della Dda. (ANSA).
Il 6 giugno 2023, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questo capoluogo, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione, in Francia e Germania, ad una misura cautelare personale in carcere nei confronti di 4 cittadini afghani, ritenuti a vario titolo responsabili di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria. Sono stati sequestrati, inoltre, il veicolo utilizzato per il trasporto dei migranti e il denaro profitto del reato.
L’indagine è stata sviluppata avvalendosi dei canali di cooperazione internazionale, con particolare riguardo a Eurojust, sul lato giudiziario, che ha coordinato l’esecuzione di diversi ordini di indagini europei, comprese attività intercettive all’estero, nonché le rogatorie internazionali, così come – in maniera omologa per lo scambio di polizia – Europol ha fornito apporto di analisi e il contributo delle banche dati in uso all’Ufficio europeo di polizia.
A collaborare i carabinieri reggini, in Germania, il Direttorato per la lotta al crimine della Bundespolizei e, in Francia, la Police Nationale, le Brigate Mobili di ricerca della Direzione Centrale della Polizia di frontiera di Bordeaux e Marsiglia.
È il 2020 quando, a seguito dell’innalzamento del numero di sbarchi di migranti registrato sul litorale reggino, in particolare sulla costa ionica, i Carabinieri avviano una manovra informativa, finalizzata a verificare gli elementi di convergenza di tale fenomenologia, attesa la probabile sussistenza di una rete di trafficanti di esseri umani.
L’attenzione dell’Arma, attraverso le Stazioni territoriali, si concentra sui movimenti dei migranti successivi allo sbarco, allorquando – in ragione dell’allora vigente emergenza epidemiologica – venivano posti in isolamento fiduciario presso i centri di contenimento sanitario temporaneo.
Ed è proprio dall’osservazione sul campo che i militari notano un 40enne afgano, residente in Francia, del quale viene registrata la presenza a bordo di un furgone con targa transalpina a Bova Marina.
Le indagini, avviate sotto il coordinamento della DDA reggina, hanno consentito di registrare i movimenti dell’afgano che, dopo avere fatto salire a bordo 10 connazionali, percorre l’intero territorio nazionale, facendo tappa in Abruzzo, in Lombardia e in Liguria, uscendo successivamente dal territorio nazionale dal valico del Frejus.
A seguire, lo straniero varca più volte nuovamente il confine, non dopo essere stato controllato dai Carabinieri di Susa prima di fare ingresso nel traforo del Frejus, circostanza questa che ha cristallizzato in maniera univoca l’intenzione del conducente di lasciare l’Italia per far accesso in Francia.
Nel corso del controllo, i militari operanti avevano modo di constatare come l’indagato fosse l’unico occupante del mezzo anche se, da una successiva ispezione, veniva accertata la presenza sui sedili posteriori di alcuni bagagli, dentro i quali venivano rinvenuti pannolini per bambini ed altri vestiti chiaramente non appartenenti all’indagato. Inoltre, è stata censita la presenza di un vano, creato ad hoc nella parte posteriore del mezzo per nascondere le persone.
Proprio le circostanze con cui i migranti hanno raggiunto la destinazione agognata ha portato la Procura reggina a contestare le aggravanti, confermate nel provvedimento del GIP, di avere esposto le persone trasportate a pericolo per la loro vita (avendoli abbandonati in una zona di montagna, al freddo ed alle intemperie, su sentieri scoscesi ed impervi) e quella di aver commesso il fatto sottoponendo i trasportati a trattamento inumano e degradante (nascondendoli nel furgone).
A questo punto, in ragione di una segnalazione inserita nella Banca dati Schengen viene tratto in arresto dalla Polizia francese a Montgeneve (nel lato transalpino della località di frontiera) sorpreso nel valicare il confine con sei connazionali clandestini.
Le indagini, proseguite con l’ausilio dei canali Eurojust ed Europol, al fine di ricostruire i contatti e ulteriori componenti della catena di trasbordo dei migranti, hanno consentito di definire una filiera criminale di immigrazione clandestina localizzata in Turchia, Italia, Francia e Germania.
