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Reggio: all’Odeon arriva lo spettacolo di Alberto Farina “La mia famiglia e altre volgarità”
Si terrà domenica 4 maggio 2025 alle ore 9:30, presso il COMALCA (Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria) di Catanzaro, la giornata dedicata all’iniziativa internazionale “Rise Against Hunger”, organizzata dai club Rotary della Calabria in sinergia con il Distretto 2102 e con il patrocinio della Regione Calabria.
L’evento, dal titolo “Il Rotary nutre l’educazione”, vedrà il coinvolgimento diretto dei Rotary Club di: Catanzaro, Catanzaro Tre Colli, Cosenza – Cosenza Nord, Cosenza Sette Colli, Crotone – Hipponion Vibo Valentia, Lamezia Terme, Mendicino Serre Cosentine, Palmi – Petilia Policastro, Reggio Calabria, Reggio Calabria Est, Reggio Calabria Nord, Rende, Santa Severina – Soverato, Tropea – Vibo Valentia.
Fortemente voluto dalla governatrice Maria Pia Porcino, e dalla commissione distrettuale per i rapporti con il volontariato presieduta da Carlo Maletta in collaborazione con i componenti Antonella Nocita, Nicola Trapasso e Ketty De Luca, il progetto si inserisce nell’ambito delle attività di servizio che il Rotary svolge a livello globale per combattere la fame, promuovere la salute e sostenere l’educazione. Attraverso la preparazione e l’impacchettamento di pasti nutrienti da destinare ai Paesi colpiti da povertà e insicurezza alimentare, i volontari rotariani contribuiscono a rafforzare l’accesso all’istruzione nei territori più fragili, dove spesso la scuola è l’unico luogo in cui un bambino può ricevere un pasto sicuro.
Con il supporto della organizzazione umanitaria internazionale Rise Against Hunger, e in linea con il motto “Pronti ad agire, orgogliosi di esserci”, i volontari calabresi, affiancati da studenti, famiglie e associazioni locali, si ritroveranno per preparare migliaia di confezioni di pasti bilanciati, pronti a essere spediti dove c’è più bisogno.
L’obiettivo è ambizioso: nutrire il futuro, garantendo a bambine e bambini in difficoltà l’opportunità di studiare, crescere, imparare. Un pasto può cambiare una giornata, ma l’educazione può cambiare una vita. È su questa convinzione che si fonda l’iniziativa, che unisce impegno concreto, sensibilizzazione e spirito di comunità.
“Il Rotary nutre l’educazione – dichiara la governatrice Maria Pia Porcino – non è solo uno slogan: è un’azione corale che parte dalla Calabria e si inserisce in un grande movimento globale di solidarietà. Perché quando nutriamo il corpo, sosteniamo anche la mente, e quando scegliamo di agire insieme, il cambiamento diventa possibile.”
L’evento è aperto a volontari e cittadini che desiderano contribuire attivamente alla causa. Il COMALCA, in viale Europa a Catanzaro, sarà per un giorno il cuore operativo di una catena di gesti semplici ma dal grande valore umano.
Un agente di Polizia Penitenziaria Casa Circondariale di “Panzera” di Reggio è stato aggredito da due detenuti, entrambi di origine napoletana in seguito al suo rifiuto di introdurre clandestinamente un telefonino in cambio di denaro.
A denunciarlo è la Segreteria Regionale dell’Associazione Sindacale Polizia Penitenziaria (ASPPE) prende atto con profonda preoccupazione del grave episodio verificatosi presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria – Panzera.
«Condanniamo con la massima fermezza l’aggressione subita: si tratta di un episodio inaccettabile e gravissimo, che conferma quanto il personale di Polizia Penitenziaria sia esposto a gravi rischi nell’esercizio delle proprie funzioni. Tali comportamenti antidemocratici e criminosi non possono essere tollerati. La nostra Organizzazione sindacale ribadisce che chiunque aggredisca un agente in servizio commette un reato gravissimo, aggravato dalla particolare funzione pubblica svolta dalla vittima, e dovrà rispondere di fronte alla legge per i suoi gesti.
Chiediamo con urgenza maggiori tutele e livelli di sicurezza per tutto il personale penitenziario l’ASPPE sollecita altresì un rafforzamento degli organici del Corpo di Polizia Penitenziaria, affinché vi siano sempre più agenti in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza.
