Giunge alle battute finali la quarta edizione del “Corso di Alta Formazione in Diritto e Management sanitario”, promosso dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria con la preziosa ed autorevole collaborazione dell’Università Mediterranea.
Si è trattato di un Corso rivolto alla dirigenza sanitaria, sostitutivo di quello che una volta era l’idoneità a primario, con l’obiettivo di fornire alla stessa tutte quelle necessarie informazioni per poter gestire poi, nel migliore dei modi, tutte le diverse complessità che la Sanità italiana quotidianamente deve affrontare. Ed in un momento in cui l’efficienza organizzativa e la formazione rappresentano davvero due preziosi cardini su cui poggia l’intero sistema sanitario.
“Con oggi si conclude il percorso formativo di management sanitario – spiega il dottore Domenico Pistone, consigliere dell’Ordine e referente del Corso proprio perché promotore e ideatore dello stesso – un percorso voluto fortemente dall’Ordine, dal presidente Pasquale Veneziano e da tutti i consiglieri e con la preziosa collaborazione dell’Università Mediterranea con la quale abbiamo instaurato da tempo un rapporto che ci ha portato a concludere ben 4 edizioni del Corso, compresa quest’ultima. L’esame di oggi, cui hanno partecipato trenta colleghi, è consistito in alcuni test a risposte multiple. Un compito che consentirà, a chi ha superato la prova, di essere abilitato al management sanitario, cioè un titolo che si acquisisce dopo un corso che dura tre mesi con 120 ore di lezione. L’utilità di questo corso è che i vincitori potranno svolgere, successivamente, funzioni di dirigente sanitario di secondo livello, ex primari ospedalieri, direttore Sanitario, di Dipartimento o di Distretto. Al termine del corso abbiamo riscontrato una fattiva partecipazione, una classe molto attenta ed un eccellente corpo docenti organizzato dalla stessa Università Mediterranea. Le lezioni, a causa della pandemia, si sono svolte in dad ma nonostante le difficoltà dei sistemi il corso è andato molto bene con piena soddisfazione da parte dei docenti e dei colleghi. Adesso sarà compito della Regione Calabria, acquisiti tutti i documenti dei partecipanti compreso il test finale, a consegnare i diplomi di abilitazione”.
Per il vicepresidente dell’Ordine, Giuseppe Zampogna, il corso in Management sanitario rappresenta un altro fiore all’occhiello per l’Ordine dei medici. “Grazie al suo conseguimento i medici possono accedere al concorso di direttore di struttura complessa ed è meritorio il partenariato tra l’Università e l’Ordine perché, tra l’altro, evita peregrinazioni e viaggi, io stesso ho conseguito il titolo all’Università Bocconi di Milano con costi elevatissimi, senza creare disguidi con l’attività lavorativa e con gli impegni familiari”.
E’ poi la volta del segretario dell’Ordine, dottore Vincenzo Nociti. “Vorrei esprimere un ringraziamento a tutti i colleghi che hanno partecipato a questi ultimi corsi – dichiara il Segretario – perché dimostrano ancora di più la capacità, la voglia di voler approfondire le loro conoscenze, la voglia di formarsi adeguatamente, ed è un fatto importante in questo momento di crisi sistemica che anche al Sud si può fare cultura, e con un valore davvero importante perché non è fine a se stessa ma intanto legata all’Università Mediterranea e a quei concetti che sono di tutela e difesa della salute pubblica. Da questo corso – continua Nociti – usciranno sicuramente medici più preparati e consapevoli anche dal punto di vista metodologico e questo non farà altro che migliorare quelle che possono essere le capacità organizzative e di risposte di management alla sanità stessa, tante volte bistrattata più del dovuto ma sicuramente una Sanità che riesce a dare delle risposte di salute pubblica al cittadino. Un grande ringraziamento al Consiglio dell’Ordine, al dottor Domenico Pistone e, ancor di più, a tutti coloro i quali partecipano assiduamente a questi corsi”.
università mediterranea
Il decano Prof Feleciantonio Costabile ha indetto le elezioni per la nomina del Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Le votazioni si svolgeranno secondo il seguente calendario:
– 18 luglio – prima votazione;
– 19 luglio – eventuale seconda votazione;
– 20 luglio – eventuale terza votazione.
