“Quando il centrodestra è unito e presenta una solida piattaforma programmatica, vince e convince. Il voto conferma una saldatura, sia a livello nazionale che regionale, tra i dirigenti e i militanti dei partiti del centrodestra e i bisogni del territorio, che è di buon auspicio affinché il nuovo Parlamento e il nuovo Governo assumano le decisioni giuste, per dare prospettive di speranza agli italiani, da Nord a Sud, soprattutto in questo frangente di drammatica crisi economica e sociale.
Siamo orgogliosi del consenso che i calabresi hanno riconosciuto alle proposte e ai valori che connotano il centrodestra italiano, anche perché, oltre a evidenziare l’impegno dei leader nazionali e regionali, si riconosce l’ottimo lavoro che la Regione sta facendo, per rendere efficiente ogni settore e introdurre le innovazioni per fronteggiare le sfide del momento. La collaborazione leale e sistematica fra Parlamento, Governo e Regione, darà alla Calabria l’opportunità di perfezionare una serie di provvedimenti, che dovranno consentirci di recuperare il tempo perduto e promuovere sviluppo”.
Speciale Elezioni
Politiche 2022, Giuseppe Mangialavori (FI): “Risultato straordinario di Fi Calabria”
Quando si vota
Domenica 25 settembre 2022, dalle ore 7:00 alle ore 23:00, si svolgeranno le operazioni di voto per l’elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Le operazioni di scrutinio
Le operazioni di scrutinio avranno inizio domenica 25 settembre alle ore 23:00, subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato.
Colore schede di votazione e tagliandi antifrode
Per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla.
Per l’elezione della Camera dei Deputati la scheda è rosa.
Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, c.d. “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto, l’elettore consegna le schede al presidente del seggio che stacca il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna delle schede, le inserisce nella rispettiva urna. Sia per l’elezione della Camera che per l’elezione del Senato, nella parte esterna della scheda di voto, entro un apposito rettangolo, è riportata in carattere maiuscolo la seguente dicitura:
“Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta ed è espresso per tale lista e per il candidato uninominale ad essa collegato. Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista ad esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio”.
Modalità di voto
- a) l’elettore vota tracciando un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è così valido sia per la lista che per il candidato nel collegio uninominale;
- b) l’elettore può altresì votare tracciando un segno:
– sul rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato uninominale e un altro segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale;
– sul contrassegno e un altro segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale.
Anche in tutti questi casi, il voto è valido sia per la lista che per il candidato uninominale;
- c) l’elettore può anche votare tracciando un segno solo sul nome del candidato uninominale, per il quale il voto è quindi valido: in tal caso, se il candidato uninominale è collegato a una sola lista, il voto è valido anche per la lista; se il medesimo candidato è collegato a più liste in coalizione, il voto sarà ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna di esse nel collegio uninominale;
- d) se l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nome e il cognome del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non è collegato, il voto è nullo;
- e) ogni altro modo di espressione del voto diverso dalle disposizioni illustrate ne determina la nullità nel caso in cui sia manifesta l’intenzione di annullare la scheda o di rendere riconoscibile il voto.
Ammissione al voto degli elettori
Sono ammessi a votare, sia per l’elezione della Camera che per l’elezione del Senato, gli elettori che alla data del 25 settembre abbiano compiuto diciotto anni di età e siano in possesso della tessera elettorale personale e di un valido documento di identificazione. Anche per le consultazioni elettorali del prossimo 25 settembre restano confermate le prescrizioni contenute nel “Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022”, sottoscritto in data 10-11 maggio 2022 dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Salute.
Con il predetto Protocollo sono state fornite alcune indicazioni circa le misure di prevenzione dal rischio d’infezione da SARS-COV-2 che occorre adottare in occasione dello svolgimento delle prossime consultazioni, tra le quali si rammentano il distanziamento fisico (mantenendo il distanziamento interpersonale di almeno un metro) e la rigorosa igiene delle mani, personale e dell’ambiente. Inoltre, occorre evitare, in ogni modo, rischi di aggregazione e di affollamento; assicurare che sia indossata la mascherina chirurgica da parte dei componenti dei seggi; garantire l’adeguata aerazione negli ambienti al chiuso, favorendo, in ogni caso possibile, quella naturale.
