UNICEF
Fierce Woman scende in campo per il sociale. L’associazione APS Fierce Woman, nata dall’omonimo progetto Fierce Woman project -ideato dalla presidente Laura Pizzimenti -da anni opera sul sociale in modo attivo occupandosi del ‘mondo donna’ .
L’associazione infatti nuovamente si è attivata a favore di una causa solidale ossia quella relativa all’aiuto da fornire ai bambini di Gaza, dove si sta consumando una sanguinaria guerra.
L’evento “FIERCE Woman for UNICEF” sarà quindi una raccolta fondi che inizierà alle 19.30 fino a mezzanotte della sera di giovedì 9 maggio presso il Piro Bistrot in via Zecca, a Reggio Calabria.
In pieno stile “maratona” giovedì la special guest Leo Lippolis (dj e performer di fama internazionale ) inizierà un dj set dalle 19.30 che accompagnerà tutti i presenti con la sua musica tutta la serata. Parte del ricavato dell’evento verrà devoluto all’ Unicef per questa importantissima causa sociale.
Il presidente di Fierce Woman, Laura Pizzimenti, ha espresso l’entusiasmo e l’impegno dell’associazione nell’organizzare questo evento di beneficenza.
“Come Fierce Women, siamo convinte che ogni donna debba avere la possibilità di vivere in un mondo libero dalla violenza e dall’ingiustizia. Vogliamo fare la nostra parte per garantire un futuro migliore ai bambini di Gaza, offrendo loro opportunità, protezione e possibilità di sviluppo”, ha dichiarato la Presidente Pizzimenti. “Invitiamo tutti coloro che credono nella solidarietà e nell’empatia a partecipare a questo aperitivo solidale e a contribuire in modo significativo a questa causa e per questo motivo ringrazio la Presidente provinciale UNICEF Alessandra Tavella per aver scelto le Donne di Fierce Woman per perorare questa nobile causa”. Ringraziamenti estesi anche al locale Piro Bistrot per la disponibilità e l’attenzione dimostrata e glia sponsor Sesto Senso, Farmacia Marra e La toletteria Mondo cane per la grande sensibilità profusa.
Cutro: UNICEF, UNHCR e OIM unite nel ricordo delle vittime nel naufragio
L’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), l’UNHCR (l’Agenzia ONU per i Rifugiati) e l’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia), si uniscono nel ricordo dei migranti e rifugiati e vittime del naufragio avvenuto sulla spiaggia di Steccato di Cutro un anno fa, il 26 febbraio del 2023. I corpi recuperati a seguito del tragico incidente furono 94, mentre è rimasto incerto il numero esatto di dispersi. Quello di Cutro fu un naufragio che scosse le coscienze e che dimostrò per un’ennesima volta quali siano i rischi che migranti e rifugiati corrono nel tentativo di fuggire dai contesti drammatici in cui si trovano, siano essi conflitti, povertà, emergenze climatiche, violenze e abusi subiti nei paesi di transito.
Nel drammatico incidente persero la vita uomini, donne e decine di minori provenienti principalmente da Afghanistan, Pakistan, Siria, Iran. L’anniversario della tragedia di Cutro avviene proprio nei giorni in cui arrivano conferme di notizie di nuovi naufragi avvenuti al largo della Tunisia, al largo di Zarzis e di Mahdia. Se il 2023 è stato caratterizzato da un aumento del 30% dei morti in tutto il Mediterraneo rispetto all’anno precedente (dagli oltre 2.400 del 2022 agli oltre 3.100 del 2023), le prime settimane del 2024 fanno già registrare il bilancio drammatico di oltre 160 morti.
“I nostri pensieri oggi sono per le tante vittime di quel naufragio. Le drammatiche testimonianze dei sopravvissuti, lo scoramento dei pescatori che si ritrovarono a prestare i primi soccorsi sulla spiaggia, le toccanti storie di chi perse la vita quel giorno, sono ancora impresse nella nostra memoria”, afferma Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM. La tragedia dell’anno scorso, così come tutte quelle che purtroppo continuano ad avvenire nel Mediterraneo, dimostrano come il salvataggio di vite debba essere la priorità assoluta per tutti gli Stati e al contempo ci ricordano come sia un obbligo comune quello di trovare più percorsi migratori legali e sicuri per le persone in movimento.”