In caso di mancata elezione alla terza votazione, si procederà al ballottaggio ai sensi e per gli effetti di cui ai commi 7 e 8 dell’art. 17 dello Statuto di Ateneo, che si terrà il 22 luglio 2022
Le votazioni avranno luogo nei locali dell’Università Mediterranea, in via dell’Università n. 25, dalle ore 9,00 alle ore 17,00.
Il mandato ha la durata di sei anni e decorrerà dalla data della nomina da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca.
Il prof. Costabile dichiara: “Il senato accademico e il consiglio di amministrazione di Ateneo hanno lavorato in questo mese e mezzo, sotto la mia presidenza, per portare alla normalità tutte le attività interrotte in conseguenza delle interdizioni e hanno subito adottato all’unanimità alcuni provvedimenti in conformità alle sentenze del Tar in materia di funzionamento degli organi e alle disposizioni della c. d. Legge Gelmini sull’esercizio delle cariche accademiche, sentenze e disposizioni inattuate da un decennio. Al di là del merito dei provvedimenti, essi sono un chiaro segnale del ritorno ai principi di legalità, ai quali si è sempre attenuta e ispirata la stragrande maggioranza dei docenti e del personale tecnico e amministrativo. La Mediterranea torna così a presentare alla città e alla Calabria quell’offerta didattica, di cui il Ministero ha riconosciuto l’alta qualità, e quella eccellenza nella ricerca, che è stata sancita per il nostro Ateneo dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università.”
Fondi PNRR: alla Mediterranea incontro tra Ateneo e Città Metropolitana
Si è svolto presso l’Aula Seminari del Dipartimento PAU, Patrimonio, Architettura, Urbanistica, dell’Università Mediterranea l’incontro dal titolo “PNRR e politiche di Sviluppo locale”. Dopo i saluti del professor Tommaso Manfredi, Direttore del Dipartimento, e la preziosa introduzione del professor Domenico Marino, il convegno si è sviluppato attraverso gli interventi dei relatori chiamati a portare le proprie testimonianze, il proprio know-how e ed il proprio approccio alla delicata questione dell’utilizzo, della programmazione e dell’attuazione dei bandi e dei relativi fondi previsti dal PNRR.
Gli interventi si sono concentrati sui punti ritenuti cruciali per il miglior utilizzo delle opportunità offerte da questo straordinario strumento della Comunità Europea con ha messo a disposizione la maggiore quantità di risorse proprio per il nostro Paese.
La sinergia con l’Università va a sviluppare e rafforzare una sinergia rivelatasi fondamentale, sia per la preziosità del suo apporto tecnico-scientifico che per il suo sostegno fattivo allo sforzo posto in essere dalla stessa Città Metropolitana, come soggetto attuatore, che in questi mesi di attività, dal varo del nuovo Piano di Ripresa e Resilienza, grazie anche all’impostazione di fondo impressa nelle linee di indirizzo dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha prodotto risultati, ad oggi, eccellenti.
I Piani Urbani Integrati ne sono esempio brillante. “Tutti i comuni della nostra provincia – ha spiegato il sindaco ff Carmelo Versace – sono stati coinvolti da attori principali nei progetti presentati, poi tutti finanziati, e gli iter per la loro attuazione già tutti avviati”.
“I tempi sono stretti – hanno ricordato nei loro interventi i dirigenti della Metrocity Pietro Foti, Francesco Macheda e Mariateresa Scolaro – ed è necessario quindi attuare fattivamente questa pratica virtuosa, tra soggetti protagonisti dei territori interessati, per evitare di sprecare le occasioni enormi che il PNRR offre, integrandolo, eventualmente ed ove necessario, anche con i POR che funzionano sì in modo diverso, ma diventano spesso programmaticamente complementari”.
Tutti concordi su una linea guida fondamentale che diventa quasi il leit-motiv di questo proficuo confronto: “servono progetti utili in grado di sanare, rigenerare, creare sviluppo permanente nei territori cristallizzandone i risultati nel tempo. Stesso approccio e stesso spirito rispetto al settore della Formazione che non può più permettersi di essere scollegato dall’ordinaria offerta didattica, per consentire, soprattutto, una professionalizzazione delle figure che ne consenta l’inserimento fattivo all’interno di servizi e sistema produttivo: “pensare globale, agire locale”.
