Tra il 2016 e il 2018 conduce la finale di Miss Italia.
Nel 2020 e per due edizioni è giurato de Il Cantate Mascherato.
“Quello dell’incendio del manto erboso del campo sportivo di Ardore è un episodio grave che non può lasciare indifferenti,” – sono le parole del Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, sottolineando che chi si macchia di questi gesti “tenta di alimentare paura, intimare disorientamento con azioni dimostrative che si muovono in un confine sottilissimo tra atto vandalico e gesto intimidatorio”.
In qualsiasi delle ipotesi occorre una risposta all’unisono delle istituzioni, contro chi, animato da arretratezza culturale, mira a diffondere buio e sconcerto in una comunità viva, impegnata e socialmente partecipe come quella di Ardore.
Il Sindaco non nasconde infatti il disappunto per i disagi che potrebbero scaturire da questo gesto: “Un danno che colpisce l’amministrazione, a cui va la solidarietà e il sostegno della Città Metropolitana, ma soprattutto i bambini e i ragazzi di Ardore, che fruivano di una struttura nuova e rinnovata dove praticare sport e svolgere l’attività agonistica. Siamo pronti ad andare incontro alle criticità che riguardano il diritto allo sport dei ragazzi per rispondere con fermezza e tempestività a questi cenni minatori e subdoli che generano rabbia e amarezza”.
«Il nostro impegno in questa campagna elettorale sarà massimo. Illustreremo alle cittadine e ai cittadini la nostra idea di Calabria, attraverso il programma della coalizione che pone le sue basi sulla sanità pubblica, sulla giustizia sociale, sulle infrastrutture con particolare attenzione alle aree interne e sul welfare. Dobbiamo sostenere chi è più in difficoltà, considerando che oggi un calabrese su due è a rischio povertà».
È quanto dichiara Giuseppe Campana, portavoce regionale di Europa Verde-Verdi/Avs, nell’annunciare la sua candidatura per il rinnovo del Consiglio regionale nelle elezioni del 5 e 6 ottobre.
«Non saranno le rilevazioni statistiche, spesso interpretate in modo strumentale, a modificare la voglia di riscatto delle calabresi e dei calabresi, in un momento storico in cui la crisi economica pesa in modo drammatico sulla nostra regione. Per questo motivo riteniamo che Pasquale Tridico possa essere una figura di riferimento importante per guidare il cambiamento, con una visione capace di valorizzare il pubblico e di contrastare le disuguaglianze».
«Ho deciso di candidarmi per senso di responsabilità, perché credo in una Calabria migliore. La nostra terra non può essere raccontata soltanto attraverso slogan e campagne di immagine: ha bisogno di concretezza, di riforme vere e di condizioni che permettano ai giovani di scegliere di restare, o di tornare, grazie a opportunità generate da una buona politica. Noi – conclude Campana – abbiamo il dovere di crederci. Insieme».
“Il conferimento della cittadinanza onoraria a Gianni Infantino, ha una rilevanza non solo formale, ma rappresenta un fatto coerente con il lavoro importante portato avanti e concretizzato negli anni per far divenire la nostra città una destinazione di rilievo nazionale ed internazionale” sono le parole del Sindaco Giuseppe Falcomatà che ha aggiunto: “E siamo felici che sia stato proprio il Presidente FIFA ad attribuire a Reggio il ruolo “capitale mondiale” ed al suo Lungomare Falcomatà il titolo “lungomare più bello del mondo”.
Il primo cittadino ha voluto evidenziare quanto essere accanto al presidente della FIFA sia “un grande orgoglio, da appassionato di sport, da reggino, da cittadino e naturalmente da sindaco di questa città”.
