La segretaria generale Antonia Criaco ha specificato di non aver espresso pareri perché gli emendamenti non hanno riflessi di natura giuridico-tecnica “ma sono tutti di natura politica”, il parere tecnico verrà dunque espresso sulla totalità del regolamento. L’unico parere negativo ha riguardato la modifica dell’art. 10 proposta dall’opposizione, che prevedeva l’obbligo per i dirigenti e del sindaco di doversi presentare nelle commissioni, considerando che le stesse commissioni sono organi facoltativi. “Ciò non toglie – ha chiarito la segretaria – il dovere istituzionale di partecipare”.
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Messina: firmato protocollo per la nascita della Comunità Patrimoniale “Faro per i Forti dello Stretto”
Il consigliere delegato a Messina, in rappresentanza del sindaco Falcomatà, per la firma del protocollo: «Gli eventi verranno organizzati nel periodo primaverile, in un momento di attività culturale e ricreativo, punto di riferimento di visitatori e turisti» Continua il lavoro sinergico tra le due Amministrazioni di Reggio e Messina, guidate dai sindaci Giuseppe Falcomatà e Federico Basile.
A battesimo la Comunità Patrimoniale “Faro per i Forti dello Stretto”, un’iniziativa che unisce il territorio e le comunità delle sponde di Reggio e Messina. Alla presenza del Sindaco di Messina, Federico Basile, e dell’Assessore alla Valorizzazione e Promozione del Patrimonio Fortificato della città, Enzo Caruso, è stato sottoscritto nel Salone degli Specchi della Città Metropolitana di Messina, l’atto di costituzione della Comunità Patrimoniale “Faro per i Forti dello Stretto”, promossa dal Centro Studi MedFort. In rappresentanza del sindaco del Comune di Reggio Calabria, per la firma era presente il consigliere comunale con delega al turismo, Giovanni Latella e altre autorità locali. In questo contesto il Centro Studi MedFort avrà il ruolo di coordinare tutte le azioni promosse dai firmatari, garantendo una comunicazione coerente coi principi condivisi.
La Comunità Patrimoniale rappresenta un’importante iniziativa per valorizzare il patrimonio culturale e territoriale costituito dalla vasta rete di fortificazioni costruite lungo le due sponde di Reggio e Messina, a partire dall’indomani dell’Unità d’Italia. Un patrimonio che si intreccia con i numerosi edifici di architetture fortificate che caratterizzano lo Stretto, e si propone di essere un ponte ideale dal forte valore identitario e turistico. L’obiettivo dell’iniziativa, che coinvolge istituzioni locali e associazioni del terzo settore, è riconoscere e tutelare questa ricchezza, favorendo la cooperazione tra i vari soggetti coinvolti e mirando al riconoscimento della Comunità da parte del Consiglio d’Europa. La sinergia tra le istituzioni, come sottolineato dal Sindaco Basile e dall’Assessore Caruso, è fondamentale per creare una rete di valorizzazione e promozione di un patrimonio unico, capace di diventare uno dei principali asset culturali, architettonici.
Nel suo intervento, il consigliere Latella ha evidenziato: «Dopo il workshop sul turismo del mese di giugno, si continua con l’organizzazione dell’evento sui fortini d’autunno, con il protocollo firmato in questi giorni. Un passo importante che va nella direzione del lavoro sinergico per la valorizzazione di tutti 23 i fortini presenti nell’Area dello Stretto, sia su sponda reggina che su sponda messinese, con eventi che verranno organizzati nel periodo primaverile, che potrà essere un momento di attività culturale e ricreativo, divenendo punto di riferimento di visitatori e turisti. Si lavora insieme per la promozione e la tutela di questo straordinario patrimonio».
Ferrovie Calabria: Senatore Rapani chiede l’estensione del Frecciarossa da Milano a Sibari
Il sistema dei trasporti in Calabria, nonostante i progressi degli ultimi anni, necessita di un ulteriore sforzo per diventare veramente funzionale e competitivo. In questo contesto, l’impegno dell’assessorato regionale, che ha recentemente acquisito nuovi convogli per migliorare la rete ferroviaria, è un passo positivo, ma il Senatore Ernesto Rapani ritiene che non sia ancora sufficiente. La Calabria, e in particolare la sua fascia ionica, ha bisogno di essere collegata in modo più efficiente con le principali arterie del Paese.
