A seggi ancora aperti per il rinnovo di 41 Consigli comunali in Calabria, da ieri sera ci sono due enti che hanno già i loro nuovi sindaci. Si tratta di Santa Caterina dello Ionio in provincia di Catanzaro e Piane Crati, nel Cosentino, dove al termine della prima giornata di voto è stato raggiunto il quorum del 40% di votanti fissato dalla legge in presenza di solo candidato alla carica di primo cittadino e di una sola lista di aspiranti consiglieri. A Santa Caterina dello Ionio, dove si è recato alle urne circa il 50% degli aventi diritto, è stato confermato l’uscente Francesco Severino, mentre a Piane Crati il nuovo sindaco è Stefano Borrelli. Nella tornata elettorale amministrativa calabrese, che si concluderà alla 15 di oggi quando inizieranno gli scrutini, non sono previsti ballottaggi dal momento che tutti i comuni chiamati al voto hanno una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Tra i centri più importanti e popolosi alle urne ci sono Locri, nel Reggino, e Castrolibero alle porte di Cosenza.
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Milia: ‘’Aumento orari musica nei locali del centro e litorale in estate”
Già 2 stagioni fa avevo sottoposto all’attenzione del Sindaco Falcomatà e della giunta la proposta per allungare gli orari per le emissioni sonore nei pubblici esercizi per tutta la durata della stagione estiva.
Proposta che non aveva avuto alcun seguito, e che ha visto durante quella stagione la totale desertificazione del centro storico e del lungomare a causa del fallimentare ‘’Progetto dehors’’ della Via Marina Alta.
La tenacia non è mai troppa dicevano gli antichi, ho deciso quindi di sottoscrivere un’altra richiesta di modifica dell’Ordinanza Sindacale n. 34 del 2\8\22 che ad oggi prevede la chiusura della musica, dal 15 giugno al 30 settembre, nei locali serali all’1:30 ed alle 2:00 negli stabilimenti balneari.
Proporrò di allungare gli orari delle emissioni sonore, per tutti i locali serali e gli stabilimenti balneari fino alle 3:45, durante il periodo che va dal 15 giugno al 30 settembre, cosi da poter permetter a tutti gli imprenditori reggini di poter programmare una stagione di eventi che possa essere all’altezza di ogni altra Città turistica d’Italia.
Il comparto del turismo giovanile e del rilancio del centro storico non possono prescindere dall’avere la possibilità di programmare eventi per i più giovani.
Negarlo significa non conoscere l’indotto che questo genere di comparto apporta al territorio.
Provare a rendere Reggio una Città anche per i più giovani è sempre stato un punto fisso della mia agenda politica, e questo ritengo sia un piccolo passo per farlo.
“Dati Sensibili”, inaugurata la mostra sull’Interiorità a Palazzo Crupi
Inaugurata ieri con taglio di nastro, al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria “P. Crupi”, la Mostra “Dati Sensibili”, il percorso espositivo a tema “Interiorità”, organizzato e promosso dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, ideata dal pittore e artista Roberto Modafferi con l’aiuto del filosofo Glauco Morabito, presidente dell’associazione Philosopolis, e col supporto del consigliere Metropolitano Filippo Quartuccio, oltre che la partecipazione della responsabile del Palazzo della Cultura Anna Maria Franco ed Emmequadro srl.
Esposizione alla quale hanno dato un attivo contribuito: Pietro Bova, PhD Architettura, Coord. Edu Aigu; Mikhaela Cannizzaro, fotografa; Francesco Stilo Cagliostro, cantautore; Saverio Autellitano, grafico; Domenico Modafferi, regista; Pietro Traversa, regista; Nadia Riotto, scultrice. Mostra che evidenzia e si pone come finalità i “Dati sensibili”, di un soggetto singolo o di un’intera comunità in ciò viene definita come “interiorità”.