Sono stati infatti ricostruiti dettagliatamente i ruoli degli altri soggetti coinvolti, tutti di origine afgana:
- il primo, di cui è stato ampiamente detto, quale promotore ed organizzatore ed autista;
- un secondo uomo, con il ruolo di intermediario tra il passeur e i parenti dei trasportati;
- un sodale, localizzato a Marsiglia, preposto all’accoglienza dei migranti.
- un ulteriore soggetto, stanziale in Germania, individuato quale terminale delle somme erogate a titolo di compenso per il viaggio.
In definitiva, gli esiti investigativi evidenziano come gli odierni indagati rappresentino la cellula localizzata sul territorio continentale che, attraverso modalità operative ben pianificate, era addetta a consentire ai migranti, una volta giunti nel reggino, dopo l’arrivo in Italia a bordo di natanti e a seguito della collocazione in centri di accoglienza, di allontanarsi e partire verso località del centro Europa.
È stato inoltre individuato il canale finanziario per le transazioni economiche, che utilizza il metodo informale noto come hawala.
Si tratta di un sistema di trasferimento di denaro basato sul brokeraggio informale e su relazioni non contrattuali che prevede che il soggetto che intende trasferire una somma di denaro a altro soggetto, di norma residente in un diverso paese, contatti un broker intermediario (c.d. hawaladar) e gli versi la somma da inviare; l’intermediario locale contatta quindi un suo omologo nel paese ricevente, dandogli ordine di pagare al soggetto destinatario la somma indicata, trattenendo una commissione. La somma versata al destinatario (nell’odierna indagine quantificata in 1500 euro per ogni migrante per il servizio di trasporto), verrà successivamente rimborsata dal primo al secondo intermediario, con tempi e mezzi variabili, secondo le circostanze.
Trattandosi di provvedimento cautelare, restano salve le successive determinazioni in fase processuale.
Massimo Ripepi esprime solidarietà al sindaco di Villa San Giovanni
“Riprovevole quanto è successo al Sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti: un atto di intimidazione saturo di viltà e deprecabilità, reso ad un’amministratrice che, con le proprie capacità e buone intenzioni, cerca di rendere un servizio gradito, tra mille difficoltà, ai cittadini!” – lo afferma Massimo Ripepi, Consigliere Comunale e Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria – “Non è possibile che nel 2023, a prescindere dalla bandiera politica, ci siano ancora simili forme di violenza capaci di esasperare ulteriormente la situazione già problematica delle Amministrazioni comunali della Città Metropolitana di Reggio Calabria”. “Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà al Sindaco Giusy Caminiti, augurandole di poter continuare a svolgere il suo mandato con ancora più giustizia, coraggio e dedizione. Sollecito, infine, le autorità competenti ad aumentare i controlli affinché quanto di spiacevole è successo non ricapiti più.” – conclude il Consigliere Massimo Ripepi.
Il Consiglio Metropolitano ha approvato lo schema di rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2022. Nella seduta odierna, presieduta dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, il consigliere delegato alle Finanze, Giuseppe Ranuccio, ha parlato di “un Ente che gode di un ottimo stato di salute, in grado di spendere con oculatezza e trasparenza e di intercettare nuove risorse con una grande visione strategica”.
Sia le entrate, sia gli impegni «hanno rispettato le previsioni» e il risultato di amministrazione, pari a 161 milioni di euro, consegna «un avanzo di 662 mila euro». Su quest’ultimo dato, il consigliere Ranuccio si è soffermato per evidenziare come “il risultato è, tuttavia, inferiore rispetto a quanto immaginato a causa di due operazioni importanti portate avanti dall’amministrazione: la verifica puntuale dei residui attivi e passivi per avere un bilancio chiaro, trasparente e vero e l’accantonamento del fondo di risultato dei dirigenti 2007/2022 per circa 4,8 milioni”. “Ecco perché – ha spiegato – a seguito di questi due interventi giusti, doverosi e sacrosanti emerge una cifra minore alle aspettative che non ci consente di fare tutto quello che avremmo voluto fare, ma ci permette di poter disporre di una piccola quota da investire in quelle che continuano ad essere le criticità prioritarie dei nostri territori”.