Il parlamentare ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato regionale, che ha portato all’acquisizione di nuovi convogli utili ad efficientare il sistema trasportistico. Un passo che, pur importante, non può considerarsi conclusivo. «L’impegno per migliorare la rete ferroviaria in Calabria è fondamentale, ma dobbiamo spingerci oltre e garantire collegamenti diretti con le altre regioni, in particolare con le tratte che conducono verso il nord del Paese», ha dichiarato il senatore.
Uno dei punti cruciali che Rapani solleva riguarda la necessità di creare un collegamento ferroviario diretto tra Sibari e Metaponto, da cui parte il Frecciarossa per Milano Centrale. Questo collegamento sarebbe essenziale per unire la costa ionica alla dorsale adriatica, creando un corridoio di mobilità che risponde a esigenze concrete, soprattutto per i cittadini delle aree meno servite.
In particolare, Rapani plaude alla sinergia e al supporto dell’assessorato regionale nell’attuazione del collegamento tra la stazione ferroviaria di Crotone e l’aeroporto Sant’Anna, un passo che, secondo il Senatore, non solo contribuirà a migliorare la mobilità nell’area, ma avrà anche un impatto positivo sul turismo e sull’economia locale. Tuttavia, l’obiettivo del Senatore va oltre: è fondamentale anche il collegamento tra la Sibaritide e il Crotoniate, un’area che attende con urgenza una metropolitana leggera tra Crotone e Sibari, che consentirebbe di collegare le due aree in modo rapido e diretto. «Il successo del Frecciarossa Sibari-Bolzano rappresenta un esempio tangibile di come interventi mirati possano migliorare significativamente la mobilità e incentivare lo sviluppo economico», afferma Rapani, sottolineando l’importanza di iniziative di questo tipo per il Sud. Il progetto di collegamento, descritto come una vera e propria “metropolitana di superficie”, dimostra la capacità di RFI e Trenitalia di rispondere alle esigenze del territorio. Ora, secondo Rapani, è essenziale programmare la tratta Sibari-Metaponto, così da essere pronti con il servizio all’ultimazione dei lavori di elettrificazione, previsti per giugno 2026. L’obiettivo è creare un collegamento diretto che faciliti l’accesso del Sud alla rete ferroviaria ad alta velocità, con un impegno coordinato da parte delle istituzioni regionali e delle principali aziende di trasporto ferroviario.
Una delle problematiche sollevate dal Senatore riguarda la risposta di Trenitalia e RFI, che, di fronte alla richiesta di estendere il frecciarossa Milano Centrale- Metaponto fino a Sibari, hanno evidenziato la scarsità di utenza come ostacolo principale. Tuttavia, Rapani ribadisce che il sistema dei trasporti non può basarsi esclusivamente su calcoli numerici. Le popolazioni del Sud, infatti, partono da una posizione svantaggiata rispetto a quelle del Nord, e questo gap deve essere colmato con politiche che garantiscano servizi efficienti, indipendentemente dalla densità di utenza. «Le popolazioni del Sud non hanno la stessa disponibilità di servizi come quelle del Nord – spiega Rapani – e questo non può essere un motivo per negare il diritto alla mobilità. L’area jonica, per volontà e responsabilità storiche, è un territorio dalle grandi potenzialità ma sprovvista di università, di grandi ospedali o insediamenti industriali, il che riduce naturalmente la presenza umana. Ma questo non giustifica il fatto che i nostri cittadini siano penalizzati da un sistema di trasporti inadeguato. Non possiamo più ignorare che le persone, ovunque risiedano, devono avere gli stessi diritti e la stessa qualità di servizi, soprattutto considerando che tutti sono sottoposti alla medesima pressione fiscale».
Infine, il Senatore Rapani sottolinea come, in questo contesto, la riforma dell’autonomia differenziata rappresenti una chiave fondamentale per riequilibrare il divario tra Nord e Sud. La possibilità di decidere direttamente a livello regionale su materie cruciali, come i trasporti, permetterebbe di rispondere in modo più mirato alle esigenze del territorio e di garantire pari opportunità a tutte le regioni italiane. Il Senatore Ernesto Rapani conclude affermando che la questione dei trasporti non è solo una questione di numeri, ma di diritti e pari opportunità per tutti i cittadini.