“Ricordiamo con dolore le vite perdute in quel tragico evento e ci stringiamo a tutte le persone che affrontano il pericolo durante il loro viaggio verso le coste italiane. Un anno dopo, non possiamo ignorare l’innocenza spezzata di quei minori che cercavano sicurezza e speranza sulle nostre coste. È cruciale riconoscere che l’infanzia è stata profondamente colpita da questa tragedia, e quindi ribadiamo la necessità urgente di un approccio umanitario e coordinato a livello europeo nei salvataggi in mare. Oltre al salvataggio, occorre garantire percorsi migratori legali e sicuri per evitare ulteriori tragedie e sofferenze. È altrettanto importante fornire un sostegno completo alle persone sopravvissute, compreso il supporto psicologico, sociale e legale.” dichiara Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore risposta in Italia, Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale.
“Il Mediterraneo continua a confermarsi come un mare molto pericoloso. È necessaria una maggiore condivisione delle responsabilità e un approccio coordinato a livello europeo nei salvataggi in mare, per evitare sempre più sofferenza e morte.” “Il salvataggio é solo un aspetto, chiaramente importantissimo, di un quadro complessivo di soluzioni per affrontare in maniera umana ed efficace la gestione dei flussi migratori. Occorre rafforzare sempre più le vie sicure e legali, tra cui i corridoi umanitari e quelli lavorativi, per evitare alle persone in fuga di mettersi in mano a trafficanti senza scrupoli e consentirgli un percorso sicuro”, dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
UNHCR, UNICEF e OIM ribadiscono la necessità di rafforzare la cooperazione e la condivisione della responsabilità a livello europeo nelle operazioni coordinate di ricerca e soccorso (SAR) e ricordano inoltre che tutte le imbarcazioni hanno l’obbligo legale di prestare soccorso alle imbarcazioni su cui i trafficanti stipano i migranti, che, fatiscenti e sovraccariche, sono da considerarsi tutte inadatte alla navigazione e vanno quindi soccorse non appena avvistate. Le tre organizzazioni continuano inoltre a sollecitare il rafforzamento di canali sicuri di accesso al territorio e lo sviluppo di politiche a lungo termine in grado di fornire risposte umanitarie concrete, garantire il rispetto dei diritti umani di migranti e rifugiati e allo stesso tempo debellare le attività delle reti criminali dei trafficanti
Catanzaro: Raiola addolorato per la scomparsa di Costantino Mustari
“Con Nino Mustari se ne va un educatore appassionato e autentico, votato alla tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti concretizzata nell’impegno in Unicef, una persona buona ed entusiasta, e soprattutto un caro amico”. Il presidente del Comitato Unicef Calabria, il dottor Giuseppe Raiola, esprime il cordoglio personale e dell’intero comitato calabrese per la scomparsa del professor Costantino Mustari, già dirigente scolastico, attuale presidente del Comitato provinciale Unicef di Catanzaro, e vice presidente del Comitato regionale.
“Nino Mustari era un uomo di cultura e di lettere, con i suoi libri ci aveva regalato un mosaico di racconti a tema con personaggi che sapevano catturare l’anima e l’attenzione, perché Nino – dice ancora Raiola – era un tessitorie di storie, e prima ancora di progetti da realizzare al servizio della comunità. Nelle ultime settimane, nonostante fosse provato dalla malattia, si era dedicato anima e corpo all’avvio del progetto “Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti” che era riuscito a far partire in 18 istituti della provincia. Il 20 novembre scorso, la Convenzione Universale dei Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza, non potendo visitare di persona le scuole coinvolte, aveva comunque affidato al Comitato provinciale la missione di portare la testimonianza nell’Unicef per celebrare l’evento. La sua caparbietà, la sua generosità, la sua affidabilità e operosità mancheranno all’Unicef di Catanzaro che Nino ha saputo rilanciare e sostenere con ancora più vigore sotto la mia presidenza, tanto che l’ho voluto al mio fianco nel ruolo di “vice”. A me mancherà un caro amico con il quale condividere nuove sfide da vincere nella tutela dei più piccoli, ai quali continueremo a pensare e agire, anche in memoria di Nino”.
