Università Mediterranea di Reggio Calabria
Si è aperta la prima Masterclass intensiva dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sui temi del progetto rigenerativo per i cambiamenti climatici, alla presenza del Rettore Giuseppe Zimbalatti, del Direttore Adolfo Santini, della delegata alla RUS di Ateneo Prof.ssa Marina Mistretta, dalla prof.ssa Consuelo Nava Direttrice della Masterclass e del Laboratorio universitario ABITAlab che ha promosso l’iniziativa di alta formazione, riconosciuta tra le esperienze avanzate di alta formazione per studenti e professionisti.
In collaborazione con il Nature-City Lab dell’Università della Basilicata e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Reggio Calabria, intervenuti all’apertura, insieme a Pensando Meridiano e PMopenlab e con il patrocinio della RUS nell’iniziativa del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, ABITALab propone dal 5 maggio al 1° giugno 2023 presso la Cittadella Universitaria un’attività di “high education”/Alta Formazione sui temi del progetto ecologico avanzato, con gli strumenti del Design Rigenerativo e del suo controllo digitale, attraverso l’applicazione computazionale, con l’uso di programmi e strumenti avanzati. Sempre più le agenzie di progettazione in ambito internazionale e nazionale e gli ambiti competitivi delle opportunità del PNRR, intraprendendo attività progettuali complesse dal punto di vista della sostenibilità e della resilienza a scala locale e globale, richiedono competenze e abilità nelle strumentazioni proposte e sui temi discussi nella Masterclass.
La Masterclass ha l’obiettivo di trasferire conoscenze e skills nel campo “dell’Architettura Avanzata per la Transizione Ecologica e Digitale”, acquisendo capacità in ambito di analisi climatica e sua modellazione previsionale in scenari di cambiamento climatico e di contesto “site specific”/localizzato, ai fini di utilizzare dati e modellazione per produrre progettualità alla scala urbana, di edificio e di sistema, controllando impatti e comportamenti di tipo ambientale e energetico nel rapporto tra sistemi fisici e risorse naturali e loro effetti, nella fase di predesign e di sviluppo del progetto, per le trasformazioni dell’ambiente costruito verso la decarbonizzazione.
I docenti e i lecturers della Masterclass sono tra i riconosciuti esperti nel settore, con esperienze di sviluppo, applicazione e trasferimento al campo dell’Architettura, delle questioni scientifiche e culturali e degli strumenti del Progetto Digitale per i Cambiamenti Climatici, a livello nazionale e internazionale.
Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti è intervenuto dando il benvenuto ai 66 iscritti della prima Masterclass intensiva dell’Ateneo reggino “il programma è molto inteso e da corpo in maniera sostanziale alla mission del nostro Ateneo e del sistema universitario nazionale, quello pubblico in particolare per cercare di elevare il più possibile l’asticella della formazione dei nostri giovani laureati. Inoltre trovo molto interessante e molto utile il coinvolgimento della RSU – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile – che qui rappresentata dalla prof.ssa Mistretta, perché è un collegamento Global molto importante ”
La Direttrice della Masterclass prof.ssa Consuelo Nava dichiara “ Questa prima edizione della Masterclass ci restituisce una risposta di grande interesse, con l’anno accademico ancora in corso, nella sua forma blended abbiamo 66 partecipanti, tra i 46 in presenza studenti degli ultimi anni del Corso di Laurea in Architettura, Dottorandi della nostra Università e professionisti e poi tra i 20 a distanza ci seguono gli studenti dell’Università della Basilicata, i dottorandi ei ricercatori dell’Università di Trento, di Genova, Firenze, La Sapienza e Roma 3, Napoli. Un interesse per i temi che il nostro Laboratorio pratica ormai da anni nelle attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico, con un network di ricercatori e esperti che a livello internazionale ci riconoscono un particolare modo di trasferire l’innovazione nel progetto ecologico per la transizione. Sono davvero grata per l’interesse e se tutto questo è possibile si deve certamente all’abnegazione, la passione e la serietà con cui i giovani ricercatori del laboratorio e gli studenti che lo frequentano, si impegnano quotidianamente nelle attività che conduciamo e trasferiamo. Li ringrazio di vero cuore, questa esperienza si allargherà a altri studenti e ricercatori e ci renderà un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale”