“La storia di Gianni Infantino e della sua famiglia – ha proseguito Falcomatà – è un po’ il paradigma del Sud, della Calabria e, in qualche modo, anche della nostra città. Noi siamo un popolo che ha il sacrificio nel DNA, che è stato educato al sacrificio e che sa di dover sempre dare e dimostrare qualcosa in più rispetto agli altri per raggiungere i massimi livelli, come quelli che ha raggiunto Gianni Infantino. Allo stesso tempo siamo molto legati alle nostre origini: le portiamo dentro di noi e, se riusciamo ad arrivare in alto, è proprio perché non dimentichiamo mai il posto dal quale siamo venuti”.
Falcomatà ha assunto a modello la storia del presidente FIFA per ricordare quanto siano importanti le competenze, da una parte, ma soprattutto la caparbietà e la voglia di emancipazione che caratterizzano le virtù dei calabresi e dei reggini.
“Il percorso di Gianni Infantino – ha ribadito il Sindaco – è una storia da raccontare, che ci dice che non esistono luoghi sbagliati ma soltanto la voglia di credere negli obiettivi da raggiungere. Ed è per questo che siamo enormemente orgogliosi di questa giornata, anche per il modo in cui il presidente ha svolto, sta svolgendo e svolgerà il suo ruolo di presidente FIFA, nella piena consapevolezza che lo sport e il calcio siano portatori di un linguaggio universale, capace di generare responsabilità anche su temi come il contrasto al razzismo, alla povertà, alle marginalità, così come sui diritti civili e sulla crescita del movimento femminile”.
In conclusione della cerimonia il Sindaco Falcomatà, rispondendo alle domande della stampa, ha confermato che l’idea di ‘Operazione Nostalgia’ e quella di ‘Terra mia’ “rappresentino un’opportunità importante per cambiare la narrazione del nostro territorio”.
“Questa città – ha detto il primo cittadino citando anche Infantino – è una capitale mondiale: ha dentro di sé, per la sua storia, per le sue tradizioni e per le prospettive future, la capacità di esserlo ancora di più. Bisogna soltanto che venga conosciuta meglio agli occhi di un pubblico internazionale”.
“Sicuramente in questi anni questo lavoro a 360° è stato fatto, ma da oggi abbiamo la convinzione di fare un passo in più in questa direzione. Questa giornata rappresenta l’idea che noi, attraverso il calcio, qualcosa di bello e importante lo abbiamo già realizzato nella nostra città. Non dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo sapere che possiamo e dobbiamo ritornare a quei livelli, perché lo sport a Reggio Calabria ha sempre significato tanto, molto più dell’aspetto agonistico in sé: è stato leva di riscatto sociale, elemento di speranza e può tornare ad esserlo” – ha concluso
Si è svolta presso l’aula consiliare Pietro Battaglia, di Palazzo San Giorgio, la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’avv. Giovanni Vincenzo Infantino, presidente FIFA di origini reggine.
Il primo cittadino, al cospetto di autorità militari, civili e politiche locali, nonché del mondo dello sport, ha insignito l’emerito presidente FIFA Giovanni Infantino della cittadinanza onoraria della città di Reggio Calabria con le seguenti motivazioni “In riconoscimento della sua straordinaria dimissione per la diffusione e valorizzazione del calcio come strumento universale di unità, crescita educativa e promozione dei valori di lealtà, amicizia e rispetto reciproco. Sotto la sua guida, la FIFA ha incentivato progetti sportivi globali con particolare attenzione ai giovani, alle comunità fragili, all’inclusione sociale e alla tutela delle donne. La Città riconosce in Giovanni Infantino, le cui radici affondano nella nostra terra, un esempio autentico di passione, sacrificio e senso di appartenenza.
La Commissione consiliare di riferimento e il Consiglio Comunale, all’unanimità, hanno condiviso la tale decisione.
Nel ricevere l’importante riconoscimento il presidente FIFA non ha trattenuto la visibile emozione mostrando un grande senso di gratitudine e di profonda empatia con quella che, a sua detta, è “la sua città”.
Infantino ha ribadito e sottolineato quanto questo risultato sia frutto dei sacrifici compiuti in passato dalla propria famiglia prima ancora che della caparbietà e dell’impegno personale.