Occorre garantire dotazioni adeguate di dispositivi di protezione individuale e prevedere formazione specifica sul contrasto alle aggressioni, in modo da preparare il personale a situazioni di pericolo. Queste misure non sono più rinviabili se si vuole proteggere concretamente chi ogni giorno opera dentro le carceri per difendere l’interesse pubblico.
All’Amministrazione Penitenziaria rivolgiamo un accorato invito a intervenire con decisione e trasparenza su quanto accaduto. È fondamentale che le Autorità competenti adottino provvedimenti immediati per ripristinare la legalità e la serenità all’interno della struttura carceraria coinvolta. La gestione degli istituti penitenziari deve essere improntata al rispetto delle leggi, delle regole interne e alla trasparenza operativa: solo così si possono evitare fenomeni di collusione o di illegalità come quello emerso in questo caso. L’ASPPE ricorda che il dialogo e la collaborazione fra il personale di polizia e l’Amministrazione devono essere fondati sul pieno rispetto delle procedure e sulla certezza che chiunque violi le regole, in qualsiasi posizione si trovi, sarà tempestivamente sanzionato.
L’Associazione Sindacale Polizia Penitenziaria (ASPPE) ribadisce infine l’importanza della solidarietà interna: gli agenti devono sentire la vicinanza delle Istituzioni e del sindacato ogni volta che rischiano la propria incolumità. Siamo determinati a continuare la nostra azione sindacale per garantire massima attenzione alla sicurezza in carcere e ci auguriamo che fatti simili non abbiano più a ripetersi», scrive il Sindacato ASPPE in una nota.
Per questo un uomo è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
La misura cautelare è stata disposta dal gip di Reggio Calabria.
L’episodio è avvenuto il 23 marzo scorso quando l’uomo pretendeva di controllare il telefono della compagna.
Al suo rifiuto ha reagito con violenza sferrandole un calcio alla testa. La donna ha riportato alcune ferite. Nonostante lo shock la vittima ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri raccontando quanto accaduto e rompendo così un silenzio durato mesi.
Le indagini della Procura di Reggio Calabria, diretta dal Giuseppe Lombardo, hanno fatto emergere un quadro più ampio di violenze e sopraffazioni perpetrate nel tempo dall’uomo.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Reggio Calabria Principale, infatti, l’ultimo episodio è stato il culmine di una situazione in cui l’uomo avrebbe più volte minacciato e maltrattato la donna, con condotte aggressive, sia verbali che fisiche. L’attività investigativa, supportata anche da immagini di videosorveglianza, secondo l’accusa ha permesso di raccogliere prove determinanti a carico dell’indagato.
Da qui la decisione del gip di disporre nei suoi confronti il divieto di avvicinamento alla compagna con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico con l’obiettivo di tutelare la vittima e prevenire ulteriori episodi di violenza. (ANSA)
Un flusso continuo di persone, con presenze costanti fatte di molti giovani, famiglie e turisti, ha animato il concerto del Primo Maggio, promosso dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, e svoltosi sullo splendido scenario dell’Arena dello Stretto, sul lungomare monumentale ‘Italo Falcomatà’.


Giovani artisti, conosciuti dalla stragrande maggioranza dei ragazzi e ragazze, gruppi storici, ospiti internazionali e grandi glorie italiane hanno animato il palco dell’Arena ‘Ciccio Franco’, accompagnati da una splendida giornata, un tramonto tra i più belli del Mediterraneo e dall’animazione di ‘Studio54 Network’ che ha intrattenuto costantemente i presenti.


Nel corso della grande festa dedicata al Lavoro si sono alternati alcuni dei nomi più amati della musica italiana e giovani talenti emergenti: Le Orme, Patty Pravo, Morgan, Ronn Moss, Moreno, Tancredi, Rondine, Crytical, Carboidrati, Eda Mari, Marataro, Angelica Perri, Simo e Nigra.
L’Arena dello Stretto ‘Ciccio Franco’, con il suo suggestivo affaccio sul mare, si conferma quindi come il teatro naturale di un evento molto atteso, pronto a trasformarsi in una grande festa collettiva tra musica, ospiti, regali, ritmo e sorprese.


