In vista della stagione estiva, proseguono i lavori di riqualificazione che interessano il Lungomare reggino. La Polizia Locale ha diramato una nota, nei giorni scorsi, annunciando l’inizio dei lavori di bitumazione che interesseranno il Corso Matteotti a partire dal prossimo giovedì 4 maggio.
Il primo lotto dei lavori interesserà il tratto tra Largo Colombo e via II settembre, che verrà totalmente interdetto al traffico, sia veicolare che pedonale. Il cantiere porterà, come prevedibile, a una variazione della viabilità con modifiche alla circolazione stradale e il traffico verrà quindi deviato verso il lungomare Falcomatà, su cui verrà ristabilito il doppio senso di marcia, con divieto di sosta h24 su ambo i lati.
Anche i bus del trasporto pubblico percorreranno il nuovo percorso, a seguito delle ordinanze emanate di concerto tra Atam, direzione dei lavori e Rup. Parcheggi possibili, invece, su entrambi i lati, sul corso Matteotti, nelle aree non interessate dai cantieri, in modo da compensare gli stalli soppressi sul lungomare Falcomatà.
I lavori del primo lotto dovrebbero terminare intorno al prossimo 25 maggio, salvo proroghe, mentre l’intero appalto dovrebbe concludersi entro 60 giorni.
Viene richiesto ai reggini dunque ancora qualche sacrificio, per poter permettere il sereno svolgimento dei lavori in vista di una viabilità migliore.
Chiara Cucinotta
MArRC, è boom di visitatori: oltre 15.000 biglietti staccati in soli 9 giorni
Probabilmente complice anche il cielo non proprio sereno che ha caratterizzato il fine settimana, durante il ponte del Primo maggio, festa dei lavoratori, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è stato scelto come meta da migliaia di visitatori. Mercoledì 26 aprile, giorno immediatamente successivo alla giornata con ingresso gratuito, sono stati ben 942 gli ingressi, superati il giorno seguente dai 1422 visitatori; venerdì 28 aprile sono stati staccati 842 biglietti e il giorno successivo ben 959. Ma il vero e proprio boom si è toccato domenica 30 aprile, quando sono stati raggiunti 1609 ingressi, e poi ancora nella giornata del Primo Maggio, con 1313 visitatori. Tutte aperture con bigliettazione ordinaria.
Il MArRC in questi giorni ha assicurato un’apertura continua: da martedì 18 aprile le sue porte sono state aperte tutti i giorni per accogliere i tanti turisti attratti dai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello. E resterà ancora aperto fino a domenica 7 maggio, con il consueto orario continuato dalle 9.00 alle 20.00. Un impegno al quale non si è sottratto il personale del Museo, che nonostante le carenze di organico ha assicurato lo svolgimento del servizio con la consueta professionalità e cortesia.
Soddisfatto il direttore Carmelo Malacrino: “Siamo felici di accogliere al Museo così tanti visitatori. I Bronzi di Riace e di Porticello continuano ad attrarre migliaia di turisti, che poi restano incantati dalla ricchezza delle collezioni archeologiche esposte al Marrc. In nove giorni di apertura sono stati staccati ben 15.688 biglietti. È un ottimo inizio per una stagione estiva che speriamo straordinaria, dopo gli anni difficili della pandemia. Ora bisogna lavorare tutti insieme perché i flussi turistici sostino più tempo in città per scoprire questo magnifico territorio, ricco di storia, cultura e tradizioni. Con il ministro Sangiuliano voglio ringraziare il personale di vigilanza del Museo. Molti pensano che il loro sia un lavoro facile: muoversi tra le vetrine. Ma vi posso assicurare che è un impegno continuo gestire la sicurezza dei flussi di visitatori e cercare di soddisfare le svariate richieste di centinaia di persone ogni giorno».
Aggredito su un traghetto il presidente dell’autorità di sistema portuale Andrea Agostinelli
Era a bordo di un traghetto partito dalla Sicilia, lo scorso 25 aprile, quando è stato aggredito da due persone, davanti a centinaia di passeggeri. È il terribile episodio che ha visto coinvolto il presidente dell’autorità di sistema portuale dei mari tirreno e jonio Andrea Agostinelli, avvicinato da due delinquenti che l’avrebbero intimato di non fare più riferimento a una famiglia di Gioia Tauro. Dopo averlo strattonato, l’aggressore gli avrebbe messo le mani al collo cercando di stringerlo contro una parete. L’ammiraglio Agostinelli è poi riuscito a divincolarsi e ad allontanarsi tra le grida dei numerosi passeggeri. Giunto in Calabria, dopo essersi fatto refertare nell’ospedale di Polistena, ha informato di quanto era accaduto i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro davanti ai quali ha formalizzato una denuncia dettagliata di quanto era accaduto. Il movente dell’aggressione sarebbe legato a contesti legati ad attività all’interno del porto di Gioia Tauro. Sulla vicenda indagano, nella massima riservatezza, i carabinieri. Agostinelli, già direttore marittimo della Calabria, da quasi due anni è presidente dell’Autorità di sistema portuale di Gioia Tauro dopo essere stato commissario dello Stesso ente per quasi cinque anni.