“L’Università insieme alla Città Metropolitana può svolgere un ruolo molto importante nella gestione dei bandi del Pnrr – ha dichiarato a margine il Professor Domenico Marino, promotore dell’iniziativa – soprattutto in quella fase delicata che è la programmazione. Il nostro territorio avrà la possibilità di utilizzare una mole importante di risorse, che però dovranno rispettare vincoli molto stringenti ed essere ben programmate e ben spese nei tempi previsti. Ritardare o programmare male può significare la perdita di risorse. E quindi è importante in quest’ottica lavorare in maniera sinergica tra gli Enti locali per il recupero della capacità progettuale ed è chiaro che l’Università su questo aspetto può giocare un ruolo decisivo”.
Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace, in piena sintonia con i relatori, ha infine rimarcato “l’assoluta necessità di una produttiva collaborazione con l’Università che vada oltre la stessa scadenza del PNRR”. “Collaborazione – ha spiegato Versace – che deve partorire un vero e proprio protocollo programmatico-operativo di governance del territorio”.
“Versace ha concluso comunicando ai presenti che “il Piano Strategico Metropolitano, dopo lo stop per la pandemia, ed una necessaria fase di aggiornamento alla luce delle nuove esigenze scaturite proprio dalla fase di ripartenza, è finalmente in dirittura d’arrivo per la sua approvazione in Consiglio Metropolitano e diverrà strumento indispensabile di governo dei territori offrendo loro finalmente una visione di sviluppo più coerente all’attualità”.
Università Mediterranea: torna il simposio internazionale “New Metropolitan Perspectives”
Si terrà dal 25 al 27 maggio il Simposio Internazionale “New MetropolitanPerspectives”, promosso dai laboratori LaborEst e UNESCO MedLab dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La quinta edizione conferma il carattere multidisciplinare dell’evento dedicato alle Città Metropolitane e approfondirà, in particolare, le dinamiche Post COVID-19 e la Transizione Verde e Digitale nelle nuove prospettive metropolitane e di ritorno ai borghi, sottolineando il ruolo della conoscenza e dell’innovazione per l’attrattività dei territori.
40 sessioni scientifiche, 5 eventi speciali, oltre 300 articoli presentati da circa 200 studiosi provenienti da tutto il mondo, 6 società scientifiche partner: questi alcuni dei numeri che danno un’idea della rilevanza attribuita all’iniziativa dalla comunità scientifica internazionale.
Le tre giornate del simposio si avvieranno mercoledì 25 maggio (9.00 UTC+1) presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con una cerimonia di apertura a cui prenderanno parte autorevoli oratori internazionali: Ron Boschma (Utrecht University), Francesca Moraci (Mediterranea University of Reggio Calabria), Jozsef Benedek (Babeș-Bolyai University and Miskolc University), Federico Butera (prof. Emeritus, Polytechnic of Milan) e Andrè Torre (President of the European Regional Science Association), punti di riferimento nel dibattito scientifico internazionale sulle tematiche del simposio.
Il mercoledì pomeriggio vedrà invece l’apertura delle Sessioni Scientifiche riservate agli studiosi con coordinatori nazionali e internazionali, a cui verranno affiancati momenti di trasferimento della conoscenza scientifica al territorio, attraverso gli Eventi Speciali in programma. Tra questi, sono previsti due workshop, entrambi curati dall’UNESCO Med Lab: uno dedicato alla candidatura del Viaggio di Ulisse come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, l’altro dedicato all’Itinerario Culturale CoE “Iter Vitis”, con i comuni di Brancaleone, Ferruzzano, Bruzzano e Staiti e il Club per l’UNESCO di Campo C., Costa Viola e Aspromonte, che di recente hanno aderito all’Itinerario.
I lavori proseguiranno giovedì 26 con un fitto programma di Sessioni Scientifiche ed eventi speciali, tra i quali la “Giornata ICOMOS” sul Turismo Culturale, coordinata da Maurizio Di Stefano (Presidente di ICOMOS Italia), Francesco Calabrò (Direttore UNESCO MedLab – Editor del Simposio NMP2022) e Roberta Alberotanza (Responsabile sezione Itinerari Culturali – UNESCO MedLab), ed incentrata sulla presentazione della nuova Carta ICOMOS del Turismo Culturale e sul dibattito di tematiche inerenti all’organizzazione dei sistemi territoriali e all’internazionalizzazione dell’offerta.
