Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, è lieto di annunciare l’importante iniziativa promossa dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS che, per il secondo anno consecutivo organizza le “Camminate nella biodiversità” che, quest’anno, vedrà tra i paesaggi italiani protagonisti, dove natura e storia si intrecciano e rappresentano, al contempo, un patrimonio di biodiversità da scoprire e tutelare il “Sentiero del Brigante”. Un Cammino che si sviluppa per circa 140 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre. Inserito nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia del MIBACT, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; il sentiero collega e mette in relazione, insediamenti rurali, centri abitati, foreste, emergenze architettoniche e archeologiche, dimore nobiliari e strutture fortificate tutte da scoprire. L’appuntamento è per domenica 19 maggio, con partenza dal margine nord del Villaggio Moleti, accompagnati da guide esperte, si sposterà lungo la dorsale aspromontana fra splendidi boschi di faggi e conifere e piccoli corsi d’acqua. L’iniziativa, diffusa a livello nazionale, rientra nella campagna #FAIbiodiversità di sensibilizzazione attivazione a partire dalla conoscenza sui principali temi ambientali; temi, che il Parco Nazionale dell’Aspromonte condivide e promuove concretamente, tanto da patrocinare l’iniziativa promossa dal FAI, unitamente alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ai comuni di Cittanova, Molochio e Ciminà e con la collaborazione della Soprintendenza ABAP Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Home
Anche durante la XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro, che si è svolta dal 9 al 13 maggio al Lingotto di Torino, la Calabria è stata vera e autorevole protagonista dimostrando in maniera evidente, con la numerosa presenza di ospiti e visitatori, la grande voglia di cultura e il grande interesse verso la nostra regione. Grande successo e partecipazione allo stand della Calabria che, nei sui oltre 200 metri quadri, ha ospitato tanti incontri con la presenza di autori e relatori illustri e tantissimi studenti, inseganti e dirigenti, di diversi istituti scolastici calabresi e non, ha dato visibilità alle case editrici calabresi, ha accolto migliaia visitatori e curiosi in uno spazio caratterizzato da un allestimento moderno e accogliente.
Sulle parole di Saverio Strati “…Si potrebbe fare di questa terra il paradiso” il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e la vicepresidente, Giusi Princi, hanno voluto incentrare l’edizione 2024 della Calabria al Salone del libro, dedicando anche una parete dello stand a “La fabbrica dei pensieri…” sulla quale i visitatori hanno apposto frasi e disegni, e hanno invitato ad “Esplorare l’incanto della Calabria: una emozionante sinfonia di poesia, storia e arte”.
“Anche quest’anno – ha affermato il presidente Occhiuto – a Torino, al più importante e prestigioso appuntamento dell’editoria italiana e internazionale, siamo riusciti ad ottenere numeri importanti per partecipazione e presenze di qualità, e per il grande afflusso di visitatori. Ringrazio la vicepresidente Princi, e i Dipartimenti competenti che l’hanno affiancata, per il lavoro svolto che ha consentito di ottenere un risultato significativo per un ambito sul quale stiamo investendo e continueremo ad investire. Attraverso una vetrina così prestigiosa, come quella del Salone del libro di Torino, abbiamo avuto modo di mostrare, rendere visibili e dare valore internazionale alle risorse culturali del nostro territorio, in grado, se conosciute, di attrarre tanto interesse verso la Calabria”.
“Sono veramente orgogliosa – ha aggiunto la vicepresidente Princi – che, anche in questa edizione del Salone del libro, la Regione Calabria ha saputo offrire eventi di approfondimento e discussione di rilievo in tutte le giornate del prestigioso evento letterario, dando spazio ai propri autori ed editori e agli studenti di tanti istituti scolastici calabresi e non, valorizzando le risorse del territorio e mettendo in risalto il legame tra cultura e storia, costume, tradizione, natura, sostenibilità ambientale e nuove tecnologie. Il grande successo di pubblico e di visitatori al nostro stand, posizionato in maniera immediatamente visibile anche da lontano nel padiglione Ovel, insieme a quelli delle più grandi case editrici, della Rai, di alcuni Ministeri e delle altre Amministrazioni regionali, è la testimonianza del nuovo fermento culturale che sta vivendo la nostra regione. Con la nostra presenza a questo importantissimo appuntamento letterario – ha rimarcato Princi -, nel quale hanno avuto spazio 41 case editrici e 20 autori calabresi, oltre 200 appuntamenti comprendenti 85 incontri e con la presenza di oltre 220 autori, editori, giornalisti, rappresentanti istituzionali, e con la partecipazione significativa e preziosa di centinaia di studenti provenienti dalla Calabria, dalla Toscana, dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto, dal Lazio e da altre regioni d’Italia, abbiamo voluto rappresentare e veicolare i valori della nostra terra anche alle nuove generazioni. Con la partecipazione degli studenti, infatti, abbiamo dedicato interessanti momenti a Saverio Strati e Franco Costabile nel centenario della loro nascita e presentato il progetto di sperimentazione, destinato alle scuole secondarie, che ha l’obiettivo di promuovere lo studio di importanti scrittori calabresi, come Strati e Costabile ma anche Alvaro o La Cava, le cui opere diventeranno parte integrante del curricolo scolastico. Interessante e partecipatissimo lo spazio dedicato al maestro orafo calabrese Gerardo Sacco il quale ha anche avuto uno stuzzicante e stimolante confronto generazionale con il youtuber Gabriele Vagnato. Davvero tantissime le presenze prestigiose come quelle dell’Accademia dei Caccuriani, degli scrittori Domenico Dara, Mimmo Gangemi, Vito Teti, Carmine Abate, del matematico-saggista Piergiorgio Odifreddi, della scrittrice Angela Bubba e di tantissimi altri di cui abbiamo dato risalto nei giorni scorsi”.