Aggressione Agostinelli, il Presidente Occhiuto: “Nessuna concessione ai violenti”
“Massima solidarietà, anche da parte della Giunta regionale, al presidente dell’Autorità di sistema portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, vittima di una vile e inaccettabile aggressione“. Lo afferma, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “Un fatto grave – aggiunge – sul quale mi auguro venga fatta al più presto piena luce dagli inquirenti, ma che sono certo non limiterà alcun modo l’ottimo lavoro portato avanti in Calabria dall’ammiraglio Agostinelli“. “Ai violenti – dice ancora il presidente Occhiuto – non va fatta alcuna concessione: respingiamo con forza queste intimidazioni e diciamo un deciso ‘sì’ alla legalità”.
La solidarietà del Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso
“Simili episodi fanno parte di una narrazione della Calabria che vogliamo e dobbiamo al più presto declinare al passato“. Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in relazione alle minacce rivolte al Presidente dell’Autorità di sistema portuale di Gioia Tauro. “All’ammiraglio Agostinelli giunga – aggiunge il presidente Mancuso – la solidarietà dell’intero Consiglio regionale“.
Il sindaco ff Carmelo Versace: “Metrocity a fianco a uno dei migliori uomini delle istituzioni del nostro territorio”
“Piena solidarietà ed assoluta vicinanza al Presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Andrea Agostinelli, aggredito e minacciato nei giorni scorsi mentre si trovava a bordo di una nave traghetto sullo Stretto tra Calabria e Sicilia“. Così, in una nota, il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace. “L’intera Città Metropolitana – aggiunge – si stringe attorno ad uno dei migliori uomini delle istituzioni che il nostro territorio possa vantare, persona tanto integerrima e professionalmente rigorosa quanto aperta e disponibile al dialogo. L’aggressione che ha subito è un fatto gravissimo che deve far insorgere tutte le istituzioni territoriali, generando sentimenti di assoluta indignazione nell’intera comunità. L’Ammiraglio Agostinelli è persona seria e determinata. I risultati conseguiti in questi anni alla guida dell’Autorità portuale di Gioia Tauro parlano per lui. Siamo certi che questo vile gesto non lo distoglierà nemmeno un istante dal suo encomiabile impegno al servizio del nostro territorio. La sua azione illuminata alla guida dell’Autorità portuale costituisce un esempio di gestione virtuosa del quale la Città Metropolitana e l’intera Calabria non possono pensare di privarsi. E questo deve essere chiaro anzitutto a chi ha pensato di intimidirlo attraverso la vile aggressione“. “Forza Ammiraglio – conclude Verasace -, tutta la Calabria onesta sta dalla sua parte“.
Confindustria a fianco di Agostinelli: “Vile gesto non scalfisca quanto di buono è stato fatto”
“Quanto accaduto è gravissimo ed intollerabile, Agostinelli sta facendo un buon lavoro ed il mio augurio è che quando accaduto non scalfisca quanto di buono è stato fatto fino a questo momento“. Lo afferma, in una nota, il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, che esprime la sua solidarietà, per l’aggressione subita, al presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno e Jonio, Andrea Agostinelli. “Bisogna immediatamente che le autorità – aggiunge Vecchio – indaghino sulla vicenda e puniscano gli aggressori. La nostra solidarietà non è retorica, ma un palese modo per dissentire e condannare qualsivoglia forma di violenza e, soprattutto, chiunque scelga la via della delinquenza“.
Anche i sindacati esprimono solidarietà all’ammiraglio Agostinelli
“L’aggressione all’ammiraglio Agostinelli, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, è un vile atto che subiscono anche tutti i lavoratori delle aree portuali calabresi“. Lo affermano, in una nota, le organizzazioni sindacali confederali regionali Cgil, Cisl e Uil e le federazioni dei trasporti regionali Filt, Fit Uilt, che esprimono solidarietà e condannano “il vile gesto, consumato – sottolineano – ai danni di un dirigente onesto, rappresentante delle istituzioni e competente nel settore che si è da sempre impegnato per la tutela del lavoro e per lo sviluppo e la crescita della Calabria“. “Non è questa – affermano ancora i sindacati – la Calabria che vogliamo. Non può essere la violenza a contraddistinguere questa nostra martoriata terra. Quanto accaduto è di una gravità inaudita anche perché perpetrato in pieno giorno in presenza di molte persone. Chiediamo che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto. La legalità deve prevalere sui soprusi e le violenze di carattere mafioso ai danni di chiunque, ma in particolare quando ciò avviene contro un rappresentante delle istituzioni a qualsiasi livello. Invitiamo il Presidente Agostinelli, per la preziosa attività che sta svolgendo nella sua funzione Istituzionale, ad andare avanti nell’opera di rilancio e gestione dell’Autorità. Il porto di Gioia Tauro è il porto dell’euro mediterraneo, del Paese e di tutti i lavoratori e cittadini calabresi“.