“Non è stata stanziata alcuna somma per il fondo destinato alle partecipate – ha aggiunto Ranuccio – perché le nostre società hanno registrato un utile di esercizio. E’ un altro dato confortante che si aggiunge al mancato ricorso ad anticipazioni di tesoreria. Va registrato con favore, poi, come i revisori abbiano rilevato la bontà della gestione economica dell’Ente caratterizzata da alcun rilievo mosso da parte della Corte conti, così come dalla certificazione della congruità del fondo dei crediti di dubbia esigibilità, dalla corretta operazione rispetto ai residui attivi passivi e dall’amministrazione dei fondi del Pnrr che richiedono una procedura molto meticolosa e particolare”.
“Tutto questo – ha concluso il consigliere delegato alle Finanze – consegna una Città metropolitana in ottimo stato salute, attenta su come si spendono le risorse e capace di intercettare tanti finanziamenti che, ormai, sono l’unica via considerati i tagli, per 5 miliardi, delle somme destinate alle Province per esercitare le proprie funzioni. Questo rende bene l’idea di quanto, attualmente, sia difficile operare. La strada, comunque, è quella giusta. Dobbiamo continuare in questa direzione e, a breve, decideremo come investire il piccolo budget a nostra disposizione”.
Il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha concentrato il proprio intervento sul tema della viabilità ricordando come, nel 2022, “siano state presentate al Ministero schede per oltre 14 milioni di euro”. “Lo stesso – ha affermato – si sta facendo per il 2023 con schede per 23 milioni, tali da consentire, anche se approvate in parte, di liberare risorse dalla nostra manutenzione ordinaria. Confido, dunque, che questo Governo possa avere la stessa attenzione dell’esecutivo precedente”.
«Intanto – ha concluso Versace – partirà qualche intervento e, in particolare, quello dedicato alla SP1 con un investimento di 5 milioni ritenuto strategico ed il cui appalto è previsto a breve. Ciò consentirà di concentrarci su altri importanti provvedimenti sulla viabilità, consapevoli che si tratta di attività difficilmente sostenibili con i soli fondi di bilancio. Spero che, con la prossima programmazione regionale, avremo la possibilità di indicare ulteriori asset strategici come la Pedemontana della Piana”.
Coldiretti Calabria esprime solidarietà al sindaco di San Demetrio Corone
“Massima solidarietà e vicinanza a Ernesto Madeo sindaco di San Demetrio Corone per il vile atto intimidatorio ai suoi danni, nella notte del 3 giugno u.s., ma soprattutto alla sua comunità” viene espressa da Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria a nome di tutta l’organizzazione. “Un gesto inqualificabile che colpisce chi lavora quotidianamente negli interessi dei cittadini per affermare e portare avanti i principi della buona amministrazione e della legalità. La Coldiretti Calabria con solide tradizioni di rispetto e democrazia – continua Aceto – è si pone come argine a questi tentativi inqualificabili che vogliono minare la serena convivenza e mandare segnali inquietanti che non bisogna sottovalutare e meritano grande attenzione. Sparare colpi di pistola contro le vetrate dell’Accademia del Gusto – prosegue – significa attentare al lavoro dell’istituzione comunale ma anche al valore del cibo ed al lavoro degli agricoltori. In attesa che venga fatta piena chiarezza sulla vicenda da parte delle forze dell’ordine siamo pronti – conclude il presidente di Coldiretti Calabria – a partecipare e promuovere una iniziativa pubblica di condanna perché, i vigliacchi senza volto vanno isolati e combattuti con le armi della partecipazione”
Reggio Calabria: annunciati i vincitori del concorso “Eroi e Supereroi: dalla fantasia alla realtà”
Nell’Aula Francesco Fortugno di Palazzo Campanella a Reggio Calabria, si è tenuta l’ottava edizione del concorso “Eroi E Supereroi. Dalla fantasia alle realtà”, dedicato a Fabiana Luzzi (la giovanissima di Corigliano Calabro vittima di femminicidio nel 2013), promosso dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio Scolastico e il Coordinamento regionale delle Consulte studentesche e riservato alle scuole primarie e a quelle secondarie di primo e secondo grado.
