Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l’aggiornamento degli studi sull’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. Lo ha spiegato il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavo-Mediterraneo Pat Cox, al Mit per un incontro con il vicepremier e ministro Matteo Salvini. Presenti anche i governatori di Calabria e Sicilia Renato Schifani e Roberto Occhiuto. Cox ha anche proposto un incontro, a Bruxelles, per approfondire il dossier anche a livello tecnico. Il coordinatore tornerà in Italia a ottobre. L’incontro è ancora in corso. Così fonti del Mit.
Mit, Ue pronta a coprire 50% costi per studi Ponte Stretto. L’incontro al Mit, appena concluso, riguardava il corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo. All’ordine del giorno appunto il progetto di Ponte sullo Stretto. “Sarà la più grande opera europea dei prossimi anni, un capolavoro di ingegneria”, ha detto Salvini a Pat Cox. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti delle Regioni Calabria e Sicilia, oltre ad Anas, Italferr, Rfi, Fs, Cdp.
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La Fondazione ‘Con il sud’ promuove la quinta edizione del “Bando beni confiscati”, con l’obiettivo di valorizzare i beni confiscati alle mafie con iniziative di natura sociale, culturale ed economica sostenibili nel tempo, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante, sia alla riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento. L’iniziativa, che mette a disposizione 3 milioni di euro, è rivolta alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. “La piena restituzione alla comunità di un bene precedentemente utilizzato dalla criminalità organizzata non si realizza nella semplice ristrutturazione e riqualificazione dello stesso”, ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della fondazione ‘Con il sud’. “È essenziale che ci sia un sostegno alla gestione del bene, affinché la restituzione alla comunità sia piena e condivisa: il bene, quindi, torna nella disponibilità delle comunità attraverso attività e iniziative di natura sociale, economica, culturale capaci di generare sviluppo in una dimensione di piena sostenibilità. Nel corso degli ultimi 13 anni la Fondazione- spiega Borgomeo – ha contribuito a valorizzare 86 beni confiscati (54 fabbricati; 14 terreni; 17 terreni con fabbricato rurale e 1 natante) per un totale di oltre 1.8 milioni di metri quadri riqualificati e con la quinta edizione di questo bando vogliamo proseguire nell’ importante lavoro di sostegno concreto al Terzo settore impegnato nella gestione dei beni confiscati. Con le sue scarse risorse, la fondazione Con il Sud vuole continuare a proporre un modello di gestione dei beni confiscati più efficace ed efficiente di quelli attuati dalle politiche pubbliche”. Il bando si rivolge a partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo settore. Nei progetti potranno essere coinvolti, inoltre, il mondo delle istituzioni, della scuola, dell’università, della ricerca e delle imprese. I partenariati dovranno dimostrare l’effettiva disponibilità del bene confiscato per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando. L’iniziativa si articola in due distinte fasi: la prima finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore impatto sul territorio di intervento, e la successiva rimodulazione, volta ad arricchire la proposta e a chiarire eventuali aspetti critici rilevati nella fase di valutazione. Il Bando, pubblicato sul sito www.fondazioneconilsud.it, scade il 14 settembre 2023 e prevede la presentazione delle proposte esclusivamente online tramite la piattaforma Chàiros.
Video promozionali come in Crociera: resi noti altri assurdi particolari sulla tragedia di Cutro
A quasi due mesi dalla tragedia di Cutro, in cui almeno 94 persone hanno trovato la morte in mare, dopo aver affidato le proprie speranze e il proprio futuro ad un barcone, vengono a galla altri inquietanti particolari sulla vicenda. Un uomo iraniano, Rezappourmoghaddam Motjabur, miracolato superstite di quel viaggio inumano, è stato ascoltato in qualità di Teste nel corso dell’incidente probatorio a carico dei presunti scafisti, presieduto dal giudice Michele Ciociola.