Partita ufficialmente la Corrireggio: tantissimi i reggini ai nastri di partenza
Circa duemila partecipanti, tra appassionati e atleti, questa mattina si sono riuniti nei pressi della Stazione Lido, sul Lungomare Falcomatà, per prendere parte alla 41° edizione della Corrireggio, la gara podistica reggina aperta proprio a tutti, perfino agli amici a quattro zampe, organizzata come ogni anno dal Circolo Legambiente Città dello Stretto, che festeggia quest’anno i suoi primi 40 anni (1983 – 2023) e per l’occasione ha scelto lo slogan “Una corsa d’Amore lunga 40 anni”. La gara, che impegna i corridori su un circuito di 9,5 km complessivi per la competizione, e su uno di 4,5 km per la corsa a passo libero, è partita alle 11 in punto e segue il percorso della scorsa edizione con arrivo finale, sia per la gara competitiva sia per quella non competitiva, nel Piazzale Waterfront (Arena Lido).
A precedere la partenza, nel piccolo villaggio allestito per l’occasione si sono alternati diversi momenti importanti, grazie al supporto delle associazioni intervenute, quali la performance dei “Pagliacci Clandestini” e del gruppo ginnico “Restart” e la consegna dei Premi Corrireggio: il “Premio Corrireggio” all’Associazione socio-ambientale FARE ECO “Perché promuove con spirito innovativo la conoscenza e la coscienza ecologica, un uso consapevole delle risorse naturali, una gestione sostenibile e alternativa dei rifiuti, del loro riciclo e riutilizzo”; il XXIV Memorial Pippo Ponzio alle Virtù civiche a Ferdinando Elia, reggino, praticante e appassionato da sempre di sport, che ha raggiunto l’invidiabile traguardo di centenario; il Premio Speciale U.N.V. S. – Corrireggio ai Veterani dello sport 2023 “Nino Costantino” ad Antonino Romeo, mezzofondista che si è distinto a livello regionale e nazionale; infine il “Premio Speciale Venticinque Aprile”, ad Antonio Mazzeo “Peace-researcher, insegnante e giornalista impegnato con determinazione e coraggio sui temi della pace, del disarmo, dell’ambiente, dei diritti umani, della lotta alla mafia”.
Sul posto, anche uno spazio per la preparazione atletica pre-gara con un personal trainer a cura di Calabria Fitness. Ad aprire la 41° edizione, intorno alle ore 10.30, sono stati i giovani pattinatori e pattinatrici della Società “Calabria” .
Presenti anche i sindaci facenti funzione Paolo Brunetti e Carmelo Versace, intervenuti prima di raggiungere la Villa Comunale per le celebrazioni del 25 aprile.
Il sindaco del Comune di Reggio Calabria ha consegnato il Premio San Giorgio d’Oro alla Corrireggio, sulla cui targa si legge “Lungimirante sin dalle sue prime edizioni nel cogliere l’importanza di temi oggi di grande attualità, costituisce contributo efficace e potente alla sensibilizzazione e al risveglio della coscienza collettiva, legando orgogliosamente il nome delola città a un evento dai risvolti culturali rilevanti e di sicuro costante e riconfermato successo“.
Orgoglioso anche il sindaco facente funzioni della città metropolitana Carmelo Versace, che ai nostri microfoni ha commentato così l’evento: “E’ un evento importante per tutto il nostro territorio, non solo comunale ma anche metropolitano. Assieme agli enti si è lavorato affinché questa manifestazione non sia solo patrimonio della nostra città ma anche della città metropolitana. Un ringraziamento va a Nuccio Barilla, alla Legambiente e a tutto lo staff che ancora una volta ci hanno regalato questa splendida platea”. Un lavoro reso possibile solo dalla sinergia tra istituzioni, prosegue Versace: “C’è stata una sinergia tra la Città Metropolitana, il Comune, il Consiglio Regionale… come al solito la sinergia tra enti ha portato alla buona realizzazione di una manifestazione così importante“. E conclude: “Reggio Calabria e la città metropolitana stanno onorando al meglio il 50° anniversario dei Bronzi di Riace, mettendo in campo tante manifestazioni sportive, culturali ed enogastronomiche che hanno a che fare con il rilancio del nostro territorio. Il fatto di essere, come città di Reggio Calabria, teatro sportivo nazionale e internazionale, anche con la partecipazione della nazionale U21 italiana, indica il momento molto importante che sta vivendo il nostro territorio, sintomo di una città e di un territorio che è vivo e che v vuole provare a segnare in maniera importante tutte le manifestazioni che abbiano un caratura così eccezionale“.
