Salvatore Cuzzocrea, magnifico Rettore dell’Università di Messina dal 2018, è stato eletto Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).
Nel discorso di insediamento Cuzzocrea ha sottolineato la necessità di una CRUI coesa e propositiva che, soprattutto negli anni chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rilanci il ruolo dell’università in quanto fattore chiave per lo sviluppo culturale ed economico del Paese.
Il rettore dell’ateneo messinese ha poi toccato alcuni fra i temi che necessitano di interventi tempestivi per garantire funzionamento e rilancio del sistema universitario: dalla revisione del finanziamento degli atenei (per portarlo agli standard europei, anche in considerazione di costi di gestione ormai insostenibili), a una maggiore libertà di spesa per didattica e ricerca (soprattutto in vista degli obiettivi prescrittivi del PNRR); dalla necessità di accrescere il numero di laureati (molto al di sotto della media europea), all’impellenza di una definizione della carriera accademica (che nella transizione non lasci indietro nessuno); dal focus sull’internazionalizzazione (per promuovere le nostre università all’estero come luoghi prestigiosi di studio, ricerca ed esperienza), ai temi attinenti alle discipline medico-sanitarie (numero programmato e scuole di specializzazione).
Si riparte, dunque, dalla ricerca italiana, dice Cuzzocrea, che non teme confronti a livello internazionale e dai giovani, prima studenti e poi ricercatori, che la rendono ciò che è con dedizione e coraggio. Ricerca e giovani saranno dunque la chiave per gestire questi anni cruciali che accompagnano la fine della pandemia e la gestione emergenziale del conflitto in Ucraina, in sinergia con Governo, Ministero dell’Università, ma anche tutti gli altri organismi pubblici e privati.
Università di Messina
MArRC: Fabrizio Mollo presenta il volume “L’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo”
Settimana ricca di appuntamenti per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria- MArRC: si inizia domani martedì 22 marzo con la conferenza del professor Fabrizio Mollo, promossa dal Touring Club Italiano, Sez. di Reggio Calabria.
Il docente, professore associato di Topografia Antica e Archeologia delle Province Romane presso il DiCAM – Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina. presenterà il volume “L’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo”.
Queste le parole del direttore del MArRC Carmelo Malacrino: «Sarà un’occasione per riflettere sulle ricerche effettuate dal prof. Mollo sul grande insediamento vissuto tra l’età arcaica ed ellenistica nella valle del fiume Lao Mercure, nell’alto Cosentino. Un abitato che, nei secoli, ha rappresentato un importante centro urbano, all’interno di un territorio dal grande valore storico, oltre che paesaggistico. Questi studi ci consentono di avere una panoramica più ampia della storia della Calabria antica, che è ben rappresentata nei quattro livelli espositivi del Museo. Una conferenza che rientra tra le sinergie consolidate con le associazioni del territorio, il cui contributo è fondamentale anche in questa fase di ripartenza dopo la chiusura dettata dalla pandemia».
Il console della sezione reggina del TCI, Francesco Zuccarello Cimino, ha invece presentato con queste parole il lavoro del prof. Mollo: «Le ricerche illustrate nel volume di Fabrizio Mollo si sono svolte sul Colle di S. Gada di Laino Borgo tra il 2018 e il 2021. Il volume, edito da Rubbettino, è il frutto di questo lavoro sul campo e della proficua attività di collaborazione tra istituzioni».
Aggiunge il prof. Mollo: «Sono grato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza, al Parco Nazionale del Pollino e al Comune di Laino Borgo per la concessione ministeriale, appena prorogata per un altro triennio, ma anche per il sostegno economico e logistico al progetto di ricerca, rifinanziato anche per il prossimo triennio, in vista di una auspicabile attività di valorizzazione del contesto».
Il secondo appuntamento è invece previsto per il prossimo giovedì 24 marzo. A partire dalle 9.30, infatti, sarà la volta dell’iniziativa “Art’è Scienza”, curata dall’Istituto dei Processi Chimico Fisici del CNR di Messina e dal Dipartimento STEBICEF dell’Ateneo di Palermo.
Sempre giovedì 24 marzo, alle 17.00, inizieranno i lavori del corso di formazione per docenti (Direttiva 270/2016) “Metodologie diagnostiche per i beni archeologici”, di concerto tra MArRC, Città Metropolitana di Reggio Calabria e Società Astronomica italiana. Il corso, della durata complessiva di 14 ore, si svolgerà in modalità mista: in presenza e in remoto. In presenza saranno ammessi 30 docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado di discipline scientifiche, umanistiche ed artistiche.
Il corso sarà inserito sulla piattaforma S.O.F.I.A., dove i docenti potranno accedere per iscriversi entro il 23 marzo 2022. Gli aspiranti corsisti che non possono accedere al Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento del personale della scuola, troveranno il modulo di iscrizione, le modalità di partecipazione ed il programma completo dell’iniziativa sul sito del Planetario Pythagoras: www.planetariumpythagoras.com.