Il successivo “Addendum” dell’8 giugno 2022, sottoscritto dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Salute ad integrazione e parziale modifica del Protocollo, precisa che «con riferimento alle “operazioni di voto” e ferme restando le misure ivi previste per la prevenzione dal rischio d’infezione da SARS-COV-2, in considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del Protocollo stesso, per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto, l’uso della mascherina chirurgica è fortemente raccomandato».
Corpo elettorale
Il numero complessivo degli aventi diritto al voto è di 412.477 elettori, di cui 196.766 uomini e 215.711 donne. Gli elettori nel Comune capoluogo sono 136.145, di cui 64.077 uomini e 72.068 donne. Non sono computati nel numero degli aventi diritto al voto per le elezioni politiche gli elettori italiani residenti all’estero, i quali voteranno per corrispondenza. Le sezioni elettorali complessive che saranno istituite nella Provincia sono 677; nel Comune capoluogo sono 196.
Tessera elettorale
Si ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale. Al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici comunali saranno aperti anche venerdì 23 e sabato 24 settembre, dalle ore 9:00 alle ore 18:00, nonché domenica 25 settembre 2022 per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle ore 7:00 alle ore 23:00). Gli elettori sono invitati a verificare sin d’ora di essere in possesso della tessera elettorale e che sulla stessa non risultino esauriti gli spazi per la certificazione dell’esercizio del diritto di voto; ciò al fine di richiedere, ove necessario, il rilascio del duplicato al più presto, evitando di concentrare tali richieste nel giorno della votazione.
Divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini
Si rammenta che, per assicurare la libertà e segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali, il decreto-legge 1° aprile 2008, n. 49, convertito, senza modificazioni, dalla legge 30 maggio 2008, n. 96, all’art. 1, comma 1, ha fatto divieto di introdurre all’interno delle cabine elettorali “telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini”.
Pertanto, l’elettore all’atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale dovrà consegnare al Presidente del seggio le anzidette apparecchiature delle quali sia in possesso; tali apparecchiature saranno restituite all’elettore, unitamente al documento di identificazione e alla tessera elettorale, dopo l’espressione del voto. Per gli eventuali contravventori al divieto è prevista la sanzione dell’arresto da tre a sei mesi e dell’ammenda da 300 a 1.000 euro (art. 1, comma 4, D.L. citato).
All’interno del seggio sarà affisso un apposito avviso del seguente tenore:
“Non si possono introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Chiunque contravviene a questo divieto è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a 1.000 euro, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto-legge 1° aprile 2008, n. 49, convertito dalla legge 30 maggio 2008, n. 96”.
Il rispetto di tale divieto è stato richiamato all’attenzione dei Presidenti di seggio, per il tramite dei Sindaci e dei Commissari Prefettizi e Straordinari, con circolare n. 90/2022 del 16 settembre 2022.
Dati elettorali
I dati sull’affluenza alle urne delle ore 12:00, 19:00 e 23:00 di domenica e sui risultati degli scrutini saranno pubblicati in tempo reale sul portale “Eligendo” del Ministero dell’Interno e sul sito internet della Prefettura www.prefettura.it/reggiocalabria/.
La Buona Destra cresce in Calabria. In un momento delicato e difficile quale questo a ridosso delle elezioni politiche del 2022, il partito creato da Filippo Rossi – autore del “Dalla parte di Jekyll: Manifesto per una buona destra” – in queste settimane di campagna elettorale ha mosso i suoi passi decisi all’ interno di un percorso di crescita nelle varie province, nell’ intenzione di seminare quanto più possibile le idee di una forte destra liberale, moderata, che rispetti la democrazia e le sue regole, ben distante dalle logiche di questo centrodestra attuale che ormai si è appiattito su un sovranismo pericoloso e che non ha saputo riconoscere in Mario Draghi la lungimiranza di una politica di livello internazionale, solida ed atlantista. Proprio in questi giorni, il premio in USA ricevuto come statista dell’anno dovrebbe far riflettere proprio sulla becera posizione orientata ad interessi di poltrona presa dalla destra attuale, che ha appoggiato Conte ed i M5S nel fare cadere in maniera irresponsabile ed in un momento delicatissimo di politica interna e politica estera (PNRR e Guerra in Ucraina). E la collocazione della Buona Destra all’ interno del Terzo Polo e di ReNewEurope, insieme ad Azione e ad Italia Viva, rappresenta a livello nazionale non solo la posizione ferma di voler ricollocare l’ agenda Draghi al centro del prossimo esecutivo, ma la necessità di creare un nuovo soggetto politico che rompa le logiche del bipolarismo, e che sappia individuare quegli spazi di programmazione liberale e moderata che sia il CDX che il CSX nazionale hanno ormai smarrito, valutando le proposte elettorali ed i linguaggi utilizzati in queste elezioni politiche del 2022.