San Giorgio incontra la città: ieri per la prima volta la processione del Patrono
Per la prima volta quest’anno, San Giorgio ha incontrato la sua Reggio Calabria, di cui è celebrato Santo Patrono. Alla consueta messa solenne, presieduta da Sua Eccellenza l’arcivescovo metropolita Mons. Fortunato Morrone nella mattina di ieri, durante la quale sono intervenute le autorità civili, è seguita infatti in serata un’inedita processione, partita dalla chiesa a lui intitolata e che campeggia al centro del Corso Garibaldi.
Tantissime le persone che hanno partecipato all’evento, per la grande soddisfazione di don Nuccio Cannizzaro, a cui si deve l’iniziativa. L’idea, ha raccontato il sacerdote, è nata a seguito del fortuito ritrovamento di un busto raffigurante il Santo, conservato in un magazzino all’interno della Chiesa. Il manufatto, precedentemente esposto sull’altare, era stato riposto in occasione di alcuni lavori di restauro. Grazie all’aiuto dei cittadini e delle associazioni parrocchiali coinvolte, è stato possibile ridare alla statua antico splendore, nonché aggiungerle un mantello e realizzare una vara in legno intarsiato, adatta per portare il Santo per la prima volta in processione sullo stesso Corso Garibaldi, accompagnato dalla Banda musicale di Ortì.
Un prezioso momento di preghiera, dunque, ha visto riuniti ancora una volta i reggini, che recuperano così il senso religioso di una giornata di festa cittadina, dedicata a San Giorgio, il cui culto viene coltivato in riva allo stretto fin dall’epoca bizantina.
Calabria, Operazione Consequence: indagini per maxifrode fiscale da 30 milioni
Dal Trentino Alto Adige fino in Sicilia, passando per Calabria, Basilicata, Campania, Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto: questa la vastissima superficie italiana sulla quale oltre cento militari della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza sono impegnati dall’alba di questa mattina, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Calogero Gaetano Paci.
Oggetto della maxi operazione, che prende il nome di “Operazione Consequence”, una frode fiscale da 30 milioni, messa a punto con l’utilizzo di scritture false, che conta attualmente 87 persone indagate, il sequestro di disponibilità finanziarie e beni per circa 11,5 milioni, 34 perquisizioni personali e locali.
Come spiegato in una nota, l’Opereazione Consequence nasce dall’indagine della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, e si sviluppa da una tranche dell’operazione Billions, che già aveva smantellato a metà del 2020 un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati fiscali – grazie al coinvolgimento di 28 società cartiere – riciclaggio e bancarotta fraudolenta per un giro illecito di oltre 240 milioni di euro, per la quale sono stati condannati in primo grado 61 imputati a dicembre 2022.
Nel dettaglio, il sodalizio, attivo nel Reggiano ma con proiezione nazionale, era specializzato nel mettere a disposizione di aziende, in modo professionale, servizi finanziari considerati illegali, in particolare attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e nell’assicurare le attività connesse e collaterali di monetizzazione del denaro sottratto al controllo del fisco e di permettere al beneficiario delle fatture false di garantirsi il profitto illecito caratterizzato dal risparmio d’imposta.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso nei confronti di 87 società, e di altrettanti soggetti risultati essere loro rappresentanti legali e/o amministratori, dislocate sul territorio nazionale ed attive in diversi ambiti, alcune particolarmente note sul mercato.
In base all’indagine le 87 società interessate avrebbero utilizzato, nelle loro dichiarazioni annuali ai fini dell’Iva e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere reggiane per oltre 30 milioni determinando un profitto illecito quantificato per circa 11,5 milioni. Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro sono state eseguite 34 perquisizioni locali e personali nei confronti dei soggetti destinatari del provvedimento giudiziario. Le perquisizioni, volte alla ricerca di denaro contante, sono state eseguite dai militari delle Fiamme gialle e dai poliziotti con l’ausilio di unità cinofile cash-dog della Guardia di Finanza, specificatamente addestrate al particolare impiego. Nel corso delle operazioni è stata notificata, nei confronti di tutti gli 87 soggetti indagati, un’informazione di garanzia emessa dall’Autorità Giudiziaria inquirente oltre all’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Ponte sullo Stretto: Ue pronta a coprire il 50% dei costi per studi su impatto ambientale
Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l’aggiornamento degli studi sull’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. Lo ha spiegato il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavo-Mediterraneo Pat Cox, al Mit per un incontro con il vicepremier e ministro Matteo Salvini. Presenti anche i governatori di Calabria e Sicilia Renato Schifani e Roberto Occhiuto. Cox ha anche proposto un incontro, a Bruxelles, per approfondire il dossier anche a livello tecnico. Il coordinatore tornerà in Italia a ottobre. L’incontro è ancora in corso. Così fonti del Mit.
Mit, Ue pronta a coprire 50% costi per studi Ponte Stretto. L’incontro al Mit, appena concluso, riguardava il corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo. All’ordine del giorno appunto il progetto di Ponte sullo Stretto. “Sarà la più grande opera europea dei prossimi anni, un capolavoro di ingegneria”, ha detto Salvini a Pat Cox. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti delle Regioni Calabria e Sicilia, oltre ad Anas, Italferr, Rfi, Fs, Cdp.
