Nessun ferito. Rimorchiatori impegnati nel disincaglio
GIOIA TAURO
(ANSA) – GIOIA TAURO, 09 GEN – Incidente senza gravi conseguenze per le persone al Porto di Gioia Tauro. La motonave portacontainer Msc Eliane, di 340 metri di lunghezza per 100 mila tonnellate di cabotaggio, nella notte, in uscita dal porto, malgrado la mancanza di vento e il mare calmo, ha urtato, il molo di uscita dello scalo. A seguito dell’urto la nave si è incagliata. Al momento sono in corso le attività di intervento, coordinate dalla Capitaneria di porto, da parte dei rimorchiatori che stanno operando per disincagliare la nave portacontainer e per consentirle, dopo avere verificato gli eventuali danni, la possibilità di riprendere il mare. Le operazioni di ingresso o di uscita delle navi portacontainer dallo scalo calabrese sono state momentaneamente bloccate allo scopo di consentire le operazioni di soccorso da parte di quattro rimorchiatori. (ANSA)
capitaneria di porto
Migranti, appello di Mancuso: “Siamo dinanzi ad una condizione di crescente disagio”
“Tre sbarchi di migranti in meno di ventiquattrore a Crotone e Reggio, di donne, uomini e minori stremati dal freddo e in condizioni psicofisiche drammatiche, evidenziano l’acutizzarsi delle criticità delle politiche di contenimento degli arrivi”. Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
“Le migliaia di persone, in fuga da carestie e guerre, arrivate nel corso del 2022 sulle nostre coste e le tante altre che verosimilmente arriveranno – aggiunge Mancuso – segnalano un’emergenza umanitaria di grosse proporzioni, di cui non possono occuparsi soltanto Comuni, Prefetture, Croce Rossa, Protezione Civile, Capitaneria di Porto e associazioni. Siamo dinanzi ad una condizione di crescente disagio che, pur fronteggiata con spirito di solidarietà e alto senso del dovere dagli esponenti delle Istituzioni e delle associazioni che si occupano dell’accoglienza e a cui va un doveroso ringraziamento per l’impegno assiduo e prezioso che quotidianamente dispiegano, esige un’attenzione dell’Europa più concreta. Soprattutto coerente con gli impegni enunciati ogniqualvolta la questione migranti s’impone nel dibattito pubblico”.
“Gli arrivi sulle coste calabresi – sostiene ancora il presidente del Consiglio regionale – stanno caricando sui Comuni e sui soggetti preposti ad occuparsene, un onere pesante che da soli, per le tante problematiche che un fenomeno così complesso presenta, non possono reggere. E’ necessario che l’Europa si adoperi per assicurare un equo ricollocamento degli arrivi e si doti di una strategia di contenimento della fuga dalle aree svantaggiate. E che, al contempo, si garantisca un controllo capillare di chi giunge in Italia e finisce in centri d’accoglienza che oggettivamente stentano a garantire i diritti primari”. (ANSA).
Sisma dello Stretto 2022: oggi le esercitazioni al Duomo, al MArRC e in mare
Continuano le operazioni per l’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022”. Ieri la prima giornata, iniziata col trillo delle notifiche IT-Alert su buona parte degli smartphone ricadenti nell’area dello Stretto, ha dato il via alle simulazioni che hanno interessato 37 centri della città metropolitana di Reggio Calabria e 19 di quella di Messina. La giornata di ieri, con soddisfazione del Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, è stata dedicata all’istituzione di vari punti di raccolta, all’allestimento delle strutture di soccorso e primo intervento, nonché alla disposizione delle tende per gli sfollati, dei gruppi elettrogeni e dei ponti per le comunicazioni radio e telefoniche. Installata anche una cucina da campo presso il centro operativo di comando. La giornata di oggi, invece, ha interessato due scenari molto particolari: la salvaguardia, messa in sicurezza e recupero delle opere d’arte presso il Duomo di Reggio Calabria e il Museo Archeologico, e le esercitazioni di soccorso in mare. Alle 14:30, infatti, a Villa San Giovanni verrà simulata la scossa di terremoto su un traghetto RFI, mentre alle 15 la colonna mobile della Regione Campania sbarcherà al porto di Reggio Calabria dove predisporrà l’approvvigionamento idrico della nave della marina militare Calabria.
Domani invece, la mattinata sarà dedicata al confronto tra le parti per individuare punti di forza e di debolezza dei sistemi, emersi dalle varie esercitazioni.
“Un ringraziamento sentito al Comandante di Reggio Calabria Giuseppe Sciarrone e ai suoi uomini per il grande lavoro che svolgono ogni giorno al servizio della nostra comunità. Il mare costituisce una risorsa importantissima per la nostra città ed in questo senso va rispettato, tutelato e difeso. Reggio deve acquisire la consapevolezza di essere una città di mare, e non una città sul mare, con tutto ciò che ne consegue in termini di valorizzazione ambientale, ma anche di attività di tipo produttivo con le conseguenti ricadute occupazionali”. “Anche l’aumento dei flussi turistici – hanno concluso Versace e Brunetti – in particolare durante il periodo estivo, costituisce un elemento da tenere in considerazione per la nostra città. Ed in questo senso la collaborazione con la Capitaneria di Porto costituisce un valore aggiunto imprescindibile per la sicurezza delle attività marinare e per l’ambiente costiero”.
Nei giorni scorsi, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni BOMBARDIERI, la Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria ha dato esecuzione all’ordinanza con la quale il GIP del Tribunale di Reggio Calabria, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di C.A. di anni 50, a cui carico, allo stato del procedimento, in fase di indagini preliminari, sono ritenuti sussistenti gravi indizi in ordine al reato di estorsione aggravata.
La vicenda oggetto di contestazione risale al mese di aprile 2021, quando l’indagato, imprenditore del settore ittico, con la complicità di un altro soggetto allo stato non identificato, avrebbe impedito al dipendente di una una ditta concorrente della provincia di Messina di scaricare il pesce presso alcune pescherie cittadine, rivendicando una sorta di monopolio sulla città di Reggio Calabria.
Nella circostanza l’arrestato ed il complice costringevano l’operaio della ditta messinese a trasferire la merce trasportata su un altro mezzo, provvedendo poi essi stessi a consegnarlo agli acquirenti in luogo del loro fornitore.
Dopo la denuncia sporta dalla vittima, le indagini venivano affidate alla Squadra Mobile, che attraverso l’escussione di alcuni testimoni ed il supporto di intercettazioni telefoniche raccoglieva elementi di riscontro che hanno consentito al G.I.P. di emettere un provvedimento restrittivo.
Nel corso della fase esecutiva della misura cautelare, personale della Capitaneria di Porto, appositamente coinvolto, procedeva ad elevare all’esercizio commerciale anche una sanzione amministrativa, sequestrando al contempo oltre 80 kg di pesce che difettava del requisito obbligatorio della tracciabilità.