“Davvero un grande successo per la Calabria al Salone del Libro 2024. Un grande risultato, frutto di un lavoro sinergico tra più persone dell’assessorato e dal Dipartimento regionale Istruzione, per cui ringrazio la dirigente generale, Maria Francesca Gatto, la dirigente di settore, Anna Perani, e tutto il personale. Ringrazio, inoltre, Giacinto Gaetano del Sistema Bibliotecario Lametino che, in partnership con gli altri Sistemi bibliotecari calabresi, ha curato la partecipazione delle case editrici al Salone, Franco Arcidiaco che ha coordinato le attività editoriali, a Sandro Turano che si è occupato dell’allestimento dello stand. Un grande lavoro di squadra – ha sottolineato infine la vicepresidente Princi –, che ci ha consentito di superare i numeri già lusinghieri della scorsa edizione e che ha messo al centro la cultura, che riveste un ruolo fondamentale nel programma di governo della Giunta Occhiuto, come progetto di riscatto di un popolo vitale, orgoglioso e fiero qual è quello calabrese”.
A2 “Autostrada del Mediterraneo”: traffico bloccato causa auto in fiamme
Sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo” il traffico in direzione sud è provvisoriamente bloccato a causa di un mezzo pesante in fiamme al chilometro 285, tra gli svincoli di Rogliano e Altilia. Le autovetture e i veicoli leggeri sono deviati sulla ex SS19 con uscita obbligatoria allo svincolo di Rogliano e rientro allo svincolo di Altilia. I mezzi pesanti devono invece uscire a Cosenza Nord, proseguire sulla SS107, sulla SS18 e rientrare allo svincolo di Falerna. In direzione nord si registrano rallentamenti. Sul posto sono intervenuti i Vigili Fuoco, la Polizia Stradale e il personale Anas per la gestione della viabilità e per riaprire al traffico la carreggiata nel più breve tempo possibile.
Sulla strada statale 106 “Jonica” il traffico è temporaneamente bloccato in entrambe le direzioni nel comune di Corigliano-Rossano (km 329) in provincia di Cosenza, a causa di un incidente. Per cause in corso di accertamento, l’incidente ha coinvolto tre veicoli causando il decesso di una persona e il ferimento di altre due. Il personale Anas è intervenuto sul posto per ripristinare la transitabilità appena possibile.
Corigliano Rossano: Olio evo dell’ Istituto agrario “Majorana” premiato come migliore d’Italia
“Ci tenevo ad esprimervi la riconoscenza della Regione per il lavoro che avete fatto insieme ai vostri docenti. Io sono orgoglioso di voi e voi dovete essere orgogliosi di voi stessi e della vostra scuola per il riconoscimento importante che avete ottenutoAvete dimostrato che noi calabresi quando ci impegniamo possiamo essere i migliori d’Italia”.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto accogliendo alla Cittadella, insieme all’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo gli studenti e i docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Majorana” di Corigliano-Rossano che si sono aggiudicati il “Diploma d’Argento Pandolea 2024”, primo premio assegnato al migliore extravergine di oliva prodotto dagli Istituti tecnici agrari d’Italia. Il premio è promosso da Pandolea in collaborazione con Gambero Rosso e la Rete nazionale degli Istituti Agrari (Re.N.Is.A).
Alla manifestazione, insieme ad una rappresentanza della comunità scolastica protagonista, sono intervenuti anche il dirigente dell’Istituto Majorana, Saverio Madera, ed il responsabile comunicazione strategica dell’Istituto, Lenin Montesanto. “Noi – ha affermato l’assessore all’agricoltura – stiamo chiedendo qualità alle nostre aziende e ai nostri giovani, chiediamo qualità nelle produzioni e nelle trasformazioni e devo dire che i giovani dell’istituto Majorana ci hanno ascoltato e sono stati orgogliosamente primi in Italia in questo concorso nazionale. Si tratta di un risultato che inorgoglisce doppiamente perché testimonia sia l’impegno investito dal mondo della scuola nella promozione della cultura dell’extravergine di qualità, nella sensibilizzazione degli studenti nella valorizzazione della biodiversità e delle produzioni locali; sia perché fa il paio con gli investimenti che la Regione continua a portare avanti per promuovere non solo il comparto ma soprattutto quel processo culturale di riappropriazione delle consapevolezze identitarie e di sviluppo eco-sostenibile della nostra terra”.
Il migliore extravergine che ha ricevuto l’ambito riconoscimento si chiama “Momena” e prende il nome dalla contrada che ospita i 18 ettari di terreno dell’azienda agricola speciale dell’Istituto Tecnico Agrario, nell’area urbana di Rossano. In particolare sono 4 gli ettari investiti ad uliveto, per un totale di 800 piante. Le varietà presenti sono Dolce di Rossano e Roggianella. L’esposizione dell’appezzamento è a nord est con clima mite, favorevolmente influenzato dal massiccio del Pollino e dalla brezza proveniente dal Mar Jonio.
