Sono 489 i migranti arrivati nel porto di Reggio Calabria con la nave “Dattilo” della Guardia costiera. La maggior parte, 412, provengono da Lampedusa, mentre 77 sono stati soccorsi mentre erano a bordo di un’imbarcazione nel Canale di Sicilia. Altri 200, inoltre, erano stati portati a Messina. Del gruppo di migranti fanno parte 46 donne ed alcuni minori non accompagnati. Sono, in prevalenza, subsahariani, bangladesi, eritrei e tunisini. Si trovano, attualmente, nell’area portuale in attesa di essere trasferiti nel centro di prima accoglienza di Gallico. L’attività di soccorso ed assistenza, svolta dalle forze dell’ordine e dai volontari della Protezione civile e della Croce rossa, é stata coordinata dalla Prefettura di Reggio Calabria. Nelle prossime ore, ad eccezione di un gruppo che resterà in Calabria, saranno trasferiti in varie regioni in base al piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno. (ANSA).
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Catanzaro: Un collaboratore di giustizia condannato per maltrattamenti in famiglia
La Corte d’Appello di Catanzaro, in totale accoglimento delle richieste dell’Avv. Francesco Nicoletti, procuratore speciale della ex moglie, parte civile costituita, di un collaboratore di giustizia, sessantenne rossanese, ha confermato la sentenza di condanna inflitta a quest’ultimo in primo grado dal Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale.
L’uomo era imputato di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla recidiva poiché, con reiterati atti di vessazione e di violenza sia fisica sia psicologica, maltrattava e offendeva la convivente accusandola di avere relazioni con altri uomini. In una occasione l’avrebbe inoltre minacciata di morte con un coltello, ripetendo le minacce anche dinanzi ai carabinieri intervenuti nell’immediatezza del fatto.
Nel corso del processo di primo grado, la donna durante la propria escussione aveva illustrato le condotte violente e aggressive tenute da parte dell’ex marito. In particolare, la vittima aveva riferito che l’imputato si era allontanato dalla casa coniugale essendo divenuto collaboratore di giustizia senza più dare notizie di sé per circa tredici anni, durante i quali la donna aveva chiesto ed ottenuto una sentenza di divorzio. Nell’anno 2019 l’uomo si era rifatto vivo con richiesta di rientrare nell’abitazione familiare, richiesta che veniva accolta dalla parte offesa al solo fine di recuperare il rapporto dell’uomo con i figli, soprattutto con il figlio minorenne che maggiormente aveva sofferto l’assenza del padre, e con l’espresso accordo che la disponibilità al rientro in casa era solo per tale motivazione e null’altro. Dopo una prima settimana di convivenza senza problemi, l’imputato avrebbe iniziato ad insultare l’ex moglie per poi passare alle violenze e alle aggressioni fisiche. In una occasione, mentre si trovavano a casa di un parente, l’uomo l’avrebbe colpita con schiaffi e pugni alla presenza di altre persone. Anche il figlio della coppia, escusso nel corso del processo, aveva confermato gli episodi riferiti dalla madre dichiarando, inoltre, di aver notato dei lividi sul corpo della donna e che la stessa aveva paura dell’ex marito.
All’esito dell’istruttoria dibattimentale il Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale aveva ritenuto l’imputato colpevole del reato di maltrattamenti e gli aveva inferto una condanna alla pena di anni due di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede, in favore della costituita parte civile. Sentenza che l’imputato aveva poi impugnato attraverso il proprio difensore.
Si è giunti quindi al processo di secondo grado dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro che, all’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste del Procuratore Generale e dell’Avv. Francesco Nicoletti, ha confermato la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Castrovillari con condanna dell’imputato al pagamento delle ulteriori spese processuali.