Palmi: l’Inps le toglie i benefici, Giudice accoglie l’istanza di una ragazza paraplegica
La commissione medica dell’Inps, alla fine del 2023, aveva riscontrato “un miglioramento” delle condizioni di salute di una ragazza calabrese da dieci anni paraplegica a seguito di un incidente automobilistico che le ha compromesso la deambulazione. La ragazza si è dovuta quindi rivolgere alla sezione Lavoro del Tribunale di Palmi (Reggio Calabria), per vedere riconosciuta la propria invalidità, che le era stata sempre riconosciuta nelle precedenti visite di controllo.
«Purtroppo il quadro clinico di questa ragazza non può migliorare – spiega Reno Insardà, presidente dell’Aida Odv, l’associazione che ha seguito il caso. «Dal giorno del terribile incidente è costretta su una sedia a rotelle per il totale inutilizzo delle gambe, a causa della frattura del midollo. Saremmo stati tutti felici, lei per prima, se la sua condizione fosse migliorata, così come aveva attestato la commissione Inps. La situazione, per sua sfortuna, è rimasta inalterata e la ragazza è stata costretta a rivolgersi al Tribunale».
Il Tribunale di Palmi, lo scorso 3 novembre, ha emesso il decreto di omologa “dell’accertamento del requisito sanitario secondo le risultanze probatorie indicate nella relazione del consulente tecnico d’ufficio”, nominato dal giudice. Il consulente tecnico ha accertato, inequivocabilmente, che la ragazza, è “invalida al 100%, con indennità di accompagnamento già da diversi anni. Le patologie di cui è affetta configurano un difetto di autosufficienza talmente grave da richiedere il permanente aiuto di un accompagnatore. A causa delle patologie sofferte, il soggetto è impossibilitato a deambulare autonomamente e necessita dell’ausilio di terzi per l’espletamento delle quotidiane azioni della vita”.
Il consulente ha ribadito, diversamente da quanto affermato dalla commissione medica dell’Inps, che “sussistano anche i requisiti della legge per cui le infermità riscontrate rendono necessaria una assistenza permanente continuativa e globale, ponendola inconfutabilmente nella condizione di invalidità con impedite capacità motorie”.
«Purtroppo questa vicenda – conclude amaramente il presidente dell’Aida Odv – non è la prima e temo che non sarà neanche l’ultima. Fino a quando ci sarà un approccio esclusivamente burocratico e, spesso, superficiale a situazioni così drammatiche che impattano sulla vita delle persone, le quali hanno già avuto la sfortuna di trovarsi in condizioni di difficoltà, saremo costretti ad assistere a simili paradossi, come appunto questo di una ragazza paraplegica alla quale, a distanza di due anni, viene riconosciuto un miglioramento nella deambulazione, al punto di non aver più bisogno di essere accompagnata».
Comune di Reggio, Dissesto Idrogeologico: Fuda chiede trasferimento funzioni alla Città Metropolitana
“La stessa nostra area metropolitana – ricorda Fuda – ha ancora ferite aperte, legate alle gravissime alluvioni dello scorso ‘900, che hanno devastato il versante jonico, con conseguenti spopolamenti di molti Paesi dell’entroterra. Il ricordo però deve camminare di pari passo con una attenta programmazione di interventi da realizzare, per la messa in sicurezza delle fiumare, dei canaloni, o la realizzazione di opere complementari che superino gli errori del passato”.
La Città metropolitana da tempo è attiva per recuperare più risorse, programmando insieme ai Comuni, interventi congiunti che puntino ad un’azione più efficace per la messa in sicurezza e la manutenzione dei corsi fluviali e delle coste”.
“Il costituito Tavolo tecnico, interistituzionale, istituito a Palazzo Alvaro, grazie alla volontà politica del sindaco Giuseppe Falcomatà – evidenzia il consigliere Fuda – ha messo in luce la principale difficoltà che incontriamo: la mancanza di fondi e deleghe precise affinché il nostro Ente, possa agire per tempo e nel tempo. Il lavoro congiunto di più soggetti preposti alla tutela del territorio ci offrirà una mappa dettagliata della situazione, offrendo anche i possibili interventi. Noi siamo pronti e consapevoli di cosa possiamo fare, per questo ringrazio tutta la struttura del settore della Città metropolitana e la dirigente Catalfamo. Vanno messi in sicurezza i fiumi, i corsi d’acqua, offrendo sicurezza economica ai piccoli Comuni, che da soli non riescono ad affrontare le emergenze”.