Catanzaro: al Pugliese-Ciaccio Giocattoli e libri ai piccoli pazienti
Natale è già arrivato nel reparto di Pediatria del presidio “Pugliese-Ciaccio” dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, diretto dal dottor Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria, anche nella sua veste di presidente del Comitato regionale di Unicef Calabria. Anche quest’anno, infatti, ha registrato importanti adesioni l’iniziativa del “Regalo sospeso” realizzata dall’Unicef Italia in collaborazione con Clementoni a favore di tanti bambini ospiti in strutture ospedaliere e strutture d’accoglienza
I “Regali sospesi” sono “speciali cofanetti regalo” creati da Clementoni e illustrati dallo street artist romano Merioone, dedicati al tema dei diritti dell’infanzia. Ogni cofanetto, realizzato con materiali di riciclo, contiene: pennarelli, un activity book, un puzzle e un gioco memo. I kit dei “Regali sospesi” sono stati consegnati ieri mattina alla presenza del dottor Giuseppe Raiola, del direttore sanitario di presidio, dottor Gianluca Rafele, dei cappellani ospedalieri, Padre Amedeo Gareri e Padre Pasquale Pitari, della coordinatrice infermieristica della SOC di Pediatria e volontaria Unicef, dottoressa Rosanna Santoro, delle associazioni Fondazione Città solidale, Oasi San Francesco d’Assisi e Carità Diocesana, che hanno ricevuto i kit da distribuire ai propri piccoli ospiti. Presenti anche la dottoressa Maria Ruggiero e l’operatore Alessio Costanzo. Oltre ai kit, sono stati consegnati numerosi volumi donati dalla Giunti editore al reparto di Pediatria al dottore Raiola che, in seguito all’accordo stipulato, provvederà alla distribuzione secondo esigenze e opportunità.
“L’iniziativa realizzata grazie all’azienda Clementoni e alla generosità di chi sostiene l’Unicef è un’altra occasione importante per regalare ai bambini e alle bambine che attraversano un momento difficile della propria vita a causa della malattia, un sorriso e un momento di svago che, proprio attraverso il gioco può diventare anche un momento di socialità – ha dichiarato Raiola -. Tutto questo significa dimostrare vicinanza a questi bambini e alle loro famiglie”. Nei prossimi giorni sarà eseguita la consegna in altri reparti pediatrici della AOU “Renato Dulbecco” di Catanzaro.
Natale 2023: torna il “Regalo sospeso” UNICEF realizzato da Clementoni a favore di 2.500 bambini in Italia e tanti bambini vulnerabili nel mondo.
Per questo Natale, riparte l’iniziativa del “Regalo sospeso” realizzata dall’UNICEF Italia in collaborazione con Clementoni a favore di 2.500 bambini ospiti in strutture ospedaliere e in case-famiglia in Italia e di tanti bambini vulnerabili nel mondo. I Regali sospesi sono “speciali cofanetti regalo” creati da Clementoni e illustrati dallo street artist romano Merioone, dedicati al tema dei diritti dell’infanzia. Ogni cofanetto, realizzato con materiali di riciclo, contiene: pennarelli, un activity book, un puzzle e un gioco memo.
È possibile sostenere la campagna dell’UNICEF, ideata dai giovani volontari YOUNICEF, a fronte di un contributo minimo di 10 euro e destinare così un “Regalo sospeso” targato Clementoni effettuando una donazione presso i Comitati locali UNICEF e on line sul sito https://unicef.it/regalosospeso. Le donazioni andranno a sostenere i programmi dell’UNICEF a favore di tanti bambini e bambine in difficoltà nel mondo. I Regali sospesi saranno consegnati dai rappresentanti dell’UNICEF e di Clementoni e dai volontari del gruppo YOUNICEF a 2.500 bambini in Italia, ospiti delle strutture che hanno aderito all’iniziativa.
Tra dicembre e gennaio verranno inoltre effettuate quattro speciali consegne dei Kit del “Regalo sospeso” a: Genova, Roma, Ancona e Firenze, insieme con alcuni testimonial d’eccezione.
Per essere ancora più vicino ai bambini in difficoltà Clementoni effettuerà una donazione a sostegno dei programmi dell’UNICEF per tanti bambini vulnerabili nel mondo.
“L’iniziativa del ‘Regalo sospeso’ è ormai arrivata al terzo anno ed è per noi dell’UNICEF Italia motivo di grande gioia e impegno. Nei due anni precedenti, grazie alla generosità di coloro che hanno sostenuto questa iniziativa abbiamo consegnato regali a 4.500 bambini ospiti presso strutture ospedaliere e in case famiglie in Italia. Il gioco rappresenta un momento di svago e distrazione, ma per i bambini più vulnerabili, in fuga da guerra e conflitti e/o a coloro che vivono in condizioni di povertà, giocare può restituire un senso di normalità. A nome dell’UNICEF Italia ringrazio ancora una volta Clementoni, che quest’anno celebra i 60 anni di attività, per essere al fianco di tanti bambini vulnerabili in Italia e nel mondo” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.