Proprio su questa lunghezza, la Buona Destra in Calabria darà pieno appoggio alla candidatura della capolista Maria Elena Boschi al Plurinominale alla Camera, riconoscendo nel suo programma e nella sua presenza nei territori calabresi un segno importante d’ attenzione al territorio calabrese da parte del Terzo Polo. Nei collegi uninominali del Senato, sulla stessa linea saremo d’ appoggio a Daniela Ventura nel collegio uninominale del Senato Collegio 1 (Cosenza – Crotone) ed Agostino Siviglia nel collegio uninominale del Senato Collegio 2 (Catanzaro – Vibo Valentia – Reggio Calabria), come anche nei collegi uninominali i riferimenti provinciali della Buona Destra hanno individuato e daranno pieno appoggio a Domenico Mazza nel collegio uninominale di Corigliano – Rossano – Crotone, a Nunzia Paese in quello di Cosenza, e a Marisa Galati in quello di Vibo Valentia – Piana di Gioia Tauro.
Gli incontri programmatici per la valutazione dei programmi politici specifici, ha invece portato la Buona Destra, nel pieno rispetto delle logiche di autonomia territoriale che vede l’idea in una “buona” e credibile agenda politica la base su cui costruire comunque l’ unica rappresentanza politica possibile per i nostri difficili territori, ad individuare candidati esterni al Terzo Polo negli altri collegi.
Un importante incontro tra i coordinatori regionale del PD e della Buona Destra calabresi, ha consentito di individuare proprio in Nicola Irto, capolista al collegio Plurinominale al Senato, la figura politica e di caratura più piena ed affidabile, nonchè di maggiore prospettiva per il territorio, in vista per altro di possibili alleanze regionali post voto sul quale le due segreterie si sono confrontate ampiamente. Sulla stessa linea, la figura nel Collegio 5 (Reggio Calabria e Reggio Jonica) di Domenico Battaglia è ampiamente la più longeva in termini di caratura moderata e di spendibilità per costruire una dimensione di grandi alleanze che possa mettere provincia e città metropolitana di Reggio Calabria, per ruolo ed importanza strategica, al centro del porcorso esecutivo nazionale, e per come purtroppo non è stato reso dai precedenti riferimenti nazionali. E Giusy Iemma, nel collegio uninominale 3 di Catanzaro, rimane alla stessa maniera il riferimento sul quale puntare, per una programmazione attenta al territorio – per come ha saputo rappresentare già nel breve percorso politico di Vice Sindaco di Catanzaro – e centrata sulla riprogrammazione della sanità.
L’ augurio del Coordinamento Regionale della Buona Destra in Calabria, è che, tramite le figure individuate, si possa davvero far ripartire la politica nazionale sulla base di programmi di prospettiva, di competenze e credibilità, nonchè di costruzione di spazi liberali e moderati che possano preservare il territorio calabrese e consetirgli di diventare, dopo anni di oscurantismo, protagonista della crescita nazionale.
Elezioni 2022: Confartigianato Imprese Calabria incontra i candidati del Partito Democratico
Il fitto calendario di incontri predisposto da Confartigianato Imprese Calabria in vista delle consultazioni elettorali del 25 settembre, con i rappresentanti delle forze politiche per proporre le istanze confederali e approfondire i programmi di governo dei candidati, si è arricchito del confronto con gli esponenti del Partito democratico. Martedì, infatti, nella sede di via Lucrezia della Valle ad incontrare il presidente regionale, Roberto Matragrano, e il segretario regionale Silvano Barbalace, oltre ai rappresentanti degli organismi delle cinque organizzazioni territoriali, c’erano per il PD Giusy Iemma (candidata alla Camera nel collegio Calabria 3), accompagnata da Francesco Pitaro (candidato al Senato nel Collegio Catanzaro-Reggio), delegati dal segretario regionale dei democratici , Nicola Irto.
“A chi si candida a guidare il Paese chiediamo un patto di fiducia e soprattutto l’avvio di un percorso comune soprattutto dopo il 25 settembre – affermano Matragrano e Barbalace – affinchè l’artigianato e le micro e piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo e danno lavoro al 64% degli occupati, siano realmente al centro degli interventi per rilanciare la competitività e di riorientare l’attenzione su coloro che hanno dimostrato di saper creare occupazione, benessere economico, coesione sociale”.
