Tramite un comunicato, l’Osservatorio della Regione Calabria comunica di essere disponibile a ricevere segnalazioni rende disponibile a ricevere segnalazioni, anche attraverso i propri caanali social ed effettuare ascolto di donne vittime di violenza di genere: “La cronaca ci consegna un altro inaccettabile fatto di violenza domestica proprio a due passi da noi. Quanto accaduto non è solo una tragedia per la famiglia di una donna, a cui ci stringiamo con rispetto e dolore, ma è il dramma di una intera comunità, quella dell’intera provincia di Catanzaro. La coordinatrice regionale dell’osservatorio sulla violenza di genere, avv.ta Giusy Pino, da sempre in prima linea per fronteggiare la violenza sulle donne e sensibilizzare sull’importanza della cultura antiviolenza in famiglia, sottolinea e rimarca quanto sia necessario che le donne possano sentirsi libere. Questa libertà, quando è messa in pericolo dalle persone che si hanno vicine, deve essere tutelata da misure concrete che le istituzioni devono poter garantire. Oggi grazie ai recenti interventi legislativi le donne possono sentirsi sicure di non essere sole a combattere la violenza domestica perché denunciando immediatamente i soprusi scatta repentino l’ammonimento del questore e, conseguentemente, la rete di protezione per la vittima. Pertanto l’invito rivolto alle donne è quello di non aver timore di essere lasciate da sole e di denunciare, perché attraverso la denuncia immediata non solo si possono evitare tragedie come quella avvenuta a Botricello ma si può tentare anche una rieducazione dell’uomo maltrattante alla gestione del rifiuto, dell’abbandono e della rabbia che troppo spesso sfociano in gesti atroci come quello avvenuto a Botricello come a Messina.. Per questo motivo l’Osservatorio della Regione Calabria si rende disponibile a ricevere segnalazioni, anche attraverso i propri canali social e ad effettuare ascolti di donne, per potere farsi prossimo a tutte.”, scrive la coordinatrice, avv. Giusy Pino.
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Il Consiglio Comunale di Belvedere Marittimo, nella seduta del 1° aprile 2025, ha ufficialmente approvato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), un provvedimento fondamentale volto a garantire piena accessibilità e inclusione sul territorio comunale. La decisione, frutto di un articolato processo di analisi e progettazione, mira a consentire a tutti i cittadini – indipendentemente da eventuali disabilità motorie, sensoriali o cognitive – di muoversi liberamente e in sicurezza negli spazi pubblici e privati.
Il percorso che ha portato alla stesura e alla definitiva approvazione del PEBA è stato complesso e accurato. Gli uffici comunali, coadiuvati da professionisti esterni coordinati dall’architetto Pasquale Greco, hanno condotto approfondite analisi delle criticità presenti in edifici comunali o sotto gestione comunale, scuole, aree di aggregazione e percorsi altamente frequentati.
Il Piano prevede un programma pluriennale della durata di cinque anni, durante i quali verranno realizzati interventi prioritari su strutture di particolare rilevanza sociale come il Municipio, gli uffici anagrafici, gli istituti scolastici, gli impianti sportivi e le piazze storiche. Tra le azioni previste vi sono la realizzazione di rampe, l’ampliamento dei passaggi pedonali, la rimozione degli ostacoli più evidenti e l’adeguamento degli spazi interni, inclusi servizi igienici e segnaletica dedicata. Saranno inoltre previste azioni specifiche per favorire l’accessibilità sensoriale, agevolando così l’orientamento di ipovedenti e non vedenti, e interventi mirati all’eliminazione delle barriere percettive che limitano la fruizione degli spazi a cittadini con disabilità uditive o cognitive.
Dal punto di vista finanziario, l’Amministrazione Comunale ha predisposto una pianificazione dettagliata delle risorse, distribuite nel corso degli anni con l’obiettivo di massimizzare l’impatto positivo sulla comunità. Contestualmente è già in corso la richiesta di finanziamenti regionali e nazionali che potranno integrare i fondi comunali.
Uno degli aspetti centrali del Piano è il monitoraggio costante delle attività: verranno effettuate verifiche periodiche per assicurare l’efficacia degli interventi e apportare eventuali aggiornamenti al Piano stesso, garantendo flessibilità e adattamento alle esigenze emergenti nel tempo.
