L’Associazione Culturale “L’Agave” rende noto l’organizzazione della XXVII edizione della “Sagra della Castagna”, frutto principe delle nostre montagne, evento che si svolgerà sabato 9 novembre, in località “Puzzi”, frazione del Comune di Reggio Calabria,
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Gal Terre Locridee organizza l’evento “Sapori e Identità” per la valorizzazione dei territori
Dall’8 all’11 novembre, Antonimina, Portigliola, Sant’Ilario dello Ionio e Locri ospiteranno “Sapori e identità”, evento promosso dal Gal Terre Locridee in collaborazione con le amministrazioni comunali, dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.
Un programma ricco e vario con incontri, degustazioni e convivialità per una manifestazione che celebra le radici culturali ed enogastronomiche della Calabria, facendo emergere il legame tra tradizione, gusto e benessere. Un’esperienza autentica all’insegna della sostenibilità, della cultura e della salute.
Si parte da Antonimina, venerdì 8 novembre, dove, nell’ambito della III edizione di “San Martino in paese”, a cura dell’associazione Enosis-Comitato Feste Antonimina, alle ore 17.00, avrà luogo l’inaugurazione del Museo dell’Olio, presso “U Trappitedu”, dedicato alla storia e alla cultura dell’olio di oliva. Alle 17.30, in Piazza Littorio, si terrà il convegno sul tema “Agricoltura di Resilienza – La Grossa di Gerace e il Suino Nero d’Aspromonte”. Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Murdaca e della presidente di Enosis, Maria Fazzari, interverranno S.E. Monsignor Francesco Oliva, il parroco di Antonimina, Costant Soho; relazioneranno Renato Carullo, commissario Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Marco Poiana, direttore Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea, Francesco Barretta, direttore della Cooperativa “Maiale nero d’Aspromonte”, Filomena Citarro, direttore A.R.A. Calabria, Francesco Macrì, presidente G.A.L. “Terre Locridee, Guido Mignolli, direttore Gal Terre Locridee. Dopo il convegno, alle ore 19.30, apertura stand espositivi di prodotti tipici e artigianali provenienti dalle aziende locali.
Sabato 9 novembre, a Sant’Ilario dello Ionio, per “Colori del Sud” V edizione, a partire dalle 16.00, sarà possibile visitare il borgo dove si trovano il Museo della Tradizione Contadina, il Laboratorio d’Arte Trifoglio e la Casa degli Artisti, fondata da Renato Mollica che ha dato la propria disponibilità a fare da guida. Alle 17.30, si terrà il convegno “Dieta mediterranea e longevità”, con gli interventi del sindaco Pasquale Brizzi, del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, e del direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli; Franco Carnovale testimonierà l’esperienza di Bivongi sui centenari. Sul tema “Dieta mediterranea, sfida epocale per la sostenibilità e la salute” relazionerà Mariateresa Russo, presidente Società italiana di Chimica degli alimenti. Alle 19.30 apertura stand dedicati alle pietanze della dieta mediterranea e mercatini artigianali. Alle 21.00 live con Ciccio Sax e Koko De Leo. Nel rispetto dell’ambiente, lo spazio enogastronomico sarà privo di materiali in plastica.
Domenica 10 novembre al Museo Nazionale di Locri Epizefiri, alle 17.30, si terrà il convegno dal titolo “Ex Vite Vita – Il vino dall’antichità a oggi”. Dopo i saluti del presidente Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, e del sindaco di Portigliola, Rocco Luglio, introdurrà la direttrice del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, relazioneranno Sara Balcon, funzionaria archeologa Direzione regionale Musei Calabrese, sul tema “La bevanda che unisce. Il vino nell’Antica Calabria”, Marco Poiana, direttore Dipartimento Agraria Università Mediterranea di Reggio Calabria, “Conservazione e valorizzazione dei vigneti della Locride”, la biologa nutrizionista, Giovanna Anghelone, su “Proprietà e benefici del vino”. Dopo il convegno, ci si sposterà nel centro storico di Portigliola, alle 20.00, per una degustazione di pietanze preparate con olio e suino nero d’Aspromonte, un vero e proprio viaggio nei sapori locali. La serata si concluderà con il concerto live di Kalavria e uno spettacolo di fuochi pirotecnici.