“Suggerirei un corso di formazione per le tante persone che parlano a sproposito di autonomia differenziata senza conoscere la norma e non sono, spesso, consapevoli di cosa dicono. Comprendo che si possa avere momenti di possibile “sfiducia” per un passato molto lontano, ma ricordo ai tanti distrattori che molte cose sono cambiate e che il mondo corre! Forse costoro sono rimasti indietro con la conoscenza, ma è un problema loro la possibile ignoranza. Oggi si sta cercando di trovare delle soluzioni concrete per superare un gap esistente da decenni e che, però, non è stato superato, ma, anzi, ha aumentato un divario pesante tra nord e sud. Si parte dalla nota “questione meridionale” che ha aperto discussioni enormi e che, però, non ha portato a nulla di concreto. Oggi vi è una proposta interessante, ma, certamente, complessa e adatta ai soli esperti. Questi hanno il compito di tradurre principi e nozioni e trasmetterli ai soggetti che hanno bisogno di chiarimenti elementari. Un dato è certo: le forze politiche del passato, senza alcuna differenziazione, hanno peggiorato sempre più le condizioni del sud rispetto al resto dell’Italia. Naturalmente le maggiori responsabilità sono addebitabili ai partiti che hanno per maggior tempo gestito la nostra nazione. Quindi, la sinistra che su 10 anni ha amministrato per 9! Non aggiungo altro, perché più volte sono intervenuto tecnicamente e concretamente sulla norma e, quindi, appare inutile ripetere quanto già detto e ridetto. D’altro canto, un vecchio proverbio dice che è “inutile fischiare se l’asino non vuole sentire”. Un dato, comunque, è certo: il sud è ai minimi storici come degrado e mancanza di servizi. Quindi, peggio di così non è possibile andare! Ed allora pensiamo a dare una mano alle nostre comunità e cerchiamo, tutti assieme, a lavorare per rendere la legge proficua e utile alle nostre comunità. Diamo delle speranze ai giovani e con responsabilità spingiamo verso il meglio. Criticare soltanto è indice di incapacità, ignoranza e irresponsabilità. La Lega è sempre pronta a sedersi ad un tavolo e ragionare con tutti per migliorare la norma e dare dei riscontri positivi ai calabresi e ai cittadini del sud. Il resto è aria fritta!”.
Lo dichiara Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega Calabria.
Reggio Calabria: la statua Redentore di Montalto d’Aspromonte, “u Santu Sarbaturi” è in pericolo
Aspromonte, la montagna al centro del Mediterraneo, con la sua vetta Montalto alta 1955 mt. slm, è ormai da più di 120 anni legata a filo doppio con la statua del Redentore che accoglie i pellegrini che arrivano in cima per ammirare l’incomparabile spettacolo di un paesaggio a 360°. Il Redentore di Montalto d’Aspromonte, “u Santu Sarbaturi”, insieme ad altre 18 statue, furono volute dall’allora Papa Leone XIII per commemorare i 19 secoli trascorsi dall’avvento di Cristo. Da oltre 40 anni l’Associazione “Amici di Montalto” promuove iniziative, si prende cura della vetta e della Statua segnalando criticità e curando il sito con interventi di pulizia e di controllo costante. Ora il basamento ha bisogno di una radicale sistemazione che, se non fatta in tempi celeri, potrebbe cedere facendo crollare la Statua.
Sulla singolare storia della statua del Redentore è di recente uscito, per l’editore Laruffa, un volume che allarga lo sguardo al Montalto evidenziandone gli aspetti paesaggistici e i panorami che si godono dalla cima. Racconta della Rosa dei Venti, dei punti geodetici e dei resti di antichi manufatti. Segnala la prima carta che ne riporta il nome, indaga le varie denominazioni avute nei secoli, l’etimologia dei principali toponimi circostanti. Un capitolo sulle leggende narra della Sibilla, dell’eremita Pietro, della Chanson d’Aspremont. Ampio spazio è dedicato ai viaggiatori, dal 1152 al 2004, che hanno toccato la cima e ai relativi brani letterari, diversi inediti.
Fondamentale il capitolo sulle norme di salvaguardia del sito previste dal Parco nazionale dell’Aspromonte, l’importanza ambientale della Rete Natura 2000 e del Geosito Circo di Montalto. Infine, sono descritte ben sei escursioni che convergono sul Montalto, dalla più semplice alla più lunga e anche in mountain bike con un’utile mappa. Il libro verrà presentato lunedì 3 luglio alle ore 19 all’Area Sacra Griso Laboccetta di via Aschenez in Reggio Calabria. Interverranno l’autore Alfonso Picone Chiodo, Gianni Musolino dell’Associazione “Amici di Montalto” e l’editore Roberto Laruffa.
