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Al Dipartimento Agraria dell’Università Mediterranea focus su verde urbano, salute e tutela delle foreste
Il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha ospitato, il 27 e il 28 marzo, due importanti eventi divulgativi, che hanno messo al centro la sostenibilità ambientale e la valorizzazione del patrimonio forestale.
Il primo incontro “Verde Urbano e Salute”, incardinato nell’ambito del ciclo di seminari Riforest@graria, ha evidenziato il crescente interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica sui benefici del verde urbano per la salute umana, analizzando gli effetti positivi degli spazi verdi sulla salute mentale, fisica e sociale. Il seminario, ponendo l’attenzione sulla necessità di politiche urbane mirate, ha approfondito il ruolo del verde urbano nella mitigazione dell’inquinamento e nel miglioramento della qualità della vita.
L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del Prof. Andrea Proto, Coordinatore del Corso di Laurea triennale in Scienze Forestali e Ambientali, dal Prof. Marco Poiana, Direttore del Dipartimento di Agraria, dal Dott. Salvatore Fuda, Consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e del Dott. Antonino Sgrò, Presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali. La relazione è stata tenuta dal Prof. Giovanni Sanesi, Professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari. L’attività divulgativa rientra all’interno delle azioni previste dal progetto finanziato dal Ministero e coordinato dalla città Metropolitana che ha consentito la riforestazione della collina che circonda la sede del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con oltre 5.000 nuovi alberi.
L’Aula Seminari “F.S. Nesci”, è stata ancora palcoscenico del secondo evento dal titolo “Tuteliamo e Valorizziamo le Foreste per un Futuro Sostenibile”, ciclo di incontri promossi dal Comando Regionale Carabinieri Forestale Calabria in sinergia con i docenti del Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali UNIRC.
L’incontro inserito nel quadro delle celebrazioni per la Giornata Internazionale delle Foreste, istituita dalle Nazioni Unite e celebrata il 21 marzo di ogni anno, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela e gestione sostenibile delle foreste. Alla presenza di numerosi studenti provenienti da diverse scuole secondarie della città, l’incontro è stato moderato dal Col. Giovanni Misceo, Comandante della Regione Carabinieri Forestale Calabria, che nel corso del suo intervento, ha ribadito il fondamentale ruolo di tutela svolto quotidianamente dai Carabinieri Forestali in tutta la regione, impegnati nella difesa e nella sorveglianza del territorio agro-forestale. Il Magnifico Rettore, Prof. Giuseppe Zimbalatti, ha evidenziato l’importanza di questi eventi divulgativi, sottolineando come una corretta informazione e formazione su tematiche di grande rilevanza possano offrire spunti concreti per la pianificazione territoriale e favorire una maggiore sensibilizzazione ambientale.
Il Direttore del Dipartimento, Prof. Marco Poiana, ha ancora una volta sottolineato il valore divulgativo dei due seminari, evidenziando come essi abbiano rappresentato un’importante opportunità per valorizzare gli indirizzi di ricerca e didattica dei vari corsi di studio, con particolare attenzione al Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali. Grazie alla proficua collaborazione con i Carabinieri Forestali, gli Istituti Scolastici, la Città Metropolitana e il mondo professionale, rappresentato dalla Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, le iniziative hanno suscitato vivo interesse, considerata l’ampia partecipazione e il vivo interesse dalla platea presente.
Reggio: grande partecipazione allla “Mediterranea” per il ciclo di seminari “Coltivare il Sé: riconoscere il talento”
Mercoledì 26 e giovedì 27 marzo, il Dipartimento DiGiES dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha ospitato il ciclo di seminari “Coltivare il Sé: riconoscere il talento, sviluppare le competenze trasversali e promuovere l’occupabilità”. L’iniziativa, rivolta a studenti, laureandi e laureati, ha riscosso grande partecipazione, confermando l’importanza di eventi formativi dedicati all’ingresso nel mondo del lavoro.
L’evento è stato promosso dal Gruppo Studentesco Themis, sotto la presidenza di Andrea Fuda, in collaborazione con il Settore Job Placement dell’Ateneo.
Grazie all’impegno di Themis, il ciclo di seminari ha potuto offrire agli studenti un’opportunità concreta di crescita professionale e personale, sottolineando l’importanza del dialogo tra università e mondo del lavoro.
I due incontri hanno affrontato temi fondamentali per la carriera professionale: la stesura del curriculum vitae e la ricerca attiva del lavoro. Relatrici d’eccezione sono state la Prof.ssa Marianna Capo, docente di Pedagogia dell’Orientamento e referente scientifico dell’evento, e Anna De Angelis, Responsabile del Settore Job Placement dell’Ateneo.
