Home
Melito P.S.: Le Muse e e il Consultorio h12 celebrano la “Giornata dell’Ostretrica”
Partecipato primo appuntamento per la “Giornata Internazionale dell’Ostetrica” presso l’Ospedale di Melito Porto Salvo organizzato con una importante ed attenta collaborazione tra il Consultorio h12, l’Associazione culturale “Le Muse” ed il Gruppo associativo “Le Cicognole”. L’occasione la Giornata Internazionale dell’Ostetrica che come sempre dal 1991, si commemora con iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale.
La Giornata in questa versione 2025 ha come tema il seguente slogan: “Midwives – Critical in Every Crisis”. Il mondo sta affrontando un numero senza precedenti di crisi (disastri naturali, conflitti, cambiamenti climatici). Queste crisi colpiscono in modo sproporzionato le donne, le ragazze e le persone di genere diverso, esponendole a rischi maggiori come le complicazioni della gravidanza e la violenza di genere, e limitando al contempo il loro accesso ai servizi sanitari essenziali.
In questi tempi difficili, le ostetriche sono fondamentali. Sono i primi soccorritori di fiducia all’interno delle loro comunità, in grado di preparare i sistemi sanitari ad affrontare qualsiasi crisi. Possono fornire fino al 90% dei servizi di salute sessuale, riproduttiva, materna, neonatale e adolescenziale anche durante le crisi umanitarie.
In apertura di evento il dott. Emilio Vazzana direttore del Consultorio, ha ribadito come dal 2012 questa struttura è determinante con il suo ruolo sul territorio poiché con decreto regionale si è permesso alle ostetriche, di seguire le madri fino alla trentaseiesima settimana dimostrando, così, attenzione tra il territorio e l’ospedale. Siamo una equipe multidisciplinare che fa tanto per l’area metropolitana dello Stretto e la formazione ed il supporto alle giovani mamme, attesta come la professione che oggi ricordiamo ed omaggiamo è importantissima, oltre che utile e necessaria.
Paola Infortuna, ostetrica ed organizzatrice dell’evento ha evidenziato che occorre camminare con sinergie diverse e l’unione di una struttura ospedaliera importante e un’Associazione culturale come “Le Muse” ed un gruppo creativo come Le Cicognole, danno un valore aggiunto ad un luogo di lavoro animato 12 ore al giorno. Rientra anche nelle nostre mansioni, ha continuato l’Infortuna, la preparazione del corso pre-parto che ha formato circa 70 donne che hanno approfondito il tema dell’anatomia, della postura del bacino, della gravidanza e delle fasi del corpo, dell’alimentazione, del travaglio, dei vari tipi di parto ed ancora, della donazione del cordone ombelicale oltre alla fase dell’allattamento. I diplomi che consegniamo stasera ha ribadito, premiano queste giovani donne che instancabilmente hanno frequentato con grande serenità e spirito di condivisione. Noi ostetriche ha concluso l’Infortuna, durante gli anni della pandemia, nonostante le difficoltà, ci siamo prodigate per far vivere alle donne il minor disagio possibile nei loro momenti importanti della vita, affrontando, sia la positività che la negatività con la forza di sempre e con la consapevolezza che nulla possa ostacolare il miracolo della vita. Accompagniamo le donne in ogni loro percorso di salute ed insieme abbiamo un’occasione unica per costruire relazioni attraverso il percorso della gravidanza.
Il presidente Muse Giuseppe Livoti si è soffermato su come oggi, le donne, debbano avere garantiti esiti di salute e di assistenza sempre più adeguati e l’assistenza che eroga il Consultorio è una eccellenza che va promossa e protetta soprattutto perché produce salute, quel senso di vita che lo esprimono i tantissimi lattanti presenti questa sera. L’assistenza, la conoscenza del corpo umano, empatia e la capacità di ascolto sono caratteristiche innate per il ruolo delle ostetriche e sarebbe necessario individuare delle figure da inserire nel mondo della scuola perché anche questi argomento sono cultura.
Lo psicologo Dario Verardo si è soffermato sulla figura maschile poiché, il padre può offrire un sostegno prezioso alla madre, non solo dal punto di vista emotivo, ma anche pratico ed ha anche un’opportunità di creare un legame con il bambino fin dai primi momenti di vita.