Fondo di Riqualificazione post Sismico: approvato emendamento, inclusa la Calabria
L’Assemblea Parlamentare del Senato ha approvato oggi e convertito in legge il decreto legge di iniziativa del Governo sul Superbonus all’interno del quale è stato inserito l’emendamento significativo, proposto ed approvato in Commissione riguardante interventi di riqualificazione in seguito agli eventi sismici verificatisi dal 1° aprile 2009, includendo la Calabria, precedentemente esclusa. Questo emendamento, a firma congiunta dei senatori Ernesto Rapani e Fausto Orsomarso, ha portato alla vittoria per l’inclusione della Calabria nel piano di interventi.
Il fondamentale emendamento è stato sottolineato dai due senatori come un passo significativo verso il riconoscimento dell’importanza dei rappresentanti territoriali nelle istituzioni. Hanno inoltre enfatizzato i rapporti di estrema collaborazione tra le istituzioni e hanno ringraziato il Governo per aver preso in considerazione le loro proposte.
Il piano di intervento, dotato di un fondo di 35 milioni di euro per il 2025, prevede azioni di riqualificazione energetica e strutturale degli edifici danneggiati dagli eventi sismici, dove lo stato di emergenza è stato dichiarato. Questo finanziamento è vitale per sostenere la ricostruzione e la sicurezza delle comunità colpite.
L’approvazione di questo emendamento rappresenta un passo avanti significativo per la Calabria, garantendo risorse per la riparazione e il rafforzamento delle infrastrutture essenziali. Si prevede che tali interventi avranno un impatto positivo duraturo sulla resilienza delle comunità locali di fronte a futuri eventi sismici.
Reggio, “Premio Artistico Letterario Apollo School 2024”: ecco i vincitori
Una edizione particolarmente emozionante quella targata 2024 del Premio artistico letterario Apollo School che culmina, in questa fase, nella consegna delle borse di studio agli studenti degli istituti scolastici partecipanti al contest.
La cerimonia di conferimento è stata colma di commozione e ha coinvolto tutta la platea, quella del salone Perri di palazzo Alvaro, giuria compresa, che non ha trattenuto né lesinato le lacrime, ma neanche tante risate.
Studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e genitori hanno atteso il verdetto della giuria, partecipando attivamente all’intenso pomeriggio.
Una edizione particolare in cui l’orgoglio dei genitori e l’emozione dei ragazzi non è stato contenuto ma esternato e donato a tutti, in modo toccante e coinvolgente.
Due le sezioni di gara Junior e Young, rispettivamente secondarie di I grado e II grado, e numerosi gli istituti che anche quest’anno hanno voluto regalare ai propri studenti questa esperienza formativa che riesce ad appassionarli stimolando fantasia, creatività, spirito di gruppo, passione per la lettura.
Numerosi gli istituti che hanno partecipato:
SEZIONE JUNIOR
- C. Telesio -Montalbetti
- C. C. Alvaro-Giudice Scopelliti
- C. Spano’ Bolani – De Amicis
- C. Nosside-Pythagoras
- Istituto Maria Ausiliatrice
- C. Radice – Alighieri
- C. Galluppi – Collodi – Bevacqua
- C. Galileo Galilei – Pascoli
- C. Cassiororo – Don Bosco
SEZIONE YOUNG
- Liceo Scientifico L. Da Vinci
- Liceo Scientifico A. Volta
- Liceo Delle Scienze Umane E Linguistico “T. Gulli’
- Convitto Nazionale Di Stato T. Campanella
- Liceo Classico T. Campanella
- Istituto Tecnico Industriale Panella-Vallauri
- Prof. Turist. Alberghiero
- St. Tecnico Economico R. Piria – Ferraris/Da Empoli
- Liceo Artistico “Preti-Frangipane”
- Istituto D’istruzione Superiore “L. Nostro – L. Repaci
“Tutti di alto livello i lavori che dimostrano la sensibilità e la preparazione dei nostri giovani, nonché la loro voglia di esprimersi e mettersi in gioco”, sono le parole della presidente di Nuovi Orizzonti Natalia Spanò.
Ecco i nomi dei vincitori:
Sezione junior
Premio Iris (premio speciale della giuria assegnato ad un’opera che si è contraddistinta) libro di riferimento “Viola e il blu”, video di Singh Kaur e Singh Simrat classe III E I. C. Telesio – Montalbetti
Sezione Junior ” Immagina leggendo”- Racconto tratto dal libro “Viola e il Blu” – Francesco Amore classe II D, I.C. Galluppi -Collodi-Bevacqua
Sezione Junior ” Crea leggendo”- Disegno tratto dal libro “Viola e il Blu” – Marianna Battaglia classe III B I.C. Nosside -Pythagoras
Sezione Junior ” Ciak…sorridi alla vita”- Video ” Essere unici” – Alessia Spanti e Sara El Gasmi classe III E – I.C. Telesio – Montalbetti
I testi da leggere, selezionati dall’associazione, tra i quali scegliere, sono stati “Le avventure di Oliver Twist” – Charles Dickens, “Viola e il blu” – Matteo Bussola, “Arsenio Lupin. Ladro gentiluomo” – Maurice Leblanc, “L’inferno spiegato male” – Francesco Muzzopappa sui quali, a scelta, i ragazzi hanno dovuto realizzare un disegno o registrare con il cellulare o telecamera un breve video o produrre un elaborato scritto.
