“Scrittori di Calabria” è il tema della mostra promossa dal Comune di Reggio Calabria congiuntamente con l’Associazione Culturale Anassilaos e la Biblioteca “De Nava” che sarà inaugurata giovedì 5 maggio alle ore 16,45 presso la Villetta della Biblioteca. L’iniziativa rende omaggio ai narratori e poeti calabresi e reggini ed apre un ciclo di incontri di approfondimento che si terranno ogni giovedì del mese di maggio su temi e personalità della letteratura calabrese e reggina. Si comincia lo stesso giorno 5 maggio con una conversazione della Prof.ssa Francesca Neri sul tema “Letteratura calabrese. Un problema storiografico e critico” che affronterà la vexata quaestio che da tempo caratterizza il dibattito intorno alla natura stessa della letteratura calabrese rispetto alla letteratura italiana che ha impegnato e impegna tuttora studiosi e critici nonché storici della letteratura, tra i quali i compianti Antonio Piromalli, autore di “La Letteratura calabrese” in due volumi e Pasquino Crupi, autore di una Storia della Letteratura Calabrese/Autori e testi” e che tocca l’esistenza stessa di una letteratura calabrese nel suo specifico. La mostra, curata da Giuseppe Diaco, oltre ad esporre una serie di immagini storiche e originali di tre autori ben presenti in biblioteca (Corrado Alvaro, Nicola Giunta, Leonida Repaci) rappresenterà i ritratti degli autori più rappresentativi incorniciati dall’ormai classico pennarello che l’artista Alessandro Allegra ha realizzato qualche anno fa in occasione di una delle giornate mondiali della poesia promosse dal sodalizio reggino mentre a cura della stessa Biblioteca De Nava sarà esposta una larga ed ampia selezione dei testi degli stessi autori.
Biblioteca De Nava
Anassilaos, presentazione del libro “La Ragazza di Palmi” di Pina De Felice
Nuovo appuntamento letterario promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos, assieme alla Biblioteca Pietro De Nava e con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria: il prossimo giovedì 24 Marzo 2022 alle 16:45 verrà presentato, presso la Sala Giuffrè della Biblioteca De Nava di Reggio Calabria, il libro “La Ragazza di Palmi” di Pina De Felice, edito Città del Sole. A presentare il volume sarà la Prof.ssa Francesca Neri, che ha curato la nota critica, mentre la lettura dei brani più significativi è affidata a Marilù Laface e a Daniela Scuncia.
Pina De Felice, autrice de “La ragazza di Palmi” e responsabile poesia dell’Associazione Anassilaos, durante la sua carriera letteraria ha pubblicato sei libri di poesie, due dei quali in vernacolo palmese: “Se Abbrisci” e “‘A Lumera”. Gli altri titoli, in lingua, sono: “Nei miei silenzi”, “All’ombra della luna”, “Voglia di poesia” editi Città del Sole, mentre edito Falzea Editore il libro “Entrando dal mare”.
Per quanto riguarda la produzione in prosa, invece, Pina De Felice ha pubblicato con Città del Sole “I stori i ‘na riggitana”, racconti di vita della pittrice Nenè Arcidiaco Borrello, in dialetto reggino.
In questa raccolta di racconti, l’Autrice – scrive Francesca Neri nella sua nota critica – abbandona il ricorso alla densità icastica del verso a favore della dilatazione meditativa affidata alla narrazione in prosa, a “racconti” che tuttavia trovano la propria unitarietà nella rievocazione di “Pinuzza, la bambina nata sotto le bombe del ‘43”. Ella sa bene, infatti, di dialogare col ricordo, seguendo un andamento bidirezionale che va, ovviamente, dal presente al passato, ma che segue anche la direzione opposta, sicché, se la Pina di oggi rievoca con piena consapevolezza quella di ieri, è pur vero che quest’ultima, annullando quasi la distanza temporale, indica alla Pina matura in quale misura e in qual maniera l’infanzia e le fasi più verdi della vita l’abbiano segnata contribuendo a fare di lei la donna che è oggi. Perché noi siamo anche il nostro vissuto.
Franco Araniti, autore della prefazione, ha evidenziato invece come la raccolta sia un atto d’amore verso i luoghi, le persone e le cose, trattati con delicatezza, come a voler evitare che si possano equivocare rimpianti che l’autrice non ha, né vuole avere.