L’uomo ha rilasciato una preziosissima testimonianza lunga oltre due ore, accusando senza alcun timore quegli stessi uomini quali responsabili della tragedia, guardando negli occhi i presenti, ma ascoltato anche dal terzo indagato, collegato in videoconferenza dal carcere di Graz, in Austria e per il quale il 24 aprile si terrà l’udienza per l’estradizione.
Motjabur ha chiesto loro: “Per una imbarcazione che valeva al massimo 20 mila euro, che volevate riportare in Turchia, avete fatto morire donne e bimbi innocenti per guadagnare milioni di euro. Come fa la vostra coscienza a stare tranquilla?”.
Rispondendo alle domande del pm Pasquale Festa e degli avvocati delle parti, l’uomo ha raccontato il viaggio fin da prima della partenza, indicando chiaramente gli imputati quali coloro che hanno condotto l’imbarcazione fino alla costa calabrese, dove è poi avvenuto il tragico naufragio.
Anche con l’aiuto di un album fotografico, Motjabur è riuscito a indicare uno per uno tutti i responsabili, associandovi i rispettivi ruoli a bordo. I comandanti sono così risultati essere il turco Gun Ufuk già arrestato in Austria, il siriano deceduto e un’altra persona ancora irreperibile. Gli indagati Khalid Arslan ed il minore, invece, avrebbero avuto funzione di intermediari a bordo, col compito di tradurre gli ordini e mantenere l’ordine.
Girati spot promozionali come su una nave da crociera
L’ennesimo racconto di quella tragica notte è stato preceduto da un altro aneddoto inedito: come si trattasse di una nave da crociera, durante la traversata gli scafisti hanno ordinato all’equipaggio di partecipare a un vero e proprio spot promozionale, inneggiando all’organizzatore, proprietario di una sorta di agenzia viaggi in Turchia. Una vera e propria campagna per incentivare i viaggi della morte a basso costo, come definita dal capogruppo di FdI alla Camera dei deputati Tommaso Foti.
Il racconto della tragica notte del naufragio
Infine, Rezappourmoghaddam Motjabu ha raccontato ai giudici di Crotone la sua versione dei fatti di quella tragica notte: “Quando chiedevamo di chiamare la polizia ci dicevano che dovevano far tornare la barca in Turchia. La tempesta era forte, era pericoloso abbiamo pensato di morire. L’acqua entrava dagli oblò. Non so quante ore siamo stati in quelle condizioni di pericolo, forse 10. Ma il problema non è stato il mare, è stata la secca contro cui è finita l’imbarcazione. Io ero seduto dentro proprio dove c’è stato l’impatto. L’acqua ha iniziato a entrare e donne e bimbi piangevano. Sono andato verso la scaletta per uscire in coperta ma c’era tanta gente che diceva che non davano il permesso di salire. Quando sono arrivato su avevo già l’acqua alla gola. Ho cercato di aggrapparmi alla cabina di comando ed ho visto uno degli scafisti che rompeva il vetro della cabina per scappare. Poi ho visto molti cadaveri. Mi sono aggrappato ad un pezzo di legno. Le onde erano alte. Aspettavo solo la morte. Poi un’onda molto forte mi ha catapultato sulla spiaggia. Non sono stato in acqua molto tempo, ma è stato comunque lungo come un’intera vita“.
L’uomo ha raccontato di aver visto delle luci spiegando che erano come dei segnali che indicavano dove andare. Non ha saputo dire se si trattava dei soccorsi. “Sulla spiaggia ho visto solo tre delle persone che stavano nella cabina con i capitani, mentre i capitani non c’erano più“. L’uomo non ha saputo dire se gli scafisti abbiano usato un gommone o altri mezzi. Ha raccontato che “tre sono arrivati sulla spiaggia dopo di noi, anche loro erano impauriti e tremavano di freddo, ma quando le persone li hanno individuati hanno cercato di aggredirli perché avevano fatto morire i loro parenti. C’erano già le forze dell’ordine presenti che hanno fermato l’aggressione“.
La prossima udienza dell’incidente probatorio è stata fissata per il 26 aprile.