Inizia la stagione degli incendi a Reggio Calabria. Diversi focolai si sono accesi nel vigneto dei Vini Battaglia, adiacente alla SS106, tra Bocale e Pellaro.
Sul posto stanno intervenendo i Vigili del fuoco. Intanto la strada è interessata da una fitta nube di fumo e importanti rallentamenti, specialmente sulla carreggiata in direzione nord.
Paola: importante incontro alla Chiesa della Madonna di Montevergine
Si è svolta ieri nella splendida location della Chiesa della Madonna di Montevergine, in Piazza del Popolo, a Paola, l’incontro promosso dall’Associazione La Migliore Calabria e dal Comitato per la Difesa del Diritto alla Salute. Il convegno dal titolo ‘Autonomia differenziata ed emergenza sanitaria’ è stato moderato dall’avvocato Francesca Branchicella ed ha visto la partecipazione di Giuseppe Fioroni, ex Ministro della Pubblica Istruzione, Don Sergio Locane, don Giacomo Panizza, del Consigliere della Regione Calabria, On. Antonio Billari, del coordinatore de “La Migliore Calabria”, Aldo Maria Cupello e a concludere i lavori l’intervento di Graziano Di Natale. Presenti anche il consigliere comunale di Cosenza, Bianca Rende, e l’ex sottosegretario per il Sud al Parlamento l’On. Dalila Nesci.
Si è discusso di autonomia differenziata e di emergenza sanitaria e tutti i presenti hanno invitato i cittadini a sostenere la battaglia del Comitato per la difesa del diritto alla Salute. In particolare con Giacomo Panizza nel suo intervento ha affermato: “Abbiate il coraggio di esercitare il diritto di cittadinanza al fine di pretendere una sanità che funzioni, una sanità giusta.” L’iniziativa – in conclusione- è servita anche per lanciare un’altra mobilitazione pubblica del Comitato per il Diritto alla Salute “Diamoci una Mano” prevista per martedì 4 Luglio che sarà illustrata nelle prossime ore.
Arrivano all’aeroporto di Lamezia Terme, gli AMARANTO con il Consigliere Comunale di Reggio Calabria Massimo Ripepi. In prima fila con la maglia amaranto e lo striscione “Noi siamo Reggio Calabria mai lo zerbino di nessuno”, anche l’imprenditore reggino Giuseppe Falduto, l’attivista e cittadino calabrese giunto da Roma Alfredo Iorio, lo storico militante reggino Nello Scuderi e i giovani eletti al consiglio di Dipartimento delle Università di Reggio Calabria e Messina. Apre il suo intervento Massimo Ripepi, voce dei numerosi reggini presenti, limitati dalle disposizioni della Digos (max 100 persone) dichiarando ‘’Oggi è sicuramente un giorno storico, perché per la prima volta un gruppo di cittadini reggini, coraggiosi, liberi e forti, che ringrazio, hanno deciso di sfidare i poteri forti, l’appartenenza partitica e gli interessi personali per salvare l’aeroporto del ponte sullo stretto, cuore pulsante di ogni attività presente e futura della città metropolitana di Reggio Calabria. Con la maglietta amaranto e con uno sconfinato amore per la nostra città siamo qui per comunicare a tutti gli organi decisori, che non gli daremo tregua fin quando non vedremo la liberazione del nostro importantissimo scalo dal laccio mortifero in cui i nemici di Reggio lo hanno legato”.’