Video promozionali come in Crociera: resi noti altri assurdi particolari sulla tragedia di Cutro
A quasi due mesi dalla tragedia di Cutro, in cui almeno 94 persone hanno trovato la morte in mare, dopo aver affidato le proprie speranze e il proprio futuro ad un barcone, vengono a galla altri inquietanti particolari sulla vicenda. Un uomo iraniano, Rezappourmoghaddam Motjabur, miracolato superstite di quel viaggio inumano, è stato ascoltato in qualità di Teste nel corso dell’incidente probatorio a carico dei presunti scafisti, presieduto dal giudice Michele Ciociola.
L’uomo ha rilasciato una preziosissima testimonianza lunga oltre due ore, accusando senza alcun timore quegli stessi uomini quali responsabili della tragedia, guardando negli occhi i presenti, ma ascoltato anche dal terzo indagato, collegato in videoconferenza dal carcere di Graz, in Austria e per il quale il 24 aprile si terrà l’udienza per l’estradizione.
Motjabur ha chiesto loro: “Per una imbarcazione che valeva al massimo 20 mila euro, che volevate riportare in Turchia, avete fatto morire donne e bimbi innocenti per guadagnare milioni di euro. Come fa la vostra coscienza a stare tranquilla?”.
Rispondendo alle domande del pm Pasquale Festa e degli avvocati delle parti, l’uomo ha raccontato il viaggio fin da prima della partenza, indicando chiaramente gli imputati quali coloro che hanno condotto l’imbarcazione fino alla costa calabrese, dove è poi avvenuto il tragico naufragio.
Anche con l’aiuto di un album fotografico, Motjabur è riuscito a indicare uno per uno tutti i responsabili, associandovi i rispettivi ruoli a bordo. I comandanti sono così risultati essere il turco Gun Ufuk già arrestato in Austria, il siriano deceduto e un’altra persona ancora irreperibile. Gli indagati Khalid Arslan ed il minore, invece, avrebbero avuto funzione di intermediari a bordo, col compito di tradurre gli ordini e mantenere l’ordine.
Girati spot promozionali come su una nave da crociera
L’ennesimo racconto di quella tragica notte è stato preceduto da un altro aneddoto inedito: come si trattasse di una nave da crociera, durante la traversata gli scafisti hanno ordinato all’equipaggio di partecipare a un vero e proprio spot promozionale, inneggiando all’organizzatore, proprietario di una sorta di agenzia viaggi in Turchia. Una vera e propria campagna per incentivare i viaggi della morte a basso costo, come definita dal capogruppo di FdI alla Camera dei deputati Tommaso Foti.
Il racconto della tragica notte del naufragio
Infine, Rezappourmoghaddam Motjabu ha raccontato ai giudici di Crotone la sua versione dei fatti di quella tragica notte: “Quando chiedevamo di chiamare la polizia ci dicevano che dovevano far tornare la barca in Turchia. La tempesta era forte, era pericoloso abbiamo pensato di morire. L’acqua entrava dagli oblò. Non so quante ore siamo stati in quelle condizioni di pericolo, forse 10. Ma il problema non è stato il mare, è stata la secca contro cui è finita l’imbarcazione. Io ero seduto dentro proprio dove c’è stato l’impatto. L’acqua ha iniziato a entrare e donne e bimbi piangevano. Sono andato verso la scaletta per uscire in coperta ma c’era tanta gente che diceva che non davano il permesso di salire. Quando sono arrivato su avevo già l’acqua alla gola. Ho cercato di aggrapparmi alla cabina di comando ed ho visto uno degli scafisti che rompeva il vetro della cabina per scappare. Poi ho visto molti cadaveri. Mi sono aggrappato ad un pezzo di legno. Le onde erano alte. Aspettavo solo la morte. Poi un’onda molto forte mi ha catapultato sulla spiaggia. Non sono stato in acqua molto tempo, ma è stato comunque lungo come un’intera vita“.
L’uomo ha raccontato di aver visto delle luci spiegando che erano come dei segnali che indicavano dove andare. Non ha saputo dire se si trattava dei soccorsi. “Sulla spiaggia ho visto solo tre delle persone che stavano nella cabina con i capitani, mentre i capitani non c’erano più“. L’uomo non ha saputo dire se gli scafisti abbiano usato un gommone o altri mezzi. Ha raccontato che “tre sono arrivati sulla spiaggia dopo di noi, anche loro erano impauriti e tremavano di freddo, ma quando le persone li hanno individuati hanno cercato di aggredirli perché avevano fatto morire i loro parenti. C’erano già le forze dell’ordine presenti che hanno fermato l’aggressione“.
La prossima udienza dell’incidente probatorio è stata fissata per il 26 aprile.