Si terrà venerdì 21 aprile 2023 alle ore 17,30 presso il Salone del DI.GI.ES. (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane) in Via dei Bianchi il primo degli incontri del ciclo “I Venerdì della Bellezza” promossi congiuntamente dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (Di.Gi.Es.), dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, dall’ AIParC – Associazione Italiana Parchi Culturali, dal Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano e dall’ Associazione Culturale Anassilaos, frutto di sinergia tra Istituzioni (Università e Deputazione) e associazioni che operano attivamente sul territorio al fine di approfondire aspetti e temi dedicati alla bellezza artistica nonché all’archeologia e alla storia. Un ciclo che si svilupperà nel corso dei mesi con relatori sempre diversi. A portare i saluti saranno Daniele Cananzi, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (Di.Gi.Es.) Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giuseppe Caridi, Presidente Deputazione di Storia Patria per la Calabria; Irene Tripodi, Presidente Nazionale AIParC; Domenico Cappellano, Console Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano; Stefano Iorfida, Presidente Associazione Culturale Anassilaos. Al centro del primo evento “L’Arte rinascimentale nel Regno di Napoli nel xv secolo, al tempo degli Aragonesi”, un momento importante e significativo della vicenda artistica del Mezzogiorno se soltanto si pensa alla figura di Antonello da Messina tra i più importanti del Quattrocento che è anche strettamente legato alla nostra Reggio (è infatti ben conosciuto l’atto notarile risalente al 1457 della Confraternita dei Gerbini, di cui tuttora ben poco si sa, che incaricava il pittore di dipingere un perduto gonfalone) e di cui la Pinacoteca Civica conserva due preziose Tavolette (Abramo e gli Angeli e il San Girolamo penitente). A trattare il tema, dopo l’introduzione dello storico Giuseppe Caridi che alle vicende aragonesi ha dedicato due importanti saggi storici, sarà Salvatore Timpano, esperto d’Arte, Vicepresidente dl Comitato Scientifico AIparC, Direttore del Dipartimento Arte e Patrimonio Materiale e Immateriale AIparC.
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L’11 aprile presso il Rettorato dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha avuto luogo la conferenza stampa per la presentazione, nell’ambito Piano Strategico delle Infrastrutture di Ricerca la Research Infrastructure “Dìaita Lifestyle” la prima IR volta alla messa a sistema delle competenze interne della Mediterranea sul tema specifico e al consolidamento del network nazionale ed internazionale ad esse collegate, con l’obiettivo di elevare un bene immateriale dell’Umanità, che è parte della nostra cultura, la Dieta Mediterranea, a modello di sviluppo. La IF Diaita, dovuto tributo alla nostra radice magno-greca, è un’importante opportunità per creare nuove sinergie tra il mondo accademico, il miglior tessuto industriale, quello che innova e vuole innovare, e gli Enti locali che attraverso idonee politiche di sviluppo possono incidere sul futuro della Calabria. Un modello di sviluppo, quello proposto, che pone il cibo e le filiere alimentari sostenibili al centro di un processo di ‘design territoriale’ , con una forte connotazione innovativa conseguente alla volontà di interconnettere ricerca e innovazione con i principali settori di sviluppo qualiil turismo, l’ambiente, le risorse storiche, artistiche, culturali, artigianali, naturali e paesaggistiche in cuil’esperienza enogastronomica è intrisa di una nuova dimensione narrativa basata su identità e quindi autenticità dei prodotti, sicurezza, salute.
Questo modello, basato sullo stile di vita mediterraneo, consente di affrontare il futuro, rispondendo, per un verso, alle sfide che gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 impone e la nuova strategia Farm to Fork Europea per la riduzione degli impatti ambientali e nel contempo, creare le condizioni per “Restare in Calabria” e supportarne lo sviluppo socio-economico. Alla conferenza stampa hanno partecipato il prof. Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il prof. Giovanni Enrico Agosteo, Direttore del Dipartimento di Agraria UniRC, la prof.ssa Mariateresa Russo Prorettrice ai Grandi Progetti di Ateneo e Infrastrutture di Ricerca e, per la Regione Calabria, l’On. Gianluca Gallo, Assessore Agricoltura e la dott.ssa Giuseppina Princi, Vice Presidente della Giunta.