Ripepi continua evidenziando i dati significativi del degrado dell’Aeroporto dello Stretto: ‘’E’ finito il tempo dell’attesa, i numeri sviluppati dal nostro scalo negli ultimi 7 anni sono inquietanti, siamo passati dai 900 mila passeggeri della Sogas, società di gestione reggina, ai 200 mila passeggeri dell’ultimo anno. Poi mentre l’amministratore unico della SACAL Marco Franchini annunciava entro un paio di anni 1ml di passeggeri per lo scalo dello Stretto, nell’ultimo piano nazionale degli aeroporti in via di definitiva approvazione, scopriamo a pag.28 che la previsione per l’anno 2035 è di 450.000 passeggeri contro i 4,5 ml dell’aeroporto di Lamezia. Cioè hanno scritto e certificato nero su bianco la morte dello scalo. L’ultima perla la troviamo nel contratto istituzionale di sviluppo Aeroporti Calabria dove gli investimenti previsti per l’aeroporto lametino è di 120 ml di euro contro i 60 ml di euro previsti per l’aeroporto di Reggio.’’
‘’Alla luce di questi inequivocabili dati, non vogliamo più conoscere né il piano industriale, né le promesse di sviluppo da marinaio che fino a oggi la SACAL ha fatto ai reggini, vogliamo semplicemente che la gestione del nostro scalo sia affidata ad una nuova società privato pubblica o pubblico privata formata dagli attori istituzionali dell’area dello Stretto.’’ Ripepi prosegue chiedendo, quindi, la gestione autonoma e reggina della SACAL e che nel piano nazionale degli aeroporti venga inserita l’area dello Stretto come area strategica del paese.
‘’I distruttori di Reggio dislocati nei vari livelli istituzionali si sono ben guardati dall’inserire nel nuovo piano nazionale degli aeroporti la strategica area dello Stretto che oggi vede ormai certa la costruzione dell’infrastruttura più importante ed avveniristica del mondo, il ponte sullo Stretto di Reggio Calabria e Messina. Per questo la nostra seconda richiesta è di inserire nel piano nazionale degli aeroporti la suddetta area come strategica per il paese. Leggendo la nuova proposta di piano nazionale degli aeroporti dell’ottobre 2022, iniziata dall’ex ministro del PD Giovannini approdato in commissione trasporti della camera dove nessuno dei deputati e senatori reggini ha proposto alcuna modifica, ci rendiamo sempre più conto che è in atto un piano preciso per chiudere definitivamente lo scalo aeroportuale dello stretto. Finita ogni richiesta inutile alla Sacal, la nostra pressione civica sulla politica che può decidere sarà senza tregua e senza sconti.’’
A fianco di Ripepi ancora una volta il coraggioso e libero imprenditore Giuseppe Falduto, che indossando con orgoglio la maglietta amaranto ha dichiarato: “Vorrei dire a tutti i nostri amministratori che a Reggio Calabria si può fare e si può fare bene! Siamo nella posizione più importante del Mediterraneo, principale snodo dell’Autostrada del mare, abbiamo una condizione che non ha nessun’altra città della Calabria: eppure questa condizione è stata bruciata in questi ultimi anni dalla cattiva Amministrazione.”
“Non sono qui in veste politica, lo sono stato in passato nella Primavera di Reggio con il professore Italo Falcomatà. Appartengo a un mondo politico distante da Massimo perché abbiamo militato in fronti opposti, ma sulle battaglie che riguardano la città dobbiamo metterci la faccia.” – ha continuato Falduto – “Io ho invitato tutti gli imprenditori, i consiglieri, i parlamentari, anche il sindaco, perché questa mattina dovevamo essere tutti qui per chiedere la scissione di ramo d’azienda della Sacal affinché l’aeroporto possa tornare a vivere in autonomia!” – ha spiegato l’imprenditore – “Io orgogliosamente, insieme a Massimo Ripepi, che ripeto è l’unico consigliere comunale che sta svolgendo a tutti gli effetti la sua funzione di consigliere, indosso la maglietta amaranto per la salvezza della nostra città. Viva Reggio Calabria!”