Si è tenuta questo pomeriggio a palazzo Campanella, a Reggio Calabria, una nuova seduta del Consiglio regionale. Quattro i punti all’ordine del giorno: la proposta di provvedimento amministrativo, di iniziativa della Giunta, recante: “Presa d’atto della conclusione del negoziato per l’approvazione del Programma Regionale Calabria FESR – FSE+ 2021-2027 – Decisione della Commissione C (2022) 8027 final del 3.11.2022. Istituzione del Comitato di Sorveglianza 2021-2027 e ulteriori adempimenti“; la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Pietro Raso (Lega) e Antonio Montuoro (FdI) recante: “Istituzione della Riserva Naturale Regionale del Vergari“; la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Gianluca Gallo e Katya Gentile (Fi), Francesco Afflitto (M5S) e Pietro Molinaro (Lega) recante: “Disciplina delle attività di coltivazione, raccolta, prima trasformazione, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali“; e la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Michele Comito (Fi), recante: “Istituzione del Registro regionale degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco“.
Gli auguri del Presidente Mancuso alla Polizia di Stato
Prima che si aprisse l’esame dei provvedimenti all’ordine del giorno dei lavori, il presidente dell’Assemblea Filippo Mancuso ha formulato gli auguri alla Polizia di Stato, in occasione del 171° anniversario di fondazione che si celebrerà domani in tutta Italia e, quindi, anche in Calabria. “Sento il dovere e il piacere di rivolgere, a nome del Consiglio regionale – ha detto Mancuso – gli auguri alla Polizia di Stato per i suoi 171 anni al servizio del Paese, compiuti il 10 aprile e celebrati il 12 aprile nelle piazze di tutte le province, mentre la celebrazione nazionale si terrà a Roma“. “Un ringraziamento sentito – ha aggiunto il presidente Mancuso – per l’importante lavoro che gli uomini e le donne della Polizia di Stato svolgono quotidianamente, a garanzia della sicurezza dei cittadini, e che è ben compendiato nel motto ‘Esserci sempre‘”.
Stato di emergenza sulle migrazioni: le parole di Roberto Occhiuto
In merito alla dichiarazione del Consiglio dei ministri dello stato di emergenza sulle migrazioni, si è espresso il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto: “Giudico positivamente la dichiarazione da parte del Consiglio dei ministri dello stato di emergenza sulle migrazioni. È giusto che il Ministero dell’Interno e le istituzioni possano avere poteri speciali per affrontare e gestire un fenomeno complesso, destinato a non esaurirsi nel breve periodo e che sta mettendo a dura prova alcune regioni del Sud come la Calabria“. E continua: “Dopo la tragedia di Steccato di Cutro ho avuto modo di confrontarmi con i ministri competenti, a partire dal titolare dell’Interno Matteo Piantedosi, in merito alle difficoltà oggettive che riscontrano i Comuni calabresi, meta di migliaia di arrivi irregolari. Penso al caso più eclatante, quello di Roccella Jonica, Comune in prima linea nell’accoglienza di flussi migratori di enormi dimensioni. Lo stato di emergenza consentirà a tutte le strutture dello Stato di velocizzare l’iter di alcune procedure necessarie per avere a disposizione gli strumenti indispensabili per garantire sempre e in modo strutturale la prima accoglienza per i migranti che arrivano nel nostro Paese, e dunque nella nostra regione. Bene ha fatto il governo Meloni a mettere in campo una misura indispensabile per incidere in processi spesso non gestibili con l’amministrazione ordinaria. Nel complesso, l’Italia sta fronteggiando praticamente da sola un’emergenza gravissima, che nei mesi estivi è destinata ad acuirsi“. “Il mio auspicio – dice ancora il Presidente della Regione Calabria – è che questa volta l’Europa concorra concretamente ad affrontare le migrazioni in maniera solidale e soprattutto attraverso nuovi ed efficaci mezzi di soccorsi in mare e contestualmente di ricollocamento dei migranti tra i diversi Paesi dell’Ue“.
Approvata la “Strategia di specializzazione intelligente (S3) 2021/2027”
Successivamente, il Consiglio regionale ha esaminato la “Presa d’atto della conclusione del negoziato per l’approvazione del Programma Regionale Calabria FESR – FSE+ 2021-2027 – Decisione della Commissione C (2022) 8027 final del 3.11.2022. Istituzione del Comitato di Sorveglianza 2021-2027 e ulteriori adempimenti“. Un atto con il quale la Regione si dota di una “Strategia di specializzazione intelligente (S3) 2021/2027“. Nella sua relazione il consigliere Giuseppe Neri (FdI) ha illustrato i punti più importanti di questa strategia. “Rispetto alla precedente programmazione l’afflusso di risorse assegnato alla Regione Calabria – ha detto Neri – vede un aumento di circa un miliardo di euro per un importo complessivo di 3,17 mld di euro. L’intera strategia del Programma poggia su cinque obiettivi: una Calabria più competitiva e intelligente; più resiliente e sostenibile; più connessa a livello locale e regionale; con più opportunità: istruzione, competenze e inclusione a favore dei giovani e più vicina ai cittadini”. Raffaele Mammoliti (Pd) ha definito il provvedimento “l’atto più importante di questa legislatura, e non può essere licenziato con un’esigua responsabilità di questa Assemblea“. Da qui la proposta di “aprire questa nuova stagione e indirizzare un proficuo utilizzo di queste risorse, che sono state elencate, verso tre direttrici, abbastanza nette – ha detto Mammoliti – e paradigmatiche: capacità progettuale, gestione degli interventi e ricadute concrete“.