“Abbiamo più volte sollecitato, con il sindaco Giuseppe Falcomatà, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’ultima volta lo scorso 29 ottobre con una richiesta ufficiale, a definire, con decisione, il passaggio delle funzioni previste dalla legge, alla Città metropolitana. L’iter avviato però va troppo a rilento e gli eventi climatici, in questo caso, non aspettano i tempi della politica e della burocrazia”. “Occorre la concreta volontà di intervenire e noi – conclude Fuda – siamo pronti ad accettare tutte le responsabilità derivanti dalle funzioni delegate. Lo facciamo, come sta dimostrando il sindaco Falcomatà, da amministratori pubblici responsabili, in rappresentanza di un territorio, splendido ma molto fragile dal punto di vista ambientale”.
I Carabinieri della Compagnia di Bianco infatti, tra il 31 ottobre e l’1 novembre hanno arrestato 2 soggetti di nazionalità sudanese, uno dei quali sedicente minorenne con l’accusa di essere gli scafisti ritenuti responsabili di aver materialmente traghettato, dalle coste della Libia fino in Italia a bordo di un natante a motore, un gruppo di 14 immigrati clandestini bengalesi, sbarcati autonomamente nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre sulla spiaggia di Galati, nel Comune di Brancaleone.
La chiamata ai Carabinieri di alcuni residenti ha consentito ai Carabinieri di intervenire subito dopo lo sbarco tra i quali tentavano di nascondersi anche i due presunti scafisti.
Quest’ultimi, dopo essere stato sottoposti a perquisizione sul posto, sono stati trovati in possesso di strumentazione g. p. s. per la navigazione e di telefoni cellulari e satellitari, cosa che ha permesso di raccogliere sufficienti elementi per procedere all’arresto.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Locri e da quella presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, versano ancora nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Prosegue il piano di rigenerazione delle arterie stradali nella Città di Reggio Calabria.
In accordo con E-distribuzione, nell’ottica dei necessari ripristini da eseguire a seguito di interventi manutentivi sui sottoservizi, si sta procedendo al rifacimento di alcune importanti vie del centro storico e della zona sud.
Nello specifico, l’ufficio manutenzione, con il Consigliere delegato Franco Barreca, il Dirigente Minutolo, il funzionario responsabile Brandi, in collaborazione con E-distribuzione, stanno curando il ripristino di via Tripepi e via XXIV Maggio.
Il cronoprogramma prevede già l’intervento in via Foti, via Miraglia, via Sales, via Don Orione, via Catanoso, via Andiloro, via Gebbione, via Sbarre Centrali, viale Aldo Moro, via Padre Pio, via Sbarre Centrali, via Fiumarella e via Marina Pellaro.
Comune di Reggio: l’Assessore Costantino replica al Consigliere Neri sulle piste ciclabili
«La pista ciclabile, ampiamente criticata anche dal sindaco Giuseppe Falcomatà e per la quale sono stati già apportati i correttivi necessari – ha spiegato il delegato della giunta comunale – non c’entra nulla con le “Ciclovie Urbane” della “Magna Grecia” cui corrisponde il pagamento effettuato. Sono due opere diverse, distinte, inserite su linee di finanziamento completamente differenti l’una dall’altra. Neri, dunque, ha creato solo confusione, lanciandosi andare ad uno svarione che ci consente, almeno, di parlare di un’infrastruttura di rilievo sovra regionale che, nella sua globalità, contribuirà allo sviluppo ecosostenibile dei nostri territori, promuovendo l’imprenditoria turistica in armonia col paesaggio e l’ambiente attraverso la conoscenza del nostro, importantissimo, patrimonio storico-artistico».
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Reggio: palazzo San Giorgio il giuramento delle nuove Guardie per l’ambiente e delle Guardie Ecozoofile.
I nuovi membri delle Guardie per l’Ambiente, delle Guardie Ecozoofile hanno prestato giuramento nella Sala dei Sindaci di Palazzo San Giorgio, ufficializzando il loro impegno nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente davanti al Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Un momento significativo col giuramento che segna l’ingresso dei nuovi guardiani nel corpo di protezione ambientale, pronti ad affrontare le sfide legate alla difesa del territorio e delle risorse naturali.