Nell’agenda delle priorità indicata da Confartigianato spicca anche la richiesta di leggi che non siano a “taglia unica”, e che quindi pensino anche alle piccole e medie imprese, “di un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona. Da riformare all’insegna dell’efficienza anche la macchina burocratica, un lavoro di qualità, la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro e il potenziamento della formazione tecnica e professionale e dell’apprendistato per agevolare il reperimento di manodopera qualificata da parte delle imprese”.
E sul caro energia Confartigianato sollecita una “riduzione dei costi di elettricità e gas, aumentati del 108% nell’ultimo anno, auspicando un tetto europeo al prezzo del gas e una riforma strutturale della bolletta che escluda gli oneri di sistema impropri pagati dai piccoli imprenditori e sostenendo gli investimenti in energie rinnovabili”. “Sono tanti i punti di incontro tra il documento nazionale di Confartigianato e il programma del Partito democratico: dal fisco, visto che sosteniamo la riduzione shock del cuneo fiscale sul lavoro all’accelerazione dell’attuazione del Pnrr, una opportunità imperdibile per il Mezzogiorno per cui difenderemo l’allocazione del 40 per cento delle risorse. E per l’unico punto che non riusciamo a condividere, vale a dire il salario minimo, saremo pronti ad aprire il confronto per concertare soluzioni”, ha affermato Giusy Iemma che ha auspicato anche: “Spero che questo sia solo l’inizio di un confronto comune. Dobbiamo lavorare assieme per valorizzare un settore portante come quello dell’artigianato che rappresenta l’ossatura economica del Paese, soprattutto della Calabria”.
Iemma ritiene che “sostenere le piccole e medie imprese, migliorandone l’operatività, significa favorire lo sviluppo anche dei piccoli comuni delle aree interne. La valorizzazione del saper fare artigiano e quindi il sostegno al Made in Calabria è la risposta all’isolamento e allo spopolamento: pensiamo alle botteghe artigiane, a percorsi enogastronomiche, sfruttando le risorse della innovazione tecnologica”. Un altro tema molto caro alla vice sindaca di Catanzaro e candidata alla Camera nel seggio uninominale è quello del “caro-bollette”. “I ristori non bastano – ha detto ancora – servono risposte concrete guardando al futuro. Chiediamoci, prima di tutto perché l’energia pulita proveniente da fonti rinnovabili viene pagata come l’energia da fonti fossili: la Calabria potrebbe aspirare all’autosufficienza energetica in bolletta, invece si ritrova salassi anche peggio che nel resto del Paese. Ecco – ha concluso – io vorrei portare la voce della Calabria in Parlamento e rivendicare i diritti di una regione che continua ad essere sfruttata e impoverita senza prospettive di sviluppo”.
Dell’importanza delle comunità energetiche, del senso di responsabilità nei confronti della comunità e del fatto che “le piccole e medie imprese rappresentano lo scheletro dell’intera economia italiana”, ha parlato anche Francesco Pitaro. Il candidato democrat al Senato nel collegio Catanzaro-Reggio ritiene che il settore dell’artigianato “non è favorito né dalla politica né dalla burocrazia, e la crisi energetica che rischia la crisi economica e occupazionale. Il Sud deve avere progetti realizzabili, l’attuazione del PNRR deve essere garantito anche con il coinvolgimento delle medie e piccole imprese – ha detto ancora -. Un settore che non deve essere trascurato per lo sviluppo economico è quello delle infrastrutture: senza una adeguata e sicura viabilità non possiamo pensare al turismo e alla valorizzazione dell’enorme patrimonio di bellezze naturali e culturali che abbiamo”.
Elezioni 2022, Giusy Iemma (PD) a favore degli infermieri: “Dare giusto riconoscimento alle istanze”
“Nell’ambito del settore sanitario, gli infermieri professionali svolgono attività dal duplice valore: devono abbinare le competenze tecniche e scientifiche a quelle relazionali e di empatia verso il paziente di cui devono prendersi cura. Per questo, soprattutto nella fase post pandemica, la situazione di queste figure fondamentali merita una attenzione particolare. Come grande attenzione meritano le legittime rivendicazioni avanzate dai rappresentanti di categoria, che mi sento di sostenere”. E’ quanto afferma Giusy Iemma, candidata per il Partito democratico alla Camera nel Collegio Uninominale Calabria 3 (Centro).