Nel contesto del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), la Relazione Generale chiarisce che, una volta stabilite le linee strategiche, spetterà ai tecnici incaricati definire in maniera precisa la fase progettuale esecutiva. Il ruolo del PEBA è dunque quello di fornire all’Amministrazione gli strumenti necessari per individuare e programmare nel tempo le soluzioni più efficaci per garantire l’accessibilità degli edifici e degli spazi urbani. Questa prospettiva evidenzia la natura operativa del Piano, incentrata sul coordinamento fra l’analisi strategica – elaborata dal PEBA – e la conseguente realizzazione pratica, affidata a professionisti specializzati e integrata nella pianificazione urbanistica generale. L’intento finale è offrire un percorso d’azione chiaro, che permetta a Belvedere Marittimo di abbattere progressivamente le barriere architettoniche e migliorare concretamente la qualità della vita di tutti i cittadini.
«La cura – ha dichiarato il Sindaco Vincenzo Cascini – di ogni dettaglio, l’accurata pianificazione degli interventi e la costante ricerca di risorse integrative, comprese quelle regionali e nazionali, rappresentano i pilastri di un percorso autenticamente inclusivo, che va oltre il semplice rispetto delle normative vigenti. Siamo consapevoli che solo attraverso una collaborazione solida e costruttiva tra istituzioni e cittadinanza potremo rendere effettivo e duraturo il principio di accessibilità universale, a beneficio dell’intera comunità e delle generazioni future».
A fargli eco, l’Assessore ai Lavori Pubblici Francesca Impieri, che ha aggiunto: «L’approvazione definitiva del PEBA costituisce un atto di grande civiltà e un impegno concreto per il futuro di Belvedere Marittimo. Non intendiamo limitarci a interventi sporadici, ma puntiamo a strutturare un processo continuo, in grado di rendere il nostro territorio sempre più accogliente e vivibile per ogni cittadino. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito attivamente con segnalazioni e proposte migliorative: il Piano è un documento dinamico, capace di evolversi insieme alle esigenze della comunità, e sono convinta che saprà innalzare significativamente la qualità urbana e sociale del paese».
Ospedale di Paola, Bruni: “Condizioni inaccettabili nel servizio mensa”
«Continuano ad arrivarmi segnalazioni sempre più gravi e dettagliate sullo stato del servizio mensa nell’ospedale di Paola. Pazienti e familiari denunciano con insistenza la scarsissima qualità del cibo, spesso descritto come immangiabile, tanto da costringere i parenti a cucinare e portare personalmente i pasti ai degenti, due volte al giorno e per intere settimane». A intervenire è la consigliera regionale del Pd Amalia Bruni che definisce “inqualificabile” la situazione venutasi a creare.
«Mi è stata raccontata – spiega Bruni – la storia di una persona che ha assistito la madre ricoverata, portandole ogni giorno da casa il cibo. Il problema diventa drammatico per chi non ha accanto familiari o amici disponibili: ci sono degenti che rischiano di non nutrirsi affatto, o di farlo in modo inadeguato, con gravi ripercussioni sulla salute e sul recupero clinico».
«Siamo davanti – continua la consigliera – a un servizio unico per l’intera ASP, e da tempo al centro di critiche che sembrano cadere nel vuoto. Non entro nel merito delle responsabilità gestionali, ma è chiaro che ci troviamo di fronte a una questione di dignità, salute e rispetto della persona, che non può più essere ignorata».
Bruni chiede che l’ASP di Cosenza apra immediatamente una riflessione seria, trasparente e pubblica sulla qualità del servizio mensa, ricordando che «la sanità non è fatta solo di macchinari e reparti, ma anche di tutto ciò che ruota intorno alla cura e al benessere delle persone fragili».
«Non so se esista già una commissione interna o se l’argomento sia stato approfondito dopo una recente polemica pubblica, ma una cosa è certa: non possiamo voltare la testa dall’altra parte, soprattutto quando a parlare sono pazienti e familiari esasperati da situazioni che si ripetono da troppo tempo».
Infine, la consigliera lancia un appello diretto ai vertici aziendali: «Non servono atti ma ascolto, verifica immediata e un cambio di passo. Restituire umanità e decoro ai servizi ospedalieri è il primo passo per recuperare la fiducia perduta».
«Soprattutto ora, con l’appalto scaduto, è indispensabile pretendere che questa vergogna non si ripeta mai più. Non si può tollerare oltre un disservizio che offende la dignità dei pazienti e delle loro famiglie. Ogni futura assegnazione dovrà essere improntata al rispetto rigoroso della qualità, della trasparenza e della responsabilità sociale. La sanità non può permettersi altri errori, né altri silenzi», conclude Amalia Bruni.
