La Procura Europea e il Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina hanno sequestrato beni per 322mila euro in provincia di Crotone per truffe ai danni dell’Ue. Gli indagati avrebbero commesso reiterate condotte illecite per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore degli aiuti alle imprese agricole concessi nell’ambito della Politica agricola comune. Il provvedimento, infatti, scaturisce dalle investigazioni portate a termine dal Reparto Specializzato dell’Arma competente per le regioni Sicilia e Calabria, che hanno permesso di accertare, il conseguimento fraudolento dei “Titoli di Pagamento” necessari per accedere al regime di Pagamento Unico previsto dalla Pac e degli ingenti contributi pubblici destinati al settore agricolo ed erogati dall’Arcea (Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura) dall’anno 2015 al 2022. Di fatto venivano presentate le domande uniche di pagamento nelle quali gli indagati avevano dichiarato ‘Titoli di Pagamento’ di cui dissimulavano l’origine delittuosa e la conduzione di appezzamenti di terreno di cui non avevano alcuna legittima disponibilità. L’operazione, orientata ad impedire la prosecuzione dell’attività delittuosa e a recuperare le somme indebitamente percepite dai tre indagati in spregio alle normative e a discapito dei tanti imprenditori onesti, conferma l’attenzione della Procura Europea e dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare nel contrasto alle sistematiche condotte fraudolente che hanno il fine di sottrarre ingenti aiuti pubblici destinati al settore agricolo. (ANSA).
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Reggio: con gite scolastiche e Nave Silver Down, il MArRC tocca i 770 ingressi
Boom di presenze al Museo archeologico nazionale di Reggio in coincidenza dell’attracco al porto della Silver Dawn, la nave da crociera del gruppo Silver Sea. Raggiunti i 770 ingressi, tra turisti e studenti delle scuole che fanno tappa al Museo durante le loro gite di fine anno scolastico. A colpire come sempre i Bronzi di Riace e la testa di Porticello, ma interesse e attenzioni anche per gli altri tesori esposti. “Un successo di pubblico che sta crescendo ogni giorno – afferma il direttore del Museo, Carmelo Malacrino – e tutto fa sperare in una stagione estiva molto positiva, con flussi turistici che certamente porteranno un beneficio economico per l’area dello Stretto. Con il Cinquantesimo anniversario della loro scoperta, i Bronzi di Riace si confermano quali grandi attrattori della Calabria. Ringrazio tutti le istituzioni, gli enti e le associazioni che contribuiscono quotidianamente a rendere il Museo sempre più dinamico ed inclusivo, rafforzando la valorizzazione e la promozione di tutto il patrimonio culturale del territorio”. In occasione dei Ponti del 25 aprile e della Festa dei Lavoratori, evidenzia il direttore del Muse, i nostri locali saranno aperti, in via eccezionale, anche lunedì 24 aprile e il primo di maggio. Martedì 25 aprile, ricorrenza della Liberazione, per iniziativa voluta dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, l’ingresso sarà gratuito per tutti.
Mediterranea, incontro su sostenibilità ed equità nelle infrastrutture
Si è concluso nei giorni scorsi, l’incontro di studio dedicato alla sostenibilità ed alla equità sociale nella valutazione degli investimenti in infrastrutture di trasporto, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile (DIIES) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Si tratta di un’ulteriore attività sviluppata nell’ambito delle attività del “Dottorato in Ingegneria dell’Informazione” e del “Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – MOST”.
I potenziali effetti sociali e di coesione territoriale prodotti dalle grandi infrastrutture di trasporto in Calabria ed in Sicilia, ad esempio l’Alta Velocità ferroviaria ed il collegamento stabile nello stretto di Messina, necessitano di ulteriori approfondimenti sul piano scientifico ed applicativo. “I riferimenti nazionali per la valutazione degli investimenti pubblici prestano particolare attenzione alle componenti economiche ed ambientali della sostenibilità; tuttavia occorre comprendere e mitigare i divari sociali tra i territori nazionali ed europei” ha sottolineato il prof. Francesco Russo dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria che, tra l’altro, recentemente è intervenuto sul tema delle grandi infrastrutture di trasporto al sud (AV e ponte) alla Camera dei Deputati nelle Commissioni Congiunte Trasporti ed Ambiente.