“Mi riferisco a una serie di istanze che, al di là degli aspetti tecnici, sono sintetizzabili nella richiesta di eliminazione del vincolo di esclusività, con conseguenti modifiche legislative possibili solo in virtù di un iter parlamentare ad hoc – spiega Iemma -. Si tratta, prima di tutto, di mettere a capo in ogni provincia un dirigente con determinati requisiti preposto alla gestione dell’assistenza sanitaria. Un procedimento che poi prosegua con la concessione del nullaosta, da parte dell’azienda di appartenenza del professionista, ad espletare le sue funzioni fuori dall’orario di lavoro. In questo modo, l’incentivazione dell’attività libero professionali offrirebbe al paziente l’opportunità di ricorrere a un’assistenza qualificata, anche a pagamento. Si deve anche arrivare alla immediata presa d’atto del mancato pagamento al personale infermieristico delle indennità dovute per il periodo dell’emergenza-urgenza pandemica determinata dalla diffusione del letale virus conosciuto con il nome di Covid-19. Ed infine, da accogliere anche il via libera alle prescrizioni di alcuni ausili-farmaci, a cura delle figure abilitate, al fine di garantire un’essenziale continuità assistenziale.
“Tra le richieste avanzate – spiega ancora Iemma – ve ne sono altre inerenti a una figura professionale specifica, di cui nel delicato settore sanitario ci sarebbe assoluto bisogno. Soprattutto nelle strutture pubbliche, già in grave sofferenza per la carenza di personale specializzato. Si tratta dell’infermiere pediatrico, operatore in possesso della laurea abilitante di I livello in Infermieristica pediatrica e relativa iscrizione all’albo professionale di riferimento. Il quale è responsabile dell’assistenza dei pazienti compresi nella fascia d’età fra 0 e 18 anni. Quelli dunque in molti casi più fragili. Nella fattispecie, si fa peraltro menzione di una qualifica riconosciuta fin dall’ormai lontano 2006”.
“Peccato, però, che nei presidi sanitari calabresi la presenza di questi professionisti sia irrilevante o quasi, sotto il profilo numerico naturalmente. Anzi, irrisoria – oserei direi – e quindi sotto il profilo della pianta organica inadeguata a soddisfare in modo efficace ed efficiente l’effettiva esigenza di avere a disposizione quanti svolgono un ruolo molto delicato e specifico, essendo stati formati ad hoc”.
“Parliamo, infatti, di un infermiere assai diverso dal generalista per studi e formazione. Sarebbe di conseguenza legittimo e addirittura normale che si garantisse il più alto livello di professionalità, al fine di ottimizzare l’assistenza di bambini e ragazzi ospedalizzati. Le aziende – conclude Iemma – dovrebbero allora imporre, in ogni concorso che bandiscono per assumere nuove unità da impiegare nelle varie unità operative, una percentuale di posti riservati agli infermieri pediatrici. Un modo per assicurare una maggiore competenza, sinonimo di qualità assistenziale, in un ambito molto particolare”.
Elezioni 2022, Luigi Catalano chiede a gran voce: “L’Agenzia delle Entrate avii l’iter per la moneta virtuale”
“L’agenzia DELLE ENTRATE avvii l’iter per la MONETA VIRTUALE” Ad affermarlo è il candidato per la Calabria all’uninominale collegio U05 con la lista “MASTELLA Noi di Centro Europeisti” Luigi Catalano I.llmI Sigg. Presidenti, sommessamente, sottopongo alla Vostra cortese attenzione un’idea innovativa che crea ricchezza per l’ITALIA è sbloccherebbe i BONUS edilizi. È opportuno prendere in esame la proposta di trasformare i cassetti Fiscali dell’AGENZIA delle Entrate in banca della moneta virtuale . Con tale sistema, si avranno i seguenti vantaggi: risparmia lo STATO, guadagnano le IMPRESE, si arricchisce il tessuto sociale, si evita, che i benefici concessi dallo STATO, con la monetizzazione dei crediti attraverso le banche finisca trasferita all’estero, si azzerano le speculazioni bancarie (a discapito dell’economia Nazionale) e vi è un immediato ritorno economico nel tessuto sociale. Dopo studi approfonditi sostengo, che tale manovra permetterebbe di unificare i BONUS ad un’unica aliquota del 90/100%. L’agenzia applica lo sconto del 10/20% a seconda la tipologia dei lavori sugli importi in fattura accreditando la Moneta Virtuale nei cassetti fiscali dell’impresa. Altro vantaggio dello STATO è che risparmierà i guadagni che in questo momento stanno generando ricchezza soltanto nelle casse delle banche.