Nei giorni scorsi si è aperta la prima fase del progetto di beneficenza “Insieme per l’Hospice” con il Convegno dal tema “Portatori di Speranza” presso l’Auditorium Don Orione di Reggio Calabria organizzato dall’Oratorio Sant’Agata affiliato Anspi e dal Coro parrocchiale Chorus Christi, due realtà della Parrocchia di Cataforio e San Salvatore guidate da don Giovanni Gattuso, in collaborazione e sinergia con gli Uffici Diocesani della Pastorale della Salute e del Tempo libero, Sport e Turismo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Un convegno importante dove si è parlato di promozione della cultura della salute e del valore della vita da difendere sempre, e, si è evidenziato come la comunità cristiana nel suo complesso è invitata a sentirsi soggetto corresponsabile della pastorale della salute, integrandola in una pastorale d’insieme. Le sfide che provengono dal mondo della salute chiedono alla Chiesa una risposta animata dalla speranza. Tale azione profetica sarà possibile se la comunità ecclesiale si sentirà costantemente provocata dal modo di agire di Gesù Cristo.
Ha aperto i lavori don Graziano Bonfitto, Direttore dell’Opera Antoniana di Reggio Calabria il quale ha evidenziato “che il Signore non elimina la sofferenza, ma nella sofferenza ti dà la possibilità di vivere la speranza. Vivere la sofferenza nella speranza che non è semplicemente umana ma è una grazia, un dono perché è la persona stessa di Gesù Cristo che ci donerà una gioia che nessuno ci potrà togliere. I portatori di speranza quindi sono i portatori di Gesù Cristo, portatori di dignità, di amore ed attenzioni, di prendersi cura gli uni degli altri”. Dopo è stata la volta di don Vincenzo Catania cappellano dell’Hospice in Via delle Stelle, il quale ha spiegato con visibile commozione la missione che svolge da quattro anni circa presso l’Hospice a nome e per conto della chiesa. “Mi sento fortunato – racconta don Vincenzo – nell’avere avuto la possibilità di stare accanto ai malati terminali, ai quali dare loro fino all’ultimo respiro dignità e carità come ci insegna Gesù Cristo ed accompagnarli riconoscendone nella loro sofferenza il volto di Cristo sofferente. L’Hospice – continua don Vincenzo – è comunque un luogo di vita nonostante la profonda sofferenza e l’enorme dolore che abita costantemente in questa struttura”. È seguito dopo l’intervento del Dott. Renato Raffa membro dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, sport e turismo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova che ha messo in evidenza “di come facendo il bene si cambia e si è veramente nuovi nella vita. Il bene trasforma. Essere altruisti rafforza i legami sociali e costruisce la capacità di esprimere amore e sollecitudine rendendoci tutti persone migliori”.
Il Dott. Antonino Ripepi vice presidente Oratorio Sant’Agata ha descritto le prossime tappe del progetto “Insieme per l’Hospice”, sottolineando nel contempo il nobile scopo che si prefigge: donare l’intero incasso dell’iniziativa all’Hospice Via delle Stelle di Reggio Calabria. La tappa successiva è rappresentata da un momento di formazione sul tema “Il canto sacro”, quale veicolo per una nuova evangelizzazione, espressione autentica per una liturgia di lode. L’incontro sarà tenuto dal maestro Monsignor Marco Frisina e si svolgerà giorno 18 maggio alle ore 19.00, presso la Chiesa degli Artisti di Reggio Calabria. La tappa conclusiva, nonché culmine dell’intero progetto, è rappresentata da un concerto di musica sacra polifonica, che si terrà giorno 19 maggio prossimo, alle ore 21.00, durante il quale l’illustre Maestro Frisina dirigerà il coro di Chorus Inside Calabria, composto per l’occasione da circa 80 elementi, che eseguiranno brani estratti dal repertorio dello stesso Maestro e che saranno accompagnati dall’orchestra dell’Associazione coro diocesano Laetare di Locri.