La serata, ha visto la testimonianza poetica di Francesca Triolo e Clara Condello che, con i loro versi hanno ricordato il rapporto che può legare una madre ad un figlio o ancora la forza dell’ostetrica come guida di consapevolezza, di conoscenza e di responsabilità. L’arte ha visto gli artisti Cristina Benedetto e Carmelo Viglianisi descrivere maternità che raccontano di arrivi e partenze, approdi che riguardano il nostro tempo ed ancora, storie di donne e di madri senza tempo, in forme fluide che invadono lo spazio. Ed ancora le donne del gruppo “Le Cicognole” che, dopo avere lavorato per alcuni mesi, hanno consegnato per i lattanti tantissimi “Doudou” ovvero “oggetti di conforto”, di stoffa morbida, peluche realizzati in cotone, che i piccoli usano per sentire la vicinanza e la sicurezza dei genitori, soprattutto durante la notte o quando sono lontani da loro.
A fine serata sono stati consegnati gli attestati alle giovani donne che hanno seguito il corso pre-parto, donne che appartengono a tutta la città metropolitana dello Stretto.
Reggio: previsioni sul Turismo nel 2025 in linea con i record dell’anno scorso
Il 2024 è stato un anno record per il turismo in Italia, meglio del periodo pre-Covid, e le aspettative per il 2025 sono in linea, con il settore che si trova in una congiunzione positiva. E’ il messaggio che parte da Reggio Calabria, dal talk dell’ANSA “Il Vespucci incontra la Calabria: le eccellenze italiane si raccontano a Reggio Calabria” organizzato in occasione della sosta reggina del Vespucci nel Villaggio IN Italia.
“Il comparto – ha spiegato Ivana Jelinic, ad di Enit – è anche molto apprezzato dai turisti stranieri che lo scorso anno sono stati il 52-54% del totale. Ciò significa che l’Italia viene scelta e non ci si accontenta più di vedere le tradizionali bellezze ma si cerca altro”.
Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione Zes Unica e presidente di Fincalabra, dal canto suo ha sottolineato l’importanza della Zes unica nel favorire gli investimenti, grazie soprattutto alla semplificazione burocratica che “consente di avere un provvedimento autorizzativo unico che può essere anche in variante agli strumenti urbanistici” ed al credito d’imposta. In merito all’autorizzazione in variante Romano ha specificato che si tratta esclusivamente di un atto per “porre rimedio ad errori del passato”.
Il coordinatore Zes ha anche sottolineato i 300 milioni di euro che la struttura ha ricevuto recentemente per le opere infrastrutturali a sostegno degli investimenti ed ha ricordato che in un anno sono state emesse 616 autorizzazioni uniche.
Il confronto ha poi visto gli interventi di operatori del settore nel segmento lusso. Tutti hanno evidenziato l’utilità delle semplificazioni apportate con la Zes unica, del credito d’imposta e dei cofinanziamenti regionali.
Al riguardo l’assessore al Turismo della Regione Calabria Rosario Varì ha ricordato un bando da 50 milioni di euro destinato a elevare qualitativamente l’offerta ricettiva calabrese ed ha annunciato che a breve sarà presentato un progetto per favorire l’arrivo nella regione delle grandi imprese del settore. “Riteniamo – ha detto Varì – che la Calabria sia oggetto sempre più di curiosità per i turisti. E affinché ci possano essere i turisti occorre che ci possano arrivare. E’ per questo che la Calabria ha investito 250 milioni sugli aeroporti calabresi, chiudendo il primo trimestre con il 38% in più di turisti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Il peperoncino calabrese sale a bordo della Nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci e parte alla conquista dei mari di tutto il mondo.
In occasione della sosta a Reggio Calabria, il presidente della Regione Calabria ha donato una pianta al comandante del Vespucci, capitano di vascello Giuseppe Lai, che è stata sistemata nel “giardinetto” della nave, un terrazzino che si trova a poppa e che ospita già vari tipi di piante che vengono curate dall’equipaggio.
Da qui il nome “giardinetto”.
Alla sistemazione della pianta, oltre al comandante del Vespucci Giuseppe Lai, hanno partecipato l’ammiraglio di squadra Vincenzo Montanaro e Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi.
