Parco Nazionale d’Aspromonte
Avventura a lieto fine per due escursionisti dati per dispersi dalla serata martedì, lungo il sentiero che da Canovai porta a Serro Juncari, nel Parco Nazionale d’Aspromonte.
Poco prima dell’alba infatti, i due uomini, sono stati ritrovati, in buone condizioni di salute nei pressi del casello di Canovai, da una squadra mista composta da un tecnico del Soccorso Alpino e carabinieri forestali della Stazione di San Luca ed un vigile del fuoco.
I due facevano parte di un gruppo di cinque escursionisti.
Tre di loro, giunti alla loro autovettura, non vedendo rientrare gli altri due, hanno dato l’allarme.
La ricerca, proseguita per ore, ha visto impegnati i tecnici della Stazione Alpina Aspromonte del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria – Cnsas, attivati, nella serata del 30 luglio, dai carabinieri della stazione di Bianco.
Prosegue incessante l’opera di contrasto ai reati ambientali, volta al perseguimento del rispetto normativo nel territorio del Parco Nazionale d’Aspromonte: il contrasto al fenomeno del degrado naturalistico, come il riprovevole abbandono incontrollato di rifiuti o l’abusivismo edilizio, la pratica del pascolo abusivo ed il furto di materiale legnoso dalla lussureggiante vegetazione aspromontana, sono oggetto di particolare riguardo da parte dei carabinieri forestali, attraverso un’intensificazione dei controlli disposta e coordinata dal Reparto CC P.N. Aspromonte di Reggio Calabria.
Nell’ultimo mese, nell’ambito delle attività finalizzate alla repressione delle violazioni in materia di smaltimento illecito di rifiuti, i militari del Nucleo CC Parco di Bagaladi hanno rinvenuto veicoli, in evidente stato di abbandono, in un’area ricadente all’interno demanio fluviale, località Cucuzza, risalendone ai legittimi proprietari e provvedendo all’irrogazione delle prescritte sanzioni. Il Nucleo in parola ha altresì provveduto ad accertare un danneggiamento di piante di farnetto (quercus frainetto ten) durante operazioni di esbosco da parte di un’impresa individuale, su un lotto boschivo costituito da piante di leccio e pino marittimo, ricadente nel comune di Roghudi, località Carruso, in violazione delle prescrizioni imposte dalla Comunità Europea e relativi Regolamenti. Anche in questo caso, il sistema sanzionatorio è stato repentinamente applicato dai militari operanti.
In tema di pascolo abusivo, gli accertamenti eseguiti dal Nucleo CC Parco di Mammola hanno consentito di risalire ai proprietari dei capi bovini lasciati ripetutamente liberi di vagare, senza alcuna custodia, sul manto stradale dei Piani della Limina, costituendo fonte di pericolo per la circolazione e l’incolumità dell’utenza, provvedendo a denunciare 3 soggetti.
Durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, in località Pietra Bollata, agro del comune di Molochio, il Nucleo CC Parco di San Giorgio Morgeto ha accertato violazioni in materia di rintracciabilità degli alimenti, procedendo al sequestro dei generi alimentari, rinvenuti all’interno di un vano refrigerato e risultati privi di etichettatura o di documenti attestanti la provenienza.
Il Nucleo CC Parco di Oppido Mamertina ha accertato il taglio di circa 40 piante di leccio, con conseguente asporto del materiale legnoso, in località Vono-Crazzolo, su terreni di proprietà comunale. Risalendo agli autori dell’illecito, tramite scrupolosa attività investigativa condotta anche con sistemi di rilevamento video, i militari operanti hanno, fra l’altro, provveduto al sequestro di circa 35 quintali di legna di leccio.
Anche le ultime operazioni sopra descritte – fatte salve le successive valutazioni in fase processuale – attribuiscono risalto alle competenze specifiche che contraddistinguono l’operato dei carabinieri forestali all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte.