Un progetto che insieme al sostegno dell‘Associazione Italiana di Filosofia Applicata Philosopolis, in collaborazione con l’Associazione italiana Giovani per l’Unesco Aigu, tramite il su menzionato percorso espositivo trasversale attraverso la pittura, scultura, fotografia, grafica, musica e cinema (arte dagli uomini sempre sconosciuta e a volte addirittura osteggiata), andando contro l’estremo esercizio tecnologico, si pone come obiettivo quello di far Luce attraverso l’arte sulla parte più profonda e umana dell’uomo.
Un importante evento svolto in città, quindi, comprendente l’ambito Cultura, reso possibile dall’unione delle competenze di giovani professionisti reggini dei vari campi, che ha visto, sin dalla mattina, una nutrita partecipazione al quale è seguita una ricca e dettagliata conferenza stampa, nella quale sono ognuno dei protagonisti ha esposto nel dettaglio il proprio apporto per la realizzazione della stessa con numerose domande degli interessati e curiosi presenti in sala.
“E’ l’ennesimo appuntamento culturale che la Città Metropolitana ha inteso offrire alla cittadinanza nell’ambito della programmazione di eventi di attività che abbiamo proposto al Palazzo della Cultura Pasquino Crupi” ha commentato il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio. “Una nuova ed ulteriore occasione di incontro tra la nostra comunità ed il mondo dell’arte – ha spiegato il Delegato – inteso come convergenza di strumenti e di stili differenti, ma in qualche modo complementari, che vanno a comporre il suggestivo percorso che propone la mostra Dati Sensibili“.
“Si tratta di un’iniziativa artistica molto interessante – ha aggiunto Quartuccio – che ci è stata proposta diversi mesi fa e che vede coinvolti tanti giovani straordinari artisti del nostro territorio, in una sinergia che ha investito anche realtà associative culturali di indiscusso spessore. Sono tutti ragazzi e ragazze che si impegnano con grande passione e grande professionalità per produrre contenuti di grande qualità artistica. Dati Sensibili è una mostra che parla di interiorità, di contenuti intimi, un percorso che racconta anzitutto le persone, che propone allo spettatore le emozioni dell’artista, la sua arte, la sua ricerca, il suo desiderio ed i suoi stimoli”.
Martedì 16 maggio, dalle 09:00 alle 13:00, presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, si svolgerà l’evento “Mutualità a Sud – Modelli di sussidiarietà e nuovo welfare”, promosso dal Consorzio Macramè. L’appuntamento si svolgerà alla presenza del Presidente – Paolo Morerio – e del Direttore – Carmine Guanci – della Fondazione Peppino Vismara e con le conclusioni affidate alla vicepresidente nazionale di Legacoopsociali, Marta Battioni.
Mutualità a Sud rientra tra le attività del progetto Impronte a Sud – Welfare Lab, sostenuto dalla Fondazione con Il Sud e dalla Fondazione Peppino Vismara, grazie al quale è stato possibile ristrutturare un immobile confiscato al centro storico di Reggio Calabria, concesso al Consorzio Macramè dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. All’interno dell’immobile, inaugurato a luglio 2022, oggi è attivo un dispositivo territoriale e del welfare di prossimità. È, inoltre della settimana scorsa la firma del protocollo di rete tra Macramè, Social Hub, MAG delle Calabrie e Birrificio Reggino che dà vita al Fondo mutualistico Impronte a Sud, con il quale verranno sostenute attività di microcredito e servizi sociosanitari per persone in condizione di grave vulnerabilità.
La parte introduttiva della mattinata sarà affidata a Pasquale Neri, del Consorzio Macramè, a Emilio Vergani della cooperativa Social Hub e a Andrea Volterrani, dell’Università di Roma Tor Vergata, questi ultimi due anch’essi partner di Impronte a Sud, così come anche l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” la cui partecipazione, con l’intervento di Elisa Vermiglio, punta al rafforzamento del partenariato culturale e formativo a sostegno della mutualità.