Quando si parla di superbonus 110% e cessione dei crediti edilizi non bisogna mai dimenticare che si è passato: da una cessione, due cessioni, poi tre, poi quattro, fino ad arrivare alla cessione alle Banche che possono rivendere solo ai loro clienti non consumatori. Nel frattempo, però, da offerte che prevedevano l’acquisto di 110€ di crediti a 102€, si è passati a 80/85€ con il blocco di CDP e Poste, oltre alle forti limitazioni da parte delle Banche che nel frattempo hanno cominciato a ridurre gli acquisti e ad aumentare i controlli.
Secondo normativa, il tecnico deve rilasciare l’asseverazione dei lavori indicati in progetto, il commercialista deve asseverare la congruità dei prezzi ed entrambi debbono essere coperti da polizza assicurativa da qui ne scaturisce -la certezza del credito- generato nel cassetto fiscale. I controlli della banca attraverso la CRIF ed il CERVED sono un abuso nella falsa ideologia della legalità. Tali verifiche hanno una sola funzione e cioè quella di mettere in crisi il mercato e terrorizzare gli Italiani (beneficiari/utilizzatori dei BONUS). Nell’incertezza, gli ITALIANI rinunciano a usufruire di tali aiuti e nel contempo il legislatore fa immaginare un sostegno illusorio, messo a disposizione dallo STATO. Il risultato è stato il blocco degli acquisti con la conseguente crisi economica di professionisti e imprese che avevano puntato sullo sconto in fattura, salvo poi ritrovarsi con i cassetti fiscali pieni e zero liquidità.
Per salvare: Lo STATO, gli ITALIANI, le IMPRESE, i lavoratori in generale ed evitare il crollo totale dell’economia Nazionale. l’Agenzia delle Entrate si deve trasformare in BANCA VIRTUALE. Si attiverà un canale di pagamento con i crediti scambiabili tra: imprese, privati ed enti dello STATO. (Ovviamente l’imprenditore qualora trovasse l’istituto di credito
disponibile, ad acquisire i crediti, potrebbe anche cederli per monetizzarli, ma a quel punto essendo un’alternativa secondaria non sarebbe sottomesso al potere bancario).
Chiunque in possesso di un codice fiscale e/o partita IVA può ricevere bonus e pagare con la “Moneta Virtuale” derivante da tali benefici. Es. L’impresa riceve i Crediti, paga i fornitori, gli operari, che a loro volta potranno spendere, nelle quotidianità, usando il codice fiscale come bancomat etc. Ed ecco che lo Stato diventa parte attiva, invece, di lasciare i guadagni alle banche a discapito, degli ITALIANI trae profitti, nell’interesse collettivo, ed il risparmio virtuoso potrà essere reinvestito in altri Bonus etc. Tale metodo raggiunge: l’interesse dello Stato dei lavoratori e dell’economia Nazionale; una soluzione si può definire tale se è nell’interesse di tutti altrimenti non è una soluzione. Tale innovazione: scavalca il potere delle banche, mette al centro il cittadino ed elimina la fuga dei Capitali monetizzati dai Bonus all’estero in quanto, la moneta Virtuale potrà essere utilizzata soltanto per acquisti nel territorio Italiano e permette, anche, di far entrare dei capitali dall’estero di investitori che potranno monetizzare crediti per fare investimenti, sempre, soltanto in Italia. Se le S.V. credono in questa idea Vi chiedo di sposarla, magari migliorarla e condividerla nell’interesse di tutti. La soluzione prescinde dal momento elettorale, perché è uno strumento forte è rivoluzionario nello scenario economico della nazione. Se ci credete, non sostenerla sarebbe un sacrilegio.