Sezione Young – racconti
1° classificato “Cicatrici” di Giulia Nocera classe IV CL Liceo Statale Scienze Umane e Linguistico T.Gullì
2° classificato ” Aria d’Aspromonte” di Simone Foti classe III E Convitto Nazionale di Stato T.Campanella
3° classificato “L’oasi della pace” di Alessia Abramo e Maddalena Minniti classe V Istituto Tecnico economico Piria – Ferraris/ Da Empoli –
A questi ultimi è stato chiesto di sviluppare pensiero e creatività elaborando un breve racconto inedito. Nessuna sorpresa sull’alto livello dei testi presentati che ha messo in difficoltà la giuria, come affermato più volte, trattandosi di racconti tutti meritevoli di menzione.
Il primo classificato, poi, avrà una opportunità in più, realizzare un corto sul proprio racconto.
Presenti alla cerimonia i membri della giuria Daniele Amaddeo – Titolare Librerama,
Aldo Sacchetti – Fashion designer, Elena Inuso – Scrittrice, Davide Nucera – Fondatore di City Now e Direttore editoriale e i vicesindaci del Comune Paolo Brunetti e della Città metropolitana Carmelo Versace.
Nuova stretta della Polizia locale di Catanzaro contro gli abbandoni di veicoli in città.
Gli agenti del nucleo Polizia ambientale hanno, infatti, provveduto a rimuovere sedici auto e una moto in diverse zone della città, dai vicoli del centro storico fino ai quartieri a sud, nell’ambito dell’attività di controllo che prosegue periodicamente su tutto il territorio.
“L’attenzione su questo fenomeno, che investe pesantemente il decoro urbano – commenta l’assessore Marinella Giordano – resta sempre alta e vede l’amministrazione impegnata in prima linea per liberare le nostre strade dall’ingombro di mezzi e di carcasse che occupano illecitamente il suolo pubblico. Lo abbiamo sottolineato tempo fa e continuiamo a ribadirlo oggi, i cittadini devono sapere che abbandonare veicoli sulle vie della città è un illecito per cui non esiteremo a ricercare e punire i trasgressori, ricordando che si tratta di rifiuti speciali dagli effetti nocivi per l’ambiente”.
“Sottolineo, dunque – conclude Marinella Giordano – l’appello al rispetto delle regole e degli spazi comuni, sperando che gli interventi dei nostri vigili si possano ridimensionare facendo leva sul buon senso dei cittadini”.
Si conclude la quarta edizione del Life Beyond Life Film Festival (https://www.lifebeyondlife.net/), proposto dall’Università Popolare ArtInMovimento (https://www.unipopaim.it/), in sinergia con l’Associazione Culturale SystemOut (http://www.systemout.org/), l’A.R.E.I. (Afterlife Research and Education Institute) e il Religion Today Film Festival, e collegato con i convegni internazionali “Andare Oltre. Uniti nella Luce” e “Oltre l’Oltre”.
Il festival, ideato, co-fondato e diretto dal locrese Annunziato Gentiluomo, è un unico nel mondo per come investiga sui temi escatologici, in particolare sulla morte e sugli scenari della vita oltre la vita. Nell’edizione 2024, ha ricevuto praticamente da tutto il mondo 571 film, con un incremento del 33% rispetto alla precedente. Da questi sono stati selezionati 44 prodotti – precisamente 6 lungometraggi, 6 documentari, 16 cortometraggi e 6 doc shorts e 10 prodotti di Art Movie – provenienti da 22 nazioni differenti, in rappresentanza di tre continenti, nonostante il 50 % sia europeo.
Il LBLFF quest’anno ha previsto delle Giurie di eccezione per le cinque sezioni in concorso. La Giuria Lungometraggi, presieduta dal regista americano Ronni Thomas, è stata composta da Simone Semprini (Coordinatore di Giuria), PhD in Software Engineering, programmer per il Religion Today Film Festival e giurato in diversi festival internazionali del cinema (coordinatore di giuria); dal regista Giovanni Coda; da Riccardo Cristiani (Coordinatore di Giuria), ricercatore, traduttore editoriale indipendente e cultore di cinema; da Enrico Le Pera, regista, sceneggiatore e docente di cinema; e da Odette Spigolon, laurea in matematica, project manager presso il CSI Piemonte, appassionata di cinema.
La Giuria Documentari, presieduta dall’artista algerino Massinissa Askeur, Leone d’Oro a Venezia per le Arti visive 2023, ha previsto la presenza del documentarista Ignazio Figus (Coordinatore di Giuria); di Gianfranco Speranza, sceneggiatore e regista di film per ragazzi e fotografo professionista; dell’ingegnere Fabrizio Salvati, appassionato di cinema; di R. Craig Hogan Ph. D., autore e Presidente dell’A.R.E.I.; di Evelyn Meuren, operatore olistico e referente Arei Europe; e di Gianna Cannì, PhD in Storia delle Scritture Femminili, autrice di saggi e grande cinefila.