All’evento interviene anche Alfredo Iorio, attivista e cittadino calabrese giunto da Roma e impegnato nella lotta per la sua terra, che ha dichiarato: “La città più grande della Calabria è Roma, e molti calabresi residenti a Roma sperano che si faccia qualcosa per loro. È assurdo che la Calabria continui ad essere trascurata. Io sono un calabrese e amico di Massimo Ripepi, che è una ‘’fiaccola vivente’’, è una speranza per Reggio. Ma questa battaglia non può essere combattuta solo qui, siamo pronti ad aiutarvi a Roma, con manifesti che uniscano tutte le fazioni politiche. Questa è una lotta al di là dei colori politici: una battaglia civica”. Iorio conclude: ‘’È giunto il momento di avere un aeroporto degno per Reggio Calabria. È ora che ci muoviamo insieme a Roma, perché i deputati di destra e sinistra pensano solo ai loro interessi. A Roma abbiamo una speranza, ci sono tanti calabresi desiderosi di combattere. Vogliamo un aeroporto dignitoso a Reggio e non manca nulla per farlo. Per questo siamo qui, rappresentiamo una speranza per la Calabria e per tutto il nostro sud.’’
Tra gli AMARANTO, anche il dott. Nello Scuderi, storico militante e politico reggino sempre in prima fila per il bene di Reggio e in particolare a fianco di Ripepi già dal 2016 per la battaglia per la salvezza dell’Aeroporto dello Stretto. Scuderi ha così dichiarato ‘’ Noi vogliamo difendere la sovranità aeroportuale di Reggio Calabria! Mi rivolgo a tutti i reggini, a coloro che sono ignavi: Svegliatevi! È giunto il momento di lottare e combattere democraticamente per far sì che l’arteria principale di Reggio Calabria non divenga asfittica e muoia. Rivolgo un appello alle persone più importanti che ci rappresentano che sono tutti i calabresi del mondo perché ovunque si trovino facciano sentire la loro voce perché l’aeroporto diventi internazionale: l’Aeroporto internazionale dello Stretto.’’
Il Consigliere Ripepi conclude chiamando i reggini alla battaglia ‘’ E’ vero siamo un piccolo Davide contro un forte e minaccioso Golia, ma proseguiremo senza paura la nostra battaglia insieme a tutti i reggini i buona volontà che non si sono arresi nel vedere il lento e inesorabile declino della nostra splendida città.”
Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto al convegno “Guglielmo Calarco – L’etica e l’impegno culturale”, organizzato dal Circolo culturale “Guglielmo Calarco”, presieduto da Angela Curatola, presso la sala biblioteca “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro. “Il nostro ringraziamento – ha detto Versace – è rivolto a chi, con dedizione, passione e impegno, si spende per iniziative culturali fondamentali in un territorio come il nostro. Come istituzioni, dunque, abbiamo l’obbligo di sostenerle in una fase storica in cui è sempre più difficile parlare e trasmettere, alle nuove generazioni, i valori che ispirano attività come questa”. “Raccontare Guglielmo Calarco – ha proseguito – la sua vita e il suo contributo alla società, non è semplice, ma diventa fondamentale, soprattutto, per attualizzare l’opera e l’esistenza di chi ha incarnato alla perfezione sentimenti che contribuiscono alla crescita sociale e civile di una comunità. Quel cammino, pregno di cultura e umanità, diventa un insegnamento da instillare nel nostro vissuto quotidiano”.
“Pur essendo un esercizio complicato – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – deve vederci tutti impegnati in prima linea per provare a fare qualcosa di diverso. La testimonianza di grandi uomini come Calarco, dunque, è un patrimonio da custodire e tramandare. Il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” della Città Metropolitana custodisce gli arredi, i quadri e la biblioteca che Guglielmo Calarco ha donato alla città. Ecco, il viaggio nel ricordo del suo impegno, sottolineato a dovere dal convegno organizzato dal circolo presieduto da Angela Curatola, potrebbe proseguire proprio dalle stanze che ancora raccontano la vita dell’indimenticabile avvocato e giornalista”.