Il prof. Agostino Nuzzolo Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e tra i fondatori della scuola di ingegneria dei trasporti di Reggio Calabria ha delineato le linee di ricerca scientifica da approfondire per comprendere gli effetti di sostenibilità ed equità sociale potenzialmente prodotti dalle grandi infrastrutture di trasporto. “Occorre un approccio interdisciplinare ma soprattutto di sistema per supportare le scelte di investimento nel sistema delle infrastrutture strategiche di trasporto”. Nuzzolo ha presentato i risultati di una ricerca sui metodi di valutazione che lo ha visto impegnato anche nella valutazione dei potenziali effetti prodotti dal ponte sullo stretto di Messina.
Alcuni esempi applicativi a scala regionale (Calabria e Sicilia) sono stati presentati dall’ing. Corrado Rindone.
L’evento si è concluso con la presenza del Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti e dei direttori dei due dipartimenti di Ingegneria della Mediterranea di Reggio Calabria, prof. Claudio De Capua (DIIES) e prof. Giovanni Leonardi (DICEAM). Gli intervenuti hanno sottolineato l’impegno dell’Ateneo reggino a sviluppare le ricerche finanziate con il PNRR ed in particolare nell’ambito dello spoke4-Rail Transportation del Centro Nazionale della Mobilità Sostenibile-MOST.
Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti ha concluso ribadendo l’impegno dell’intera comunità accademica ad offrire un supporto scientifico nella realizzazione delle grandi infrastrutture che interessano l’area dello stretto di Messina (Ponte ed Alta Velocità). “Possiamo mettere a disposizione conoscenze e competenze, affinché le scelte sul sistema dei trasporti siano supportate da valutazioni quantitative e basate su approcci scientifici. È una sfida che impegna l’intera comunità accademica, mettendo a sistema tutte le aree culturali della Università Mediterranea di Reggio Calabria”.
Il terrazzo Pellegrini di Cosenza ospiterà, oggi alle 17.30, il nuovo romanzo di Sergio Del Giudice “Amati sempre”, curato da Ermanno Cribari.
Un libro intenso, dove l’autore ha tratteggiato i punti salienti della sua vita durante la malattia. Sette anni fa, infatti, a Sergio Del Giudice era stato diagnosticato un tumore. Una notizia che avrebbe sconvolto la vita di chiunque, compresa la sua.
Lo stile informale, familiare, attraverso cui narra la sua esperienza è l’esempio di un uomo che è riuscito ad esorcizzare la paura. La speranza, l’amore per la vita, sono le tematiche che emergono forti, tanto da lasciare la malattia quasi in secondo piano.
Il libro si è poi rivelato un grande successo editoriale, ha già venduto centinaia di copie, secondo quanto si legge in una nota. E’ possibile trovarlo nelle librerie: Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, Libreria Universitaria e Amazon.
Nel corso della presentazione converseranno, insieme a Del Giudice, Cribari ed al giornalista Francesco Mannarino, anche il prof Gianfranco Filippelli e l’onorevole Simona Loizzo.
Calabria, Operazione Consequence: indagini per maxifrode fiscale da 30 milioni
Dal Trentino Alto Adige fino in Sicilia, passando per Calabria, Basilicata, Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto: questa la vastissima superficie italiana sulla quale oltre cento militari della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza sono impegnati dall’alba di questa mattina, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Calogero Gaetano Paci.
Oggetto della maxi operazione, che prende il nome di “Operazione Consequence”, una frode fiscale da 30 milioni, messa a punto con l’utilizzo di scritture false, che conta attualmente 87 persone indagate, il sequestro di disponibilità finanziarie e beni per circa 11,5 milioni, 34 perquisizioni personali e locali.