Questo percorso formativo si inserisce tra le attività di Orientamento in uscita, con l’obiettivo di accompagnare i giovani nel passaggio dall’Università al mondo del lavoro, fornendo strumenti pratici e strategie efficaci per affrontare le sfide del mercato occupazionale.
Il successo dell’iniziativa dimostra quanto sia fondamentale integrare la formazione accademica con percorsi mirati allo sviluppo delle competenze trasversali, per rendere i giovani più consapevoli e competitivi nel panorama professionale attuale.
Reggio: alla Mediterranea il V Seminario internazionale ‘Implicazioni economiche e politiche dell’IA’
Si è svolto il 17 e 18 marzo 2025 presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria il V° Seminario internazionale “Implicazioni economiche e politiche dell’intelligenza artificiale”, un’importante iniziativa rivolta a scienziati, professionisti, operatori economici e rappresentanti istituzionali interessati al fenomeno emergente delle tecnologie AI.
Il tema centrale scelto per questa edizione è stato “Economia, Scienze Umane e Diritto dell’Intelligenza Artificiale”. Per due intense giornate, studiosi e professionisti di fama internazionale si sono confrontati sulle complesse sfide che emergono dall’adattamento delle tecnologie di intelligenza artificiale ai rapidi cambiamenti delle condizioni economiche, sociali e politiche del mondo contemporaneo. Il seminario, organizzato dai professori Domenico Marino e Melchiorre Monaca dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha rappresentato una preziosa opportunità per approfondire in maniera dettagliata e multidimensionale le necessità e le problematiche derivanti dall’interazione tra intelligenza artificiale ed economia. In particolare, si sono analizzati gli impatti economici delle tecnologie AI, gli aspetti etici e filosofici, nonché le implicazioni giuridiche e normative che ne regolano utilizzo e sviluppo.
Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Giuseppe Zimbalatti e del direttore del Dipartimento DIGIES, Massimo Finocchiaro Castro, sono iniziate le relazioni scientifiche coordinate dai vari presidenti di sessione. La prima sessione, presieduta dal professor Domenico Marino, ha visto il professor Massimiliano Ferrara dell’Università Mediterranea affrontare il delicato problema del data poisoning e dei rischi connessi agli output dell’intelligenza artificiale generativa. Successivamente, Bruno Antonio Pansera, insieme a Valentina Peruzzi e Alessandra Sigilli della Sapienza Università di Roma, hanno illustrato come l’intelligenza artificiale stia trasformando profondamente il settore del banking commerciale. Fabio Piluso e Danilo Ceraso, provenienti dall’Università della Calabria, hanno invece approfondito attraverso una revisione sistematica della letteratura l’impatto positivo dell’AI sull’efficienza nella pubblica amministrazione. Infine, Maria Nardo, Tahani Rashid, Salvatore Iiritano e Luigi Granata (UNICAL e Revelis) hanno descritto il ruolo strategico dell’intelligenza artificiale nella sostenibilità economico-finanziaria degli enti locali italiani.
Nella seconda sessione, presieduta dal professor Andrea Gorassini dell’Università Mediterranea, Fulvio Gigliotti dell’Università di Catanzaro ha discusso le implicazioni della responsabilità civile rispetto ai sistemi di intelligenza artificiale alla luce della proposta di direttiva europea. Francesco Rende dell’Università di Messina ha esaminato il problema del danno causato da intelligenza artificiale con una prospettiva proiettata al futuro. Federico Parrinello, sempre dell’Università di Messina, ha trattato il ruolo dell’AI nelle controversie giuridiche legate ai cambiamenti climatici. Elena Siclari dell’Università Mediterranea si è concentrata sulle sfide etiche e legali poste dall’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’ambito della giustizia, mentre Angela Busacca e Melchiorre Monaca (UNIRC) hanno affrontato le problematiche giuridiche legate alla creazione e alla gestione dei dataset per l’addestramento degli algoritmi. Durante il pomeriggio, nella terza sessione, moderata da Katia Arrighi dell’Associazione Consulenti dello Sport, un panel di esperti formato da Paolo Rendina, Emanuela Mirella De Leo, Celestino Bottoni, Angela Busacca, Ana Gonzalez e Elisabeth Berreiro si è confrontato sull’applicazione dell’intelligenza artificiale nello sport tradizionale e negli e-sport, analizzandone potenzialità e criticità.