“Da sempre, la persona e il suo benessere sono al centro del lavoro e dei progetti di Clementoni e in un anno così speciale per noi, quello dei nostri 60 anni, non potevamo che confermare la collaborazione con UNICEF Italia, che attraverso il Regalo Sospeso, dona sorrisi e momenti di spensieratezza preziosi a tanti bambini che vivono una condizione delicata. Il racconto della collaborazione con UNICEF è confluito in un progetto di ricerca-azione che oggi, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni, è diventato un libro “Non smettiamo mai di giocare. Il valore sociale del gioco”, dove il giocare esce dal perimetro consueto dell’uso a casa e in famiglia per rivolgersi più specificamente a: bambini diversamente abili, ai piccoli ospedalizzati, a bambini e ragazzi nelle scuole per prevenire il bullismo e anche ad adulti nelle RSA e nei circoli per prevenire la degenerazione cognitiva legata al naturale invecchiamento e a patologie come la demenza senile e l’Alzheimer. Il gioco che fa bene è un’idea che nasce dall’intuizione di mio padre, Mario Clementoni, che comprese in tempi in cui non c’era alcuna attenzione a questa tematica, il valore del giocare come occasione di aggregazione che oggi noi abbiamo esteso, anche grazie alla collaborazione con UNICEF Italia, a situazioni nelle quali la sua valenza positiva è ancora più grande e importante.” – ha dichiarato Pierpaolo Clementoni, direttore Ricerca Avanzata.
CLEMENTONI
Nel 2023 festeggia un compleanno importante, sono infatti passati 60 anni da quel primo gioco da tavolo – “La Tombola della Canzone” ispirata al Festival di Sanremo – che nel 1963, a Recanati, ha dato il via all’azienda oggi leader nell’ideazione e produzione di giocattoli. Clementoni è un’importante e consolidata realtà industriale, fieramente italiana, fortemente orientata verso i mercati esteri. Con 28 milioni di giochi di cui il 90% prodotti a Recanati e venduti all’anno in oltre 83 Paesi nel mondo, Clementoni è alfiere del Made in Italy in Europa e nel Mondo.
UNICEF
L’UNICEF promuove in ogni sua attività i diritti e il benessere di ogni bambino. Insieme ai propri partner, l’UNICEF è presente in 190 paesi e territori per tradurre tale impegno in azioni concrete, per il bene di tutti i bambini, con particolare attenzione ai bambini più vulnerabili, in qualunque parte del mondo. Per saperne di più sull’UNICEF e sulle sue attività, visita www.unicef.it e segui l’UNICEF su Facebook e Twitter.
Ieri una delegazione dell’UNICEF – composta dalla Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace, dalla Responsabile dell’Advocacy istituzionale Laura Baldassarre e da Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore della Risposta in Italia dell’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale – ha incontrato a Roma la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Maria Roccella.
La delegazione dell’UNICEF ha portato all’attenzione della Ministra le proposte dell’UNICEF per la piena attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, sulle priorità: educazione di qualità, cambiamento climatico, salute mentale e benessere psicosociale, non discriminazione (in particolare per i minorenni a rischio di povertà ed esclusione sociale, per i minorenni migranti e rifugiati e quelli con disabilità).
Tra i temi affrontati anche il contrasto alla povertà minorile e all’esclusione sociale, e il lavoro svolto a fianco del Governo nell’ambito della Garanzia Infanzia per la sperimentazione di modelli di intervento e per la partecipazione di adolescenti e giovani.
L’incontro è stato anche occasione per sottolineare l’importanza di investire nei “Primi mille giorni” di vita dei bambini e per ricordare l’impegno dell’UNICEF sulla promozione dell’allattamento e della genitorialità responsiva con il programma “Insieme per l’Allattamento” e la Baby Friendly Initiative proposta dall’OMS insieme all’UNICEF a livello globale, fondata su prove di efficacia.