Reggio Calabria: Versace è intervenuto alla tavola rotonda “La salute diseguale”
Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, è intervenuto alla tavola rotonda “La salute diseguale”, tenutasi a Palazzo Alvaro, parlando di “sanità come diritto sancito dalla nostra Costituzione” “Eppure – ha aggiunto – in ambito nazionale, assistiamo a tante sanità, dove l’attenzione per il paziente spesso cede il passo a quella per la malattia”. “Se un paziente non viene curato come dovrebbe – ha proseguito Versace – le ripercussioni si riverberano, inevitabilmente, sulla vita sociale e sull’ambiente che ci circonda. Star bene, infatti, significa anche potersi dedicare meglio alle nostre attività quotidiane, con rendimenti, magari, diversi”. “Negli ultimi decenni – ha sottolineato il sindaco facente funzioni – la medicina ha fatto tanto in tema di ricerca, ma potrebbe certamente fare di più se solo avessimo il coraggio di puntare sulle tante eccellenze che abbiamo sui nostri territori. A volte, ci lamentiamo di un servizio pubblico che non sempre riesce a sopperire alle esigenze dei nostri concittadini, ma fortunatamente abbiamo delle eccellenze nel settore privato che ci danno la possibilità di curarci e di farlo nei migliori dei modi”. “Quindi – ha concluso Carmelo Versace – dobbiamo provare, come istituzioni, a fare la nostra parte perché, oltre ad essere un obbligo morale, è, soprattutto, uno dei compiti del ruolo che siamo stati chiamati a svolgere. In maniera molto sommessa, dobbiamo provare a farlo”.
Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha preso parte alla presentazione degli eventi collaterali alla grande festa della Varia di Palmi, l’evento, in programma il prossimo 27 agosto, in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera ed inserito nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’Unesco. Dal palco del Teatro “Manfroce”, Verace ha parlato di «un momento importante non solo per Palmi o per il comprensorio metropolitano, ma per l’intera Calabria ed il sistema Paese più in generale».
“La Città Metropolitana – ha aggiunto – crede fortemente nella potenza e nelle potenzialità di una celebrazione storica, ma continuamente proiettata al futuro. Con un contributo extra di 100 mila euro, il Consiglio di Palazzo Alvaro è certo che la Varia possa essere uno dei tanti volani per raccontare il nostro splendido territorio”. “Insieme al sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, che è anche consigliere metropolitano delegato al Turismo – ha proseguito Versace – abbiamo preparato questa iniziativa nel migliore dei modi, riconoscendo ciò che merita una comunità fantastica come quella palmese”.
“La cosa più bella per un amministratore – ha proseguito il sindaco metropolitano facente funzioni – è vedere riconosciuti i propri sforzi anche oltre i confini della propria città. Così, con immenso piacere, abbiamo visto il fascino e la curiosità che la Varia ha suscitato a Bruxelles, a Roma o nella capitale economica europea di Milano”. Quella di portare le bellezze del territorio fuori dalla Calabria, infatti, “è una strategia sulla quale la Città Metropolitana crede, punta e investe”.
“Il piano fieristico approntato dall’Ente nell’anno del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace – ha commentato Versace – ci ha visti impegnare oltre 1,5 milioni di euro, con un ritorno importante in termini d’immagine e di sviluppo turistico. La Varia è, certamente, una delle espressioni storiche e culturali migliori e più suggestive, ampiamente in grado di trasmettere una narrazione positiva della nostra terra e della nostra gente”.
Giuseppe Ranuccio, consigliere metropolitano delegato al Turismo, nonché sindaco di Palmi, ha, quindi, sottolineato la solennità del momento parlando di “festa di popolo dalla straordinaria ricchezza”. “La Varia – ha proseguito – è uno degli eventi più identitari del nostro territorio, figlio di una lunga tradizione che supera il significato strettamente religioso, già di per sé molto importante”. Nel ringraziare la Città Metropolitana, tutti gli enti e le personalità coinvolte nell’organizzazione del programma di avvicinamento all’evento del 27 agosto, Giuseppe Ranuccio ha ribadito “l’entusiasmo e la passione che hanno animato un autentico lavoro di squadra”. “Il mio riconoscimento più grande – ha concluso – non può che andare alle tante straordinarie professionalità ed all’impareggiabile impegno di chi ha portato la Varia ad essere punto di riferimento per la Calabria”.