Elezioni 2022: Confartigianato Imprese Calabria incontra Wanda Ferro
Continuano gli incontri di Confartigianato Imprese Calabria con le forze politiche organizzate in vista delle elezioni del 25 settembre. Ieri mattina, il presidente di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano, e il segretario regionale Silvano Barbalace, alla presenza dei rappresentanti e degli organismi direttivi delle cinque organizzazioni territoriali, hanno incontrato la deputata – e coordinatrice regionale – di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro. Matragrano e Barbalace hanno illustrato il documento che contiene le proposte per il mondo della micro, piccola e media impresa e dell’artigianato: un’occasione per ricostruire un patto di fiducia tra imprenditori, politica e istituzioni, tanto che questi incontri vengono considerati un primo passo verso il “dopo” elezioni, per avviare un confronto permanente sui grandi temi del settore.
A chi si candida a guidare il Paese, Confartigianato chiede di saper guardare ed ascoltare la realtà produttiva rappresentata a livello nazionale da 4,4 milioni di artigiani e di micro e piccole imprese con 10,9 milioni di addetti, vale a dire il 99,4% del nostro tessuto produttivo e il 63,4% del totale degli occupati. Numeri che raccontano di un settore portante del sistema economico e sociale del Paese, anche in Calabria. Per questo Confartigianato Imprese Calabria intende “sollecita un impegno concreto a rimuovere gli ostacoli che bloccano gli imprenditori e a creare le condizioni per la ripresa economica”. “Una delle priorità che il nuovo Governo dovrà affrontare sarà quella del caro energia, che noi avevamo denunciato già lo scorso ottobre – affermano i vertici di Confartigianato – Nel corso del mese di agosto si sono acuite le tensioni sui mercati energetici, generando un impatto straordinario sui prezzi di gas ed elettricità che amplifica incertezze e rischi per le imprese e per l’economia italiana”.
“Le piccole e medie imprese rappresentano in tessuto produttivo del Paese, sono il cuore dei territori e delle comunità. Nelle postazioni che ci sono state assegnate dall’elettorato in Parlamento, fino ad oggi, abbiamo sempre lavorato per difendere queste realtà che hanno molto da insegnare sulla valorizzazione del Made in Italy. Anche la Calabria ha saputo difendere la propria produzione facendo crescere il proprio brand – ha affermato Wanda Ferro -. Adesso è il momento di fare un passo in avanti: decidere quali sono le priorità per questo Paese, e per Fratelli d’Italia c’è sicuramente il sostegno alle piccole e medie imprese, che passa prima di tutto attraverso investimenti, sgravi e progettualità. Ferro ha assunto l’impegno di intavolare un confronto costante di idee e proposte per far crescere il settore dell’artigianato, per poi soffermarsi su alcuni aspetti condivisi del documento nazionale sottoposto da Confartigianato Imprese. “Il sistema degli incentivi per l’edilizia va rivisto e uniformato ma adesso dobbiamo tutelare quanti hanno iniziato i lavori grazie al superbonus – ha detto ancora -. Così come parlando dei rincari dovuti all’incremento del prezzo dell’energia, l’unica possibile soluzione efficace per tagliare la speculazione è il tetto al prezzo del gas. L’altra misura efficace anche a livello nazionale, come ha sostenuto anche la nostra presidente Giorgia Meloni è disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello delle fonti di energia elettrica: servirebbero 3-4 miliardi di euro da qui a marzo come copertura. Per trovarli, si possono usare i fondi della nuova programmazione europea, visto che siamo di fronte a un’emergenza”.
La deputata e coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Ferro condivide anche la necessità di puntare alla semplificazione burocratica, alla riduzione della pressione fiscale anche agevolando gli imprenditori che assumono, su una strategia industriale che valorizzi il marchio Italia, potenziando la certificazione dei prodotti made in Italy e la formazione di eccellenza per realizzarli. Formazione che passa anche dal rilancio dell’apprendistato professionalizzante. Insomma, conclude Ferro “costruiamo insieme il futuro del paese, poi ognuno sceglie con chi costruirlo. Pensiamo alle energie rinnovabili ma anche al nucleare di terza generazione, dobbiamo mettere un mondo in un momento di emergenza. Da qualche parte dobbiamo partire: noi giochiamo la partita accanto famiglie, imprese, anziani”.
Elezioni 2022: Confartigianato Imprese Calabria ha incontrato una delegazione del M5S
Confartigianato Imprese Calabria, nell’ambito dei confronti con le forze politiche organizzate in vista delle elezioni del 25 settembre, ieri pomeriggio ha incontrato una delegazione degli organismi direttivi e dei candidati del Movimento Cinque Stelle. A partecipare all’incontro, assieme al coordinatore regionale Massimo Misiti, l’ex procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho candidato capolista alla Camera nel collegio proporzionale. Presente anche Giuseppe Auddino, senatore uscente e ricandidato al proporzionale e i dirigenti delle cinque organizzazioni territoriali di Confartigianato. Anche agli esponenti del Movimento 5 Stelle, il presidente regionale Roberto Matragrano e il segretario regionale Silvano Barbalace, hanno illustrato il documento nazionale redatto con l’intento di costruire un “Patto di fiducia” tra imprenditori, politica e istituzioni.