La Giuria Cortometraggi, presieduta dal regista singaporiano Derrick Lui, è stata formata dal regista e sceneggiatore Antonello Schioppa (Coordinatore di Giuria); da Lucio Toma, autore di corti, documentari, prodotti di video-arte e video musicali; dal critico cinematografico Giacomo Tinti (Coordinatore di Giuria); da Edmondo Riccardo Annoni, filmmaker, compositore e sound healer; dal regista Tanguy Pochoy; e dal regista Panagiotis Fafoutis.
La Giuria dei Short Docs, presieduta dal direttore artistico del Festival della Valle dell’Itria Sebastian Schwarz, è stata composta dal regista, musicista e sound designer Alessandro Di Maio (Coordinatore di Giuria); dal regista e documentarista Nicolas Guathier; dal regista e distributore Cristian Scardigno; dal designer Leonardo Moiso (Coordinatore di Giuria), cofondatore di OrtometraggiFilmFestival; dallo scrittore, musicista e attore Gianni Micheli; e dalla docente e traduttrice Claudine Marquet.
La Giuria Art Movie, presieduta dall’artista e pubblicitario tedesco Jürgen Ziewe (Presidente), è composta dall’incisore e grafico Samuele Maritan (Coordinatore di Giuria); dal regista e Life Coaching Fotis Skourletis; da Andrea Sorrentino, sacerdote e collaboratore del Religion Today Film Festival; dall’artista visiva e documentarista Elvira Sánchez López; e dall’architetto, pittore e docente di arte Diego Zangirolami.
Andando ai premiati, bisogna evidenziare che l’opera delle Giurie internazionali è stata, come sempre, molto attenta.
Per la sezione Lungometraggi, la Giuria capitanata dal regista americano Ronni Thomas, ha assegnato il Premio come Miglior Film a “Pig at a Crossing” (Bhutan, regia di Khyentse Norbu), “per la sua profonda esplorazione del simbolismo buddista del bardo, lo stato intermedio tra morte e rinascita. Il film racconta in modo impeccabile il percorso espressivo e dinamico di trasformazione interiore: dall’esperienza del rimorso al desiderio di redenzione, dall’attaccamento materiale al distacco spirituale”.
Ha assegnato il Premio come Miglior regista a Khyentse Norbu (“Pig at a Crossing”) “per il linguaggio tecnico raffinato al servizio della narrazione, le lunghe sequenze e i colori brillanti che permettono alla storia di respirare e svilupparsi in completa comunione con la vivacità e il misticismo del Bhutan. E nondimeno per aver impiegato la creatività di molti giovani talenti locali: la prossima generazione di cineasti bhutanesi”.
Ha attribuito il Premio come Miglior attrice a Jessica Hossam (“The Goat”), “per la maturità e l’intensità con le quali ha interpretato un ruolo complesso, conferendogli autenticità e spessore. Con talento ha rappresentato il dolore e la crudeltà della violenza di genere e ci ha coinvolti in un viaggio allegorico in cui vita e morte si fondono in un delicatissimo incontro spirituale”.
Il Premio come Miglior attore va a Kuenzang Norbu (“Pig at a Crossing”), “per la sua capacità di impersonare, con sensibilità e rigore, il conflitto di una coscienza confusa e tormentata. L’interpretazione convincente rinforza la struttura narrativa del film e ci guida nel cammino di consapevolezza e accettazione che precede la rinascita, alimentando la nostra riflessione sulla natura della vita oltre la vita”.
Il Premio come Miglior Sceneggiatura della sezione Lungometraggi è stato attribuito a Ilaria Borrelli (“The Goat”), “per il suo straordinario equilibrio nel trattare temi complicati e attuali come la cultura tradizionale, il conflitto di genere e lo sfruttamento delle risorse, legandoli in modo originale a temi trascendentali. Il risultato è un invito deciso e corale alla critica delle disuguaglianze”.
La Giuria dei Lungometraggi ha assegnato, anche, la Menzione Speciale a “The Goat”, diretto da Ilaria Borrelli, “per la rappresentazione emblematica e poetica del rapporto tra la bambina e la madre defunta, una trovata evocativa e commovente che materializza il legame tra vivi e morti senza mai svilirne la componente soprannaturale e intimista, e che trasmette infine un messaggio di conforto e speranza”.
Passando alla sezione Documentari, la Giuria internazionale, presieduta dall’artista algerino Massinissa Askeur, Leone d’Oro a Venezia per le Arti visive 2023, ha assegnato il Premio come Miglior Documentario al danese “Cartwheels & Headaches – A Children’s Hospice from the Inside” di Oskar Enemark Sørensen e Karina Mølgaard Rasmussenfrom “per il coraggio, l’approccio scientifico e la prospettiva emotiva raccontata con autenticità, capaci di rendere il film uno strumento di trasformazione per i protagonisti e il pubblico”.
Il Premio come Miglior Regia dei documentari va a Simon Chambers (“Much Ado About Dying” – Irlanda -) “per le soluzioni narrative che permettono di far emergere la complessità della personalità del protagonista, evidenziandone le diverse sfumature, in una scoperta progressiva del personaggio che culmina in un finale sorprendente”.