Il link tra nuovi modelli di welfare e le politiche pubbliche sarà affidato ad Angela martino, assessora al Comune di Reggio Calabria, Francesco Dattola, capo di gabinetto della Città Metropolitana (che compirà un passaggio sulla futura Fondazione di Comunità metropolitana) e a Valentina D’Urso, Direttore del DIPPS del Ministero dell’Interno con il contributo che il PON legalità può offrire a sostegno dell’innovazione del welfare sui beni confiscati. Una valutazione sull’impatto che il sistema di mutualità può avere sulla comunità sarà invece oggetto dell’intervento di Liliana Leone, direttrice del CEVAS Centro di Ricerca e Valutazione nel Sociale. Macramè ha voluto con sé anche alcune tra le più importanti esperienze di sviluppo locale ed economia sociale con la partecipazione di Roberto Ranghetti della cooperativa CAUTO di Brescia, Tiziana Morina, vicepresidente della Fondazione di Comunità di Messina e Carmelo Caserta del Centro di medicina solidale ACE.
Dopo un primo studio di dicembre, nell’ambito del Globo Teatro Festival, è andato in scena sabato 13 maggio alle ore 21.00, nella cornice artistica più prestigiosa del panorama cittadino, il Teatro Cilea di Reggio Calabria, il debutto in anteprima della versione definitiva dello spettacolo “PPP Amore e Lotta – Dico il vero“.
Il nuovo spettacolo dedicato a Pier Paolo Pasolini è prodotto da Officine Jonike Arti, attualmente riconosciuta dalla Regione Calabria come “Impresa di Produzione Teatrale” e co-finanziato con le risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 – Avviso pubblico per il finanziamento di programmi di Produzione Teatrale della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.
Le scenografie sono di Lazzaro-Melis, i costumi di Malaterra, musiche di Antonio Aprile, con la drammaturgia di Katia Colica e la regia di Matteo Tarasco (regista di fama internazionale). In scena, un cast autorevole composto da Americo Melchionda, nelle vesti del grande intellettuale, Maria Milasi che ha interpretato il ruolo dell’amata madre Susanna, e Andrea Puglisi che veste i panni del giovane fratello Guido. Solo la prima di una lunga serie di tappe che lo spettacolo farà in giro nei teatri italiani.
Un lavoro appassionato, ulteriormente arricchito nei contenuti teatrali rispetto alla versione antecedente e una scenografia impreziosita in bellezza, pari al luogo artistico che l’ospitava, nel quale è stata rappresentata egregiamente la figura di un Pasolini intimo, nell’intreccio familiare con la madre e il fratello, scomparso molto giovane, durante la guerra partigiana. Un particolare della vita privata che è stata raccontato in un’atmosfera surreale e atemporale, mentre lo spettatore si chiede se il protagonista in scena sia già morto o stia solo sognando. Un superbo Americo Melchionda fa rivivere un Pasolini inedito, a tratti smarrito, confuso, ma contemporaneamente tempo forte e tagliente, come “la verità”, invocata e affermata dai protagonisti; Maria Milasi, madre dolente e appassionata, che ha perduto non uno ma ora ben due figli ed Andrea Puglisi che ha vestito i panni del giovane idealista Guido, vittima della guerra fratricida tra partigiani.
Si racconta, nella confusione del tempo perduto e la certezza di una grinta che unisce amore e lotta, un Pier Paolo sognatore ma anche molto impaurito. I suoi desideri trasformano la scena in un drammatico caleidoscopio di presenze, attraverso la tenerezza disperata di un uomo, di un poeta, di un fratello e di un figlio, strappato tragicamente alla sua vita.
Uno spettacolo che quindi non s’è posto solo il semplice obiettivo di intrattenere il pubblico ma, omaggiando il grande poeta e giornalista, figura di spicco del giornalismo italiano, l’intero cast non ha voluto soltanto commemorare la sua memoria, bensì spingere l’intero pubblico in platea ad innamorarsi della lotta, in nome dell’amore, degli ideali, per vivere appieno secondo coscienza.
Uno spettacolo straordinario, con un testo ulteriormente impreziosito, denso, emotivamente coinvolgente che ha assorbito il totale interesse degli spettatori e ricco di riferimenti non solo storici, ma anche psicologici, che accosta una figura cardine del Novecento italiano con profondità e rispetto, offrendo un’ interpretazione del tutto originale e particolare.