“Considerato il successo dello scorso anno abbiamo ritenuto replicare questa grande festa di piazza dedicata al lavoro. E’ stata una scommessa vinta dal sindaco Giuseppe Falcomatà e da tutta l’amministrazione, ci lavoriamo da tempo. Quest’anno abbiamo provato ad alzare un po’ il livello con un cast internazionale”.


Così il vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria, Carmelo Versace, presente alla kermesse. “Oggi però – ha aggiunto – non è solo musica, è principalmente la festa dei Lavoro e dei lavoratori e, oltre ai momenti di riflessione, sui temi sociali, al ricordo di chi non c’è più a causa di incidenti sui luoghi di lavoro, volevamo regalare un momento di aggregazione ai nostri concittadini, a tutto il territorio. Noi vorremmo sempre di più – ha concluso – che la nostra terra venga raccontata in maniera diversa, attraverso anche la musica, la socialità e alla cultura”.

Al “Centro Studio Danza” il primo premio nella disciplina break dance del “Concorso Coreografico di Danza”
Il Centro Studio Danza, diretto dalla prof.ssa Gabriella Cutrupi, ha appena conquistato il primo premio nella disciplina break dance del “Concorso Coreografico di Danza” , grazie alla coreografia magistrale del maestro Daniele Ficara.
Tre allievi: Paola Nicolosi, Adele Ripepi e Antonino Vinci hanno presentato una coreografia di gruppo ed il loro impegno è stato ripagato con il massimo riconoscimento. La giuria, composta da personaggi importanti della danza, e resa ancor più prestigiosa dalla presenza del famoso ballerino mondiale Andrè de la Roche, ha riconosciuto il loro talento e la loro dedizione, nonché la bravura ed il talento del loro maestro che ha coreografato l’esibizione. I tre allievi, seguiti dal loro maestro, hanno lavorato instancabilmente per creare una coreografia che fosse allo stesso tempo tecnicamente precisa e emotivamente coinvolgente. E il risultato è stato eccellente.
Il “Centro Studio Danza” ringrazia pertanto tutti coloro che hanno reso possibile questo trionfo: la giuria per il riconoscimento del lavoro profuso, il maestro Daniele per la sua coreografia magistrale, e i propri allievi per la loro passione e dedizione.
“Questo è davvero un bel giorno per coloro che, direttamente e indirettamente, convivono con i disturbi dello spettro autistico, perché siamo riusciti, lavorando in sordina e con sinergia d’intenti tra le parti, ad ottenere un grande e tangibile risultato, vale a dire l’individuazione di risorse e percorsi necessari per la realizzazione di progetti sperimentali mirati al miglioramento delle condizioni di salute di tutti i soggetti autistici del territorio.”
A dirlo è il deputato reggino Francesco Cannizzaro, promotore di un tavolo tecnico presso l’ASP di Reggio Calabria, al termine del quale si è addivenuti ad una decisiva svolta nel complesso iter di supporto ai soggetti con autismo, una questione che negli anni non aveva reso vita facile alle famiglie del nostro territorio, tutt’altro.
“Grazie a questo intervento deliberato dall’ASP, alla fine di un lungo e costruttivo confronto che abbiamo avviato con una prima riunione il 28 marzo, – spiega Cannizzaro – abbiamo trovato la strada tecnico-burocratica per garantire interventi socio-abilitativi per la complessa platea dei pazienti con diagnosi di spettro autistico. Abbiamo dato una risposta concreta e rapida alle istanze che mi erano state sottoposte da Angela Villani, Presidente dell’Associazione ‘Il volo delle farfalle’, attraverso l’interessamento di Mary Caracciolo, con la quale abbiamo collaborato per arrivare ad una soluzione efficace. Una questione di cui ho immediatamente interessato il Presidente Roberto Occhiuto, nella qualità di Commissario alla Sanità, e che ha trovato pronta risposta nell’impeccabile e rapido intervento del Direttore generale dell’ASP, la brillante Lucia Di Furia, e di tutta la sua qualificata struttura. Come ormai siamo abituati a fare – chiosa Cannizzaro – noi le risposte le diamo a risultato ottenuto, dopo aver lavorato in silenzio.”