Infine, la Giuria ha assegnato la menzione speciale all’americano “Life With Ghosts” di Stephen Berkley “per l’apertura mentale supportata dal pensiero critico sulla percezione scientifica mantenendo sempre una reale attenzione per la composizione cinematografica”.
Rispetto alla sezione Cortometraggi, la Giuria internazionale, presieduta dal regista singaporiano Derrick Lui, assegna il Premio come Miglior Cortometraggio al francese “On my father’s grave” (“Sur la tombe de mon père”) diretto da Jawahine Zentar, in quanto si tratta di “una narrazione avvincente che intreccia elementi di dramma familiare, sepoltura tradizionale e pregiudizi verso le donne.
I personaggi ben sviluppati e l’attrice principale, una giovane ragazza, offrono una performance di alto livello, con strati di profondità emotiva che aggiungono ricchezza alla narrazione, esplorando i temi della sepoltura.
Un capolavoro cinematografico, in cui la fotografia, il montaggio e il suono danzano in tandem con grande effetto, facendoci sentire il dolore, il trauma della protagonista, dall’inizio alla fine”.
Il Premio come Migliore Regia va Lewis Rose (“Pops” – United Kingdom -) “per la semplicità e la delicatezza con cui viene affrontato il tema delle ultime volontà e della sepoltura. Due fratelli, due visioni alla vita diametralmente opposte, per un film esteticamente perfetto capace di raccontare un conflitto ancestrale.
Gli attori in stato di grazia restituiscono ogni sfumatura dell’animo umano, mentre la regia accorta ed essenziale costruisce una storia forte e universale, capace di sorprendere fino al finale”.
Considerando le maestranze attoriali, la Giuria decide di attribuire il Premio come Migliore Attrice a Yasmine Kéfil (“On My Father’s Grave”), “per l’intensità, la veridicità e la maturità della sua interpretazione attraverso cui viviamo l’inquietudine e la lotta di una giovane donna al cospetto di barriere materiali, culturali e generazionali”.
Infine attribuisce tre Menzioni Speciali. La prima a “Casting di un padre” di Giulia Goy (Svizzera) “per l’ironia e l’intelligenza con cui si racconta il tema della mancanza e della perdita. Una regia semplice, ma efficace che, attraverso il linguaggio del mockumentary, ci conduce dentro la strana idea di una figlia di cercare un attore per tornare a parlare, un’ultima volta, con suo padre”. La seconda al francese “Delivery to hell” di Michael Drai “per la brillante ironia con cui si racconta il tema dell’aldilà. Un abile e sagace lavoro di sceneggiatura che restituisce allo spettatore un dialogo da “teatro dell’assurdo” che mette alla berlina tutti coloro che vivono quotidianamente nell’indecisione e nell’anonimato esistenziale. Una commedia che grida voglia di vita, voglia di affermazione, voglia di esistere”. La terza va all’italiano “Au revoir, Melograno” di Giacomo Pedrotti “per un film artisticamente audace, che si è distinto per la sua forte regia e visione, raccontando una storia d’amore perduta con il forte parallelismo del mondo delle piante. Astratto nelle immagini, forte nel concetto e unico nel montaggio, contraddistinto dall’accostamento di scene potenti”.
La Giuria internazionale dei Documentari brevi, capitanata dal musicista e direttore artistico del Festival della Valle dell’Itria Sebastian Schwarz, con entusiasmo conferisce il premio per il Miglior Short Documentary all’iracheno “The Land Of Buried Women” di Rekawt Hama Tofiq “per la sua sensibilità poetica e la delicata, ma potente esplorazione di temi complessi. Con atti semplici, ma ricchi di simbolismo, il regista si addentra nella cura e nella dignità postuma, dando voce alle donne anonime, vittime silenziose di moralità arcaiche e leggi oppressive. Attraverso scelte sapienti di montaggio sonoro e una narrazione che evita la complessità ostica pur rimanendo profonda, il film cattura non solo l’attenzione ma anche l’empatia dello spettatore. Si lodano in particolare la semplicità e l’umiltà con cui il film restituisce dignità a queste donne, mostrando come, anche oltre la vita, possa essere ritrovata una forma di giustizia universale. “The Land Of Buried Women” non solo pone le basi per un futuro potenzialmente diverso, ma ci invita a riflettere su un contesto culturale troppo spesso misconosciuto o giudicato superficialmente”.
La Giuria internazionale della Sezione Art Movie, presieduta dall’artista e pubblicitario tedesco Jürgen Ziewe, attribuisce il Premio come Migliore Art Movie al tedesco “Liminal Space: Diving Within” diretto da Anahita Safarnejad Choobary in quanto “dà ai suoi spettatori strani brividi. È un’ondata di emozioni: tra conforto e disagio ci si trova a piangere come statue. Si è testimoni di una storia che non è la nostra, ma che sembra così facile da comprendere come se la forma del film fosse un fiume di coscienza che scorre”.
Si conferisce ad Anahita Safarnejad Choobary il Premio come Miglior Regista
(“Liminal Space: Diving Within”), “per come viene rappresentata la visione dell’aldilà che è qualcosa a cui a pochi capita di assistere e che ancora meno riescono a spiegare. Anahita Safarnejad Choobary trova, invece, nel cinema un veicolo perfetto per comunicare le sue idee, i propri sentimenti e le sue esperienze”.