“Nonostante gli sforzi per combattere la violenza di genere, i femminicidi continuano a segnare tragicamente il nostro presente, dimostrando che la strada verso la parità e la sicurezza per le donne è ancora lunga. Di fronte a questa escalation di violenza, l’Unione Europea non può voltarsi dall’altra parte: le istituzioni devono rispondere con azioni concrete e tempestive. Per questo, ho sottoposto un’interrogazione scritta alla Commissione europea per chiedere quanti fondi saranno destinati alla prevenzione della violenza di genere nell’ambito della nuova Roadmap per l’Uguaglianza di Genere e se siano previsti ulteriori stanziamenti”. Lo afferma Giusi Princi, eurodeputata FI-PPE e membro della Commissione FEMM del Parlamento Europeo.
L’interrogazione è sostenuta da tutti i deputati della delegazione italiana del PPE.
“Alla Commissione – prosegue – chiedo anche quali investimenti siano previsti, nell’ambito di InvestAI, il programma recentemente lanciato da Ursula Von der Leyen con 200 miliardi di fondi per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale Made in Europe, per sviluppare sistemi di videosorveglianza intelligenti basati sull’Intelligenza Artificiale, che permettano di segnalare tempestivamente episodi di violenza alle forze dell’ordine nel rispetto della privacy, attivandosi solo in situazioni di emergenza. Sappiamo – aggiunge – che nel caso di femminicidi avvenuti in strada, le registrazioni delle telecamere di sicurezza hanno spesso fornito elementi chiave per individuare i colpevoli. Ma questo non basta: dobbiamo passare dalla mera ricostruzione dei fatti alla prevenzione attiva, investendo in tecnologie in grado di allertare le autorità prima che sia troppo tardi”.
“Ilaria Sula e Sara Campanella, due giovani studentesse di 22 anni – continua Giusi Princi -, sono state brutalmente assassinate nel giro di poche ore, a Roma e a Messina. Due vite spezzate in modo tragicamente simile: entrambe vittime di un’ossessione sfociata in violenza, entrambe uccise con un’arma da taglio, entrambe cadute sotto i colpi di chi credeva di poter disporre delle loro vite. Non è più tempo di rimpalli di responsabilità o di giochi di competenze tra Stati membri e istituzioni europee: la violenza di genere è un’emergenza trasversale che impone risposte urgenti e concrete a tutti i livelli. Questa battaglia non può più essere combattuta con le sole parole. Servono azioni, investimenti e strumenti concreti. La speranza è che in futuro, anche grazie ad un utilizzo proattivo dell’intelligenza artificiale, si possa gioire di tragedie sventate, anziché denunciare l’ennesimo caso di femminicidio. L’Europa, in tal senso – conclude -, deve essere in prima linea”.
“POLISTENA: ARTE E IDENTITÀ” – UNA MOSTRA PER RACCONTARE LA CITTÀ ATTRAVERSO LA PITTURA E LA FOTOGRAFIA
L’associazione culturale Arte che Parla APS annuncia l’apertura delle adesioni per partecipare alla mostra “Polistena: Arte e Identità”, un’esposizione dedicata alla valorizzazione del territorio attraverso l’arte visiva. L’iniziativa vuole essere un’occasione di incontro e dialogo tra artisti locali e non, offrendo uno spazio per esprimere la propria visione della città attraverso la pittura e la fotografia.
La mostra si terrà dall’8 al 14 giugno 2025, con inaugurazione prevista per l’8 giugno e chiusura il 14 giugno, giornata in cui verranno consegnati gli attestati di partecipazione agli artisti. Il luogo dell’esposizione verrà comunicato alla scadenza delle adesioni, prevista per il 30 maggio 2025.
L’evento accoglierà opere che rappresentano scorci, dettagli architettonici, paesaggi urbani e momenti di vita quotidiana di Polistena, creando un racconto collettivo della città attraverso il linguaggio dell’arte. Ogni artista potrà partecipare con un minimo di 1 e un massimo di 3 opere, che potranno essere fotografie stampate in formato A3 (29,7 × 42 cm) con passepartout o dipinti realizzati con tecniche a scelta (olio, acrilico, acquerello, ecc.).
Per partecipare, gli interessati dovranno inviare una breve biografia e le immagini delle opere proposte all’indirizzo email arte-identita@libero.it entro il 30 maggio 2025.
“Con questa iniziativa vogliamo promuovere il nostro territorio attraverso lo sguardo degli artisti e creare un’occasione di confronto e condivisione tra diverse sensibilità artistiche”, dichiara Simona Mileto, presidente dell’associazione Arte che Parla APS, nonché organizzatrice di eventi e promotrice culturale.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile contattare l’organizzazione inviando un WhatsApp al numero 379-1359049.