L’incontro è stato cordiale e proficuo: un’occasione per sottolineare l’importanza di promuovere il rispetto di tutte le diversità, di adottare un approccio intergenerazionale e di operare per prevenire ogni forma di violenza. E’ stata ribadita l’importanza di investire nei “Primi mille giorni” di vita dei bambini e ricordato l’impegno dell’UNICEF sui territori, come sulla promozione dell’allattamento e della genitorialità responsiva con il programma “Insieme per l’Allattamento” e la Baby Friendly Initiative proposta dall’OMS insieme all’UNICEF a livello globale, fondata su prove di efficacia.
Un articolato momento di confronto dedicato a temi attuali che incrociano settori e competenze da mettere in rete, per prendersi cura con ancora maggiore efficacia dei minori, soprattutto in contesti economicamente e socialmente fragili e complessi. È questo l’intento del convegno sul tema “Le emergenze sanitarie e sociali per i minori nel terzo millennio. L’attività dell’UNICEF in Calabria, il ruolo del terzo settore, delle Istituzioni, del mondo imprenditoriale e sportivo. Come e perché fare rete” organizzato dal Comitato Regionale UNICEF, di concerto con il Comitato Nazionale che si terrà venerdì 16 giugno a partire dalle 9 nella sede del Circolo Cittadino a Largo Zinzi, a Catanzaro. Un appuntamento importante, organizzato dal Comitato regionale Unicef Calabria, con la collaborazione del Club Lions Catanzaro Host e dell’Associazione Acsa&Ste Ets, alla presenza della presidente nazionale dell’Unicef, Carmela Pace. I lavori saranno aperti dal presidente del Comitato Calabria, Giuseppe Raiola.
Hanno aderito all’iniziativa il Presidente Nazionale del Comitato Carmela Pace, la Consigliera Nazionale UNICEF Patrizia Surace, l’Ambasciatore UNICEF Michele Affidato, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale e il vicesindaco della Città di Catanzaro Giusy Iemma. Saranno inoltre presenti tutte le autorità regionali UNICEF e rappresentanti del mondo imprenditoriale, sportivo e del terzo settore. Dopo i saluti istituzionali, è previsto l’avvio della prima sessione dei lavori: i moderatori saranno Antonio Scarpino (Segretario Comitato Unicef Calabria), Costantino Mustari (Presidente del Comitato Provinciale Unicef Catanzaro); Monica Perri (Presidente Comitato Provinciale Cosenza). A seguire, le relazioni del presidente regionale Giuseppe Raiola sul tema “Tutto chiede Salvezza”; del Garante per l’infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale, che relazionerà sul tema “Abbiamo ucciso l’infanzia e l’adolescenza), ed infine della Consigliera Nazionale UNICEF Patrizia Surace, sul tema “La violenza sui minori nella nostra regione, anatomia di un fenomeno emergente”.
La tavola rotonda delle ore 11 sarà introdotta dalla dottoressa Maria Concetta Galati, direttore SOC di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, Direttore di del Dipartimento di oncoematologia e medicina trasfusionale AOPC. A discutere, la presidente nazionale Unicef, Carmela Pace; moderatori i presidenti dei Comitati provinciali di Reggio Calabria e Vibo Valentia, rispettivamente A. Tavella e G. Aurelio. Tra gli interventi della mattinata, quello della vice sindaca di Catanzaro, Giusy Iemma che relazionerà sul tema “Le città amiche dei bambini: come costruire città a misura di bambini”. L’Amministrazione comunale si confronta con Unicef e Terzo settore. E a seguire, il presidente dell’Us Catanzaro, e AD del gruppo Az, Floriano Noto, il direttore generale dell’Us Catanzaro 1929 Diego Foresti e l’ambasciatore nazionale Unicef Michele Affidato si confronteranno sul tema “Il mondo imprenditoriale e sportivo”.
Nel pomeriggio interverrà lo scrittore Gioacchino Criaco sul tema: Al Sud per il Sud, perché vi sia salvezza per tutte le giovani “anime nere”. La terza sessione dei lavori sarà condotta dal presidente incoming del Lions Club Catanzaro Host, Danilo Iannello. Moderatore: P. Gualtieri (Presidente circolo Cittadino 1871) e F. De Nardo (presidente provinciale Csen e coordinatore nazionale Fisco Csen). Le conclusioni sono affidate alla presidente nazionale Unicef, Carmela Pace. La segreteria organizzativa dell’evento è dell’agenzia e provider “Present&Future”.
