“E’ Natale anche alla scuola di Cannavò. Un sincero ringraziamento ai bambini ed all’intera comunità scolastica per aver contribuito con il loro lavoro ad abbellire il cortile della scuola, costellandolo di bellissime piantine a tema natalizio. Un segno di attenzione e di cura, non solo per ciò che riguarda il decoro, ma anche di cura dell’ambiente, che diventa un messaggio educativo certamente degno di nota per i bambini della scuola. A loro giunga il nostro ringraziamento e l’apprezzamento di tutta l’Amministrazione comunale, per lo splendido gesto di attenzione che hanno dedicato al cortile della loro scuola”. Così in una nota il Consigliere delegato al Decoro Urbano Massimiliano Merenda.
cannavò
I bambini di Cannavò avranno una nuova scuola, aumentata la dotazione finanziaria per la ristrutturazione dei plessi di San Cristoforo e Ibico
L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria aumenta la dotazione degli investimenti in capo all’edilizia scolastica. Nell’ambito della linea di finanziamento Agenda Urbana, delegato il Consigliere Carmelo Romeo, è stato programmato l’aumento del finanziamento che consentirà l’attività di demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio scolastico nel quartiere di Cannavò.
“Una splendida notizia per il quartiere – ha affermato il Consigliere con delega ad Agenda Urbana Carmelo Romeo – e per l’intera comunità scolastica cittadina. Nell’ambito delle verifiche antisismiche effettuate – spiega ancora Romeo – è stata individuata una criticità strutturale nell’edificio scolastico, tanto che è stato necessario spostare i bambini nell’altra scuola del quartiere. Ma non tutto il male viene per nuocere, sempre con Agenda Urbana è stato possibile individuare le somme per la realizzazione di una nuova scuola per il quartiere. E questo ci consentirà di consegnare alla comunità scolastica un edificio nuovo di zecca, più comodo, sicuro e funzionale, all’avanguardia dal punto di vista della funzionalità didattica, costruendo non solo un polo educativo per l’area di Cannavò, ma anche un centro di socialità ed aggregazione che rivitalizza l’intero quartiere”.
Nella medesima linea di finanziamento, che punta alla verifica e all’adeguamento sismico delle strutture scolastiche cittadine, è stato anche previsto l’aumento dei fondi per l’adeguamento e la rifunzionalizzazione della scuola primaria di San Cristoforo e della scuola media Ibico di via Enotria. “Altri due interventi – spiega il Consigliere con delega ad Agenda Urbana Carmelo Romeo – molto attesi dalla comunità scolastica reggina. Complessivamente, con Agenda Urbana, investiamo circa 13 milioni di euro destinati ai progetti di adeguamento antisismico, messa in sicurezza, risanamento, efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici scolastici. Con questa ultima rimodulazione, da circa 2 milioni, contribuiamo a rivitalizzare un comparto che riteniamo assolutamente strategico, in linea con gli indirizzi di mandato del sindaco Falcomatà, e che ci consente di programmare da qui ai prossimi mesi una serie di interventi, alcuni dei quali già in fase esecutiva, per migliorare il patrimonio di edifici scolastici presenti sul territorio comunale”.
Consigliere Barreca annuncia disservizi idrici in alcune aree cittadine
A causa degli incendi che hanno interessato alcune aree collinari della città di Reggio Calabria, per le quali è stato necessario un maggiore dispendio di acqua, nella giornata di oggi potrebbero verificarsi disservizi idrici nelle zone di Vinco, Pavigliana, Contrada Morello, Riparo Vecchio e Cannavò.
Le parrocchie gemellate di San Sperato e Mosorrofa con la collaborazione delle altre parrocchie (Cardeto, Cataforio, Cannavo, Pavigliana, San Cristoforo) della Vallata del Sant’Agata, accogliendo l’invito del centro nazionale del MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica), organizzano per Giovedì 4 Maggio 2023 alle ore 19.00 presso la Chiesa San Domenico a Sala di Mosorrofa (RC) la Veglia di preghiera dedicata a San Giuseppe. “Lavoro e orizzonti di speranza. Nuove generazioni e cura della sicurezza” è il titolo. La stessa vuole innestarsi in un orizzonte cristiano di speranza, cercando di declinare la tematica della cura innanzitutto nelle relazioni che si intrecciano in ambito lavorativo; negli standard di sicurezza, vista la quota scandalosa di morti bianche ed infortuni nei luoghi di lavoro.