Come spiegato in una nota, l’Opereazione Consequence nasce dall’indagine della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, e si sviluppa da una tranche dell’operazione Billions, che già aveva smantellato a metà del 2020 un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati fiscali – grazie al coinvolgimento di 28 società cartiere – riciclaggio e bancarotta fraudolenta per un giro illecito di oltre 240 milioni di euro, per la quale sono stati condannati in primo grado 61 imputati a dicembre 2022.
Nel dettaglio, il sodalizio, attivo nel Reggiano ma con proiezione nazionale, era specializzato nel mettere a disposizione di aziende, in modo professionale, servizi finanziari considerati illegali, in particolare attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e nell’assicurare le attività connesse e collaterali di monetizzazione del denaro sottratto al controllo del fisco e di permettere al beneficiario delle fatture false di garantirsi il profitto illecito caratterizzato dal risparmio d’imposta.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso nei confronti di 87 società, e di altrettanti soggetti risultati essere loro rappresentanti legali e/o amministratori, dislocate sul territorio nazionale ed attive in diversi ambiti, alcune particolarmente note sul mercato.
In base all’indagine le 87 società interessate avrebbero utilizzato, nelle loro dichiarazioni annuali ai fini dell’Iva e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere reggiane per oltre 30 milioni determinando un profitto illecito quantificato per circa 11,5 milioni. Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro sono state eseguite 34 perquisizioni locali e personali nei confronti dei soggetti destinatari del provvedimento giudiziario. Le perquisizioni, volte alla ricerca di denaro contante, sono state eseguite dai militari delle Fiamme gialle e dai poliziotti con l’ausilio di unità cinofile cash-dog della Guardia di Finanza, specificatamente addestrate al particolare impiego. Nel corso delle operazioni è stata notificata, nei confronti di tutti gli 87 soggetti indagati, un’informazione di garanzia emessa dall’Autorità Giudiziaria inquirente oltre all’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
L’operazione antidroga denominata “Cagnolino”, coordinata dalla procura della Repubblica di Palermo, che qualche giorno fa ha condotto all’arresto ventuno persone – tra cui tre reggini – per il traffico di stupefacenti che dalla Calabria raggiungeva le principali piazze di spaccio palermitane, chiude il cerchio delle indagini rintracciando il quarto reggino, un cinquefrondese di Bari e residente a Melicucco, ritenuto dalla Guardia di Finanza di Palermo un corriere dell’organizzazione criminale che ha visto la famiglia calabrese Barbaro accordarsi con i Fascella del quartiere Guadagna a Palermo. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno fermato Pasquale Varone, 36 anni, nel porto di Bari al rientro dalla Grecia. Secondo la ricostruzione delle fiamme gialle, il giovane si sarebbe occupato del trasporto della cocaina a bordo di mezzi commerciali abitualmente adoperati per il trasporto di frutta.
Un giro d’affari che avrebbe fruttato dieci milioni di euro all’anno, secondo i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria. Lo stupefacente, occultato in doppi fondi all’interno delle autovetture dei corrieri, percorreva la tratta Reggio-Messina-Palermo. Alle misure cautelari si aggiungeva il sequestro preventivo di società, beni mobili e immobili, riconducibili agli indagati per un valore complessivo pari a oltre un milione di euro. Fra questi, individuati i tre reggini anch’essi indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.
“Se l’Italia ha davvero intenzione di imporsi in Europa e di crescere nel mondo, ha l’obbligo di infrastrutturare il Meridione. Altrimenti, non avrà grandi chance.”
Non ci è andato leggero il già sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, nel suo intervento ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati, dove si sono riunite congiuntamente Commissione Trasporti e Commissione Ambiente per l’audizione di esperti riguardo la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
“Senza Ponte non si possono realizzare alta capacità ed alta velocità; senza alta capacità e alta velocità non ha senso realizzare il Ponte. È tutto concatenato, tutto direttamente proporzionale a livelli di inquinamento, traffico veicolare, costi di trasporto e velocità di consegna. Se il nostro Paese non realizzerà tutto questo in breve tempo, non sarà mai competitivo con le altre realtà Europee e mondiali.”