Nell’ultima sessione del primo giorno, presieduta dal professor Melchiorre Monaca, Maria Vittoria Serranò (Università di Messina) ha analizzato l’evoluzione della capacità contributiva nell’era digitale, mentre Santa De Marco (UNIME) ha affrontato il delicato equilibrio tra lotta all’evasione fiscale e tutela della privacy nel diritto tributario potenziato dall’AI. Adelaide Rossi ha esplorato le complesse sfide legate al copyright nell’ambito della creatività generata dall’intelligenza artificiale, e infine Giuseppe Pernagallo e Salvatore Caruso (UNITO) hanno discusso le conseguenze dell’automazione in relazione al cosiddetto “effetto Baumol”. La seconda giornata, il 18 marzo, è ripresa con la sessione presieduta dal professor Domenico Marino. Giuseppe Quattrone e Domenico Marino (UNIRC) hanno presentato una dettagliata analisi costi-benefici sull’accessibilità geografica e sull’intensità delle risorse nel settore sanitario. Tiziana Ciano (Università della Valle d’Aosta e UNIRC) ha proposto un approccio innovativo basato sul machine learning e il valore di Shapley per migliorare la segmentazione e la cooperazione tra attrazioni turistiche. Domenico Tebala (ISTAT) e Domenico Marino (UNIRC) hanno effettuato una cluster analysis regionale sulla digitalizzazione di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni con il software Orange. Luca Ballestra Caffaratti, Tommaso Marino, Dino Galante e Francesca Galeno Mellucci, attraverso un progetto multidisciplinare, hanno evidenziato le potenzialità dell’AI come assistente didattico artificiale nelle scuole. Successivamente, Giuseppe Notarstefano (LUMSA Palermo) ha approfondito la sfida di garantire accuratezza e tempestività dell’informazione statistica nell’era AI. Fabrizio Sbicca (ANAC) ha discusso l’impatto dell’intelligenza artificiale nella lotta alla corruzione e nello sviluppo sostenibile. Armando Papa, Pietro Stilo e Pasquale Sasso hanno descritto l’uso strategico dell’intelligenza artificiale per la segmentazione dei mercati internazionali. Infine, Lidia Abenavoli e Salvatore Barillà hanno analizzato le sfide comuni e gli approcci distintivi alla governance dell’intelligenza artificiale adottati da UNESCO e WTO.
La sessione conclusiva, presieduta dalla professoressa Angela Busacca, ha visto gli interventi di Carmelo Gulli, sul ruolo e le problematiche dei dati sintetici, seguito dal gruppo di ricerca del P4C (Carlizzi, Derrigo, Falcomatà, Procopio), che ha esplorato la trasformazione digitale e organizzativa degli ospedali. Sabrina Mezzatesta e colleghi (CNR-GOM) hanno presentato una ricerca sull’impatto dei sintomi nei pazienti sottoposti a dialisi, mentre Giovanni Mazzetti ha discusso l’applicazione dell’AI nei processi di valutazione delle performance nella pubblica amministrazione. Infine, Alessandra Priore e Federica De Marco hanno riflettuto sul concetto di pace nel contesto dell’intelligenza artificiale, Domenico Passarelli e Guido Mignolli hanno illustrato l’applicazione dell’AI alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale calabrese, Michele Buonsanti e Daniela Musarella hanno trattato dell’evoluzione delle metodologie di insegnamento nella formazione dei piloti e Naccari Carlizzi, Iannò e Rindone hanno chiuso il seminario discutendo dell’applicazione algoritmica alla regolazione del trasporto pubblico locale.
Un progetto di design e appartenenza
I prodotti della collezione
- Abbigliamento: felpe, pantaloni, T-shirt, polo, cappelli (baseball e bucket).
- Accessori: tazze, borracce, tote bag.
- Materiale per il lavoro e lo studio: quaderni, penne, matite con gommino, tubo matite e un esclusivo quaderno in sughero.
Dove acquistare
- The Chilipepper – Via Veneto 69, Reggio Calabria
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The Chilipepper Bassa Store – Via Treviso Bassa 10, Reggio Calabria
Università Mediterranea: aperte le iscrizioni al Master di II Livello “ONE HEALTH”
Canoa: svolta la premiazione delle benemerenze sportive al CONI Calabria
Il 12 febbraio 2025, sarà ricordato come una giornata storica per la canoa calabrese, che in occasione delle assegnazioni delle benemerenze sportive CONI Calabria, si è vista attribuire ben tre medaglie di bronzo al merito sportivo.
Nella splendida location dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria alla presenza delle maggiori autorità sportive, civili ed ecclesiastiche tra le quali il Presidente del CONI Nazionale Dott. Giovanni Malagò, e il Presidente della regione Calabria, Dott. Roberto Occhiuto sono stati premiati con la medaglia di bronzo al merito sportivo:
- il Dott. Pasquale Borruto in qualità di Dirigente Sportivo, primo GG.AA. nella storia della canoa calabrese;
- per i risultati nazionali e internazionali di alto livello tecnico l’atleta Giovanni Francesco Penato cresciuto presso il CKC Reggio Calabria ed oggi in forze al Gruppo Nautico delle Fiamme Gialle di Sabaudia.