“In piena sintonia con la Regione Calabria – aggiunge il Direttore generale Di Furia – l’ASP di Reggio Calabria ha individuato il percorso sperimentale finalizzato a garantire gli interventi socio-abilitativi individualizzati, finalizzati al potenziamento e raggiungimento delle abilità e capacità funzionali, per i pazienti affetti da disturbo dello spettro autistico. Un percorso condiviso anche con l’Associazione ‘Il Volo delle Farfalle’. La sperimentazione consentirà di mantenere la presa in carico globale dei pazienti autistici e implementare, anche attraverso progetti di vita individuali percorsi qualificanti socio- assistenziali.”
“Grazie alla propositiva e decisiva mediazione dell’onorevole Cannizzaro, all’interessamento del Presidente Occhiuto ed al tempestivo intervento dell’Asp attraverso la prontezza del suo Direttore – afferma Angela Villani – è stato raggiunto un risultato che non rappresenta solo un punto d’incontro, bensì l’inizio di un importante percorso che segnerà il solco anche per il futuro, senza badare solo a tamponare i problemi del presente. Da oggi ci saranno meno discriminazioni sanitarie. Si stanno così creando, attraverso la Regione Calabria, i presupposti di un cammino che non riguardi soltanto una sparuta minoranza di soggetti, ma tutti, tracciando le linee guida del domani. Sono emozionata perché è qualcosa che non si era mai verificato prima. Ringrazio il Presidente e l’Onorevole per il delicato ruolo svolto, dando la possibilità di trovare una soluzione concreta e immediata. Finalmente non avremo bisogno di rivolgerci ai tribunali per avere ciò che spetterebbe di diritto a ciascun soggetto autistico.”
Ha fatto tappa al Polo Tecnico Professionale “Righi-Boccioni-Fermi” la “Staffetta della Legalità”, un’iniziativa che porta in giro per l’Italia storie vere, vissute sulla pelle di donne e uomini che non si sono arresi alla prepotenza della mafia.

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Hanno scelto di resistere, di lottare, di dire “no” anche quando il prezzo da pagare sembrava troppo alto. E proprio per questo, le loro testimonianze sono diventate un segnale forte per chi crede nella giustizia e nel potere della parola.
L’incontro ha subito colpito gli studenti, rapiti da racconti autentici, intensi, spesso dolorosi, che prendono forma nel libro La tazzina della legalità e nell’omonimo documentario, dove si intrecciano storie personali e battaglie civili contro la cultura mafiosa.
Ad aprire i lavori è stata la Dirigente del Polo Anna Maria Cama che, con parole forti, ha invitato gli studenti a “vivere sempre nella libertà e nella consapevolezza di essere protagonisti del presente e costruttori del futuro”. Un invito chiaro, diretto, ad essere concreti e mai approssimativi.
Nel suo intervento, la dirigente ha ringraziato tutti tra cui il Lions Club Reggio Calabria Host per la collaborazione. Una sinergia, ha detto il presidente del Lions, Aldo De Caridi, che unisce scuola, territorio e associazionismo. Poi il messaggio forte agli studenti: “Scoprite il coraggio di scegliere”.
Lo ha raccontato senza filtri Sergio Gaglianese, presidente dell’Associazione La tazzina della legalità: “Non mi sono piegato. Sentivo le fiamme dentro, ma ho detto no”. Parole dirette, forti che giungono come un pugno allo stomaco.
Mary Troiano, sceneggiatrice del documentario, ha voluto sottolineare come queste esperienze lascino ferite vere: “Sono storie che fanno perdere la serenità a chi le vive”, ha spiegato. Mentre il regista Silvio Valzani ha condensato emozioni e storie in pochi minuti di immagini: “Bisogna raccontare e vincere”, ha detto con voce forte e determinata.
Da quell’aula, è partito un appello forte alle istituzioni: dare lavoro ai giovani, creare possibilità, impedire che diventino servi o schiavi. Solo così si può dire davvero: “Adesso basta”. Lo ha detto Piera Aiello, testimone di giustizia che ha collaborato con il giudice Paolo Borsellino, lasciando tutti senza fiato con il racconto della sua storia. Da sola e con una bambina. Il marito ucciso dalla mafia e lei coraggiosamente pronta a raccontare tutto. A dire la verità a Paolo Borsellino, o meglio a “zio Paolo”, come egli stesso le aveva detto di chiamarlo. Dalla narrazione, carica di emozione, è emerso il volto di un giudice umano, semplice ed umile. “Pensaci, ha detto a Piera. Prenditi del tempo e quando sei pronta io sono qui. Se dovessi cambiare idea, io comprendo”. Ed ecco la sua risposta pronta ed immediata: “Non ho bisogno di pensare. Io intendo dire la verità”.