“A chi si candida a guidare il Paese chiediamo un patto di fiducia per realizzare le riforme irrinunciabili per lo sviluppo – affermano Matragrano e Barbalace – domandiamo di porre l’artigianato e le micro e piccole imprese al centro degli interventi per rilanciare la competitività e di riorientare l’attenzione su coloro che hanno dimostrato di saper creare occupazione, benessere economico, coesione sociale”. Nell’agenda delle priorità indicata da Confartigianato spicca anche la richiesta di “un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona”. “Il M5S guarda a 360 gradi le problematiche che figurano le imprese, il lavoro”.
“Rispetto al settore dell’artigianato – ha detto Cafiero De Raho – il M55 ha già una prima proposta: creare una scuola di formazione dell’artigianato, una scuola che possa tramandare anche le capacità dell’artigianato, in Calabria e in tutt’Italia. Questo consentirebbe di proseguire una tradizione ricchissima e anche uno sviluppo ulteriore in un settore visto dagli altri paesi come una ricchezza”. Puntare sul made in Calabria: è il messaggio lanciato anche da Misiti che ha assunto l’impegno di istituire tavoli di confronto tematici permanenti per sviluppare il brand Calabria, soprattutto nell’ottica dell’esportazione.
“Non solo questo, c’è anche il tema del sostegno da dare alle imprese: anche qui il M5S pensa di poter proiettare un meccanismo analogo a quanto fatto per il Superbonus, e quindi consentire una spinta ulteriore alle imprese che hanno esigenza di modernizzarsi sul piano energetico ed ambientale: questo sarebbe un ulteriore passo avanti del settore – ha detto ancora De Raho -. Puntiamo a fare un altro passo avanti per l’Irap: è un’imposta in parte già ridotta con i governi Conte e ora la vorremmo cancellare totalmente in modo da evitare un ulteriore appesantimento burocratico. Per quanto riguarda il lavoro, considerando che nell’artigianato sono impiegate tantissime persone, sul fronte del lavoro autonomo puntiamo all’annullamento del cuneo fiscale. Diciamo che il M5S ha tante proposte da portare avanti proprio perché riesce a guardare a 360 gradi al mondo dell’impresa e dell’artigianato e a tutti i settori che sono alla base del nostro sistema”.
Elezioni 2022: anche il Sindaco di Bruzzano Zeffirio si unisce al progetto politico di Cannizzaro
“Non ci fermiamo. Il Progetto di Forza Italia in Calabria si sta ampliando e ramificando su tutto il territorio, perché è ambizioso, credibile, efficace. Sono dati molto significativi, specchio di ciò che è stato l’impegno profuso in questi anni nei Comuni, delle promesse assunte e mantenute, dei programmi iniziati e portati a termine. Il lavoro di squadra messo in campo con Roberto Occhiuto e Giuseppe Mangialavori sta dando i risultati.”
A dirlo è l’On. Francesco Cannizzaro, Responsabile nazionale per il Sud e Coordinatore provinciale di Reggio Calabria. Dopo i 150 amministratori locali che hanno ufficialmente aderito a Forza Italia nelle settimane scorse, non si ferma l’ondata di ingressi nel Coordinamento provinciale di Reggio Calabria. Gli ultimi innesti in ordine di tempo arrivano dalla Locride, Bruzzano Zeffirio: si tratta del sindaco, Giuseppe Cuzzola, dell’assessore Domenico Toscano e dei consiglieri Giovanni Celona, Mauro Muscolo e Michele Sculli.
“Sono soddisfatto che ad aver aderito sia un altro primo cittadino, insieme ad altri esponenti della sua maggioranza. I Sindaci ci vedono sempre più come punto di riferimento stabile e concreto, perché sanno di poter contare su di noi in maniera tangibile. L’obiettivo è sempre lo stesso: unirci in un unico grande progetto di sviluppo e rilancio di Reggio, della sua Provincia e di tutta la Calabria. Insieme si può.”