Il simposio si concluderà venerdì 27 con le cerimonie di consegna del Premio Edoardo Mollica destinato a giovani ricercatori, e del Premio Valeria Morabito rivolto a giovani talenti nel campo della comunicazione del patrimonio culturale. A seguire, la tavola rotonda di sintesi finale dei risultati del simposio.
Tra gli eventi collegati al simposio si segnala la mostra dedicata agli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, curata da Roberta Alberotanza (Task Force per la Presidenza Italiana del Comitato dei Ministri presso il CoE), che sarà esposta al Museo Archeologico Nazionale fino al 12 giugno.
Università Mediterranea, presentata la nuova offerta formativa per l’a.a. 2022-2023
L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria prosegue nel percorso a garantire percorsi formativi di qualità, al passo coi tempi e adeguati alle aspettative degli studenti iscritti. L’offerta formativa per l’a.a. 2022-2023 consolida le molteplici opportunità già in essere e introduce nuovi corsi di studio. Si compone di 24 corsi di studio tra I e II livello, dei quali 12 di laurea triennale (2 inter-ateneo),9 di laurea magistrale biennale (1 inter-ateneo) e 3 di laurea magistrale quinquennali a ciclo unico. Si prospetta, quindi, un ventaglio di possibilità e prospettive formative ben orientate all’ingresso nel mercato del lavoro.
I corsi di studio di I e II livello coprono un ampio campo d’azione forte del progressivo incremento delle ramificazioni curriculari, che son passate dai complessivi 26 curricula nell’a.a. 2018-2019 (considerando anche i corsi di studio non articolati internamente) ai 49 curricula nell’a.a. 2022-2023.
E’ il frutto di un dinamico lavoro vigile e certosino di verifica volta al miglioramento qualitativo della formazione e all’ampliamento degli sbocchi occupazionali, basato sul monitoraggio e sulla valutazione della domanda espressa dal mondo della scuola, delle professioni, delle imprese e delle altre parti sociali.
L’offerta formativa di III livello conferma diversi corsi di dottorato di ricerca negli ambiti di Agraria, Architettura, Giurisprudenza-Economia e Ingegneria, 3 corsi di specializzazione e 7 master di primo e di secondo livello.
Le Aree della Mediterranea di Reggio Calabria
AGRARIA offre 7 corsi di studio, 4 di laurea triennale e 3 di laurea magistrale biennale, che abbracciano le tre principali filiere produttive, agricola, forestale-ambientale e alimentare e, da ultimo, le scienze biologiche. Punta sui miglioramenti qualitativi nel campo delle “Scienze e tecnologie agrarie”, delle “Scienze forestali e ambientali” (al I livello con i 2 curricula in “Ambiente e paesaggio agro-forestale” e in “Progettazione delle aree verdi”, al II livello con i 2 curricula in “Gestione dell’ambiente e degli ecosistemi forestali” e in “Gestione delle aree verdi”) e delle “Scienze e Tecnologie Alimentari” (al I livello con i 2 curricula in “Scienze e tecnologie degli alimenti” e “Gastronomia e ristorazione”, al II livello con i 2 curricula in “Tecnologie alimentari” e in “Gastronomia e ristorazione”). Per l’a.a. 2022-2023 si aggiunge la novità del corso di laurea triennale in “Scienze Biologiche per l’Ambiente”, inter-ateneo con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, quale sede amministrativa.
ARCHITETTURA offre 3 corsi di studio, 1 di laurea quinquennale e 2 di laurea triennale.Lo storico corso quinquennale in Architettura, con programmazione nazionale degli accessi. Il corso di laurea triennale in “Design” presenta i 3 tre curricula “Product design”, “Design della comunicazione”, “Design per l’indoor/outdoor”. Il corso di laurea triennale in “Tecniche per l’edilizia e il territorio” a orientamento professionale, attivato nell’a.a. 2021-2022, con accesso programmato a livello locale, presenta i 4 curricula “Edilizia e costruzioni”, “Sostenibilità edilizia”, “Pianificazione del territorio” e “Valutazioni immobiliari e gestione legale-amministrativa”.
ECONOMIA conferma 2 corsi di studio, di cui 1 di laurea triennale in “Scienze economiche”, con 2 curricula (“Economico”, “Giuridico-aziendale”), ed 1 di laurea magistrale biennale in Economia.