Eletto nel 2010, il primo sindaco di Centro Destra che Villa abbia avuto, chiamato a rispondere su alcuni aspetti tecnico-amministrativi, in Aula ha ripercorso le tappe della sua sindacatura, indissolubilmente legata anche ai primi passi, anzi alle prime pietre, del Ponte sullo Stretto: “Sin da subito, appena eletto sindaco, mi sono trovato a confrontarmi con il Ponte, sposandone pienamente l’idea, e con le opere propedeutiche, come la Variante di Cannitello. è stato sempre tutto molto contestato e complicato, forse perché una parte di italiani non ha ancora ben capito la sostanziale capacità strategica di questa grande opera. Anche dopo la mia sindacatura – ha aggiunto in audizione l’ex sindaco di Villa e oggi Presidente dell’Associazione Listretto – e insieme a tanti altri abbiamo continuato a proclamare la necessità di realizzare il Ponte, costituendo comitati e associazioni, organizzando studi e convegni, scrivendo libri e relazioni tecniche. Innamorati del Mediterraneo, delle infrastrutture e delle annesse potenzialità, ci siamo chiesti tante cose in questi anni… ad esempio, se in Europa davvero hanno tutta questa volontà di appoggiare l’Italia nella costruzione del Ponte, perché ne si percepiscono i radicali miglioramenti che porterebbe sul piano non solo dei trasporti civili, ma soprattutto commerciali, quindi della logistica.
La verità – ha affermato Rocco La Valle davanti alle Commissioni riunite, usando una metafora calcistica – è che oggi il nostro Paese si sta giocando una partita importantissima in Europa, giocando però in inferiorità numerica. Chiedetevi perché ad oggi il porto di Anversa occupa 80mila lavoratori, mentre Gioia Tauro appena 3mila. La mia idea è che la logistica, e quindi il Ponte, si portano dietro interessi internazionali che fanno paura a molti. La logistica è come il petrolio per gli arabi; un interesse immenso, che dobbiamo saper sfruttare. Le nostre posizioni geografiche sono invidiabili, tuttavia ancora oggi l’Italia non ha una reale collocazione commerciale nel Mediterraneo. Veniamo dribblati, scartati, spostando la rotta degli interessi sui porti del Nord Europa, passando dall’Atlantico; ci passano davanti tutte le navi, che girano dallo Stretto di Gibilterra e ci salutano, dirette a Rotterdam, Anversa o altre località. Invece, se qui si aprisse una piattaforma logistica, riusciremmo ad entrare realmente in concorrenza con tutti. Finora l’Italia è rimasta a guardare, aspettando quelle navi che non possono fermarsi perché non ci sono le infrastrutture. Ma il Ponte sullo Stretto porta con sé alta velocità ed alta capacità, che daranno forza a tutta la portualità meridionale e quindi a tutto il Paese. Se l’Italia ha davvero intenzione di crescere nel mondo, ha l’obbligo di infrastrutturare il Meridione. Altrimenti, non avrà grandi chance.”
L’azienda di trasporti pubblici Atam d’intesa con la direzione del Top Club ha scelto di istituire un servizio navetta straordinario per trasportare i ragazzi al “Top Club” di Reggio Calabria in occasione dell’evento previsto per sabato 22 aprile che vedrà ospite l’artista “Shiva”. Promosso da Top Club, Mil Media e Yolo events.
L’iniziativa nasce dalla volontà di invitare i giovani ad utilizzare i mezzi pubblici anche di notte evitando gli spostamenti con i propri mezzi, così da viaggiare in sicurezza, ma anche rispettando l’ambiente con una scelta più ecosostenibile.
Il servizio navetta garantito da Atam, sarà disponibile per i giovani della città di Reggio Calabria e delle tante persone provenienti dalla provincia e dalla regione che desiderano partecipare all’evento parcheggiando in centro città.