Il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, prof. Giuseppe Zimbalatti si è soffermato sull’importanza della presentazione odierna che ha l’obiettivo di coniugare la ricerca scientifica nel settore agricolo ed agroalimentare con l’esigenza di valorizzare la Calabria attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti, molti dei quali identitari e, a pieno titolo, componenti della dieta Mediterranea. Una ricerca multidisciplinare ed interdipartimentale che si mette in rete con i principali attori istituzionali del territorio, il mondo produttivo ed imprenditoriale.
Il prof. Agosteo, Direttore del Dipartimento di Agraria, è intervenuto dichiarando” che è importante disporre di una rete organizzata di laboratori afferenti a specifici topics per consente di formare laureati che, grazie ai tirocini curriculari nelle aziende, alla partecipazione ai teams di ricerca, potranno sostenere in concreto il costante scambio di esperienze e competenze fra l’accademia, mondo delle imprese e le esigenze del territorio, nonché le politiche volte a sostenere lo sviluppo”.
L’infrastruttura di Ricerca Diaita è stata illustrata dall’intervento della prof.ssa Mariateresa Russo, Docente di chimica e sicurezza degli alimenti UniRC e Prorettrice ai Grandi Progetti di Ateneo e Infrastrutture di Ricerca. “La Diaita mette in Rete le competenze di laboratori afferenti a tutti i Dipartimenti dell’Ateneo e accomunati da collaborazioni che si sono consolidate negli anni e da nuove sfide. Le infrastrutture di Ricerca sono un asset fondamentale per la ricerca scientifica -dichiara la prof.ssa Russo –,sono un fattore determinante della qualità oltreché della possibilità stessa di fare ricerca. Includono gli asset materiali e, soprattutto, il capitale umano, tutti quei ricercatori, quei talenti che coraggiosamente sono rimasti in Calabria e, tra mille difficoltà e tanto entusiasmo ci consentono di dare vita a strutture come quella che oggi abbiamo presentato. IR che sono al tempo stesso occasione di crescita e occasione di ritorno ed attrazione, un formidabile veicolo per consolidare la reputazione delle nostre università troppe volte superficialmente poco considerate. Ma è l’impatto atteso dalla creazione di queste infrastruttura che ne fa uno strumento di grande interesse: esse sono potenzialmente in grado di creare occupazione qualificata dentro la ricerca e, attraverso la ricaduta della ricerca sul settore economico creare nuova occupazione professionale, supportare la competitività delle imprese innalzare la qualità della didattica, e quindi dei futuri professionisti”
La IR-Diaita in questo momento opera con progetti finanziati dalla Regione Calabria in ambito POR R&S, con il Living Lab dal titolo,- conclude la Prorettirce prof.ssa Russo – “Modelli innovativi e piattaforme prototipali avanzate per il recupero identitario della Dìaita Mediterranea, che attraverso un ambizioso percorso di co-progettazione con le imprese partner (Dolciaria Monardo, Colacchio Food Synapsis srl, Polo di Innovazione Future Food Med) gli enti locali aderenti (tra cui i comuni di Tropea, Parghelia e Gerocarne), le scuole, i cittadini, i professionisti, mira a definire soluzioni innovative basate sull’ICT, per sviluppare un modello di certificazione di sistema dello stile di vita Mediterraneo, nell’ambito dal quale prenderà corpo la Diaita Academy, con percorsi formativi su gastronomia mediterranea tra tradizione innovazione e funzionalità del cibo, transizione digitale e transizione ecologica dei sistemi alimentari identitari, la proposta di un distretto delle città creative gastronomiche della Calabria (in ambito UNESCO). modello delle “case mediterranee” certificate, unitamente alla valorizzazione paesaggi identitari.