Il Dott. Vincenzo Nociti presidente dell’Hospice nell’apprezzare il progetto di solidarietà ha ribadito “come questo progetto non fa solo del bene economicamente all’Hospice ma fa anche del bene dal punto di vista spirituale e morale. Avere delle persone accanto che ci aiutano in alcuni momenti particolari della vita dei nostri pazienti soprattutto in momenti di fragilità ci fa molto piacere e ci aiuta e ci sprona a fare sempre di più è meglio” . “L’Hospice – ha detto Nociti – svolge un lavoro encomiabile, non solo sulla malattia in quanto tale ma nel prendersi cura di chi vive nella sofferenza vera. In questa fase della vita, avere una persona accanto, avere qualcuno che ci può dare una mano in determinati momenti difende quella che è la dignità della persona umana fondamentale”. “Bisogna ripensare all’Hospice – conclude Nociti – come “una location nuova dove ci si occupi non solo dei malati terminali ma dei malati di Alzheimer, delle malattie cronico degenerative, della sclerosi. Fragilità di persone che hanno bisogno dell’altro perché nessuno si salva da solo. Abbiamo bisogno tutti gli uni degli altri e l’altro siamo noi”.
Non sono mancati alcuni interventi da parte dei partecipanti al convegno come Mons. Antonio Morabito che ha affermato come “il diritto alla salute è un diritto previsto dalla costituzione italiana, ma che deve essere ancora dopo 70 anni applicato, in particolare per quanto riguarda la territorialità e l’utilizzo delle strutture sanitarie come luogo della salute. Mons. Morabito ha chiesto un intervento urgente alla prof.ssa Stanganelli perché intervenga presso il Commissario della sanità Onorevole Occhiuto e al Miur Ministero dell’Università perché concluda l’iter decisionale per l’istituzione della facoltà di medicina e chirurgia presso l’università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria. “All’uopo – continua Mons. Morabito – è importante dedicare la stessa facoltà con il nascente policlinico universitario al Prof. Alberto Neri fondatore dell’ematologia a Reggio Calabria, al pari di una letteratura medica e casistica europea e, ancor di più per essere tragicamente scomparso, mentre era intento a salvare una vita umana proprio a seguito di un incidente registratosi lungo l’autostrada.”
È seguito l’intervento di Lorenzo Festiccini presidente dell’Ina che ha iniziato con la preghiera come risposta a chi “condanna” la religione ed il proprio essere credenti nei luoghi pubblici sottolineando il senso profondo della vita e della sofferenza.
Il Garante dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Calabria Dott. Antonio Marziale in collegamento da Milano ha sottolineato come oggi sia importante garantire i diritti a chi si trova nelle stesse condizioni di un bambino.
Conclude la Prof.ssa Anna Maria Stanganelli “un’iniziativa importante questa del convegno che si inserisce in un progetto a favore dell’Hospice e della difesa della vita e del diritto alla salute. Come Garante della salute della Regione Calabria mi impegnerò perché questa realtà dell’Hospice venga valorizzata e che possa non essere l’unica realtà sul territorio. Quando parliamo di malati oncologici ma anche di pazienti con malattie cronico degenerative, una carezza, un sorriso, una parola gentile è forse più importante di una medicina”.
Il Prof. Vincenzo Malacrinò ha moderato in modo egregio il tavolo dei relatori apportando un contributo autonomo circa l’aspetto pratico e risolutivo della malattia oncologica e di riferimento per l’Hospice rimarcando la serietà e la tempestività degli interventi all’interno di un Istituto che richiede una grande umanità e passione per il malato.
Una giornata di riflessione sulla fragilità della vita umana e sulla necessità di assistere e prendersi cura dei malati, soprattutto di coloro che sono più vulnerabili e bisognosi di aiuto, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, opinione pubblica e società tutta ad agire per migliorare le loro condizioni di vita.