Alla luce del crescente fenomeno dei morti sul lavoro e dell’impressionante e devastante, sia per l’economia che per la stessa vita dignitosa dei lavoratori, vulnus del lavoro nero e del lavoro sottopagato che impera in Calabria, coscienti che anche la criminalità si nutre e cresce in quest’humus la Vallata del Sant’Agata vuole affidarsi alla preghiera e alla riflessione per sensibilizzare la popolazione al problema. Presiederà la Veglia Don Luca Mazza neo Parroco di Cardeto e sarà concelebrata dai parroci delle parrocchie partecipanti presenti. Tutti sono invitati a partecipare e a condividere le esperienze personali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o anche riferire di episodi particolari di sfruttamento del lavoro nero perché possano essere di esempio educativo. Aprire gli occhi è importante in chiave preventiva e ogni occasione per accrescere le conoscenze di queste realtà è un passo avanti per ridurre questi fenomeni.
Nel corso di servizio a largo raggio finalizzato a prevenire e reprimere la commissione di reati in materi ambientale, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 43enne, reggino, già noto alle Forze dell’Ordine, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
In particolare, l’operazione di polizia giudiziaria è stata condotta dai carabinieri della locale Stazione e della Stazione forestale di Reggio Calabria che, qualche giorno addietro hanno sottoposto a controllo un’area adibita al deposito incontrollato di rifiuti, in località “San Cristoforo” in uso all’uomo, dove hanno rinvenuto 25 carcasse di autovetture e numerose parti meccaniche e strutturali di vari veicoli, in totale stato di abbandono e gestiti in maniera incontrollata, non correttamente smaltiti.
Ad esito delle attività di accertamento, sono state contestate sanzioni di circa 7 mila euro, nel complesso, nei confronti del soggetto denunciato all’ Autorità Giudiziaria, al quale è stato intimato anche il ripristino dello stato dei luoghi nell’arco di 60 giorni.
L’attività rappresenta ancora una volta la prosecuzione della complessa strategia di protezione dell’ambiente e della natura che vede i Carabinieri reggini costantemente impegnati nella quotidiana azione di prossimità ambientale oltre che della piena sinergia tra i Reparti dell’ Organizzazione territoriale e forestale dell’Arma, attraverso la collaborazione e coordinamento nell’ azione di analisi informativa e vigilanza sul territorio, monitoraggio e contrasto delle varie espressioni di attacco al patrimonio paesaggistico e di “vigilanza sul ciclo dei rifiuti”.
Risale solo al novembre scorso, ricordiamo, un’analoga attività condotta dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, che aveva portato alla denuncia di un 42enne e al sequestro della ditta di rottamazione di veicoli, a Catona in località “Concessa”, di cui era titolare, per la presenza nell’area di veicoli fuori uso non correttamente smaltiti oltre che di uno scarico non autorizzato di olii e acque reflue.
Rimane sempre alta pertanto l’attenzione dell’Arma per i crimini ambientali, specie quello che risulta sempre più diffuso di abbandono e commercio illecito di rifiuti pericolosi, come gli autoveicoli abbandonati, che ne costituiscono una delle maggiori espressioni e minacce agli ecosistemi e alla nostra società.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.
Nei giorni scorsi, a Reggio Calabria e Gioia Tauro, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria Procura – Ufficio del G.I.P. a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di quattro soggetti, tutti pregiudicati, per il reato di ricettazione in concorso, con l’aggravante della recidiva reiterata.
L’odierna operazione, giunge ad esito di un’attenta attività d’indagine condotta, dal marzo scorso dai Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Cannavò, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica.
In particolare, le attività investigative sono state avviate a seguito della denuncia contro ignoti sporta da un cittadino presso la locale Caserma dei Carabinieri, per il furto di un trattore e di altro materiale agricolo di sua proprietà, nel capoluogo.
Fondamentale si è rilevata, a partire da questo evento, l’attività info-operativa avviata dai militari dell’Arma che ha permesso di constatare come il 23 febbraio scorso, i carabinieri impegnati su strada, nel corso di un normale controllo del territorio, avessero fermato un furgone su cui era trasportato e occultato un trattore agricolo con caratteristiche sovrapponibili a quelle del mezzo oggetto di furto.
Nella circostanza, i militari avevano sottoposto a controllo anche un’autovettura con a bordo tre degli odierni arrestati, che precedeva lo stesso furgone e che alla vista della pattuglia aveva fermato spontaneamente la sua corsa in attesa di verificare l’esito del controllo in corso, con evidente funzione da “staffetta”, desumendosi – come poi emerso dai successivi riscontri – l’espressione di un comune interesse a quel trasporto.
Il controllo incrociato dei dati emersi dalle verifiche effettuate ha infine consentito di ricostruire le circostanze del fatto e le condotte criminose degli indagati, sintomatiche della sussistenza di una rete relazionale, funzionale ad immettere sul mercato nero quanto era stato oggetto di furto.
Il quadro indiziario, rassegnato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ha permesso quindi di raccogliere un dettagliato scenario probatorio e di identificare con qualificata probabilità i responsabili negli odierni destinatari della misura cautelare.
La dinamica della vicenda, per come ricostruita dagli investigatori, dopo il primo vaglio da parte del Giudice delle Indagini Preliminari, dovrà ora trovare ulteriore conferma nelle successive fasi processuali.