Il presidente Mancuso é intervenuto per ricordare a Mammoliti che il Por era già stato approvato. “Questa – ha specificato Mancuso – è una presa d’atto della conclusione di un iter“. Antonio Lo Schiavo (Misto), pur prendendo atto dell’aumento di risorse, ha posto all’assemblea la questione riguardante la capacità della spesa. “Chiediamoci – ha detto Lo Schiavo – quanto siamo riusciti a spendere nella scorsa programmazione. Qual è stata la spesa certificata? E perché questa programmazione dovrebbe essere diversa?“. Il consigliere del Gruppo Misto ha poi invitato a riflettere su quale sarà la linea di discrimine tra la programmazione comunitaria e quella legata al Pnrr. “Tutto questo – ha detto – è avvolto da un alone di mistero“. Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 stelle, pur dichiarandosi “felice per la programmazione prevista“, ha detto di condividere le preoccupazioni espresse. Tavernise ha poi censurato l’assenza dell’assessore al ramo, Marcello Minnenna e proposto, analogamente a quanto hanno fatto altre Regioni, come la Lombardia, l’istituzione di una apposita Commissione di monitoraggio. Ernesto Alecci (Pd) ha suggerito di rivolgere attenzione, per una buona programmazione, al mondo imprenditoriale, e ai giovani “allo scopo di individuare quale percorso formativo seguire per poi avere l’opportunità di rimanere a vivere in Calabria“. Pasqualina Straface (Fi), entrando nel dettaglio del provvedimento, si è detta delusa dai toni degli interventi dell’opposizione. “Mi sarei aspettata – ha detto – interventi mirati, più specifici. Ho sentito i soliti interventi senza che si sia entrati nel merito della vera programmazione“.
“Prendo atto che il nuovo Por Fesr-Fse 2021-2027 vede aumentare il suo valore che ammonta a 3,17 miliardi di euro. Questo lo considero un fatto vantaggioso che potrà diventare positivo solo nel momento in cui saremo in grado di commisurare l’effettiva capacità di programmazione e spesa della Regione Calabria nei prossimi anni. Gli esempi del passato e del presente, purtroppo, sono sconfortanti e non posso fare a meno di ricordare alla maggioranza di centrodestra che governa la Regione Calabria da ormai 3 anni che mentre si festeggia per il risultato raggiunto a conclusione del negoziato con la Commissione europea, si stanno perdendo ingenti risorse della vecchia programmazione”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale Davide Tavernise. “Mi riferisco – prosegue – alla programmazione 2014-2020, che sta lasciando nelle tasche dell’Europa ben 776 milioni di euro. Ossia il 40% delle risorse che avrebbero potuto e dovuto essere investite sui territori e che invece non hanno trovato attuazione. Dopotutto l’assessorato alla Programmazione unitaria, in questo ultimo anno, è passato da una parte all’altra: dal presidente Occhiuto alla vice presidente Princi, per poi approdare nelle mani di Marcello Minenna, il grande assente di questa assise regionale. Al momento, purtroppo, mi duole constatare che sul fronte programmazione e capacità di spesa non si notano differenze con il passato e che la tanto decantata immagine di una Calabria differente si scontra con la realtà dei fatti di una Calabria ultima che non riesce a spendere i soldi che la Comunità europea ci manda. In conclusione voglio lanciare una proposta ad Occhiuto e a questa assise: creare una commissione ad hoc e a costo zero per le casse della Regione, per monitorare la spesa dei fondi Europei e del Pnrr, proprio come hanno fatto altre Regioni in Italia“.
Il Consiglio regionale ha quindi approvato, a maggioranza, la “Presa d’atto della conclusione del negoziato per l’approvazione del Programma Regionale Calabria FESR – FSE+ 2021-2027 – Decisione della Commissione C (2022) 8027 final del 3.11.2022. Istituzione del Comitato di Sorveglianza 2021-2027 e ulteriori adempimenti”. A conclusione del dibattito Domenico Bevacqua (Pd) ha parlato di “unica occasione per la minoranza discutere su una questione che, è vero, era già stato discusso in aula nel marzo dello scorso anno“. Secondo Bevacqua, “la programmazione non ha avuto un minimo di discussione, di dibattito con gli attori sociali presenti sul territorio calabrese. E’ un tema – ha detto il capogruppo del Pd – che attiene alla contrapposizione politica, ma alla qualità della proposta politica della Calabria“. “Ritengo che quello dell’opposizione – ha replicato, per la maggioranza, il consigliere Antonello Talerico, del Gruppo Misto – sia un ruolo di responsabilità, ma non lo è quando si appiglia ad argomenti sterili e fumosi. Negli interventi che ho sentito, pur nel pieno rispetto istituzionale, non ho colto quale sia l’indirizzo di responsabilità a cui viene richiamata la maggioranza. Non si comprende cosa si intende criticare e cosa proporre, ingenerando ulteriore confusione in un contesto già di per sé drammatico. Altrimenti arriviamo alla conclusione che il Consiglio regionale non serve a nulla in presenza di interventi che non apportano alcun contributo minimo né al lavoro della maggioranza, né a quello dei singoli assessori“.