“Nella stesura del Piano Nazionale per il mare inseriremo uno specifico capitolo dedicato all’erosione costiera”. Lo ha annunciato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci intervenendo in videoconferenza da Roma, al convegno sul tema “Difesa, restauro e valorizzazione delle aree costiere” promosso dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Ingegneria, in collaborazione con gli Ordini degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria, della Calabria e della Sicilia. “Siamo in un contesto particolarmente difficile – ha aggiunto Musumeci – la giornata dell’acqua istituita, da parte dell’Onu, nel 1993, possa rappresentare un momento di riflessione, non solo per il mondo Accademico, ma anche per i vari attori istituzionali. Una riflessione importante perché abbiamo la necessità di recuperare il tempo perduto”. Ricordando il lavoro fatto in Sicilia, da presidente di quella Regione, Musumeci ha rilevato le difficoltà riscontrate in quella fase, “dalle quali è emersa la necessità – ha sottolineato – di semplificare le procedure della Pubblica Amministrazione, ed intervenire su nodi normativi che vanno ulteriormente sciolti. In Sicilia le procedure sono state difficoltose. Questa vostra giornata costituisce per il Governo una preziosa occasione di arricchimento. Per questo vi chiedo la cortesia – ha concluso rivolgendosi agli organizzatori del Convegno – di farmi arrivare una sintesi della discussione, una riflessione utile alla definizione di azioni concrete in sede legislativa”. (ANSA).
È stato istituito per l’anno accademico 2022-2023 presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dal Dipartimento Patrimonio, Architettura, Urbanistica (PAU), il Master Universitario di II livello in “Economia Circolare, Innovazione Armonica e Sviluppo Locale” diretto dal Prof. Domenico Marino.
Il Master universitario si propone di formare figure professionali con competenze finalizzate alla progettazione e realizzazione di politiche nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione armonica finalizzata ad attivare percorsi di sviluppo locale. In particolare, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in relazione alla sempre più consistente domanda di competenze adeguate che riguardano le politiche di sviluppo locale, l’avvio di circoli virtuosi a livello territoriale e l’innovazione armonica. Il Master presenta un forte carattere di multidisciplinarietà, in quanto coniuga differenti competenze nel campo economico- statistico e aziendale, della programmazione e pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale e della valorizzazione del patrimonio storico-culturale e paesaggistico-ambientale.
Il Master intende formare una figura dinamica e duttile in grado di interagire con il territorio nelle sue diverse componenti socioeconomiche ed istituzionali, dotata di conoscenze e strumenti per condurre, in via preliminare un’opera di sensibilizzazione alla cultura dello sviluppo dal basso. Capace di animare e vitalizzare il territorio, anche facendo da liaison tra i diversi soggetti che vi operano. Capace di mettere in discussione e rimuovere luoghi comuni e resistenze culturali antichi verso l’iniziativa imprenditoriale e ancor più verso le potenzialità di crescita di piccole e piccolissime imprese, spesso vittime di un atteggiamento di rassegnazione e disistima.
Il Master permette di acquisire e sviluppare competenze specialistiche in:
- Politiche di Sviluppo Locale
- Economia dell’innovazione
- Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale
- Urbanistica
- Politica economica regionale
- Programmazione economica
- Metodi di valutazione e metodi quantitativi
- Politiche di sviluppo e politiche regionali e territoriali.
L’intelligenza artificiale e l’innovazione armonica saranno i temi principali e trasversali del percorso formativo
È rivolto a Laureati Magistrali che abbiano conseguito il titolo, in Italia o all’estero, nei Corsi di Laurea secondo il nuovo ordinamento o secondo il vecchio ordinamento
Il Master avrà inizio entro il mese di Febbraio 2022 e sarà ultimato entro e non oltre il 31 dicembre 2023 per una durata complessiva di 1500 ore associate ad un totale di 60 crediti formativi (CFU). La composizione di ogni CFU, equivalente a 25 ore, è definito in 40% di attività frontale e 60% di studio individuale, per tutte le attività. L’erogazione della didattica avverrà in forma mista con didattica in presenza e a distanza.
Il percorso formativo del Master si articolerà in tre ambiti, a propria volta sviluppati in moduli didattici, project work e ricerca-azione. La didattica frontale sarà pari a 30 CFU, di cui 5 CFU ore di seminari, 10 CFU saranno di ricerca/azione e 20 CFU saranno le ore del periodo di stage o di project work (di cui 5 CFU di prova finale). Una dissertazione finale concluderà il percorso formativo. Le migliori dissertazioni verranno pubblicate su una rivista internazionale.