Arte che Parla APS invita tutti gli appassionati di pittura e fotografia a prendere parte a questa esperienza artistica, contribuendo a raccontare Polistena attraverso il potere evocativo delle immagini e dei colori.
Imparare l’inglese può essere una sfida, ma alla scuola “Oxford Institutes” si è scelto un metodo innovativo: “viverlo”.
La direttrice Carmen Manganaro, con la sua visione aperta e moderna, sostiene che lo studio di una lingua straniera non può e non deve limitarsi alla teoria, ma deve diventare parte della vita quotidiana. E’ proprio su questa filosofia che si è basata una delle tante lezioni speciali: un laboratorio di cucina, interamente in inglese.
Per un sabato pomeriggio, gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, si sono trasformati in pizzaioli, impastando e preparando la pizza, mentre comunicavano in inglese. Le due sedi della scuola, la storica di Reggio e la nuova di Villa San Giovanni, si sono trasformate in vere e proprie pizzerie per un giorno, creando un ambiente coinvolgente e stimolante.
Gli studenti, non solo si sono divertiti, ma hanno appreso l’inglese in modo pratico, senza l’ansia della grammatica mnemonica, bensì attraverso l’esperienza diretta. Questo approccio permette di acquisire un inglese utile, quello che realmente serve per comunicare con sicurezza in qualsiasi contesto.
L’esperienza è stata ancora più autentica per gli studenti di Villa San Giovanni, che hanno avuto l’opportunità di visitare una pizzeria reale, vivendo così un’immersione totale nella lingua.
L’”Oxford Institutes” si distingue proprio per questo: la capacità di preparare i suoi studenti in modo completo ed innovativo, trasformando l’apprendimento in un’esperienza pratica e coinvolgente. E’ per questo che la scuola rappresenta un vero fiore all’occhiello del nostro territorio, un punto di riferimento per chi vuole imparare l’inglese in modo efficace e naturale.
Grande interesse ha suscitato negli alunni dell’IIS “Einaudi-Alvaro” di Palmi la mostra del Beato Carlo Acutis, che è stata ospitata nella sede del Liceo-ITE dal 26 marzo al 2 aprile.
A coronamento della settimana, il 1° aprile, Don Emanuele Leuzzi ha portato presso l’istituto scolastico palmese la reliquia del futuro Santo. Presente all’incontro anche l’ex docente dell’Alvaro Cecè Caruso, diacono permanente. Questo momento di spiritualità e condivisione aperto alla comunità educante dell’Einaudi-Alvaro è stato fortemente sostenuto dal Dirigente Scolastico dott. Giuseppe Eburnea, dai suoi collaboratori, prof. Riccardo Rossetti vicario del DS e prof.ssa Ottavia Silvana Morgante, presenti all’incontro, insieme alle responsabili di plesso, prof.sse Rosa Maria Stillitano ed Enrica Scolaro.
Carlo Acutis, giovane milanese, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, ha dimostrato ai nostri giovani come si può arrivare alla Santità anche ai nostri giorni, con semplicità, amando Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi. Profetica la frase del Beato, su cui i ragazzi sono stati invitati a riflettere, “Tutti nascono originali ma molti muoiono fotocopie”, con l’augurio che ciascuno di loro possa lasciare un segno positivo su tutti coloro che incontreranno nella loro vita.
Carlo Acutis sarà canonizzato il 27 aprile a Roma in piazza San Pietro, durante il Giubileo degli adolescenti.
Un’ora di spettacolo per riflettere sul più folle dei sentimenti, quello che determina i destini individuali, sul perché della sua esistenza, su come si sviluppa o finisce, sull’amore, insomma, nel bene e nel male. “L’amore secondo me”, è il titolo della commedia, scritta e interpretata da Damiano Sofo, che andrà in scena venerdì 4 aprile alle ore 21:00 al Cine Teatro Metropolitano.
Prodotto dall’associazione culturale “Amaca”, per la regia di Antonio Calabrò (che sarà anche voce fuori campo), parte tecnica a cura di Stellario Rato, lo spettacolo è una riflessione sull’amore e sui suoi risvolti, tra umorismo e approfondimento.
Insieme al protagonista Sofo, che canterà anche quattro canzoni a tema, ci saranno: Paola Esposito nel ruolo della moglie, e Anna Rita Fadda che impersonerà proprio l’Amore, la sua mutevolezza, la sua solidità e la sua fragilità.
“Vi racconteremo l’amore, questo folle sentimento che a volte fa, a volte va costruito, a volte vi fa dare baci sulla bocca e magari – assicura lo stesso autore – vi fa saltare ‘Fossati’ che altrimenti non riuscireste ad oltrepassare”.