Rinnovati gli organi delle sezioni Coldiretti di Rizziconi e Varapodio
Le sezioni Coldiretti di Rizziconi (RC) e Varapodio (RC) hanno eletto gli organi. Presidente della sezione di Rizziconi è stato eletto Giuseppe Marafioti mentre a guidare la Coldiretti di Varapodio sarà Stefano Floramo. Marafioti è imprenditore agricolo di grande esperienza nell’ambito dell’olivicoltura e delle colture tropicali e sub tropicali in particolare di avogado, gestisce un’azienda agricola di grande successo, l “Azienda oleificio Giacco” che si tramanda da padre in figlio fin dal 1936. Sostenitore e testimone dei valori promossi dalla Coldiretti, ha aderito alla rete di Campagna Amica e si è fatto portavoce dell’importanza della valorizzazione delle produzioni locali nonché del controllo sulle filiere a garanzia della provenienza e della qualità dei prodotti.
Floramo ha conseguito una laurea in Architettura presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Successivamente, ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione per l’agricoltura, che lo ha spinto a volersi dedicare interamente alla gestione dell’azienda di famiglia sviluppando numerosi progetti come la coltivazione di prodotti biologici, la conversione di vecchi impianti in impianti di particolari varietà di arance e limoni e l’utilizzo di tecniche di irrigazione a basso consumo di acqua. L’obiettivo del nuovo giovane presidente è quello di sviluppare un sistema di produzione più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, promuovendo l’agricoltura biologica e il consumo di prodotti locali a km 0, nella convinzione che la tutela del territorio e delle tradizioni rappresenti un valore irrinunciabile. Il presidente della Coldiretti reggina Domenico Lavorata e il direttore Pietro Sirianni hanno espresso la soddisfazione. Queste elezioni rappresentano l’impegno e la passione di Marafioti e Floramo verso l’agricoltura, la loro visione innovativa e la capacità di guidare e sviluppare la comunità agricola locale. “Siamo certi – concludono – che unendo esperienza ed entusiasmo sarà assicurato un costante impegno verso il territorio, rafforzando la presenza di Coldiretti in queste zone coinvolgendo tutti gli imprenditori agricoli, cittadini e istituzioni locali nella grande battaglia di Coldiretti contro il cibo sintetico e per un’agricoltura sempre di più sostenibile”.
Abuso d’ufficio e falso nel concorso pubblico per il primario del reparto di dermatologia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria.
Con queste accuse la Procura di Reggio ha notificato l’avviso di conclusione indagini, con contestuale avviso di garanzia, a cinque persone.
Si tratta della primaria di dermatologia Giovanna Malara, di 57 anni, in questi giorni licenziata senza preavviso dall’Azienda ospedaliera al termine di un procedimento disciplinare per la stessa vicenda, dell’ex direttore sanitario del Gom Rosa Italia Albanese (69) e dei componenti della commissione del concorso, ai quali viene contestato solo l’abuso d’ufficio, Giuseppe Cannata, (71) di Sanremo, Maurizio Pettinato (70) di Catania e Emilio Franco Raia (70) di Caltanissetta.
Gli indagati sono accusati di avere cagionato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Giovanna Malara e un danno ingiusto a Valeria Falcomatà, l’altro medico che nel 2017 ha sostenuto e perso il concorso. Secondo le indagini coordinate dal pm Stefano Musolino, i componenti la commissione avrebbero “previamente individuato Malara quale soggetto cui conferire l’incarico. Al fine di agevolare pregiudizialmente lei – scrive il pm – individuavano indebitamente, quale criterio di valutazione preminente, la semplice anzianità nel Servizio sanitario nazionale del tutto svincolata dalla specificità dell’incarico da ricoprire”. In questo modo la commissione avrebbe operato “intenzionalmente al fine di procurare a Malara un ingiusto vantaggio consistito nell’aggiudicazione della procedura concorsuale”. Per quanto riguarda il falso contestato a Malara, per gli inquirenti, quest’ultima avrebbe depositato falsi documenti apparentemente provenienti dall’Azienda ospedaliera Papardo, contenenti dati relativi sulle prestazioni non conformi al vero. “Per gli anni 2014 e 2015 – si legge nell’avviso – la documentazione prodotta riportava un numero di prestazioni di chirurgia laser effettuati dalla predetta pari a 2500 ogni anno, a fronte di un numero di prestazioni di 5 e 26, rispettivamente per 2014 e 2015, effettuate dall’intera Uoc di appartenenza della Malara, risultante dalla documentazione proveniente dall’Azienda ospedaliera Papardo di Messina”. (ANSA).