Approvata l’istituzione di una “Riserva naturale regionale del Vergari”
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, con l’introduzione di alcuni emendamenti, la legge che prevede l’Istituzione della Riserva naturale regionale del Vergari. Un’area di grande interesse naturalistico. “L’area del Fiume Vergari – ha affermato il relatore, Pietro Raso (Lega) – identifica un ambito territoriale a diverso gradiente altitudinale e quindi con caratteristiche fitoclimatiche differenti. È possibile distinguere tre zone fitoclimatiche (Lauretum, Castanetum e Fagetum), tutte caratterizzate dalla presenza di comuni elementi naturalistici di grande valenza ecologica e paesaggistica, certamente tra i più rilevanti dell’intera regione. L’area protetta presenta continuità territoriale in quanto è costituita da un unico corpo, ma al suo interno si possono distinguere tre zone distinte gravitanti, rispettivamente, intorno al centro urbano di Mesoraca, alla frazione Filippa ed alla frazione montana del Villaggio Fratta“.
Ok a proposta di legge per attività di coltivazione e raccolta piante officinali
È stata approvata, a seguire, la proposta di legge di “Disciplina delle attività di coltivazione, raccolta, prima trasformazione, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali”. Una legge con la quale si istituisce l’Osservatorio regionale delle piante officinali, viene definito il censimento delle stesse e l’istituzione di un registro della Regione. “Credo che questa iniziativa – ha detto, commentando l’approvazione della proposta di legge, l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – confermi, se non altro, la volontà di una programmazione più generale tocca tutti gli aspetti del mondo agricolo. Si va verso la regolamentazione di un settore che finora era lasciato al libero arbitrio e comunque, per la sua ricchezza, conferma anche la straordinaria capacità di produzione in termini di biodiversità della nostra regione. Tutta questa ricchezza va convogliata, va regimentata. E questa norma si pone proprio questo obiettivo con la prospettiva per le nostre aziende agricole, per gli imprenditori agricoli, di un’altra opportunità di produzione e di creazione di ritorno economico, attesa anche la straordinaria superiorità, in termini di capacità produttiva del nostro territorio regionale. Una legge che aggiunge un’altra norma che si collega all’idea di un territorio sostenibile che possa anche essere fruito attraverso un turismo esperienziale, un turismo lento, che costruisce un quadro di una Regione che da questo punto di vista vuole segnare altri punti che non siano soltanto quelli della produzione agricola ed agroalimentare“.
In Calabria il “Registro regionale degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco”
Il Consiglio ha poi approvato la proposta di legge che prevede l'”Istituzione del Registro regionale degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco“. In chiusura di seduta c’è stato il voto favorevole dell’Assemblea su un ordine del giorno proposto dal consigliere Domenico Giannetta (Fi) che impegna il Presidente della Giunta al recepimento della norma del Decreto Milleproroghe che consente il mantenimento in servizio dei medici di medicina generale fino al compimento del settantaduesimo anno di età. “Una norma che serve – ha detto Giannetta – per garantire ai cittadini calabresi la continuità dell’assistenza sanitaria “. Approvato anche un secondo ordine del giorno, a firma del consigliere Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), sulle misure adottate dalla Regione in tema di spreco alimentare. Nel dichiarare ‘tolta la seduta’, il presidente Mancuso ha informato l’Aula che nella seduta già in programma per il prossimo 20 aprile sarà lasciato ampio spazio all’espletamento di interrogazioni ed interpellanze.
Tropea: crollano massi dal promontorio del santuario S. Maria dell’Isola
Attimi di forte preoccupazione a Tropea, dove questa mattina il promontorio su cui sorge il santuario della Madonna dell’Isola, uno dei simboli del luogo, meta di migliaia di turisti ogni anno, specialmente nel periodo estivo, è stato interessato da un importante crollo. Dal promontorio, che divide la spiaggia della Rotonda da quella di Mare Grande, si sono infatti staccati improvvisamente dei grossi massi, rovinati poi sulla battigia sottostante. Fortunatamente, al momento della caduta, nessuno era presente, evitando così una tragedia altrimenti annunciata.
L’area è stata immediatamente messa in sicurezza dai vigili del fuoco e dalla polizia municipale, impegnati in tutti i controlli necessari, col supporto dei tecnici del comune costiero.
Dalle prime valutazioni, tuttavia, si escludono danni alla chiesa sulla sommità del promontorio.