“Prosegue l’attività di informazione e contatto diretto tra istituzioni e cittadini della Lega. Nelle date del 21 e 22 aprile 23 sarà in Calabria il Sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, che visiterà aziende e territori e potrà, anche, ascoltare associazioni di categoria, agricoltori e militanti. Incontri mirati e nei luoghi ove l’attività agricola è di rilevante importanza e risulta essere una delle maggiori risorse. Il 21 aprile, dopo un incontro istituzionale alla cittadella a Catanzaro, per incontrare il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, e l’assessore alle politiche sociali, Emma Staine, visiterà un frantoio nel territorio di Petilia Policastro, ove si confronterà con gli ovicoltori e militanti. A seguire, incontro a Cirò con l’associazione e i dirigenti dei viticoltori. Nel pomeriggio, dopo una visita ad alcune aziende, vi sarà una conferenza stampa alle 17.30 e poi un incontro con associazioni, agricoltori e militanti, presso il Centro d’Eccellenza di Corigliano. Il giorno successivo, ci sarà una conferenza stampa, alle ore 10.00, presso il museo Nazionale del Bergamotto di Reggio Calabria. Alle ore 11.30 il Sottosegretario incontrerà il sindaco e l’amministrazione comunale di Condofuri e, poi, alle 15.00 a Roccella Ionica, Contrada Melissari, presso la sala dell’assemblee del Consorzio di Bonifica Alto Jonio incontrerà associazioni, agricoltori e militanti. Un tour impegnativo, ma che consentirà quel dialogo fondamentale e di rilevante importanza tra il territorio, le associazioni, gli agricoltori e il rappresentante della Lega al Governo nel settore agricolo. Un dialogo che da concretezza alla politica del partito e che consentirà sempre più una crescita di informazione e conoscenza, elementi basilari per poter meglio utilizzare le tante misure esistenti a sostengo delle aziende ed imprese e, spesso, sconosciute”.
“La povertà educativa colpisce troppi giovani e bambini in tutto il mondo, compresa la nostra regione. E’ una questione d’interesse collettivo: gli individui che non hanno accesso all’istruzione e alla cultura sono più vulnerabili alle malattie, alla disoccupazione e alla criminalità. Bisogna garantire l’accesso all’istruzione e alla cultura per tutti, indipendentemente dalla condizione socio-economica di ciascuno. E’ fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica. Possiamo farlo con l’organizzazione di dibattiti e tavole rotonde, ma non basta!”
E’ quanto asserito dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo al convegno sulla “Giornata della Povertà educativa” promosso dal Corecom – Calabria nell’Aula Fortugno di Palazzo Campanella.
Ha aggiunto: “Intendiamo cogliere questa occasione, per sviluppare un percorso culturale specifico per gli studenti calabresi, che veda l’interazione tra tutte le strutture interne del Consiglio regionale: dal Polo Culturale Mattia Preti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, dal Corecom – Calabria agli altri Organi di garanzia delle pari opportunità e dei diritti dei minori. L’obiettivo di questa Presidenza è integrare i servizi offerti dal Polo Culturale in tema di trasferimento di conoscenze e di saperi mediante la diffusione del patrimonio documentale, le attività di media education e alfabetizzazione digitale del Corecom e le visite guidate dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico che ogni anno attirano migliaia di studenti calabresi”.
In sintesi: “occorre realizzare una sorta di ‘rete di supporto’ che possa accompagnare i ragazzi e le ragazze in un percorso di crescita culturale, contribuendo a sconfiggere la povertà educativa”.
Un esempio: “Penso – ha spiegato il presidente Mancuso – alle potenzialità che possono offrirsi ad uno studente calabrese di trascorrere una giornata in questa Assemblea legislativa, per apprendere il corretto uso delle fonti documentali, attingere correttamente le informazioni dal web e sperimentare in modo critico l’utilizzo delle nuove applicazioni che l’intelligenza artificiale offre oggi”. Infine: “Spero che questo convegno sia non solo un momento di riflessione, ma anche di azione per tutti noi. Dobbiamo impegnarci insieme, per garantire che ogni bambino e ogni giovane possa accedere all’istruzione e alla cultura, affinché nessuno sia lasciato indietro”.
Si inoltra l’intervento integrale del presidente Mancuso:
Onorevoli ospiti, colleghi, amiche e amici.
Buongiorno e benvenuti al convegno sulla “Giornata della Povertà Educativa”, promosso dal Corecom – Calabria e condiviso e sostenuto dal Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare.