GIURISPRUDENZA conferma l’omonimo corso di laurea magistrale quinquennale, che dà accesso a tutte le professioni liberali e amministrative
INGEGNERIA offre 7 corsi di studio, di cui 3 di laurea triennale e 4 di laurea magistrale biennale. I percorsi triennali abbracciano i settori dell’ingegneria civile, industriale e dell’informazione; sono, infatti, in offerta 1 corso di laurea triennale completamente rinnovato in “Ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni”, con 4 curricula (“Generale”, “Elettronica e biomedica”, “Internet e sicurezza”, “Homeland security”), 1 corso di laurea triennale in “Ingegneria civile e ambientale per lo sviluppo sostenibile”, con 3 curricula (“Opere civili sostenibili e per l’energia”, “Infrastrutture di trasporto e logistica”, “Tutela dell’ambiente”), 1 corso di laurea triennale in “Ingegneria industriale”, con 4 curricula (“Energy manager”, “Ingegneria gestionale”, “Ingegneria elettrica e dell’automazione”, “Bioingegneria”). Per quanto riguarda il II livello biennale, sono in offerta il corso di laurea magistrale interclasse in “Ingegneria elettrica e elettronica”, di recente attivazione, con 4 curricula (“Circuiti e sistemi elettronici”, “Automazione industriale”, “Impianti dispositivi e circuiti per applicazioni biomediche”, “Electrical and electronic engineering”), il corso interclasse in “Ingegneria per la gestione sostenibile dell’ambiente e dell’energia”, con 2 curricula (“Tutela dai rischi naturali e antropici”, “Gestione energetica sostenibile”), il corso di laurea magistrale in “Ingegneria civile”, con 3 curricula (“Infrastrutture e sistemi di trasporto”, “Geotecnica per lo sviluppo e la sicurezza del territorio”, “Progettazione di strutture civili, di infrastrutture idrauliche e di sistemi per le energie rinnovabili”) e il corso di laurea magistrale in “Ingegneria informatica e dei sistemi per le telecomunicazioni”, che offre la possibilità di specializzarsi in tematiche quali la cyber-security e le reti 5G.
SCIENZE INFERMIERISTICHE e delle SCIENZE SPORTIVE offrono corsi di studio inter-ateneo con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, quale sede amministrativa. Al corso di laurea triennale in “Infermieristica”, abilitante alla professione sanitaria di infermiere, con programmazione nazionale degli accessi e sede delle attività didattiche presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, si aggiunge il corso di laurea magistrale biennale interclasse in “Scienze e tecniche dello sport e delle attività motorie preventive e adattate”, con accesso programmato a livello locale e parte delle attività didattiche curriculari svolte presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
SCIENZE UMANE conferma 2 corsi di studio, rappresentati dal corso di laurea magistrale quinquennale in “Scienze della formazione primaria”, con programmazione nazionale degli accessi, e dal corso di laurea triennale in “Scienze dell’educazione e della formazione”, con 2 curricula (“Educatore per l’infanzia”, “Educatore socio-pedagogico”).
Il Rettore Prof. Feliciantonio Costabile a conclusione della presentazione dichiara “L’offerta formativa della Mediterranea riflette una valutazione altamente positiva riconosciuta alla didattica di Ateneo dal Ministero dell’Università e l’eccellenza della ricerca scientifica attribuita a un Dipartimento (un altro è ora candidato) dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca. L’Università reggina si è del resto collocata al posto 1383 su quasi 20.000 università in tutto il mondo, il che dimostra l’impegno che la ha contraddistinta anche nei servizi erogati agli studenti. Dirò emblematicamente che un laureato in Architettura di Reggio Calabria è coinvolto come responsabile nel restauro della Cattedrale di Notre Dame di Parigi e che diversi studenti laureati in Giurisprudenza sono diventati magistrati dal Piemonte alla Sicilia, superando uno dei concorsi più selettivi del mercato del lavoro nel settore pubblico. E potrei dire altrettanto per le aree di Agraria e Ingegneria. La buona salute finanziaria, le strutture edilizie in ottimo stato, i finanziamenti alla ricerca e alla didattica e agli studenti e i rapporti internazionali di cui questi usufruiscono dimostrano che le vicende giudiziarie, coinvolgenti solo una minima parte del personale docente e tecnico-amministrativo, non sminuiscono l’efficienza e funzionalità di una istituzione, che è un patrimonio consolidato e inalienabile della città e della regione”
Il prof. Feliciantonio Costabile è ufficialmente il nuovo rettore dell’Università Mediterranea
Il Senato Accademico dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ha ratificato la nomina del Prof. Feliciantonio Costabile a Rettore rei gerendae causa dell’Ateneo reggino. Si tratta di un atto dovuto ed indifferibile richiesto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che completa l’iter di insediamento del Decano a seguito delle misure interdittive adottate nei confronti del Rettore e del Prorettore Vicario e finalizzato a garantire il regolare funzionamento della Mediterranea in un periodo centrale per le normali attività di avvio del nuovo anno accademico.