Il Presidente Fifa è rimasto colpito dalla bellezza del nostro lungomare e ha espresso la volontà di un impegno profondo e concreto per ricondurre la Reggina ai massimi livelli.
Dopo la consueta cerimonia e le dichiarazioni alla stampa il neo-cittadino Giovanni Infantino si è recato, accompagnato dalle autorità del Comune, al Museo Nazionale.
In occasione delle prossime festività mariane, ABIO Reggio Calabria ODV (Associazione per il Bambino in Ospedale), in collaborazione con l’Associazione “Portatori della Vara Madonna della Consolazione”, ieri ha regalato ai piccoli pazienti della U.O.C. Pediatria e ai loro familiari un momento di spensieratezza con “Il Cantastorie”, la rappresentazione in vernacolo de “l’assalto dei turchi al Santuario di Nostra Donna del Consuolo”.
Attraverso 18 dettagliate e bellissime tavole realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Preti-Frangipane di Reggio Calabria, i rappresentanti dell’Associazione Portatori della Vara hanno illustrato uno degli episodi salienti dell’incursione musulmana, riuscendo a sottolineare l’importanza storica dei fatti e a mettere in evidenza il viscerale rapporto che esiste tra il popolo e la Madonna.
L’iniziativa, favorevolmente accolta dalla Direzione del G.O.M., si inserisce nell’ambito delle attività promosse da Portatori della Vara per festeggiare i 25 anni dell’Associazione, nata per accrescere e diffondere i valori della tradizione e della fede.
Quest’evento ricalca i valori della nostra mission istituzionale – ha affermato la dott.ssa Giovanna Curatola, presidente di ABIO Reggio Calabria. È un modo per offrire vicinanza ai bimbi e alle loro famiglie cercando di proiettarli verso il mondo esterno e creando occasioni – come questa appunto – di partecipazione alla vita sociale. L’umanizzazione delle cure è infatti un processo che mette l’individuo al centro dell’assistenza sanitaria, riconoscendolo anche nei suoi aspetti psicologici, sociali e culturali.
Riccardo Agbortabi, lungo classe 2000, ritorna in Calabria ed ha scelto la Redel. Tra i volti nuovi della prossima stagione, ecco le sue dichiarazioni al termine dell’amichevole “da ex” contro il Catanzaro.
“Ho scelto la Viola per la grinta, per l’ambiente che circonda la squadra, per la voglia di vincere. Qui si respiri un’aria speciale, fatta di passione e obiettivi ambiziosi. Ho voglia di contribuire per portare la squadra il più in alto possibile”.
Sulla stagione, il centro prosegue.
“Mi aspetto una stagione interessante. Siamo una squadra composta da dieci senior, dove tutti possono dare il proprio contributo. Un roster veramente molto competitivo e con tanta voglia di fare”.
Riccardo ritrova Marini, ma non solo.
“Conoscevo già Fiusco e Clark, e ritrovarmi con Leonardo è stato fantastico. Vedo già una grande chimica tra di noi e questo è fondamentale per partire con il piede giusto. Per il resto stiamo lavorando bene. Il PalaCalafiore? Ci ho giocato in passato, so com’è l’atmosfera e so quanto i tifosi possano fare la differenza”.
Agbortabi ha voluto concludere con un messaggio diretto ai sostenitori neroarancio.
“Non vedo l’ora di vedervi, di abbracciarvi e di condividere con voi questa avventura. Dovremo essere in tanti, uniti, per vincere insieme e soprattutto per divertirci!”
Encomiabile la capacità di stare sul palcoscenico rinnovandosi e avvicinando le nuove leve al valore della tradizione
«Siamo al secondo anno, ma spero di tutto cuore che questa rassegna possa diventare punto di riferimento stabile per la nostra città e per chi ama le rappresentazioni teatrali legate alla nostra tradizione». Così, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha presentato la seconda edizione del “Festival del teatro popolare”, evento organizzato dalla Federazione italiana teatro amatori, col patrocinio della Città Metropolitana e del Comune, ed inserito nel Cartellone delle prossime festività mariane. Dal 7 all’11 settembre, quindi, sul palco allestito alla Villa comunale “Umberto I” si alterneranno alcune delle compagnie storiche della città con altrettanti spettacoli rivolti ad un pubblico di curiosi e appassionati in cerca di uno svago colto e identitario.