E lei ha avuto la forza di denunciare, così come Raffaele Fazio, il quale ha invitato i ragazzi ad “allenarsi alla legalità, a non tacere per non essere complici”. Ha condiviso la sua esperienza, i soprusi e le minacce subite. Le stesse che hanno segnato anche la storia di Tiberio Bentivoglio, il quale, rivolto agli studenti, ha detto: “Alzate il tono e non fate mai marcia indietro. Neppure per prendere la rincorsa”. Poi il racconto della sua vicenda. Gli spari, il dolore, la sofferenza, e quel marsupio che gli ha salvato la vita. L’ultimo proiettile, quello che non si trovava nel suo corpo, era dentro il marsupio. L’avrebbe colpito al cuore, e invece – grazie a Dio – si è fermato in quell’oggetto che oggi conserva tra i suoi ricordi più cari.
Poi, in aula magna, un altro momento che resterà impresso nella memoria degli studenti: la presenza di Nicola Catanese, già capo scorta del giudice Borsellino, e Domenico Scordino, già staffetta di Giovanni Falcone.
Catanese e Scordino, uomini dello Stato che lo hanno servito fino al punto di rischiare la vita per la giustizia e per la verità. Avrebbero potuto non esserci, eppure hanno scelto di condividere non solo i loro ricordi, ma anche l’emozione e la commozione di quei giorni. Soprattutto quando hanno parlato del giorno in cui è stata stroncata la vita dei magistrati. Non sono morti. Le loro idee continuano a camminare sulle gambe di chi sceglie la verità e la legalità ogni giorno.
Di quei giorni non hanno dimenticato nulla. Dai loro racconti è emersa la figura di due magistrati carichi di umanità e desiderosi di servire la società per renderla migliore. Ogni mattina ricordano che tra quelle macerie avrebbero potuto esserci anche loro. Parole forti, che sono arrivate dritte al cuore di quanti li hanno ascoltati.
Incantati gli studenti hanno ascoltato. Silenziosi hanno meditato sulle storie e sulla propria vita. Sul coraggio di scegliere ed essere concreti. Tante le domande poste ai presenti fino al suono dell’ultima campanella.


Per l’occasione è stato presentato anche un lavoro svolto dagli studenti durante il corso di disegno con il Professore Luciano Arillotta: una locandina riassuntiva della giornata con una originale interpretazione di colori ed immagini.
A presentarla, con tono decisamente universitario, è stato uno studente brillante della classe seconda: Demetrio Costantino dell’indirizzo Costruzione Ambiente e Territorio.
Una giornata da ricordare e scrivere per sottolineare come la legalità non si insegna, si testimonia e si costruisce ogni giorno.
L’Associazione “Volo delle farfalle evoluzione autismo” annulla sit in di protesta
Il 30 aprile, alle 15.00, si è tenuto un incontro presso la sede dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, convocato dalla Direttrice Generale, Dott.ssa Lucia Di Furia, alla presenza dell’Onorevole Francesco Cannizzaro.
Durante l’incontro, svoltosi in un clima di dialogo costruttivo e di grande sensibilità, è stato affrontato il delicato tema del percorso terapeutico per i bambini e gli adolescenti con disturbo dello spettro autistico. Grazie alla disponibilità e all’impegno di tutte le parti coinvolte, sono state individuate soluzioni concrete e sostenibili, orientate al miglioramento dei servizi e al benessere delle famiglie interessate.
Alla luce dei positivi sviluppi emersi, l’Associazione ha deciso di soprassedere dalla manifestazione di protesta programmata per il prossimo 5 maggio annullandola.
L’Associazione “Volo delle farfalle evoluzione autismo” si augura che quanto emerso rappresenti un tassello definitivo verso la risoluzione delle criticità che hanno originato la mobilitazione, e che questo incontro segni l’inizio di un percorso stabile e duraturo per la tutela dei diritti e delle esigenze dei minori con autismo e delle loro famiglie.
Infine l’associazione ringrazia sentitamente l’Ufficio del Garante, la Prefettura, le Istituzioni, le Associazioni e tutta la cittadinanza reggina per il sostegno dimostrato e per l’attenzione riservata a questa importante causa.