“Vogliamo far conoscere alcuni strumenti molto antichi con radici profonde nella nostra Magna Grecia e che nel tempo hanno assunto forme e significati diversi cercando di trovare un contatto con una modernità che ci allontana dalla conoscenza diretta del suono ma che ahinoi abbiamo sempre nelle nostre tasche. Perché imparare la zampogna? Perché è un utensile che ci aiuta a capire come funziona il mondo, che ci insegna a vederlo da un altro punto di vista e che ci consente di affrontare con la stessa attitudine tutti gli altri ambiti del sapere”.
“Il rap non è la malattia ma è il sintomo di una società malata – spiega Kento – Abbiamo bisogno di espressioni artistiche e di raccontare la nostra realtà anche nella maniera più spietata che è quella più realistica. Dare un forza espressiva ad un ragazzo, mettere una penna in mano ad un ragazzo vuol dire dare fiducia ad un giovane ed esortarlo a tirare fuori contenuti differenti”.