Villa San Giovanni: Prefettura comunica l’avvio delle operazioni di brillamento degli ordigni bellici
La Prefettura di Reggio Calabria informa che, a seguito del ritrovamento di ordigni bellici nella località Bolano di Villa San Giovanni, avranno luogo le operazioni di brillamento a cura del Comando Subacqueo ed Incursori della Marina Militare.
Le operazioni inizieranno giovedì 3 aprile, con il trasferimento degli ordigni nel sito individuato per il brillamento, che avverrà tra le ore 13:30 e le ore 15:00. I successivi interventi seguiranno il calendario stabilito:
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Venerdì 4 aprile – Inizio rimorchio ore 07:00, brillamento tra le ore 10:00 e le ore 12:00;
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Martedì 8 aprile – Inizio rimorchio ore 07:00, brillamento tra le ore 10:00 e le ore 12:00;
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Mercoledì 9 aprile – Inizio rimorchio ore 07:00, brillamento tra le ore 10:00 e le ore 12:00;
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Giovedì 10 aprile – Inizio rimorchio ore 07:00, brillamento tra le ore 10:00 e le ore 12:00;
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Venerdì 11 aprile (data di riserva) – Inizio rimorchio ore 07:00, brillamento tra le ore 10:00 e le ore 12:00.
Si informa la cittadinanza che le operazioni potranno comportare limitazioni temporanee nell’area interessata.
La Prefettura raccomanda la massima collaborazione da parte della popolazione per garantire il regolare svolgimento delle attività in totale sicurezza.
Corigliano Rossano: concluso il progetto di contrasto al bullismo dell’istituto scolastico “Erodoto”
Riconoscere, prevenire, contrastare il bullismo. Questi i termini fondamentali che hanno accompagnato il progetto “Cittadinanza e competenze digitali per contrastare il cyberbullismo”.
Un percorso che ha visti impegnati alcuni alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado Erodoto, insieme al dott. Simone Gargiulo, cyber-psicologo e media educator, nel promuovere i valori della peer education e nell’apprendere le migliori strategie per utilizzare le potenzialità del digitale, prevenendo l’uso scorretto dei device. La vera novità di questo percorso è stata la formazione dei ragazzi al ruolo di peer education, una sfida necessaria per favorire l’educazione tra pari e permettere l’assunzione di responsabilità nei riguardi di sé stessi e degli altri. In linea con il Modello Senza Zaino, la peer education si innesta nei valori che l’Istituto promuove ogni giorno e diventa attività concreta per accompagnare anche la scoperta del digitale.
A conclusione del progetto, lunedì 31 marzo, presso il Castello Ducale di Corigliano, si è tenuto un convegno all’interno del quale sono state presentate le attività svolte dai ragazzi alla presenza della Dirigente Scolastica Susanna Capalbo; del Tenente Colonnello Marco Filippi, Comandante del Reparto territoriale dei Carabinieri di Corigliano-Rossano; dell’esperto in criminalità informatica Pierluigi Sanna; del docente dell’I.C. Erodoto Pasquale Gallo, nonché del Dott. Simone Gargiulo. Presenti, inoltre i docenti referenti del progetto, Marco Iannini che ha moderato l’incontro e Emilia Berlingieri che ha coordinato i ragazzi presenti in sala.
Durante l’incontro si sono susseguiti i vari interventi mirati a concettualizzare l’importanza della prevenzione, in ambito educativo, del contrasto relativo ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, della dimensione emotiva che coinvolge la vita online e onlife.
La parte centrale del convegno è stata interessata dalla presentazione dei ragazzi presenti in merito a quanto appreso durante il progetto tema dell’incontro. A conclusione il dott. Simone Gargiulo, cyber-psicologo e media educator, nonché formatore e coordinatore del progetto, interagendo con i ragazzi ha simulato dal vivo una sorta di lezione ponendo l’attenzione su molti aspetti accattivanti della comunicazione digitale che tendono a tenere i ragazzi incollati davanti a un cellulare per molto tempo e da qui il messaggio di dare spazio all’educazione ad un uso consapevole dei mezzi tecnologici. A chiusura, la dirigente Susanna Capalbo ha espresso come sia stato alquanto sintomatico l’interesse che i ragazzi hanno sviluppato verso il progetto, frutto di una relazione efficace coi relatori e prova che laddove ci sono interventi giusti e mirati dal punto di vista educativo anche nelle comunità virtuali si possono promuovere relazioni efficaci.