“Uno dei simboli della Calabria – ha scritto Occhiuto sul suo profilo Facebook – entra così a far parte delle specie vegetali che accompagnano l’equipaggio del Veliero della nostra Marina Militare nelle sue traversate internazionali.
Avviso ai naviganti: la Nave Vespucci ora viaggia con una marcia in più… piccante”.
“L’Amerigo Vespucci’ è molto di più di una nave”, ha dichiarato il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, nel corso dell’evento promosso dall’agenzia di stampa in occasione della tappa di Reggio Calabria della nave scuola della Marina Militare Italiana.
Zangrillo, accompagnato dal vice capogruppo di Forza Italia alla Camera, Francesco Cannizzaro, ha visitato gli stand e le esposizioni del ‘Villaggio in Italia’.
“Dicono che il ‘Vespucci’ – ha aggiunto il ministro Zangrillo – sia la nave più bella del mondo. Giudizio espresso dal comandante di una portaerei americana che nel 1962 incrociò in mare la nave scuola della nostra Marina Militare. Da tantissimi anni il Vespucci è il simbolo dell’Italia e dell’eccellenza italiana. Incarna la cultura italiana, la sua voglia di dimostrare le nostre capacità artigianali, la bellezza del nostro Paese. L’opportunità di rappresentare la nostra eccellenza in giro per il mondo è un servizio che si rende al nostro Paese. E significa anche dimostrare tutte le caratteristiche che contraddistinguono il nostro popolo. Come dice anche il motto scritto a bordo, ‘non chi comincia, ma colui che persevera’, è qualcosa che vogliamo portare avanti anche con le nuove generazioni. Per me è il simbolo di tanti valori che sono quelli che, io spero, diventino, e si confermino, anche come valori della Pubblica Amministrazione, che è il più grande datore di lavoro italiano, con circa 3,2 mln di addetti, auspicando che siano persone che quando svolgono il loro lavoro possano esprimere un loro talento, si sentano soddisfatti per quello che fanno ed abbiano consapevolezza delle loro responsabilità”.
11 persone, dieci uomini e una donna, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a commettere furti in appartamento sono state arrestate dagli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria nell’ambito di un’operazione deniminata ‘Case sicure’ coordinata dalla Procura reggina.
Il blitz che ha consentito di sgominare la banda è scattato alle prime luci nel rione Ciccarello e ha visto impegnati più di 70 uomini della Polizia di Stato.
Secondo quanto emerso, il gruppo avrebbe dato vita ad una associazione per delinquere strutturata e organizzata attraverso una precisa ripartizione di ruoli e compiti in modo da portare a segno i colpi in modo rapido e redditizio.
Nulla era lasciato al caso: guidati da due reggini appartenenti alla comunità rom, i componenti della banda si muovevano con professionalità eseguendo sopralluoghi, anche ripetuti, e briefing per pianificare nel dettaglio l’ingresso nelle abitazioni e la via di fuga più sicura. Il compito di ‘studiare’ le vittime era affidato ad una giovane donna, anche lei della comunità rom, che annotava le abitudini di vita dei padroni di casa.
Acquisite le informazioni si passava alla fase operatuva: in pochissimo tempo si riusciva a penetrare forzando la serratura della porta di ingresso oppure, in taluni casi, muovendosi da veri acrobati tra balconi e grondaie sfruttando una persiana o una porta-finestra.
Una volta all’interno eventuali casseforti venivano velocemente scassinate e ripulite di banconote e preziosi.
La fuga, anche questa preparata nel dettaglio, avveniva sempre con veicoli diversi. I due capi provvedevano poi alla divisione del bottino secondo il ‘grado di rischio’ che ciascuno dei partecipi aveva affrontato durante le incursioni.
A seguito del primo furto gli inquirenti, in base ai pochi elementi raccolti, hanno ricostruito più di dieci episodi in meno di sei mesi per un totale di quasi 150 mila euro tra contanti e preziosi. Rubati anche due fucili e due pistole regolarmente detenuti.
La tappa della Vespucci a Reggio Calabria, città dei Bronzi, non poteva non legare insieme bellezza e cultura.
È stata questa l’idea che tappa dopo tappa unisce la presenza della storica nave scuola alla cultura ed alla storia di ciascun territorio.
“Vespucci Incontra”, questo il titolo dell’iniziativa promossa dal Ministero della Difesa e da quello della Cultura.