In un clima di grande senso di responsabilità da parte di tutti i componenti del massimo organo di Governo dell’Ateneo reggino, il neo Rettore ha illustrato le tappe che hanno portato alla sua nomina, in assenza di una specifica previsione statutaria di Ateneo.
Il Professore Costabile, nel proprio discorso di insediamento, ha precisato con chiarezza di avere accettato tale ruolo per un chiaro senso di responsabilità e di coscienza della funzione pubblica, richiesta in questi frangenti a tutta la comunità del nostro Ateneo.
“L’Università Mediterranea, – ha dichiarato il Rettore – malgrado quanto emerso dalle indagini giudiziarie, per le quali dobbiamo essere grati alla magistratura, gode di ottima salute sotto l’aspetto delle finanze, ha conseguito il riconoscimento ministeriale dell’eccellenza nella ricerca scientifica per uno dei suoi Dipartimenti e si è collocata al primo posto nella classifica di qualità delle tre regioni italiane più meridionali, ad uno dei primi del Sud Italia e al nr. 1883 a livello mondiale fra poco meno di 20.000 università, cioè nell’ambito delle prime rientranti nel 10%.”
È chiaro che quanto accaduto debba indurre a riflettere su un sistema che, in tutta Italia, sta mostrando limiti evidenti, ma questo non significa, comunque, dimenticare il valore assoluto raggiunto dalla Mediterranea nella didattica, nella ricerca, nelle attività di Terza Missione: “Ormai da circa mezzo secolo, – continua il professore Costabile – con tutti i diversi Rettori che si sono succeduti, la politica culturale nei diversi ambiti di Architettura, Ingegneria, Agraria, Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane, è stata costantemente perseguita anche con convegni ed eventi specifici di alto pregio tanto a Reggio Calabria quanto a Roma, con l’alto patrocinio del nostro Ministero e in collaborazione con altri Atenei italiani ed esteri.”
“Non possiamo dimenticare – evidenzia il neo Rettore con decisione – che, fra i nostri laureati, molti si sono collocati nei ruoli della magistratura, dell’avvocatura, della dirigenza pubblica, dei vari rami dell’ingegneria e dell’architettura, delle scienze agrarie in Calabria e nel resto d’Italia e d’Europa. Questo è il lato luminoso che si cela dietro quello oscuro emerso dalle indagini giudiziarie”.
Il Rettore Costabile conclude con un ringraziamento per l’operato del prof. Giuseppe Zimbalatti Direttore Generale dell’Ateneo – dichiarando – “In queste due settimane di vacatio, si è da subito attivato non solo per ottenere le soluzioni adeguate ai problemi sopravvenuti nel governo accademico, e si è assunto, le responsabilità per evitare la decorrenza dei termini in atti improrogabili, che avrebbero causato danni notevoli nella gestione ordinaria del nostro Ateneo.”
Università Mediterranea, nominato Rettore pro tempore il prof. Feliciantonio Costabile
Il Giuseppe Zimbalatti Direttore Generale dell’ Università di Reggio Calabria informa che – il Ministero dell’Università e della Ricerca, con nota n. 6072 del 03.05.2022, ha comunicato che, a norma di legge, le funzioni del Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione nonché a quelli indifferibili e urgenti, potranno essere pro tempore esercitate dal Decano dell’Università.
Il Decano dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Prof. Feliciantonio Costabile, Ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità, ha accettato oggi stesso di esercitare le funzioni di Rettore.