La Giuria assegna la propria Menzione Speciale al portoghese “Kafka’s Doll” diretto da Bruno Simões “per la varietà delle tecniche di animazione e per la sua storia avvincente, un forte trait d’union tra il film e il tema principale del LBLFF”.
L’artista Corrado Leoni conferisce il Premio Best Visual Emotion Impact a “Liminal space – diving within” di Anahita Safarnejad Choobary “per il suo impatto visivo straordinario. L’ambiente surreale e distopico in cui fluttua la protagonista, immersa nel ricordo del padre ed imprigionata all’interno della sua anima, commuove lo spettatore ed accentua la sofferenza per il distacco con la persona amata.
Il sinistro paesaggio lacustre, avvolto nella sua luce particolare, grazie alla perfetta definizione delle immagini, è il simbolo di un presente lucido e reale, che fa da contrasto alle vecchie riprese amatoriali di Anahita bambina. È tuttavia sufficiente una voce, un ricordo di un passato evanescente, a trasformare l’universo in cui viviamo e ad interagire con lo stesso.
Un passato che non muore mai e nel quale abbiamo bisogno di immergerci, nonostante abbia le sembianze di una maschera amorfa, soffocante e ostile”.
Affiancano i giurati tecnici, due giurie di studenti di due scuole secondarie di secondo grado di Torino.
Difatti, la Giuria dell’IPS “Albe Steiner” di Torino, coordinata dal prof. Enrico Le Pera, conferisce il proprio Premio al cortometraggio colombiano “Un Caballo En La Alcoba” (“A Horse In The Bedroom”) di Darío Vargas “per l’originalità della storia, per la profondità dei personaggi e per l’attinenza al tema del festival. In particolare la regia e la fotografia hanno saputo raccontare intrattenendo grazie a un ottimo uso dei colori e a inquadrature efficaci”.
La Giuria degli studenti dell’IPS “Albe Steiner” di Torino conferisce una Menzione Speciale a “Malakout” di Farnoosh Abedi “per la sua spiccata originalità e l’elevata qualità registica e fotografica. È stata inoltre apprezzata molto la capacità di intrattenere lasciando allo spettatore la libertà di interpretare il significato della storia”.
Gli studenti dell’IIS “Bodoni-Paravia”, coordinati dal docente Mauro Minozzi, attribuiscono il proprio Premio al Cortometraggio italiano “Prova d’amore” di Denis Nazzari “per l’originalità e la struttura narrativa che si risolve in un finale inaspettato lasciando allo spettatore la miglior ipotesi conclusiva. Grazie all’atmosfera intima e accogliente, fin dai primi fotogrammi si riesce ad entrare nella quotidianità del protagonista, di cui si condividono le piccole azioni con una crescente e rapida progressione emozionale”.
Questi stessi studenti conferiscono una Menzione Speciale al corto portoghese “Kafka’s Doll” di Bruno Simões in quanto “è una storia d’animazione dai contenuti semplici e piacevolmente leggibili che creano un’ottima narrazione per una storia toccante. Il messaggio arriva chiaro, valorizzato dalle scene chiare e luminose con un montaggio naturale, e riesce a toccare il cuore emozionale di noi giovani”.
La direzione artistica del Life Beyond Life Film Festival attribuisce alcuni riconoscimenti specifici.
Il Premio Best Creative Editing va al francese “Dead Dreams Falling” di Craig Murray “per la rielaborazione caleidoscopica del tema dell’anima declinato come accompagnamento alla morte, interconnessione e sincronicità. Immagini a tinte forti, dall’alto valore simbolico ed evocativo, si susseguono incalzanti, con un ritmo capace di tenere bloccato sulla sedia lo spettatore e una musica ipnotica e immersiva”.
Si decreta che il Premio Best Performance vada a Mehdi Rahim-SilvioliKe (“Delivery to Hell”), nei panni di “Thomas Bernardi”, “per la sua mimica facciale impressionante, per la naturalezza con cui rende l’incredulità, lo smarrimento, l’indecisione e il disincanto.
In coppia con Barbara Carlotti (“Esther”) riesce a riempire la scena strappando il sorriso e facendo riflettere su uno scenario possibile”.
Infine, il Premio Best Afterlife Research va a “Life With Ghosts” di Stephen Berkley “per l’equilibrio tra ricerca scientifica ed esoterica intorno ai temi della morte e della vita oltre la vita, ricorrendo a testimoni di livello e un’estetica di buona qualità”.
Andrea Morghen, Direttore della programmazione del LBLFF, in qualità di Direttore del Religion Today Film Festival, attribuisce il Religion Today Award a “Delivery to Hell” diretto da Michael Drai “per come, con sagacia e ironia, affronta il tema della vita oltre la vita declinato nelle diverse confessioni religiose, dipingendone quadri a volte grotteschi, ma carichi di senso e rassicuranti”.
La Commissione Musica del Festival, composta da Carmelo Spoto, Vixia Maggini e André Luiz Ruiz, conferisce il Premio come Migliore Colonna Sonora a Nicola Piovani (“Prova d’amore”) “per come scandisce il tempo della narrazione, per come esalta la capacità dei protagonisti di raccontarsi e veicolare messaggi anche senza l’ausilio della parola, e per le emozioni che trasmette che rimangono dentro oltre i titoli di coda”.