Inoltre per la prima volta nella storia dello sport calabrese, è stata premiata un’associazione sportiva affiliata alla Federcanoa. Per i suoi 30 anni di attività, medaglia di bronzo al merito sportivo all’ASD Canoa Kayak Club Reggio Calabria da sempre presieduta da Cosimo Mascianà.
Per tale evento storico, non poteva non essere presente il Presidente Federale Dott. Luciano Buonfiglio, che ha partecipato attivamente alla premiazione e in tale occasione ha potuto incontrare le ASD Calabresi.
Da parte dei premiati, un sincero ringraziamento al Presidente del CONI Calabria, Avv. Maurizio Condipodero ed al Presidente Buonfiglio.
Con quest’evento anche sul fronte della canoa, la regione Calabria ha dato lustro alla Federcanoa su tutto il territorio nazionale.
Reggio: la Mediterranea accoglie gli studenti del progetto UNICORE di UNHCR
Agli studenti auguro che, completato con successo il loro ciclo di studi, possano rientrare nelle loro terre e rappresentare quella classe dirigente necessaria allo sviluppo socio economico di cui il bacino del Mediterraneo e più in generale l’Africa ha stringente bisogno”.
“L’Università Mediterranea di Reggio Calabria nei suoi programmi di internazionalizzazione non vuol sottrarsi dal supportare importanti iniziative per l’accoglienza di persone con status di rifugiato, richiedenti asilo e persone costrette in fuga dal proprio Paese. La storia della Mediterranea si è sempre contraddistinta per le sue politiche culturali nel promuovere la discussione e l’approfondimento sul tema delle migrazioni, del salvataggio e dell’accoglienza delle persone con storia di migrazione, per ricondurre il dibattito alla promozione di concrete azioni che possano favorire il pieno rispetto dei diritti umani, il primario valore alla base dell’università e della società civile”.
Università Mediterranea, Pro Vita e Famiglia: “No alla carriera alias”
Mentre tutto il mondo ormai ha capito quali dannose conseguenze produce la teoria gender, l’Università Mediterranea decide di assecondare una sparuta minoranza che ha fatto della sessualità una ideologia e di porsi di fatto contro il corso storico. La recente approvazione della cosiddetta “carriera alias” da parte dell’ateneo reggino arriva in un momento dove tutti questi provvedimenti vengono ormai messi in discussione e annullati, anche l’Italia non è da meno in questo momento di sana revisione. È di questa estate, infatti, la sentenza della Corte costituzionale in cui si nega la possibilità di riconoscere nei Tribunali una presunta terza identità sessuale “non binaria”, cioè né maschile né femminile.
La Corte Costituzionale ricorda, giustamente, che la natura binaria della sessualità umana (uomo-donna) caratterizza i più disparati ambiti del vivere sociale disciplinati dall’ordinamento giuridico, come il diritto di famiglia, del lavoro, dello sport e dello stato civile, e che quindi il riconoscimento per via giudiziaria di un presunto terzo genere “non binario” sconvolgerebbe l’intero sistema giuridico e sociale italiano in modo tanto pervasivo da non essere compatibile con i poteri e le attribuzioni della Corte Costituzionale né di qualsiasi giudice.
La Consulta cita anche il fenomeno della “carriera alias” nelle scuole e nelle Università come un esempio di questione sociale legata al tema dell’identità di genere “non binaria”, ribadendo però che la legge italiana “stabilisce il principio della corrispondenza tra nome e sesso” e che, pertanto, solo un intervento legislativo potrebbe superare o cambiare questa regola.
Bisogna fare anche un’ultima considerazione che supera le autorevoli valutazioni della Consulta, ovvero che qui c’è in gioco lo sviluppo e la crescita di intere generazioni che invece di essere supportate in un percorso che gli dia forti strumenti di orientamento nella vita, vengono trascinate in questioni assolutamente irrilevanti perché di puro e riconosciuto contenuto ideologico. Siamo convintissimi che i giovani che quotidianamente frequentano l’Università reggina abbiano altri interessi da certe questioni e non perché indifferenti o insensibili alle discriminazioni ma semplicemente perché le nuove generazioni hanno già in sé questi anticorpi. Sarebbe più opportuno valorizzare questi anticorpi e per fare ciò basterebbe semplicemente che l’Università compia la sua vera vocazione, ovvero non di strumento ideologico che crea solo confusione e contrapposizione ma luogo in cui vengono trasmessi i saperi per la formazione integrale della persona che dovrà poi continuare costruire la società del futuro. È la cultura, infatti, che crea dialogo, rispetto, partecipazione, creatività e confronto, tutto il resto è macchinazione imposta e che ha sempre e solo portato contrasti, confusione e addirittura violenza.