Le iscrizioni sono aperte a partire del 10 novembre 2022 e potranno esser fatte fino al 5 gennaio 2023.
Per informazioni inviare una mail a: lab.irconsult@gmail.com
UniRc: lunedì si terrà il seminario “La Natura in Città: foreste urbane e infrastrutture verdi per la tutela dell’ambiente e dell’uomo”
Lunedì 21 novembre ore 16.30 Aula Seminari Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Località Feo di Vito) si terrà il seminario “La Natura in Città: foreste urbane e infrastrutture verdi per la tutela dell’ambiente e dell’uomo” finalizzato ad integrare il percorso didattico e formativo sia degli Studenti dei Corsi di Studio Triennale e Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali, sia dei Laureati che frequentano i Corsi di Dottorato e di Master attivi presso il Dipartimento di Agraria.
D’altra parte, la rilevanza e l’attualità del tema trattato si inserisce nell’ambito delle iniziative di formazione e di aggiornamento rivolte ai Professionisti del settore, su cui è attiva una collaborazione tra il Dipartimento di Agraria dell’Università “Mediterranea” e la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali della Calabria. La relazione centrale del Seminario sarà tenuta dal Prof. Carlo Blasi, Professore Emerito di Ecologia vegetale presso l’Università La Sapienza di Roma e componente del gruppo di lavoro per la programmazione e l’attuazione del PNRR in materia di forestazione urbana che, tra le altre, costituisce una “misura di accompagnamento” alla transizione ecologica. Su questi aspetti, peraltro, vi è un diretto coinvolgimento del Dipartimento di Agraria che supporta, da un punto di vista tecnico-scientifico, le attività di progettazione e monitoraggio di diversi interventi di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana sul territorio della Città metropolitana, uno dei quali in corso di realizzazione proprio sulla collina che ospita il Dipartimento.
L’impegno a individuare insieme ogni strumento utile – borse di studio, itinerari formativi e non solo – per migliorare le occasioni di studio e apprendimento. che possano consentire ai giovani di realizzare i loro progetti di vita in Calabria.
Con queste finalità si è tenuto un incontro a Palazzo Campanella tra il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e il rettore dell’ “Università Mediterranea” di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti.
Per Mancuso: “Il ruolo delle nostre Università, quali aggregatori e propulsori di cultura e innovazione, è fondamentale per consentire alla Calabria di affrontare le sfide del momento. E’ necessario realizzare processi di sviluppo sostenibile, che blocchino il fenomeno drammatico dell’emorragia costante di giovani, costretti, al termine del loro percorso di studi, a lasciare la loro terra in cerca di opportunità che qui vengono loro negate”.
Il Presidente ha rivolto i suoi complimenti al Rettore Zimbalatti “per l’impegno che sta dispiegando, mirato al potenziamento di un Ateneo che rappresenta un qualificato punto di riferimento per l’intera Calabria. Un’eccellenza con cui il Consiglio regionale intende avere relazioni proficue e sinergiche, proseguendo sul solco tracciato dal protocollo di intesa tra Università e Consiglio Regionale e che ha come principale obiettivo la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per garantire il diritto allo studio e alla cultura”.
Il Rettore dell’Università Mediterranea si è soffermato sui risultati conseguiti nel corso degli anni, ultimo in ordine temporale: il terzo posto tra gli Atenei statali fino a 10.000 iscritti nella classifica Censis 2022. L’Ateneo reggino passa dal sesto posto del 2021 al terzo del 2022, con un punteggio complessivo di 86,5. Un risultato che testimonia concretamente la bontà del lavoro svolto.
“I dati in nostro possesso -ha evidenziato Zimbalatti- confermano che le percentuali di occupazione post-laurea dell’Università Mediterranea sono in linea con i migliori atenei italiani. Numeri che ci incoraggiano e che vogliamo portare all’attenzione di tutte le famiglie e giovani calabresi. La qualità e varietà dell’offerta formativa, abbinata ai dati importanti sull’inserimento lavorativo, contente al nostro ateneo di essere competitivo a livello nazionale e soprattutto di assicura alle famiglie calabresi risparmi economici rilevanti, oltre alla possibilità di avere i loro figli vicini e non lontano da casa”.