Oggi, in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, l’UNICEF Italia presenta il 1° rapporto statistico “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”: nel 2022 sono 69.601 i lavoratori minorenni 15-17 anni, in aumento rispetto ai 51.845 del 2021 e ai 35.505 del 2020; la posizione di “dipendente” raccoglie la maggiore percentuale di lavoratori, seguita da “operai agricoli” e “voucher”; se invece osserviamo la fascia di età entro i 19 anni nel 2021 i lavoratori erano 310.258, in aumento rispetto ai 243.856 del 2020.
Nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021 le denunce di infortunio di minorenni sotto i 19 anni presentate all’Inail a livello nazionale ammontano a 352.140 di cui: 223.262 per i minorenni fino a 14 anni (erano 31.857 nel 2021 e 18.534 nel 2020) e 128.878 nella fascia di età 15-19 anni (erano 18.923 nel 2021 e 11.707 nel 2020).
Il rapporto esamina i dati sul lavoro minorile e gli infortuni da lavoro in Italia nel quinquennio 2017-2021, distribuiti per età, regione e genere ed è stato realizzato sulla base di dati elaborati a partire da report e database presenti su portali nazionali dell’Inail e dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS).
Il rapporto – realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile – coordinato dal Prof. Domenico Della Porta – è stato curato dal “Laboratorio di Sanità Pubblica per l’analisi dei bisogni di Salute delle Comunità” del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”- Università degli Studi di Salerno-responsabile Scientifico: Prof. Francesco De Caro; funzionarie psicologhe: Dott.ssa Francesca Malatesta, Dott.ssa Nadia Pecoraro; con il contributo scientifico della Prof.ssa Giuseppina Cersosimo.
Il report viene presentano oggi, nell’ambito delle “OFFICINE UNICEF”, durante l’incontro on line “Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano”, alla presenza della Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace, del Coordinatore dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile Domenico Della Porta, del Responsabile scientifico del citato Laboratorio Francesco De Caro e della Docente in Sociologia della Salute dell’Università degli Studi di Salerno Giuseppina Cersosimo.
“Proponiamo oggi una riflessione pubblica sui dati, grazie alla collaborazione avviata con l’Università di Salerno nell’ambito dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile”- sottolinea Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Al fine di garantire un’attenzione particolare ai minorenni che lavorano, favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione, nello scorso mese di febbraio abbiamo firmato un Protocollo con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per unire le forze nel perseguimento di questo importante obiettivo. Già nel giugno 2022 avevamo dato vita all’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, proprio allo scopo di contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti”
ALTRI DATI DEL RAPPORTO:
LAVORO MINORILE – Le cinque regioni con il maggior numero di ragazzi fino a 19 anni occupati complessivamente nell’arco dei cinque anni presi in esame sono rispettivamente: Lombardia (240.252), Veneto (155.987), Emilia Romagna (134.694), Lazio (119.256) e Puglia (108.867).
LAVORO MINORILE E GENERE- Dei 310.287 minorenni fino a 19 anni coinvolti nel lavoro nel 2021, 193.138 sono maschi e 117.149 sono femmine – in aumento rispetto ai 154.194 maschi e le 89.674 femmine nel 2020.
Il maggiore impiego di lavoratori di sesso maschile entro i 19 anni rispetto a lavoratrici di sesso femminile, mostra la tendenza delle donne a essere più istruite degli uomini; il 65,3% delle donne ha almeno un diploma (rispetto al 60,1% degli uomini); le laureate arrivano al 23,1% (rispetto al 16,8% degli uomini) (ISTAT, 2022). Si può osservare che il divario di genere nel tasso di occupazione (55,7% contro 75,8%) si riduce al crescere del livello di istruzione (31,7 punti per i titoli bassi, 20,3 per i medi e 7,3 punti per gli alti) (ISTAT, 2022). Inoltre, per le giovani donne che decidono di abbandonare gli studi, ottenendo al più un titolo secondario inferiore, le possibilità di occupazione rispetto ai loro coetanei maschi sono di gran lunga minori (20,8% rispetto a 41,9%) (ISTAT, 2022).
DENUNCE DI INFORTUNIO- Le regioni con le percentuali più elevate di denunce totali di infortunio nel quinquennio (2017-2021) dei lavoratori sotto i 19 anni sono: Lombardia (76.942), Emilia Romagna (40.000), Veneto (39.810) e Piemonte (31.997) che da sole ricoprono più del 50% delle denunce di infortunio nazionali.