Siamo qui, oggi, per discutere un tema cruciale che riguarda il nostro presente e il nostro futuro: l’accesso all’istruzione e alla cultura per tutti, indipendentemente dalla condizione socio-economica di ciascuno.
La scelta di organizzare questo convegno è finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della povertà educativa: un fenomeno che colpisce ancora troppi giovani e bambini in tutto il mondo, compresa la nostra regione.
La povertà educativa non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di interesse collettivo: gli individui e le comunità che non hanno accesso all’istruzione e alla cultura sono più vulnerabili alle malattie, alla disoccupazione e alla criminalità.
Per questo, è fondamentale promuovere iniziative concrete per contrastare la povertà educativa.
Possiamo farlo attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, dibattiti e tavole rotonde, per mettere in luce le conseguenze negative che la mancanza di accesso all’istruzione e alla cultura può avere sulla vita delle persone e sulla società nel suo insieme. Ma non basta!
Le scuole calabresi e il privato sociale assieme hanno profuso sforzi rilevanti, per organizzare corsi di recupero, programmi di tutoraggio e monitoraggio e attività di doposcuola per i propri studenti svantaggiati, al fine di favorire il successo scolastico e ridurre il rischio di abbandono.
Tuttavia, come comunità, dobbiamo fare di più, per fornire un reale supporto all’istruzione, promuovendo iniziative volte a raggiungere tutti i ragazzi e le ragazze che possono trovarsi in difficoltà.
Come Consiglio regionale, questa Presidenza ha condiviso e sostenuto il progetto proposto dal Corecom Calabria di incentrare il dibattito sul tema della povertà educativa e cogliere questa occasione, per sviluppare un percorso culturale specifico per gli studenti calabresi che veda l’interazione tra tutte le sue strutture interne: dal Polo culturale Mattia Preti all’Ufficio relazioni con il Pubblico, dal Corecom Calabria agli altri organi di garanzia dei diritti fondamentali dei minori.
Come Presidenza, intendo dare continuità a questa iniziativa, integrando i servizi offerti dal Polo Culturale in tema di trasferimento di conoscenze e di saperi mediante la diffusione del patrimonio documentale, le attività di media education e alfabetizzazione digitale del Corecom Calabria e le visite guidate dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ogni anno attirano migliaia di studenti calabresi.
In sostanza: occorre realizzare una sorta di “rete di supporto” che possa accompagnare i ragazzi e le ragazze in un percorso di crescita culturale, contribuendo a sconfiggere la povertà educativa.
Penso alle potenzialità che possono offrirsi ad uno studente calabrese di trascorrere una giornata in questa Assemblea legislativa, per apprendere il corretto uso delle fonti documentali, attingere correttamente le informazioni dal web e sperimentare in modo critico l’utilizzo delle nuove applicazioni che l’intelligenza artificiale offre oggi.
In conclusione, spero che questo convegno sia non solo un momento di riflessione, ma anche di azione per tutti noi.