Alla conferenza stampa, presso le sale di Palazzo Alvaro, sono intervenuti anche il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, Michele Carilli e Giuseppe Minniti, rispettivamente presidente provinciale e tesoriere nazionale della Federazione italiana teatro amatori.
«Il teatro popolare – ha sottolineato Giuseppe Falcomatà – credo che sia l’unico e vero erede delle commedie greche e romane perché incarna molto Plauto o Aristofane nell’idea che si racconti qualcosa nella quale tutti si possono immedesimare, dove si evidenziano vizi e virtù dell’essere umano e, nel nostro caso, dell’essere calabresi e reggini. Chiunque, in quelle scene, può riconoscere momenti di vita vissuta all’interno della propria casa, lungo la propria quotidianità con un altro valore, spesso poco raccontato, che è quello del saper ridere di sé stessi, del saper affrontare i propri limiti senza darsi troppe arie o troppa importanza».
Il ringraziamento del sindaco, quindi, è andato agli organizzatori della rassegna, alle compagnie coinvolte, agli attori ed a tutte le maestranze che «svolgono le loro attività con passione, dedizione e professionalità nell’essere “teatro popolare”, con grande senso di appartenenza e amore per la città».
«Non è un caso – ha sottolineato Falcomatà – se da 40 anni resistete, rinnovate, attraversando e coinvolgendo sempre nuove generazioni. E’ encomiabile la capacità di stare sul palcoscenico rinnovandosi e formando le nuove leve con senso responsabilità sia attoriale sia rappresentando il valore della tradizione».
Ringraziamenti rilanciati anche dal vicesindaco Carmelo Versace che ha parlato «di compagnie teatrali affatto amatoriali perché, al loro interno, contemplano degli autentici professionisti».
«Il nostro – ha affermato – è un sostegno serio e convinto ad un’attività che speriamo possa trovare sempre più spazio, considerato anche il vasto pubblico che ogni rappresentazione riesce a coinvolgere. Questo, dunque, deve essere semplicemente l’inizio di un evento che, magari, potrà diventare una rassegna itinerante durante tutto l’anno per accompagnarci da una festività mariana all’altra».
E mentre Giuseppe Minniti, a nome della “Federazione italiana teatro amatori”, si è detto «contento di poter ringraziare Falcomatà e Versace che hanno avuto il coraggio di credere in noi quando nessuno ci dava ascolto», il presidente provinciale Michele Carilli ha illustrato il programma rivolgendo un pensiero alla memoria di Mimmo Raffa, storico regista, attore e presidente del Blu Sky Cabaret, una delle cinque compagnie teatrali coinvolte nel progetto.
Dunque, si comincia domenica 7 settembre, proprio con Blu Sky Cabaret che inaugurerà il festival portando in scena “Due matrimoni e un funerale”, per la regia di Caterina Borrello. Il giorno dopo toccherà alla compagnia “La Quinta Essenza – Ortì” con “Ditegli sempre di Si” di Giuseppe Lombardo. Martedì saliranno sul palco gli attori dell’Aps “Francesco Amendola” Compagna teatrale “Angela Barbaro” con “Notizie di la Merica”, per la regia di Licia Ruffo. Mercoledì 10 settembre sarà la volta de “A finestra” della Piccola Compagnia del teatro di Pellaro diretta da Giuseppe Minniti. Si chiude l’11 settembre con “L’eredità dello zio Canonico” della Compagnia teatrale San Paolo alla Rotonda per la regia di Giuseppe D’Agostino.
Tutti gli spettacoli si terranno, a partire dalle ore 21:30, alla Villa Comunale “Umberto I”.