“Con la formula del ‘Vespucci incontra’ qui a Reggio Calabria, il Vespucci incontra i Bronzi di Riace – ha spiegato – Luca Andreoli, Amministratore delegato di Difesa Servizi Spa, società in house del Ministero della Difesa -. La formula prevede ingressi calmierati per tutti quelli che desiderano vedere questi due straordinari e unici reperti archeologici e siamo ben felici di poter agevolare questo desiderio. Nei giorni in cui il Vespucci farà tappa a Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale osserverà orari di apertura straordinari”.
“Questo – ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – è il risultato di un confronto tra me e l’AD di Difesa Servizi S.p.A. che ringrazio e sono anche grato al ministero della Cultura ed al Museo Nazionale della Magna Grecia, perché il Vespucci, che è universalmente riconosciuto come un’eccellenza italiana, deve essere anche veicolo per far conoscere altre eccellenze italiane. In Calabria ne abbiamo moltissime, come i Bronzi di Riace che sono un attrattore turistico di primaria importanza per tutto il Paese. È bello che Vespucci e Bronzi si incontri qui a Reggio”.
“Accanto all’ingresso agevolato per la visita al Museo Nazionale, lanciamo in questa occasione la firma di un protocollo nazionale che la società Difesa e Servizi S.p.A. ha firmato venerdì scorso con la Direzionale nazionale Musei diretta dal prof. Mauro Osanna – ha affermato il direttore del Museo nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano -. Accordo che permetterà nelle 15 tappe italiane del Tour Mediterraneo Vespucci, a tutti i visitatori che ne faranno richiesta di visitare i luoghi della cultura di questa città. Una eccellenza italiana che incontra le eccellenze italiane culturali. Un compimento unico per la missione culturale e diplomatica della Vespucci”.
Reggio: i Consiglieri di Maggioranza soddisfatti dell’inaugurazione del Centro Tecnico Federale “Simone Neto Dell’Acqua”
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
Nel contesto della “Primavera Reggina” promossa dal Comune di Reggio Calabria l’Associazione Culturale Anassilaos, presso la Biblioteca De Nava (Sala Giuffrè della Villetta) e congiuntamente con essa, dedicherà il mese di maggio alla storia contemporanea del nostro Paese.
Tutti gli incontri si terranno presso la Sala Giuffrè della Villetta De Nava con inizio alle ore 17,00.
Si comincia l’8 maggio con una lezione del Prof. Giuseppe Caridi, storico, già ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Messina, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, che prendere le mosse proprio dal Cardinale Fabrizio Ruffo alla luce del suo importante saggio “Il Cardinale Ruffo e la riconquista del Regno di Napoli nel 1799”.
Il giovedì successivo, 15 maggio, il Prof. Antonino Romeo, Deputato di Storia Patria per la Calabria e componente del Direttivo ICSAIC, affronterà invece il tema sopra delineato, quello cioè del “Risorgimento sotto accusa: Voci e motivi di una delusione annunciata”, nel quale darà conto dell’ampio dibattito storiografico nonché politico che ha caratterizzato il periodo postunitario.
Giovedì 22 maggio sarà invece un giovanissimo studioso di storia, Antonio Buttiglione, assegnista di ricerca di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno e allievo del prof. Carmine Pinto, ad analizzare un’altra rivoluzione, quella del 1848, nella sua prospettiva e dimensione calabrese.
Dalla Calabria a Reggio ci condurrà invece l’ultimo incontro, il 29 maggio, a cura di Fabio Arichetta, Deputato di Storia Patria per la Calabria e Dottorando di Ricerca all’Università di Messina, il quale parlerà del ruolo avuto nella Rivoluzione Nazionale del 1860 dai fratelli Agostino e Antonino Plutino, impegnati da sempre nel sostenere la causa della liberazione della Calabria dal regime borbonico. Nella circostanza Giuseppe Diaco, cultore di storia e collezionista, terrà una comunicazione sul tema sul “Reggio Calabria. Da una dinastia all’altra. Da Piazza dei Gigli a Piazza Vittorio Emanuele II” dedicata ai mutamenti della denominazione di vie e piazze dovuta ai cambiamenti politici e dinastici che in questo caso hanno riguardato la piazza più importante della Città da sempre centro politico e amministrativo come dimostrato dalle più recenti scoperte archeologiche.