Lunedì 11 novembre, nel Palazzo della Cultura di Locri, alle ore 9.00, si terrà il seminario sul tema “Modelli organizzativi della Filiera Olivicola biologica calabrese”. Dopo i saluti del sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, e della dirigente dell’I.C. “De Amicis-Maresca” di Locri, Carla Maria Pelagi, interverranno: Citraro Filomena, sul tema “Le produzioni biologiche calabresi”, Matteo Lentini su “Modello organizzativo di una filiera olivicola biologica”, Fortunato La Capria su “Tecniche di produzione olivicola”, Vincenzo Triunveri su “La Certificazione biologica nel settore olivicolo”. Seguirà dibattito. Coordina i lavori il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì.
Dalle ore 15.00 alle 21.00, in Piazza dei Martiri, si terrà l’esposizione di prodotti biologici dei soci Anaprobio.
Reggio: il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza la conversazione su Pierre-Napoléon Bonaparte.
Il prossimo 8 novembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile una conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”, relativa alla figura di Pierre-Napoléon Bonaparte.
Sesto figlio del secondo matrimonio di Luciano Bonaparte con Alexandrine de Bleschamp, Pierre-Napoléon nacque il 12 settembre 1815 a Roma. La sua adolescenza fu costellata di battaglie perse, come la rivolta in Corsica a favore di Napoleone II e la partecipazione all’insurrezione in Toscana. Combatte in Colombia con Bolivar e in Egitto con Mehemet Ali. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi sul periodo storico in argomento, a cura di Gianni Aiello, presidente del Circolo Culturale “L’Agorà” ed il Centro studi “Gioacchino e Napoleone”.
L’incontro sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 8 novembre.
Reggio: incontro dell’Associazione Le Muse con docenti della Mediterranea su incendi boschivi e disordine idraulico
Sono ritornati gli appuntamenti culturali dell’Associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria vere e proprie agorà del pensiero utili a confrontarsi con fatti, persone e personaggi del nostro tempo e della società attuale.
In questa nuova edizione delle “Domeniche Muse” il presidente, prof. Giuseppe Livoti, ha evidenziato domenica scorsa, come oggi più che mai occorre parlare di contemporaneo e dei tempi che stiamo vivendo, trattando criticità ma anche cercando di fare autoformazione con esperti e personalità che appartengono alla nostra Calabria.
Nasce proprio da questa riflessione accesa e condivisa l’appuntamento di oggi soprattutto anche collegato agli ultimi accadimenti della terribile alluvione che ha colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia e che ha avuto 217 vittime.
Ospiti il prof. Giuseppe Bombino e l’ing. Daniela D’Agostino dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Sin da subito il prof. Giuseppe Bombino ha ribadito che è importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del proprio territorio: se ce sono state in passato è probabile che ci saranno anche in futuro. In alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni in base anche ai territori ed al controllo dello stesso.
Oggi più che mai viviamo nella disinformazione ed i fatti straordinari di questo ultimo periodo legati alle calamità naturali sono si straordinari ma non prevedibili. Nel tempo attuale si parla di – bombe d’acqua- denominazione errata ma che sta ad indicare come esistono eventi che noi ascriviamo a delle categorie, eventi estremi che fanno parte della probabilità di accadimento in una certa area. Gli accadimenti che hanno caratterizzato il nostro territorio sono stati 3, alluvioni importanti che si sono presentati nello spazio di 70 anni ed esattamente nel 1953, nel 1973, nel 1971. Sono situazioni non ordinarie ma straordinarie ed oggi più che mai si possono verificare e/o controllare visto che esistono le adeguate strumentazioni.
Il problema fondamentale, dice Bombino, è che la meteorologia dello Stretto è ingovernabile e gli eventi estremi nei nostri territori sono ricorrenti poiché la Calabria si presenta come una piattaforma al centro del Mediterraneo ed offre una orografia particolare, poiché tra la costa e la parte montana vi sono pochi km passando da 0 a 2000 tra mare e montagna. In Calabria esiste dunque una dorsale tabulare che unisce la parte del Sud verso ciò che diventerà Appennino nel centro Italia. Il problema della città di Reggio Calabria è che esiste una pessima interazione con corsi d’acqua, errate correzioni urbanistiche che non hanno tenuto conto di 7 fiumare alcune delle quali molto ristrette per mano d’uomo come quella di S. Agata. Nel tempo vi è stato un abuso degli spazi naturali a favore della cementificazione. Il prof. Bombino dunque ha condannato una mancata riconoscibilità tra le istituzioni per cui anche se l’università sperimenta poi il mondo politico non applica ciò che è oggetto di studio e di buone pratiche per la salvaguardia del territorio. Io rappresento un Politecnico che opera e studia, Reggio è una città che ha un importante Dipartimento di Architettura e di Agraria ma purtroppo non esiste chi accolga i nostri studi verificandoli ha concluso il noto docente.