Lo staff del Convegno Internazionale “Andare Oltre. Uniti nella Luce” attribuisce il Premio Andare Oltre a “Un Caballo En La Alcoba” di Darío Vargas “per la delicatezza con cui tratta il tema della morte, introducendo la figura dello psicopompo, il cavallo appunto, lasciando aperto il finale e permettendo al pubblico di ricostruirselo. Con una fotografia d’autore e attraverso valide maestranze, si presenta come un prodotto di qualità e offre spunti e visioni interessanti sulla natura dell’anima e ì sull’Oltre”.
“Siamo contenti di quanto realizzato. Nonostante le difficoltà siamo riusciti a realizzare il quarto Life Beyond Life Film Festival, portandolo da tre a cinque giorni, grazie al Patrocinio del Comune di Pino Torinese che ci fornito l’Auditorium. Questa edizione ha sancito la coesione del gruppo e il suo peso nella realizzazione di un festival corale, ricco di sfumature e qualità, frutto delle sensibilità di ogni singolo presente. Le Giurie, che ringrazio sinceramente, si sono mosse con enorme professionalità e la matinée all’IPS Albe Steiner con Andrea Morghen e i due registi Darío Vargas e Denis Nazzari è stato un momento nutriente e di grande cultura. Mi sento grato per quanto, in modo assolutamente auto-finanziato, stiamo portando avanti. Tutti crediamo nel valore di questo festival e soprattutto sul fatto che dobbiamo andare avanti”, dichiara il Direttore artistico Annunziato Gentiluomo.
“Abbiamo lavorato tanto, ma il risultato è arrivato. Abbiamo già pianificato una riunione per fare il punto su quanto avvenuto e sarà prima dell’ultima giornata, il 5 giugno, al CineTeatro Baretti di Torino dove saranno proiettati i cinque vincitori. Il nostro grazie va anche alla madrina di questa quarta edizione, Lorenza Aimone Querio, all’artista genovese Corrado Leoni e ai tre registi che ci hanno così generosamente raggiunto: Denis Nazzari, Michele Ciardulli e il colombiano Darío Vargas”, conclude il Direttore alla Programmazione Andrea Morghen.
“Lavorare con degli amici meravigliosi come Nunzio e Andrea è veramente motivante. Tutto è stato deciso in democrazia, cercando un consenso e valorizzando il punto di vista di tutti. Gli Assessori Elisa Pagliasso e Davide Boniforti hanno accolto la nostra iniziativa con cura, confermandoci la disponibilità anche per il prossimo anno”, conclude il Direttore all’organizzazione e alla logistica Matteo Valier.
Si ricorda che l’evento è patrocinato dal Comune di Pino Torinese, dalla Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo -, dall’ASI Settore Arti Olistiche e Orientali, dalla Fondazione per la Salutogenesi Onlus e dalla CNUPI, e vanta tra i suoi partners culturali l’IPS Albe Steiner, l’IIS Bodoni-Paravia, l’Associazione Ghost Hunters, il Collateral 102 e il Koqix e Psiche 2 Edizioni.
Il main media-partner è ArtInMovimento Magazine (http://artinmovimento.com/) con la sua webradio (https://www.spreaker.com/user/artinmovimento), affiancato da Arte Settima, CameraLook, KarmaNews, Fotogrammi, Psicofilm.it, Mondo Nuovo News, Tv Alvorada Espirita, ArtApp, MusiCultura online, Métis News, Turinoise e PoliticamenteCorretto.
Tra Puglia, Basilicata e Calabria, il 9 giugno “ripartirà la ferrovia della Magna Grecia che collega Taranto e Sibari fermando nelle stazioni di Metaponto, Scanzano Jonico, Policoro e Nova Siri”.
Lo fa ha reso noto l’assessore uscente all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico (eletto in Consiglio regionale con Fratelli d’Italia nelle consultazioni del 21 e 22 aprile scorso).
Fino al 29 settembre, quattro treni delle Ferrovie dello Stato viaggeranno di sabato e domenica: due da Taranto a Sibari (con partenza dalla città pugliese alle ore 9.02 e alle 16.33) e due in direzione contraria (con partenza dalla città calabrese alle 11.10 e alle 18.32)
“Per ora – ha aggiunto Latronico – il servizio è sperimentale e stagionale, ma dovrà essere stabilizzato facendo della rete ferroviaria della costa jonica una modalità di trasporto con connessioni verso i nodi trasportistici di Taranto e Bari e verso Sibari. Una vera metropolitana di superficie potrà connettere il distretto turistico della Magna Grecia collegando il comprensorio Jonico delle tre regioni, Puglia, Basilicata e Calabria, e riaprendo le stazioni ferroviarie dei centri jonici”, ha concluso Latronico.
Sull’argomento, è intervenuta anche un’altra assessora lucana uscente, Dina Sileo (Lega), con delega alle Infrastrutture ma non rieletta in Consiglio regionale, secondo la quale si tratta di “un servizio che mira a valorizzare la vocazione turistica della nostra costa jonica facilitandone i collegamenti”.