Stazione sperimentale delle essenze, ok dalla Giunta alla convenzione con la Camera di Commercio e la Mediterranea
Il Comune di Reggio Calabria punta sul rilancio della “Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi”, un luogo simbolo della storia, della ricerca e dell’industria cittadina ospitato in un antico complesso che sorge sul corso Vittorio Emanuele. La giunta comunale, infatti, ha licenziato lo schema di convenzione che, a tale scopo, nelle prossime settimane verrà sottoscritto con la Camera di Commercio e l’Università “Mediterranea”.
L’assessora allo Sviluppo Economico Angela Martino, si è detta «particolarmente soddisfatta per un’operazione che mira a risollevare le sorti di una realtà entrata in crisi negli ultimi venti anni e che può rappresentare un sicuro volano di sviluppo scientifico, industriale, didattico, culturale e turistico per l’intera comunità».
«Siamo ad un punto di svolta», ha affermato la delegata di giunta aggiungendo: «Grazie all’accordo che legherà tre importanti istituzioni cittadine, la Stazione sperimentale potrà tornare ad essere un centro nevralgico per le economie del territorio».
«Il piano di collaborazione – ha spiegato Martino – prevede interventi congiunti finalizzati all’attivazione di un vero e proprio polo di innovazione in grado di gestire, fra le altre cose, una rete istituzionalizzata specializzata per la caratterizzazione e la certificazione delle essenze agrumarie. Attività che riguarderanno tutte le essenze, i succhi e gli altri derivati agrumari, con particolare riferimento al bergamotto, ma non solo».
«Si darà vita – ha proseguito – ad una piattaforma per la ricerca, la formazione, il trasferimento tecnologico mutuabile anche ad altre produzioni agricole ed agroalimentari. Senza contare, poi, la possibilità di organizzare una serie di iniziative di carattere formativo promosse per fornire le conoscenze teoriche e pratiche volte alla qualificazione di specialisti in scienze e tecnologie delle produzioni agrumarie, essenze, profumi o generi alimentari. Importante, dunque, sarà anche il coinvolgimento delle scuole con l’attivazione di corsi per tecnici e la formazione enogastronomica, ma anche e soprattutto delle università che avranno l’opportunità di attingere a percorsi di specializzazione post-laurea in agraria, chimica, biologia o farmacia».
Nella convenzione rientrano, ancora, il rilancio dell’Orto botanico, sito sul viale Calabria, che andrà in gestione per «incentivare le specie maggiormente rappresentative del territorio e che sarà adibito a “campo catalogo del bergamotto”» e di un bergamotteto, sito a Pellaro, che il Comune metterà a disposizione per «sperimentazioni e visite guidate ai fini turistici e didattici».
Considerato, poi, il patrimonio bibliografico e tecnologico custodito nel complesso di Corso Vittorio Emanuele, per l’assessora Martino e gli esperti di Camera di Commercio ed Università si potrà allestire «un museo quale centro di documentazione in grado di valorizzare la storia, i luoghi ed i protagonisti della storia del bergamotto». In questo luogo, si potranno organizzare visite sensoriali «capaci di far “vivere” le antiche modalità estrattive delle essenze, immergendosi in una realtà virtuale tale da sperimentare il connubio tra prodotto, territorio e la sua valenza storico-culturale».
«Insomma – ha concluso – stiamo per chiudere una delle principali linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, seguite in continuità dal sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, che con la giunta comunale ha colto pienamente l’importanza di valorizzare al massimo un bene con un potenziale enorme sotto tantissimi aspetti. L’intesa raggiunta con Camera di Commercio ed Università rappresenta un elemento di garanzia affinché la Stazione sperimentale delle essenze possa finalmente tornare ad acquisire il ruolo, a lei più consono, di snodo e punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo del territorio. La sinergia istituzionale fondata su intenti comuni di crescita è, sicuramente, l’elemento chiave perché si raggiungano traguardi decisivi per la città che lasceremo alle future generazioni».