Il concorso di quest’anno richiedeva agli studenti di creare un’opera che potesse esprimere, in maniera originale ed inedita, la loro visione degli Eroi e dei Supereroi: personaggi frutto della propria immaginazione. Obiettivo quello di comunicare attraverso le immagini, così ponendo in essere un mezzo immediato di espressione, ulteriore strumento per poter elaborare emozioni e sentimenti e per poter dar forma alle proprie idee ed alla propria fantasia. A moderare l’evento il giornalista Giorgio Neri. Il segretario generale del Consiglio regionale Maria Stefania Lauria e la prof.ssa Franca Falduto per l’Ufficio scolastico regionale, hanno affiancato il segretario – questore del Consiglio regionale Salvatore Cirillo durante la premiazione degli Istituti e degli alunni vincitori. Presente all’incontro anche Marika Luzzi, sorella di Fabiana.
Ad avviso di Cirillo: “Il risultato ottenuto non riguarda solo con le capacità artistiche, ma soprattutto la possibilità di ‘inventare’ soluzioni ai problemi della vita. È in sostanza la capacità di gettare il pensiero oltre l’ostacolo. Ed in tutto questo il ruolo della scuola è centrale nella crescita dei nostri ragazzi perché solo attraverso la conoscenza e la cultura si potranno aprire per la Calabria realistiche prospettive di sviluppo”.
ISTITUTI SCOLASTICI VINCITORI
Scuole primarie (SEZ. A)
1. Marika Pia Montalto – I.C. “Don G. Bosco” di Corigliano – Rossano
2. Chiara D’Acri – I.C. “Taverna” di Montalto Uffugo
3. Noemi Maria Barbaro – I.C. “San Francesco” di Palmi
Scuole secondarie di primo grado (SEZ. B)
2. Benedetta Spadafora – I.C. “Taverna” di Taverna
2. Alessandro Sisinni – I.C. “Don F. Mottola” di Tropea
3. Rania Blal Fassi – I.C. “F. Pentimalli” di Gioia Tauro
Scuole secondarie di secondo grado (SEZ. C)
3. Giulia Ceriolo – Liceo Scientifico “A. Volta” di Reggio Calabria
2. Domenico Celerino – I.T.C. “L. Palma” di Corigliano – Rossano
3. Lorenzo Ruffolo – Liceo Scientifico “G. Scorza” di Cosenza
Versace, Romeo e Barreca alla Giornata dell’Incontro a San Caterina: “Partecipazione popolare fondamentale
Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto alla seconda edizione de “La giornata dell’incontro – Ritroviamoci”, organizzata dall’associazione “Noi per Santa Caterina” negli spazi della villetta Sant’Ambrogio. All’evento erano presenti anche i consiglieri comunali delegati del Comune di Reggio Calabria, Carmelo Romeo e Franco Barreca, oltre a numerose autorità civili e religiose che hanno contribuito a fare la storia del quartiere cittadino.