L’ing. Daniela D’Agostino si è soffermata sul “Caso Aspromonte” dopo gli incendi del 2021, incendio che non ha eguali nella storia. Gli effetti peggiori oltre la desertificazione sono quelli che si ripercuotono da monte a valle poiché la città riceve il risultato di qualcosa che avviene alle sue spalle. Gli incendi hanno danneggiato alberi caduti e le continue precipitazioni potrebbero condurre a valle i tronchi causando occlusione delle sezioni idriche dei canali e non solo. Sono stati bruciati circa 14.840 ettari di cui solo 5600 nel Parco D’Aspromonte. Allora nella zona di Roccaforte del Greco – continua la D’Agostino- si è pensato di fare una sperimentazione poiché i tronchi possono avere allo stato attuale una nuova funzionalità ecologica. Si è pensato tramite l’università Mediterranea di spostare i tronchi in maniera perpendicolare rispetto alla linea di pendenza e fissarli con picchetti di legno, in modo da fare rallentare il percorso dell’acqua anche in situazioni di alluvioni e piogge. Progetto questo che dal 2021 ha dato grandi risultati tanto da essere stati applicati nel catanzarese nella zona di Siano. Da questa sperimentazione si è verificata una riduzione del rischio idraulico ed una mitigazione dei fenomeni erosivi ed infine un miglioramento delle proprietà idrologiche dei versanti.
Ovviamente ha concluso la prof. D’Agostino, questa sperimentazione dovrebbe diventare una buona pratica da effettuare su larga scala proprio per gli ottimi esiti, ma la politica deve cercare di incentivare queste forme di operatività che non hanno grossi impatti economici. Ogni domenica in base alle tematiche trattate uno spazio viene dato agli artisti soci Muse che presenteranno un’opera attinente all’argomento trattato in pittura, in scultura, in fotografia. Le prime artiste che hanno tenuto a battesimo questo nuovo spazio sono state le pittrici Francesca Avenoso e Cristina Benedetto. La Avenoso ha commentato una tela con dipinta una quinta architettonica caratterizzata da fichi d’India. Il carattere della specie caratterizza il nostro paesaggio naturale ed identifica visivamente l’area ionica reggina poiché ha una grande resistenza alla siccità (e al tempo stesso una grande produttività di biomassa) determinata dai cladodi che sono ricoperti da una spessa cuticola cerosa e dal parenchima che è costituito da strati di cellule che fungono da riserva d’acqua.
L’opera della Cristina Benedetto invece è caratterizzata da un fondale marino con coralli rossi, evidenziando flora e fauna da proteggere in un bio contesto che spesso vede nell’inquinamento la perdita della specie e il degrado di immense distese d’acqua blu che ricopre parte del nostro pianeta – diventando sempre più la discarica della Terra.
Metrocity: sopralluogo del Vicesindaco Versace nella Piana di Gioia Tauro per la manutenzione delle fiumare Mesima e Metramo
“Il sopralluogo – ha evidenziato Versace – ha in effetti messo in evidenza uno stato precario dell’hinterland vegetativo. L’attenzione deve essere costante e senza mai abbassare la guardia, soprattutto alla luce dell’odierna mutazione climatica che sempre più spesso ci mette alla prova con piogge torrenziali e seguenti esondazioni che, oltre a mettere in pericolo la vita della popolazione cittadina e di quella animale, crea – ha concluso – innumerevoli danni alle attività imprenditoriali del luogo, così come purtroppo è già successo in altre importanti realtà del nord Italia”.
Il 7 ottobre 1571, nel Golfo di Lepanto, sulla costa occidentale greca. ebbe luogo una grande battaglia navale, tra le flotte cristiana e turca. Vi parteciparono oltre quattrocento navi. Una di queste si chiamava ‘Maria Santissima della Consolazione’ ed era stata armata da un gruppo di giovani appartenenti ad alcune fra le famiglie più in vista di Reggio Calabria. Così è stato che Reggio ha partecipato alla più grande battaglia navale della Storia. I Regimi si comportarono molto eroicamente, riuscendo persino a catturare una nave turca, la cui verde bandiera restò esposta per due secoli nel nostro Duomo.
