ieri, 3 maggio, si è tenuto il Tavolo di confronto presso l’assessorato regionale al lavoro sulla proposta di legge della Giunta regionale relativa a “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”, che
riorganizza radicalmente questa importante materia alla luce delle novità introdotte dalla legislazione europea e nazionale, mettendo a sistema gli strumenti di programmazione e di governance.
L’articolato che definisce principi, finalità, compiti e funzioni della Regione, dei Centri per l’impiego, secondo le normative in vigore, del Tavolo regionale per i servizi e le politiche attive del lavoro, dell’Unità di intervento e di gestione delle
crisi aziendali, dell’Osservatorio sul Mercato del lavoro, sottolineando la sinergia delle strutture per l’esercizio integrato delle azioni attuative, prevede anche la trasformazione della natura giuridica di Azienda Calabria Lavoro, Ente pubblico
economico, in Agenzia Regionale per le politiche attive del lavoro – ARPAL – Ente pubblico Non Economico, operando una modifica sostanziale da ente di natura privata ad ente di natura pubblica, una trasformazione attesa da molto tempo dai
lavoratori e fortemente rivendicata dalle Funzioni Pubbliche di CGIL CISL e UIL.
Al tavolo erano presenti, per la parte pubblica l’assessore Giovanni Calabrese, il DG del Dipartimento regionale lavoro Roberto Cosentino, il funzionario Pasquale Capicotto e la Commissaria di Azienda Calabria Lavoro Elena Latella; per la FP
CGIL La Segretaria generale Alessandra Baldari, per la CISL FP la Segretaria generale Luciana Giordano, Giuseppe Spinelli e Giuseppe Ranieri, per la UIL FPL il subcommissario Walter Bloise.
Tutte le OO.SS. presenti al tavolo hanno espresso soddisfazione per aver ottenuto la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro in Agenzia, ovvero un Ente della Pubblica Amministrazione che riconosce quindi ai lavoratori tutti i diritti e le
tutele anche di natura previdenziale e assistenziale, oltre che contrattuale, applicando il Testo Unico del Pubblico Impiego.
I rappresentanti sindacali hanno però evidenziato un punto caduta: la previsione del trasferimento del personale attualmente in servizio in ACL a tempo determinato e indeterminato nell’istituenda ARPAL ma con rapporto di lavoro part
– time e la mancata storicizzazione delle risorse necessarie a finanziare il bacino di precariato precedentemente impegnato nel piano di potenziamento dei CPI, benché su questo la controparte ha fornito rassicurazioni sulla continuità
dell’impegno anche nell’istituenda Agenzia.
Al riguardo, unitariamente, i rappresentanti sindacali hanno con forza sottolineato l’esigenza di ottenere le necessarie risorse finanziarie di cui si ha contezza per garantire il full- time per tutto il personale che transiterà in ARPAL, anche per
assicurare il buon finanziamento della nuova Agenzia, e per garantire la possibilità della storicizzazione delle risorse per i lavoratori impegnati attualmente nel progetto e hanno già concordato di proporre richiesta di audizione alla
competente Commissione in sede di approvazione della proposta di legge in Consiglio regionale, su questo la parte pubblica ha condiviso il percorso proposto a sostegno dell’Ente che dovrà occuparsi degli essenziali temi delle politiche del lavoro.
proposta di legge
Depositata proposta di legge per promozione e sostegno dei centri antiviolenza per donne in difficoltà
E’ stata depositata dal Consigliere Regionale Antonio Billari una proposta di legge recante “ Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 agosto 2007 numero 20 recante disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà”.
L’iniziativa voluta dal Consigliere Regionale intende riformulare l’articolo 7 della l.r. n.20/2007 in merito all’assistenza alloggiativa garantita in favore delle donne in difficoltà.
Risulta evidente dichiara Billari che “ l’emergenza abitativa è un problema molto sentito dalle donne oggetto di abusi e maltrattamenti fisici e psicologici ed è per questo che ho inteso proporre un potenziamento su questo specifico ambito”
Seppure la regione Calabria è dotata di una previsione normativa di riferimento datata al 2007 dichiara Billari dobbiamo essere consapevoli circa il fatto che le procedure burocratiche in capo ai comuni sono lunghe e farraginose e che pertanto si creano ritardi e difficoltà nella corretta attuazione di suddetti provvedimenti.
Nella nostra idea afferma Billari reallizzata dopo un percorso di condivisione con le parti sociali ed i soggetti interessati vi è la necessità di offrire agli enti locali uno strumento legislativo adeguato per rendere più snelle e più veloci le procedure di assegnazione di alloggi di e.r.p., ivi compresi gli immobili confiscati, che rientrano nella loro disponibilità e dare risposte certe alle donne vittime di violenza.
Prosegue il nostro impegno conclude Billari in difesa delle fasce deboli presenti nella nostra regione e vicino agli enti locali che quotidianamente hanno l’onere di garantire servizi efficienti a chi vive il territorio.
Regione Calabria, fine dei “giochi”: la maggioranza si ferma con la proposta di modificare la legge sulla ludopatia
Fine dei giochi, in maniera letterale, per quanto riguarda la proposta che doveva modificare la Legge regionale sulla ludopatia. Dopo tante discussioni, i capigruppo di maggioranza del consiglio regionale della Calabria hanno deciso di fermarsi ritirando le proprie firme dalla proposta di modifica del quadro normativo. Com’è noto, la legge riguarda il contrasto alla ‘ndrangheta, ponendo il divieto di posizionare apparecchi da gioco a meno di 300 metri dai luoghi sensibili per i comuni sotto i 5000 abitanti, e a meno di 500 metri per i comuni sopra i 5000 abitanti. Dal centrodestra è poi arrivata la proposta per regolamentare meglio le fasce orarie entro cui consentire l’esercizio del gioco, oltre a eliminare la distinzione tra esercizi commerciali e rivendite di genere per quanto riguarda il distanziamento. Con il placet della commissione anti ndrangheta e della commissione affari istituzionali, l’iter si è poi bloccato in sede di consiglio regionale.
La seduta, conclusa in anticipo per numero di presenze insufficiente, si era aggiornata al prossimo lunedì 12 dicembre. I capigruppo hanno annunciato in merito di rimettersi alle decisioni che scaturiranno dalla riunione di maggioranza convocata dal Presidente Filippo Mancuso in tale data, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio. Il leader dell’opposizione Amalia Bruni, intanto, ha espresso soddisfazione per la decisione presa dai capigruppo di maggioranza, asserendo che finalmente è “prevalso il buonsenso in questa Regione” e la politica agli occhi dei cittadini ha solo da guadagnarci.