“E’ bello ritrovarsi fra tanta gente che condivide l’amore e la passione per il proprio rione”, ha detto Versace ringraziando gli organizzatori ed il presidente dell’associazione Pino Serranò. “A distanza di un anno – ha ricordato – siamo in grado di poter affermare che molte delle richieste fatte nel corso dell’ultima edizione de “La giornata dell’incontro” sono state evase. Penso al problema dei rifiuti, alla scomparsa dei cumuli d’immondizia che riempivano le vie del quartiere, alla questione della scarsa illuminazione della parte nord oppure all’idea di prevedere uno sbocco a mare e che rientra nella progettazione di Comune, Autorità portuale e Città Metropolitana sul nascituro porto cittadino. Qualcosa, insomma è stata fatta, anche se è sempre e comunque troppo poco. Dobbiamo e possiamo fare di più e ce ne assumiamo appieno la responsabilità”. “Se qualcosa si è mosso – ha continuato – è anche grazie e soprattutto alla collaborazione dei cittadini e degli stessi promotori dell’associazione “Noi per Santa Caterina”, cui va il mio ringraziamento perché rappresentano un presidio ed un megafono importante per le istanze del territorio. Abbiamo bisogno dell’associazionismo, delle forze sane, di chi non si arrende e, nel suo piccolo, opera e lavora per il bene della comunità. Spesso, infatti, un amministratore è solo, in particolar modo oggi di fronte all’assenza di luoghi di discussione dove poter fare politica e progettazione. Insieme, tutti insieme, possiamo continuare a lavorare per riuscire a raccontare, in maniera diversa, la nostra amata città”.
“La partecipazione – ha concluso Versace – è, dunque, fondamentale per isolare le mele marce, quanti agiscono per soffocare i nostri territori, quanti sfruttano i favori del buio per far calare le tenebre sul futuro dei nostri figli. In questo momento, il mio pensiero corre alla sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, rimasta vittima di una indecente intimidazione. Ecco, le persone perbene, la stragrande maggioranza delle nostre città e dei nostri quartieri, non possono girare le spalle di fronte a fatti del genere. Insieme, lo ribadisco, possiamo segnare piccole-grandi vittorie”.
Parole condivise dal consigliere comunale delegato al programma Agenda Urbana, Carmelo Romeo, che, nel ripercorrere «il proficuo rapporto di collaborazione» con l’associazione “Noi per Santa Caterina”, ha rivelato un’importante novità per il rione: “Entro l’estate partiranno i lavori di ristrutturazione della scuola “Ibico”. E’ un obiettivo che ci eravamo posti con il sindaco Giuseppe Falcomatà, individuando l’istituto di Santa Catarina quale primo beneficiario dei corposi finanziamenti inseriti in Agenda Urbana per il recupero di alcune scuole. L’iter, proseguito con il facente funzioni Paolo Brunetti, sempre e costantemente in contatto con i rappresentanti del sodalizio presieduto da Pino Serranò, ha portato allo stanziamento di 2,6 milioni per riconsegnare alla città uno dei sui presidi culturali più importanti. Il prossimo anno saremo di nuovo qui col cantiere dell’ “Ibico” in piena attività e pronti a dare un ulteriore step sulla fine lavori”.
Il consigliere delegato al Servizio idrico, Franco Barreca, nel sottolineare la serietà della situazione che interessa il settore, ha annunciato “l’attivazione, a breve, di cinque grandi serbatoi, fermi da 17 anni, già a partire dall’estate ormai imminente”. “Stiamo lavorando su molte condotte – ha detto – e mi auguro si riesca ad implementare l’adduzione idrica anche dentro le case considerato che siamo nelle condizioni di poter intervenire, tempestivamente, ogni qualvolta se ne presenti la necessità”. “Molti passi avanti sono stati fatti – ha concluso Barreca – e, fra mille difficoltà, ne faremo tanti altri”.
Il Job day for school – Job Orientation for next generation si svolgerà lunedì 5 giugno alle ore 10.00 presso Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, con la moderazione di Vittorio Colosimo, responsabile del Centro per l’impiego della città. A questo evento hanno partecipato anche Roberto Cosentino, direttore Generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, Sergio Tassone, dirigente Settore 5 della Regione Calabria, Anna Maria Cama, dirigente della scuola Boccioni Fermi. I saluti istituzionali sono stati di Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria e Giusy Princi, Vicepresidente della Giunta della Regione Calabria. Molti temi sono stati affrontati dai vari ospiti che hanno dato molte indicazioni ai giovani su come approcciarsi al mondo lavorativo.