Dobbiamo impegnarci insieme, per garantire che ogni bambino e ogni giovane possa accedere all’istruzione e alla cultura, affinché nessuno sia lasciato indietro
Si terrà venerdì 21 aprile 2023 alle ore 17,30 presso il Salone del DI.GI.ES. (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane) in Via dei Bianchi il primo degli incontri del ciclo “I Venerdì della Bellezza” promossi congiuntamente dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (Di.Gi.Es.), dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, dall’ AIParC – Associazione Italiana Parchi Culturali, dal Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano e dall’ Associazione Culturale Anassilaos, frutto di sinergia tra Istituzioni (Università e Deputazione) e associazioni che operano attivamente sul territorio al fine di approfondire aspetti e temi dedicati alla bellezza artistica nonché all’archeologia e alla storia. Un ciclo che si svilupperà nel corso dei mesi con relatori sempre diversi. A portare i saluti saranno Daniele Cananzi, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (Di.Gi.Es.) Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giuseppe Caridi, Presidente Deputazione di Storia Patria per la Calabria; Irene Tripodi, Presidente Nazionale AIParC; Domenico Cappellano, Console Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano; Stefano Iorfida, Presidente Associazione Culturale Anassilaos. Al centro del primo evento “L’Arte rinascimentale nel Regno di Napoli nel xv secolo, al tempo degli Aragonesi”, un momento importante e significativo della vicenda artistica del Mezzogiorno se soltanto si pensa alla figura di Antonello da Messina tra i più importanti del Quattrocento che è anche strettamente legato alla nostra Reggio (è infatti ben conosciuto l’atto notarile risalente al 1457 della Confraternita dei Gerbini, di cui tuttora ben poco si sa, che incaricava il pittore di dipingere un perduto gonfalone) e di cui la Pinacoteca Civica conserva due preziose Tavolette (Abramo e gli Angeli e il San Girolamo penitente). A trattare il tema, dopo l’introduzione dello storico Giuseppe Caridi che alle vicende aragonesi ha dedicato due importanti saggi storici, sarà Salvatore Timpano, esperto d’Arte, Vicepresidente dl Comitato Scientifico AIparC, Direttore del Dipartimento Arte e Patrimonio Materiale e Immateriale AIparC.
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E’ iniziato al Palacalafiore di Reggio l’allestimento dell’imponente struttura per la prima assoluta in Calabria di Alis Gran Galà, lo straordinario spettacolo internazionale di Circo Contemporaneo di Le Cirque Top Performers, con le più prestigiose stelle dai più grandi Circhi del Mondo e dal Cirque du Soleil, provenienti da vari continenti, in scena venerdì 21 e sabato 22 aprile alle ore 21:00, con un matinée scolastico previsto alle ore 10:30 del 21 aprile. Ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, lo stupefacente show è stato presentato in conferenza stampa presso la Sala Perri della Città Metropolitana dal promoter Ruggero Pegna, insieme al produttore Gianpiero Garelli, al delegato comunale ai Grandi Eventi Giovanni Latella e a due artisti, Asia Tromler (Alis) e il comico Pippo Crotti. A coordinare gli interventi, il giornalista Stefano Perri, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Ente.
Tutti hanno concordato sull’eccezionalità dell’evento, probabilmente irripetibile in Calabria, visto che mette insieme un cast di autentiche All Stars del genere, pluripremiate con i più ambiti riconoscimenti del Circo Mondiale, a cominciare dal Festival di Monte Carlo
“In 37 anni di eventi – ha detto Pegna – ho presentato in Calabria alcuni dei migliori live al mondo, cercando di portare qui artisti e spettacoli unici, come sono stati i Momix, gli Stomp, il Circo di Cina, le grandi Opere Moderne a cominciare da Notre Dame De Paris, oltre alle stelle della musica, da Sting ad Elton John. Mi mancava il grande Circo Internazionale, inteso come show con i migliori artisti del mondo, con numeri ai limiti delle possibilità umane; finalmente Le Cirque World’s Top Performers mi dà questa possibilità con Alis Gran Galà, un vero super show delle meraviglie!”.
Gianpiero Garelli, da parte sua, ha sottolineato lo sforzo di costruire e portare in giro per il mondo uno spettacolo capace di stupire e divertire un pubblico di tutte le età, che fino ad oggi ha totalizzato numeri record ovunque. Giovanni Latella, invece, ha posto l’accento sull’importanza dei grandi eventi, con migliaia di spettatori e studenti che arrivano da tutta la regione, per poi restare a Reggio e visitare il Museo e gli altri beni culturali e paesaggistici di una Città dalla forte vocazione turistica, con ricadute positive di ogni tipo.
Per Alis Gran Galà ancora disponibilità di biglietti su www.ticketone.it e nei punti Ticketone (Reggio: B’Art, corso Garibaldi), con sconti per ragazzi, famiglie e gruppi. (Informazioni: tel. 0968441888).