Il servizio navetta sarà in funzione per tutta la notte con i seguenti orari:
• Andata: Stazione Centrale di Rc a Top Club ore
• 21:30
• 22:00
• 22:30
Ritorno da Top Club a Stazione Centrale di Rc ore:
• 02:00
• 02:30
• 03:00
Il costo sarà di 2 euro a tratta, quindi 2 € all’andata e 2 € al ritorno.
Con questa modalità tutti i ragazzi possano avere la possibilità di partecipare all’evento.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato questa sera, in videoconferenza, i sindaci, i prefetti ed i questori delle città metropolitane di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Torino e Venezia. Il titolare del Viminale – si legge in una nota – ha preannunciato l’intenzione di estendere, a tutte le città metropolitane del Paese, le iniziative già proficuamente avviate dallo scorso gennaio a Roma, Napoli e Milano per migliorare la sicurezza nelle aree urbane. Si tratta, in particolare, del modello operativo già sperimentato nelle tre principali realtà metropolitane per l’intensificazione – sotto la regia del Dipartimento di pubblica sicurezza – delle operazioni straordinarie, cosiddette “ad alto impatto”, realizzate con l’impiego di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e con la collaborazione delle polizie locali ed altre amministrazioni interessate. Queste operazioni verranno attuate anche nelle altre città metropolitane a seguito della condivisione della loro pianificazione con i sindaci in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ciò al fine di garantire maggiore sicurezza sui territori, assicurando una presenza maggiore e visibile delle Forze di polizia e offrendo una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa. La realizzazione di queste attività sarà supportata dall’impiego dedicato delle risorse del Fondo sicurezza urbana. In merito, il Viminale sta già lavorando per una ripartizione di tali risorse in grado di sostenere le progettualità elaborate dai comuni per rafforzare la sicurezza urbana. Il tavolo già attivato al ministero dell’Interno per la riforma del testo unico sull’ordinamento degli enti locali sarà inoltre la sede in cui verranno valutate le proposte di intervento normativo formulate dalle città metropolitane per rendere più efficace le azioni a tutela della sicurezza della comunità. (ANSA).
Dipendenze patologiche: Straface analizza i dati nella Sibaritide
La presidente della commissione Sanità ha incontrato gli operatori dei SerD di Corigliano, Rossano e Cariati nel distretto Ionio Nord alla presenza del direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo. Il consigliere regionale di Forza Italia, presidente della terza commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative e delegata dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, alle dipendenze patologiche, ha incontrato nella sede del distretto Ionio Nord gli operatori dei SerD di Corigliano, Rossano e Cariati, i medici Di Noia, Santoro, Candia, Ficocelli e Savoia, alla presenza del direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo. La riunione è servita a tracciare l’attenta analisi dei bisogni di un territorio, segnato da drammi legati alle dipendenze sempre più comuni, in cui gravitano anche l’istituto penitenziario ad alta sicurezza di Corigliano Rossano ed il carcere di Castrovillari che stanno facendo riscontrare una elevata incidenza di detenuti affetti da patologie psichiatriche.
“Il problema che grava maggiormente sui SerD – ha spiegato a margine della riunione, Pasqualina Straface – è la mancanza di figure professionali che vogliano dedicarsi alle dipendenze come le droghe, l’alcol, il gioco d’azzardo che a lungo andare possono sfociare in disturbi mentali. Sul territorio mancano anche i centri diurni, le comunità madri-bambino, manca la possibilità della doppia diagnosi che in Calabria viene affidata a terzi fuori regione. La Sibaritide, quindi, necessità di sostegno: troppo pochi tre soli SerD ormai al collasso, per un’area così vasta e così tristemente segnata dalle dipendenze, purtroppo sempre più in aumento. Come nel caso del consumo di alcol, in crescita tra le donne. Dati – conclude la presidente della commissione regionale Sanità – che hanno indotto l’Asp di Cosenza a prevedere, nel nuovo atto aziendale, unità operativa di Alcologia. Stilerò una relazione da consegnare all’Asp stessa in previsione degli avvisi utili a reclutare i professionisti del settore».