INFORTUNI CON ESITO MORTALE- Tra il 2017 e il 2021 sono state 7 gli infortuni con esito mortale per i minorenni sotto i 14 anni e 67 per la fascia di età 15-19 anni. Sebbene il numero di denunce di infortunio sia stato maggiore nella fascia di età sotto i 14 anni, gli infortuni con esito mortale sono fortemente sbilanciati verso la fascia di età 15-19 anni.
La Regione Veneto rappresenta la prima Regione per infortuni con esito mortale. Abruzzo, Basilicata, Sardegna, la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta non registrano nessun infortunio con esito mortale nel quinquennio preso in esame.
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18 maggio 2023- L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’UNICEF Italia lanciano, per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa di sensibilizzazione “DIRITTI IN COMUNE– Nelle politiche comunali ogni bambino e adolescente conta” per ricordare e celebrare il 32° anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Con questa iniziativa i Comuni sono chiamati a compiere gesti simbolici per diffondere la conoscenza dei diritti dei bambini e dei ragazzi fra i cittadini e rinnovare l’impegno delle amministrazioni comunali per garantire l’attuazione della Convenzione ONU. Quest’anno l’iniziativa, oltre a sensibilizzare sui diritti sanciti dalla Convenzione ONU, avrà un focus sull’importanza della valorizzazione dei dati sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, per sostenere che i bambini e gli adolescenti contano e possono contare su amministrazioni comunali impegnate per offrire servizi a loro misura.
“Le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini – ha commentato Antonio Decaro, presidente dell’ANCI – sono il nostro futuro e ogni sforzo va fatto perché queste giovani generazioni crescano nella sicurezza, nella consapevolezza, vedendo pienamente tutelati i propri diritti. Questa missione rientra pienamente nella missione dei sindaci e nella loro responsabilità verso le comunità. La rete dell’ANCI si è sempre impegnata affinché le esigenze delle giovani generazioni fossero centrali negli atti di programmazione, negli investimenti, nelle scelte politiche e amministrative dei Comuni, con particolare attenzione alle situazioni più difficili: i minorenni affidati ai servizi sociali, e quelli la cui giovane esistenza è già segnata da esclusione, povertà, sfruttamento, violenza.
“Rilanciamo oggi l’azione che ANCI conduce ormai da anni sulla base del protocollo sottoscritto con UNICEF Italia: una collaborazione molto positiva che sostiene le amministrazioni comunali nell’attività di scambio di informazioni e di esperienze, e che aiuta noi sindaci a pensare e mettere in cantiere iniziative concrete dalla parte dell’infanzia”.
“DIRITTIINCOMUNE’ è rivolta a tutte le amministrazioni comunali e ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo fondamentale che i Comuni sono chiamati a svolgere perché i diritti dell’infanzia e l’adolescenza non rimangano solo principi ma trovino attuazione concreta nelle azioni e nelle politiche che i Comuni adottano quotidianamente” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia “Quest’anno l’iniziativa è dedicata all’importanza di affiancare alla preziosa conoscenza diretta che ogni amministratore ha del territorio in cui opera, anche una conoscenza analitica della condizione di vita di tutti i minorenni presenti nel Comune, in modo che si possano programmare politiche basate su evidenze che permettano di rispondere con i servizi più adatti ai reali bisogni e alle aspettative, della popolazione più giovane “.
I Comuni sono invitati a dedicare una seduta di Giunta o di Consiglio all’anniversario, a diffondere i materiali realizzati per l’iniziativa in tutti i luoghi e gli uffici pubblici e a promuovere l’iniziativa con l’hashtag #dirittincomune27maggio attraverso l’attività sui social, o sul web dedicando una pagina del proprio sito all’iniziativa.
“DIRITTI IN COMUNE” è l’attività che ANCI e UNICEF hanno promosso insieme negli ultimi anni, grazie al Protocollo siglato nell’ambito del Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti, volto a valorizzare il ruolo strategico che le amministrazioni locali hanno nel dare piena attuazione alla Convenzione ONU.
Tutte le informazioni per aderire e i materiali sono disponibili alla pagina www.unicef.it/diritti-in-comune dove sarà presente anche l’elenco aggiornato delle Città che aderiranno promuovendo le azioni suggerite.