Su questa bella pagina di storia cittadina, la Direzione del MAN-RC e l’Associazione ‘Amici del Museo’ organizzano per domani 6 novembre 2024, ore 17, nella Sala Conferenze del palazzo museale, un evento, dal titolo: «I Reggini alla battaglia di Lepanto».
Dopo il saluto del Direttore, dr. Fabrizio Sudano, e l’introduzione dell’ing. Nicola Pavone, presidente dell’Unuci, interverrà il prof. Francesco Arillotta, Precedente dell’Accelerazione ‘Amici del Museo’. Egli rievocherà, con slide, questo episodio veramente significativo, ma bene non molto conosciuto, della Storia della nostra Città.
Data la particolarità dell’evento culturale, l’invito alla partecipazione è esteso a tutta la Cittadinanza.
Reggio, Giordano (Reset) sul Masterplan “Lavoro che non ha precedenti nella storia della città”
«Con il “Masterplan di Reggio Calabria, l’Amministrazione Falcomatà mette un altro mattone, e di non poca importanza, per la costruzione di quello che sarà il futuro della città nei prossimi anni». A evidenziarlo in una nota stampa il Consigliere Giuseppe Giordano del Gruppo consiliare Reset al Comune di Reggio Calabria.
«È importante sottolineare che ci troviamo di fronte a un lavoro che non ha precedenti nella storia della città. Per la prima volta si tratta di un’attività che ha visto insieme istituzioni, tecnici, esperti di vari settori e il coinvolgimento della società civile per la creazione di spazi pubblici di qualità e per la promozione della mobilità sostenibile e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Le attività del Masterplan sono frutto una programmazione ben precisa, che guarda ben oltre il ciclo amministrativo, che inaugura una stagione di sviluppo pensato da qui ai prossimi anni. Una sfida che l’Amministrazione ha saputo cogliere e raccogliere i cui risultati, per come è stato concepito il piano, continueranno a vedersi nei prossimi decenni».
«Il Masterplan – continua Giordano – rappresenterà un punto di partenza per le amministrazioni e istituzioni, considerando gli obiettivi di una progettazione che sarà mirata sugli spazi urbani, per la creazione di ambienti sostenibili, inclusivi che possano tenere conto dei cambiamenti climatici e sociali. Il programma del Masterplan costituisce uno sguardo d’insieme collaborativo e condiviso che guiderà nel delineare il futuro di Reggio Calabria, per trasformare quella che ora è solo una visione in realtà, rendendoci orgogliosi di appartenere a una comunità sostenibile e inclusiva».
«Un plauso al sindaco Falcomatà – conclude il Consigliere di Reset – che ha fortemente voluto il Masterplan, all’Assessore Paolo Malara e a tutto il gruppo di funzionari, esperti e professionisti che hanno lavorato alla sua realizzazione. Va ribadito che, il Master Plan non è atto disposto dalla legge, ma è stata una scelta strategica dell’amministrazione per la quale va rivolto un ringraziamento ai tanti che, con amore e passione per la città, hanno lavorato in sinergia per dare un avvenire migliore alle giovani generazioni che abitano e che abiteranno il nostro territorio. Arrivare ad affrontare le sfide percorribili che la programmazione del Masterplan ci richiede sarà adesso il prossimo step».
Montebello Jonico: sequestrati arsenale di armi, cartucce e cocaina, 6 denunciati
I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno messo a segno un’importante operazione contro la detenzione abusiva di armi e il traffico di stupefacenti. Grazie alla sinergia tra la Stazione Carabinieri di Saline di Montebello Jonico e lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, l’Arma ha intensificato le attività di monitoraggio e controllo del territorio, confermando il massimo impegno nel contrastare la criminalità organizzata e preservare la sicurezza locale.
Nei giorni scorsi, a seguito di un’attenta attività di perlustrazione e monitoraggio, i Carabinieri hanno scoperto un imponente arsenale e una rilevante quantità di cocaina pronta per essere immessa nelle piazze di spaccio. Le ricerche si sono concentrate su due terreni distinti: uno abbandonato e privo di recinzioni, e un altro di proprietà di sei sorelle, successivamente deferite in stato di libertà per detenzione abusiva di armi e sostanze stupefacenti.