Il giuramento, nello specifico, è stato prestato da Antonia Labate, Concetta Papaianni, Jody Rosario Procopio e Rocco Riso, con la volontà di operare con dedizione e responsabilità, collaborando con le istituzioni e le comunità locali per garantire un futuro più sostenibile per le generazioni a venire. Le due associazioni col giuramento odierno si arricchiscono di nuove forze, pronte a svolgere un ruolo cruciale nelle attività di sensibilizzazione, controllo e intervento in ambito ecologico.
«Ringrazio i volontari per il ruolo attivo che col giuramento stanno manifestando come cittadini all’interno della società – ha precisato il sindaco – per l’attività che svolgono come precisa scelta perché serve una sensibilità ai temi dell’ambiente in generale e ai beni comuni».
La cerimonia si è conclusa con un rinnovato impegno da parte di tutti i presenti a lavorare insieme per la difesa e la valorizzazione delle risorse naturali, in un periodo sempre più urgente per il nostro ecosistema.
Forestazione: Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil regionali chiedono programmazione, prevenzione e lavoro
«Esprimiamo la nostra netta contrarietà rispetto all’idea di modificare la natura giuridica dell’Azienda Calabria Verde» – dichiarano i Segretari Generali regionali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil.
«Quanto comunicatoci ufficialmente dalla Regione Calabria – sostengono Sapia, Vaiti, Barbalaco – durante l’incontro sindacale svoltosi presso la Cittadella Regionale lo scorso 4 novembre, di voler mutare la natura giuridica dell’Azienda regionale Calabria Verde, da ente pubblico non economico a ente pubblico economico, rappresenta una scelta politica che non ci convince. Un tema già discusso nel lontano 2012 in occasione della definizione normativa regionale che istituiva l’azienda Calabria Verde e che scatenò varie e importanti iniziative sindacali.
All’Assessore all’Ambiente Marcello Minenna, all’Assessore alla Forestazione Gianluca Gallo, al dirigente dell’UOA Forestazione Domenico Pallaria e al Direttore Generale di Calabria Verde Giuseppe Oliva, abbiamo ribadito le nostre perplessità e sostenuto che, ad una impostazione basata su logiche esclusivamente di mercato, per rilanciare ulteriormente l’azienda Calabria Verde si dovrebbe innanzitutto concludere la procedura per l’attuazione dell’atto aziendale predisposto dalla 6’ Commissione consiliare regionale, dare seguito al piano per il fabbisogno del personale, e proseguire nell’importante lavoro svolto sino ad ora dall’attuale direzione aziendale, esaltando ulteriormente il valore multidimensionale del settore forestale.
In una regione morfologicamente e idrogeologicamente fragile non servono ulteriori norme, ma un nuovo approccio, attraverso una programmazione di lungo periodo, ponendo al centro il tema del presidio umano e del lavoro.
Il settore della forestazione, non può essere considerato un semplice costo ma un investimento per prevenire nuove tragedie e mitigare effetti dei cambiamenti climatici. Il comparto forestale-ambientale è un comparto strategico per fare prevenzione, messa in sicurezza del territorio, attività di rimboschimento e vivaistica, recupero delle aree interne, tutela della biodiversità, fissazione del carbonio, contrasto alla crisi climatica e demografica.
È necessario un piano di investimenti per riprendere quelle esperienze virtuose che, dalla metà degli anni Cinquanta, hanno consentito alla Calabria, tramite il lavoro dei forestali, di essere un territorio più sicuro, meno fragile e con un importante patrimonio ambientale e di biodiversità. Oggi però serve una nuova forestazione in chiave moderna e proiettata al futuro. Le modifiche normative prospettate dalla Regione non garantiscono né un cambio di passo né serenità tra i lavoratori.
La vera strategia – concludono Sapia, Vaiti e Barbalaco – passa da una appropriata considerazione del valore del lavoro forestale, dalla formazione di nuove professionalità, lotta al dissesto idrogeologico, aggiornamento delle competenze e, in particolare, dall’urgente quanto necessario ricambio generazionale che non può essere subordinato al cambio della natura giuridica dell’azienda regionale Calabria Verde».
Ci auguriamo – concludono i sindacalisti – che le nostre riflessioni e perplessità non diventino lettera morta e che siano considerate e valutate dalla Giunta regionale e in particolare dal Governatore
Roberto Occhiuto al quale chiediamo di continuare a sostenere l’importante azienda regionale Calabria Verde, per come già fatto con il superamento del commissariamento, tramite un vero rilancio che passa necessariamente dal varo definitivo dell’atto aziendale e da un immediato ricambio generazionale».