La misura è stata resa necessaria dai più recenti avvenimenti che hanno visto tristemente coinvolta l’Università Mediterranea in attività di indagine riguardo a concorsi truccati. Per approfondire, ecco il link all’articolo della vicenda:
Sviluppo del territorio: ANVUR premia l’Università Mediterranea, seconda al Sud
Un risultato meritorio, che premia l’impegno di questi anni e la continua ascesa nelle classifiche legate all’impatto dell’ateneo reggino per lo sviluppo del territorio: tra i risultati della VQR, la Valutazione della Qualità della Ricerca rilasciate dall’ANVUR nei giorni scorsi, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria compie un importante balzo in avanti e si posizione al 13° posto nella classifica riguardante la terza missione, ovvero tutte quelle attività a favore dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Il dato è ancor più significativo considerando che l’Università di Reggio Calabria si classifica al 2° posto tra le università meridionali, davanti agli atenei calabresi e siciliani con i quali, tra l’altro, c’è un’intensa e proficua collaborazione su numerosi progetti di ricerca.
Un rapporto continuo e costante, con un forte impegno nello stimolare l’auto imprenditorialità degli studenti: a questo proposito un ruolo importante è stato giocato dai progetti speciali dell’ateneo come il Contamination Lab, nato nel 2014 nell’ambito del programma Restart Italia, lo sportello di assistenza gratuito dedicato alla misura “Resto al Sud” promossa da Invitalia e le singole attività promosse dai differenti Dipartimenti.
Il Contamination Lab di Reggio Calabria è un vero e proprio pre-incubatore, nel quale creatività e opportunità creano percorsi formativi coerenti con i cambiamenti della società della conoscenza. Sin dalla sua nascita il progetto ha garantito agli studenti percorsi di “alfabetizzazione imprenditoriale” attraverso attività di learning by doing, simulazioni pratiche e incontri con esperti di livello nazionale ed internazionale.
Inoltre, il coinvolgimento degli attori principali del sistema locale della ricerca e dell’innovazione (Università, Enti di Ricerca, Camera di Commercio, Confindustria, FinCalabra, Regione Calabria) moltiplica le occasioni di contaminazione ed estende i format educativi e la varietà di attori che interagiscono con gli studenti (ricercatori, startupper, spinoff).
Un risultato importante che consente di guardare al futuro dei nostri studenti con soddisfazione e ambizione, pronti ad affrontare le sfide del prossimo futuro.
Tech4You: Università Mediterranea in prima fila per la creazione dell’Ecosistema dell’Innovazione
Anche l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, tra i protagonisti del progetto Tech4You (Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement), per la creazione dell’Ecosistema dell’Innovazione, presentato in ambito PNRR, Missione 4 – Creazione e rafforzamento di Ecosistemi dell’innovazione come leader territoriali di ricerca e sviluppo, capofila UNICAL.
L’ottima performance del progetto Tech4You già comunicata dal Rettore dell’UNICAL e dal suo delegato, consentirà di dare vita ad un avanzato Ecosistema dell’innovazione articolato in un HUB e 6 Spoke. L’Hub, quale Soggetto Attuatore del progetto è responsabile dell’avvio, dell’attuazione e della gestione dell’Ecosistema e ne faranno parte le Università, gli Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal MUR e altri soggetti pubblici e privati che hanno partecipato al progetto. Gli Spoke sono, invece, i Soggetti deputati alla realizzazione dei Programmi di ricerca ed innovazione in collaborazione con soggetti pubblici e privati affiliati ad esso.
L’Università Mediterranea di Reggio Calabria è soggetto partecipante all’Hub attreverso i dipartimenti di Agraria, Architettura (DARTE e PAU), Ingegneria (DICEAM e DIIES), e del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze della Formazione.
In particolare, il Dipartimento di Agraria è Capofila dello Spoke AGRITECH, dedicato alla transizione digitale e sostenibilità dei sistemi agricoli, forestali e del food.
All’ottima performance che ha visto il progetto Tech4You posizionarsi al primo posto assoluto nella graduatoria nazionale, sia per quanto riguarda gli obiettivi e la qualità scientifica che per l’impatto atteso sul territorio, ha contributo la proposta dei ricercatori di Agraria che hanno progettato, in perfetta sintonia con la strategia “Dal produttore al consumatore” cuore del Green Deal, la prima Digital H-Farm-To-Fork di Italia.
Il progetto si avvale, in una logica di sistema, oltre che delle competenze dei ricercatori del Dipartimento di Agraria quelle dei due dipartimenti di Ingegneria della Mediterranea (DIIES e DICEAM), delle competenze di gruppi di ricerca di UNICAL, dell’Università della Basilicata, del CNR, del CREA, nonché di partner privati tra cui TIM spa.