Le Cirque Top Perfomers vanta collaborazioni con oltre 100 artisti “Top Performers” di tutto il mondo, con numeri incredibili: equilibristi, acrobati, clown, trapezisti, musicisti. Tra questi: il canadese Yves Decoste e l’ucraina Valentina Sidenko (Hand To Hand), stelle delle grandi produzioni del Cirque du Soleil, tra cui La Magie Continue, Mystere, Quidam e Zed, Zaia e Joya; la star Jonathan Morin (Crossed Whee) con oltre 1000 presenze negli show del Cirque du Soleil, inventore del “The Crossed Wheel”, che contraddistingue le sue performances; Andreis Jacobs Rigolo (Sanddorn Balance), artista originalissimo e creatore di numeri iconici, tra i più straordinari in assoluto; Pippo Crotti (Comedy), celebre comico e attore irresistibile anche al cinema e in tv, con oltre 1500 repliche in Totem del Cirque du Soleil; il collettivo ucraino Adrenaline Troupe (Trampowall), maggiori interpreti di una disciplina acrobatica che non ammette errori ai limiti delle capacità umane, numero di pura energia, intensità e spettacolarità, un susseguirsi di evoluzioni acrobatiche e atletiche mozzafiato; Rose Winebrenner (Singer and Composer), cantante, polistrumentista, artista visiva di Chicago, protagonista in Zaia del Cirque du Soleil con oltre 1400 repliche e solista per la Cerimonia del Bollywood Award; la stella dei tessuti aerei Asia Tromler (Aerial Silks and Alis), direttrice dell’Ikigai Circus Art; Marie-Eve Bisson (Aerial Hoop), artista canadese applaudita in oltre 4000 show del Cirque du Soleil e negli eventi speciali Dralion, Quidam (anche nel film) e nel tour mondiale di Kooza; gli incantevoli Dmitri Grigorov e Anastasiia Vashchenko (Flight of Passion), eccellenze dell’ “Aerial Straps”, con il loro numero definito “unico e perfetto”, dal 2004 in scena col Cirque du Soleil in “Corteo” (Stati Uniti) e “Quidam” (Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Hong Kong); Yoann Benhamou e Emeline Goavec (Duo Emyo), meravigliosi trapezisti e ballerini emozionanti e romantici, presenti nel Cirque du Soleil, da Amora, Fuzion e Kooza, a Joyà, Amaluna, Chemins Invisibles e Scalada, applauditi anche ai Disney Village, Disneyland Paris e Futuroscope. Ed ancora Yeven Senchin, Mykyta Slabyshev, Dmytro Zhukovskyi, Rostyslav Oliinyk, Viktor Zubko, Stanislav Pokorniuk, Andreis Jacobs, Ichinkhorloo Jargalsaikhan, Alla Shulga, Olesia Shulga, Molas Matias Canavese, Constanza Belen De Simone. Infine, Onofrio Colucci, Direttore Artistico e Maestro di Cerimonia, enfant prodige del circo contemporaneo. Si è esibito in 60 Paesi con oltre 4.000 repliche ed è stato protagonista delle più celebri produzioni del Cirque du Soleil. E’ suo il ruolo principale nel celebre Slava’s Snowshow, che il grande Slava Polunin gli ha affidato, eleggendolo suo erede. Afferma Colucci: “Alis è un viaggio alla scoperta di ciò che non t’aspetti, per imparare di nuovo a meravigliarsi e a sognare”.
“Alis Gran Galà” in due ore di show senza interruzioni e senza animali porterà il pubblico in un viaggio spettacolare e imperdibile.
Venerdì 21 aprile sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, avente come tema “Il Parco dello Stretto e della Costa Viola”. Le due aree in argomento hanno un inquadramento territoriale e ambientale di elevata importanza e sensibilità ospitando habitat marini e terrestri ricchi di biodiversità ed essendo un corridoio ecologico per molte specie faunistiche dell’ambiente marino e per l’avifauna, come testimonia la rete di zone afferenti alla Rete Natura 2000. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte del relatore, Gerardo Pontecorvo, segretario metropolitano di “Europa Verde” , gradito ospite del sodalizio culturale reggino. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 21 aprile.