Dettagli dell’operazione
L’intervento ha portato alla scoperta di armi da guerra, munizioni e stupefacenti meticolosamente nascosti in condizioni che ne preservavano l’efficacia operativa. Nello specifico, sono stati sequestrati:
- Un fucile automatico AK-47 Kalashnikov con matricola punzonata, corredato di due serbatoi vuoti;
- Tre pistole, di cui due con matricola abrasa, e tre fucili, di cui due con matricola punzonata;
- Oltre 500 cartucce di vari calibri, incluse alcune da guerra;
- Circa 500 grammi di cocaina pura, destinata al mercato nero, per un valore stimato di circa 150.000 euro;
- Due bilancini di precisione utilizzati per la suddivisione dello stupefacente in dosi.
Gran parte del materiale era occultato in tubi dell’acqua e strutture in legno dismesse simili a pollai, accuratamente avvolto in buste di cellophane e riposto in custodie, a dimostrazione di un sofisticato sistema di occultamento studiato per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.
In un terreno in stato di abbandono, i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto 200 grammi di tritolo con innesco e un ordigno artigianale tipo “bomba carta” del peso di 1,2 kg, entrambi nascosti all’interno di un tubo di ferro sepolto sotto terra e pietrisco. Tra il materiale sequestrato in quest’area vi erano anche tre pistole, una delle quali era nascosta all’interno di un calzino, un fucile sovrapposto calibro 20 e altre 165 cartucce di vari calibri.
Procedure di messa in sicurezza
Il materiale esplosivo e l’ordigno artigianale sono stati fatti brillare sul posto dagli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale di Reggio Calabria, garantendo la massima sicurezza. L’intero arsenale e le sostanze stupefacenti sono stati posti sotto sequestro penale e messi a disposizione all’Autorità Giudiziaria per consentire approfondimenti balistici e tecnico-scientifici. Per le armi, in particolare, si procederà a verifiche volte a stabilire l’eventuale provenienza da episodi delittuosi o furti.
Presidio continuo e prossimità alla Comunità
Oltre alla repressione del crimine, l’Arma dei Carabinieri si impegna quotidianamente a essere un punto di riferimento per i cittadini offrendo assistenza e supporto anche nelle situazioni di emergenza. La Stazione dei Carabinieri in genere, ad esempio, è attiva nel mantenere una presenza costante e rassicurante, ascoltando le preoccupazioni dei cittadini e collaborando con le istituzioni locali per costruire un ambiente sicuro e sereno.
La presenza e il lavoro dei Carabinieri sono tanto più significativi nei contesti difficili come quelli del territorio reggino, dove la criminalità organizzata è radicata e dove operazioni come questa rappresentano un messaggio forte di legalità e di speranza per la comunità. L’Arma si impegna affinché la legge prevalga sempre e affinché chi viola le norme sia fermato e messo di fronte alle proprie responsabilità.
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.
Reggio Calabria: l’ASD Arghillà punto di riferimento sportivo e sociale dal 1994
Con un comunicato stampa il consigliere comunale Mario Cardia ha inteso complimentarsi ei ringraziare l’ASD Arghillà che dal 1994 è presente sul territorio.
Il consigliere, nel ringraziare il Presidente Caterina Barreca, Laura Beltrano e Francesco Calabrese per l’impegno profuso in questi anni a favore della comunità , rileva che la Asd Arghilla’ è riuscita a portare avanti una vera e propria “chiamata alla partecipazione sociale”, rivolta ai giovani dai 14 ai 34 anni.
Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, partecipando alla celebrazione del 4 Novembre, svoltasi in Piazza Italia a Reggio Calabria con le consegne delle benemerenze della Repubblica, si è così espresso:
“E’ una giornata per ricordare la nostra storia, il sacrificio dei nostri militari in tutte le guerre e l’impegno attuale per contribuire a risolvere i conflitti per un ritorno alla pace. Occorre ricordarci che la guerra non risolve i problemi, ed in questo particolare momento storico, purtroppo i conflitti sono aumentati in maniera spropositata. Noi abbiamo il dovere di richiamare tutti al proprio compito e lavorare alla costruzione di una pace duratura. E questa giornata, oggi più che mai, è dedicata a questo aspetto. Come istituzioni sentiamo ed abbiamo il dovere di contribuire alla costruzione di percorsi di pace che stiamo sentendo sempre più lontani, dal conflitto arabo-israeliano, alla guerra in Ucraina”.