Tutto pronto per la “Ciclopasseggiata nel Parco Nazionale dell’Aspromonte”
Continuano le ciclopasseggiate nei Parchi calabresi. Dopo le tappe nel Parco Nazionale della Sila e nel Parco Regione delle Serre, un nuovo appuntamento è previsto, nel mese di ottobre, lungo i percorsi della Ciclovia dei Parchi della Calabria.
Questa volta, il tratto scelto dagli organizzatori è quello immerso nell’incantevole cornice del Parco Nazionale dell’Aspromonte, con un affaccio sull’area grecanica, attorniato da straordinari paesaggi che accompagneranno i cicloviaggiatori lungo tutto il percorso.
L’evento, organizzato dal dipartimento Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, si svolgerà sabato 21 ottobre con partenza alle 10.30 da Gambarie, nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Come per le precedenti tappe, la ciclopasseggiata è aperta a tutti gli appassionati di cicloturismo che potranno precorrere, con mezzi propri o utilizzando bici messe a disposizione gratuitamente dall’organizzazione, un territorio naturale di grande fascino e bellezza fino ad arrivare alle splendide cascate dell’Amendolea.
L’iniziativa rientra in una più ampia attività di promozione della Ciclovia dei Parchi della Calabria, che attraversa la Regione lungo tutta la sua dorsale appenninica per 545 Km, tra il Tirreno e lo Jonio e che farà scoprire agli appassionati delle due ruote le innumerevoli bellezze dei parchi della Calabria: il Pollino, la Sila, le Serre calabresi e l’Aspromonte, con un patrimonio paesaggistico, di biodiversità, di endemismi vegetali e animali, davvero straordinario, tanto da essere stata eletta miglior ciclovia d’Italia, ricevendo l’ambito Oscar del cicloturismo 2021.
Tutto pronto per la IV edizione dell’evento itinerante Pedaliamone a Sud che si terrà Sabato 14 Ottobre 2023.
Un ciclotrekking con partenza da Gambarie fino a raggiungere il borgo di Bova, un’occasione per pedalare e parlare insieme. L’iniziativa voluta dall’Associzione Kephas è stata patrocinata dal Parco Nazionale dell’Aspromonte. Lo stesso Presidente del Parco dell’Aspromonte, Leo Autelitano, ha accolto con entusiasmo tale iniziativa, soffermandosi sulle motivazioni e i contenuti progettuali che il format “Pedaliamone a Sud” ha come obiettivo.
Come testimonial dell’evento è stato scelto Gioacchino Criaco, noto scrittore originario di Africo, che con i suoi libri ha fatto conoscere l’Aspromonte in tutto il mondo. Il presidente di Kephas, Pietro Autelitano si è detto molto felice per la collaborazione in atto. «Pedaliamone a sud è un evento turistico e culturale che stimola e raccoglie opportunità nascoste di un territorio, seguendo l’evoluzione del mercato cicloturistico non legato all’atleta che ricerca tempi e performance ma si rivolge a quell’utenza che utilizza la bicicletta, o comunque la mobilità lenta, come stile di vita per godersi le bellezze di un territorio. Pedaliamone a Sud, infatti, è un’azione inserita nella settimana della mobilità europea, condivisa da 51 Paesi, 1451 Nazioni di cui 88 città italiane. Una data che certamente segna un’azione importante nell’Aspromonte grecanico essendo la prima volta che viene realizzata un’iniziativa di tale importanza e di sensibilizzazione sociale e culturale. Il passaggio dall’Aspromonte tirrenico, con i suoi panorami mozzafiato sullo stretto di Messina, all’Aspromonte grecanico che si affaccia sullo Ionio, ricco di sportività, paesaggi naturalistici caratterizzati dalle fiumare e da zone interne ricche di biodiversità e di borghi lascerà sicuramente senza fiato chi parteciperà alla pedalata da Gambarie a Bova.
L’occasione è sicuramente il pretesto giusto per programmare un week-end nell’area grecanica del Parco dell’Aspromonte, supportati dall’organizzazione che certamente sapranno assicurare l’accoglienza. Il programma dell’evento è in continuo aggiornamento per garantire attività sia agli appassionati della pedalata, ma anche a coloro che vogliono conoscere appieno lo spirito di Pedaliamone a Sud e della Kephas Sport!»