Drammatico incidente nel pomeriggio di ieri a Crotone. Tre persone hanno perso la vita e una versa in gravissime condizioni. I quattro viaggiavano sulla statale 106, in prossimità della contrada Poggio-Pudano. Le tre vittime sono cacciatori della provincia di Reggio Calabria che erano di ritorno da una gara di caccia svolta nella zona addestramento cani in località Fatagò nel comune di Cirò.
L’auto a bordo della quale viaggiavano, un pick up Ford Raptor di colore blu, per cause in corso di accertamento, è finita fuori strada in un tratto rettilineo della statale 106. La vettura è poi finita in un canale di scolo profondo circa dieci metri e nell’impatto con il muro, Domenico Battaglia e Santo Marcianò, entrambi di 73 anni, sono deceduti sul colpo. I loro corpi sono stati estratti dai Vigili del fuoco di Crotone che con una gru hanno dovuto sollevare l’auto dal canale di scolo per procedere al recupero delle salme. Mentre Antonio Carriago, 29 anni, estratto vivo dalle lamiere dai vigili del fuoco è deceduto poco dopo essere giunto, in codice rosso, all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Una quarta persona è ora ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio crotonese. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le forze dell’ordine per i rilievi del caso.
È stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato, nella mattinata di ieri, l’autore dell’omicidio che ha scosso la comunità reggina la sera di giovedì 11 maggio.
Si era rifugiato a oltre 200 chilometri da Reggio il presunto assassino di Antonio Morelli, ucciso da due colpi di pistola al torace, al rione Marconi.
L’assassino Damiano Bevilacqua, cognato della vittima, è stato arrestato nel quartiere di Aranceto a Catanzaro.
Bevilacqua, dopo quel giovedì pomeriggio di sangue, si era dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Escluso sin da subito ogni legame con la criminalità organizzata, le indagini si sono concentrate sui rapporti familiari e su controversie, frizioni e litigi tra parenti.
All’incontro di sabato 20 maggio, ore 17,30, che si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università Telematica Pegaso (via De Nava, 140) prenderà parte Filippo Sorgonà, Giornalista, Patrizia Gambardella, ANPI Sezione Ruggero Condò e Giorgio Neri, Giornalista. Modererà l’incontro Diego Cilio, Vice Presidente Sezione ANPI “Ruggero Condò”. Desiante, laureato in storia moderna, ricercatore dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea del corso dei suoi interventi ci parlerà di Tommaso Maestrelli, partigiano, indimenticabile allenatore di calcio che porto per la prima volta la Reggina calcio in Serie B (promozione che gli valse il “Seminatore d’oro come migliore allenatore della Serie C). Tommaso Maestrelli, fu partigiano nell’armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia, combatte con il 3° battaglione della I^ Brigata Garibaldi, dove ricopri il grado di commissario. Fu anche un iscritto ANPI a Bari. Le storie saranno raccontate e attualizzate per una nuova Resistenza contro i neofascismi – non più olio di ricino e manganello – che attraverso nuove forme cercano d’imporsi a livello nazionale e europeo, perché non si sottovalutino i pericoli continuamente corsi dalla democrazia.
Si raccomanda partecipazione e puntualità.
Al termine dell’incontro ci sarà un buffet cena per raccolta fondi a favore della Sezione ANPI “Ruggero Condò”.