La Digital H-Farm-To-Forkè pensata come un vero e proprio dimostratore per sviluppare la ricerca, dare corpo al trasferimento tecnologico, supportare la formazione, stimolare la nascita di spin-off e start-up. Integrata da una smart factory costituita da sistemi pilota di food processing, rappresenterà una innovativa ed avveniristica piattaforma di ricerca e di dimostrazione, basata sul paradigma della Smart Food Factory, nella quale sviluppare e valutare congiuntamente modelli di agricoltura di precisone e di trasformazione alimentare in contesti mediterranei. Allo scopo saranno adottate e valorizzate tutte le potenzialità delle Key Enabling Technologies (KET) tra cui robotica, Internet of Things, Big Data, Data Analytics, Data Mining, Intelligenza Artificiale (AI), blockchain per tracciabilità avanzata IOT-based, ICT e tecnologia 5G, ecc. il tutto per rendere disponibili soluzioni avanzate, in accordo con il paradigma dell’Agrifood 5.0, e guidare così la transizione verso modelli sostenibili di produzione alimentare in linea con gli obiettivi di Agenda 2030.
I modelli saranno sviluppati nel pieno rispetto del principio di non arrecare “danni significativi agli obiettivi ambientali” secondo il principio sancito dal Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisca gli investimenti sostenibili.
Lo spoke ‘Agritech’, coordinato dal Prof. Giovanni Agosteo e dalla prof.ssa Mariateresa Russo (Direttore e Delegata a Ricerca e trasferimento tecnologico del dipartimento di Agraria) è, d’altro canto, solo uno degli spoke ai quali, con il coordinamento locale del Prof. Isernia, hanno contribuito in maniera significativa i ricercatori di tutti i Dipartimenti di UNIRC e riguardanti le energie pulite, l’ambiente, il rischio idrogeologico, la protezione del patrimonio culturale, nonché allo Spoke trasversale, di supporto alle varie attività previste, sulle ‘Information and Communication Technologies’.
Concorsi pilotati all’Università Mediterranea: interdetti Rettore, Pro Rettore, docenti e funzionari [NOMI]
Ricercatore, dottorando, assegnista di ricerca, candidato ai corsi di specializzazione, professore ordinario o associato: qualunque fosse il posto desiderato, poco rilevante la meritocrazia, le pubblicazioni o le competenze, a patto di avere la giusta segnalazione.
È quanto accade da anni all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, stando alle indagini della Procura diretta da Giovanni Bombardieri, nell’ambito dell’inchiesta “Magnifica“. A far scattare i sospetti, l’arrivo dell’ennesima denuncia, presentata questa volta da una candidata non vincitrice di concorso, invitata ad “aspettare il proprio turno” e a rinunciare all’azione giudiziaria intrapresa, con la promessa di “riprendere in mano la sua situazione”.
La macchina investigativa ha individuato ben otto membri del personale d’Ateneo chiamati a rispondere delle procedure illecite di selezione tra il 2014 e il 2020, primi tra tutti il Rettore Santo Marcello Zimbone e il suo predecessore, attuale pro Rettore Vicario Pasquale Catanoso. Dieci mesi al primo, dodici mesi al secondo, oltre a un sequestro preventivo da quattromila euro. Assieme a loro, anche quattro docenti: l’ex direttore generale dell’Ateneo Ottavio Salvatore Amaro, il direttore del Dipartimento di architettura Adolfo Santini, il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze umane Massimiliano Ferrara e il professore Antonino Mazza Laboccetta. Interdizione disposta anche per due funzionari dell’Area tecnico-scientifica della Mediterranea: Alessandro Taverriti e Rosario Russo. Inoltrati anche 23 decreti di perquisizione domiciliare e personale, e relativi avvisi di garanzia. Sotto perquisizione, infine, anche i sistemi informatici e telematici in uso all’Università, oltre alla richiesta di consegna di documentazione ritenuta essenziale ai fini probatori.
Gli investigatori, in particolare, ipotizzano l’esistenza di un’associazione dedita alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica nella direzione e gestione dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Una situazione vergognosa che porta tristemente agli onori della cronaca nazionale Reggio Calabria e il suo sistema universitario, nel quale si operavano concorsi decisamente poco trasparenti, portando avanti chiunque avesse la “fortuna” di avere il giusto aggancio. L’ennesimo schiaffo alla cultura, al lavoro e, soprattutto, alla legalità.