Si spera che l’azione di sensibilizzazione promossa dall’associazione Kephas venga accolta dagli amministratori e dei sindaci per sostenere concretamente lo sviluppo e le giuste attrazioni verso quest’area del Parco. Il movimento “Pedaliamone a Sud” sembra essere concretamente dipinto al nostro contesto, seppur l’iniziativa progettata dall’Associazione Mondo Edison e Asd Tmc360 con l’apporto del geo marketing dell’azienda Resta in Quota, ha uno storico sull’altopiano della Sila. Infatti, il format non nasce solo per creare un momento di aggregazione per sviluppare il concetto della mobilità sostenibile e lenta attraverso l’uso delle due ruote, ma è anche l’occasione per parlare insieme dello sviluppo di un territorio dal punto di vista cicloturistico e per creare un appuntamento di riferimento per appassionati per confrontarsi su viaggi ed esperienze. Il Presidente Autelitano, inoltre, auspica che l’evento nella sua IV edizione possa essere solo l’inizio di una sinergica collaborazione e progettualità nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. L’organizzazione della Kephas Tuorism Sport ha espresso con grande orgoglio identitario questa iniziativa, ed essendo la prima ha già predisposto il massimo della disponibilità nel creare una logistica ed un’organizzazione che favorisca l’accessibilità a chiunque voglia partecipare.
I Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro in collaborazione con i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Aspromonte hanno denunciato due imprenditori agricoli di Platì (RC) per invasione di terreni e abusivismo edilizio nell’area parco.
In particolare, il servizio condotto dai militari dell’Arma s’inquadra nel più ampio servizio di controllo a largo raggio delle zone rurali aspromontane, volto al contrasto del fenomeno delle “vacche sacre”, vale a dire dei bovini lasciati pascolare senza controllo dai pastori.
Nello specifico, i carabinieri, nel corso di attività di verifica presso un’azienda zootecnica con sede a Platì di proprietà dei due e zone di pascolo ricadenti nel comune di Molochio, hanno riscontrato la realizzazione abusiva di ampliamenti delle loro stalle, invadendo un’area ricadente nel perimetro del Parco Nazionale d’Aspromonte totalmente sottratta agli interventi antropici: l’intera area è stata sequestrata, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Locri.
Ai due imprenditori, inoltre, sono state contestate sanzioni fino a un totale di 13.000 euro, per numerose irregolarità rilevate nella gestione dei capi di bestiame, principalmente legate al pascolo abusivo e al mancato rispetto della normativa sui marchi auricolari che gli allevatori hanno l’obbligo di far apporre sui bovini di loro proprietà. Solo tali identificativi, infatti, permettono di garantire la correttezza nella filiera degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.
In località Monte Scapparone, sul versante orientale del Parco d’Aspromonte, un gruppo di escursionisti ha ritrovato un esemplare di lupo adulto riverso sull’asfalto e con un grosso foro sul petto provocato da un colpo di fucile. L’animale, rientrante tra le specie protette per il suo eterno conflitto con l’uomo, pare sia stato ucciso altrove e in seguito abbandonato sul luogo del rinvenimento per depistare le indagini. Interpretato inoltre dal Gruppo antibracconaggio Adorno come un chiaro atto criminale di impronta mafiosa, sembrerebbe teso a dimostrare all’opinione pubblica l’inadempienza delle attività di sorveglianza del Parco, responsabile invece per i volontari di aver omesso il ritrovamento. Dal 2013, tra Brancaleone, Condofuri, l’Amendolea, numerosi sono stati i reati alla fauna verificatisi con simile crudeltà. Il timore cresce in vista della eventualità di una caccia di selezione con la quale il Parco intende contrastare la peste suina: sebbene ricada sui soli cinghiali rischia di legittimare l’uccisione di altre specie.