Arrestato in flagranza, a Reggio Calabria, per furto un 23enne, reggino, già noto alle Forze dell’Ordine, con precedenti per reati contro il patrimonio.
Nello specifico, dapprima la segnalazione giunta al 112, nelle ore notturne di qualche giorno fa, circa un furto avvenuto all’interno di uno studio medico, sito in città.
A seguire fondamentale si è rivelato il tempestivo intervento sul posto di una pattuglia dei carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria, impegnati nella costante attività di controllo del territorio, volta a garantire la continua assistenza al cittadino in caso di necessità, che nei pressi dell’ingresso principale dell’edificio dove è avvenuto il fatto, hanno subito notato uno dei malviventi mentre era intento a fuggire dallo stabile portando con sè un televisore, un pc ed altri strumenti elettronici. Nonostante l’uomo alla vista degli operanti, abbia reagito con violenza e atteggiamento ostile, i militari sono riusciti a fermarlo ed arrestarlo, recuperando così la refurtiva per riconsegnarla al legittimo proprietario.
Dai primi accertamenti, inoltre, hanno costatato la presenza all’esterno dello stabile, di una fiat panda risultata essere provento di furto ed utilizzata dai malviventi per la commissione del delitto, nonché di una scala impiegata dagli stessi per arrampicarsi e raggiungere il primo piano dell’edificio.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
In corso gli ulteriori accertamenti per risalire all’identificazione del secondo malvivente, responsabile del furto, datosi alla fuga.
Un evento, che ancora una volta testimonia, l’importanza rivestita dalla presenza costante e attenta dell’Arma reggina sul territorio, cui un ruolo imprescindibile è rivestito dalle unità di pronto intervento che in collegamento con la Centrale Operativa del Comando Provinciale, assicurano la continua assistenza e disponibilità nell’affrontare le situazioni d’emergenza, soprattutto in una realtà come la nostra, particolarmente sensibile sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Home
Nuovi progetti per incentivare lo sport arrivano dalla Metrocity. A Palazzo Alvaro si è tenuto ieri il workshop che prevede i lavori per il rinnovo delle opportunità espresse nel bando “Sport missione comune 2023″
Presenti: il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, il consigliere delegato allo Sport, Giovanni Latella, ed il responsabile dell’Area Sud per il Credito Sportivo, Gianluca D’Antoni. Durante la riunione è stata sottolineata: “l’importanza che riveste il confronto su un tema particolarmente delicato per il nostro territorio e, più in generale, per l’intero Paese”.
Non hanno mancato di partecipare il dirigente del settore Edilizia della Città Metropolitana, Giuseppe Mezzatesta, il presidente della Consulta metropolitana per lo Sport, Renato Raffa, Walter Malacrino, coordinatore regionale di Sport e Salute Calabria e Giovanni Giarmoleo per il Comitato italiano Paralimpico.
Giovanni Latella ha ribadito: “la volontà della Città Metropolitana di mettere i Comuni nelle condizioni di poter usufruire dei servizi economici offerti dal Credito sportivo per finanziare strutture esistenti o costruirne di nuove“. “Per questo – ha affermato – attraverso questo workshop, abbiamo voluto accorciare le distanze fra i diretti interessati dal bando ed i responsabili dell’istituto di credito controllato dal Ministero dell’Economia e da Cassa depositi”.
Gianluca D’Antoni, infine, è entrato nel merito delle opportunità offerte dal bando “Sport missione Comune 2023”: “I mutui proposti hanno un abbattimento totale degli interessi e possono permettere ai Comuni di realizzare nuove strutture o ristrutturare e mettere a norma impianti esistenti. In una fase storica particolarmente difficile per quanto riguarda l’accesso al credito, riuscire a godere di queste agevolazioni è davvero un’opportunità unica. I Comuni, infatti, sarebbero chiamati ad inserire nei propri bilanci soltanto la quota capitale“.
“Parliamo – ha proseguito D’Antoni – di interventi su palestre, campi calcio, piscine, spazi polivalenti, Palazzetti dello Sport che necessitano di interventi e che si trovano di fronte ad un’occasione irripetibile. Nella nostra attività, contiamo di affiancare gli enti locali nelle procedure di realizzazione dei progetti e di accesso al nostro portale che è lo strumento sul quale produrre le varie richieste. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, in questo contesto, rappresenta un esempio virtuoso su scala nazionale. Nel corso degli anni, infatti, abbiamo prodotto 24 interventi distribuiti sul territorio e, soltanto nel 2022, condiviso 8 operazioni per oltre 4,6 milioni che, a breve, diverranno cantieri“.
“Il fatto che la Città Metropolitana e gli enti locali, così come la società sportive possono accedere al credito a tasso zero – ha ribadito – è una convenienza concreta e reale. Per fare un esempio, lo Stadio “San Nicola” di Bari è al centro di una riqualificazione per 11 milioni di euro e, l’anno prossimo, si presenterà in una veste totalmente nuova. Questo si può riproporre, in maniera proporzionata, anche per i Comuni con pochi abitanti. La nostra mission, dunque, prevede di intervenire su più comunità cosicché lo sport continui ad essere aggregazione sociale riportando i giovani all’aria aperta e fuori dall’isolamento spesso prodotto, purtroppo, dai tempi moderni e dalle nuove tecnologie“.
Giovedì 1 e venerdì 2 giugno il Museo diocesano e la parrocchia Maria SS.ma del Carmelo ad Archi promuovono due incontri con padre Andrea Dall’Asta, gesuita, architetto e direttore del Museo e della Galleria San Fedele a Milano. L’1 giugno h 18,30 (Salone TEIC, nel cortile dell’Arcivescovado su cui si affaccia il Museo) padre Dall’Asta affronterà il tema L’immagine nella tradizione cristiana. Un viaggio nell’arte sacra, tra presente e passato, indagine sull’arte sacra nella tradizione orientale e occidentale e riflessioni sull’icona orientale in relazione all’immagine sacra dopo Giotto, fondata sull’imitazione della natura. In che modo l’opera d’arte si inserisce nello spazio sacro e, in particolare, come interpretare l’arte sacra contemporanea presente nelle nostre chiese?
Il 2 giugno h 16,30 (chiesa parrocchiale di Maria SS.ma del Carmelo ad Archi) tema dell’incontro sarà Il Viaggio della Vita. Riflettere sugli spazi di una chiesa per vivere l’incontro tra Dio e l’uomo: padre Dall’Asta darà un’interpretazione dello spazio ecclesiale a partire dalla metafora del ‘viaggio della vita’. Attraversare gli spazi di una chiesa significa, infatti, interrogarsi sulla nostra identità di credenti e incamminarsi verso il futuro, leggendo il senso più profondo della promessa cristiana.
Andrea Dall’Asta, dopo avere terminato gli studi di Architettura a Firenze nel 1985, entra nella Compagnia di Gesù nel 1988. Dal 2002 dirige la Galleria San Fedele di Milano e dal 2008 al 2020 ha diretto la Raccolta Lercaro di Bologna. Ha fondato a Milano nel 2014 il Museo San Fedele. La sua attenzione è rivolta al rapporto tra arte, liturgia e architettura. Ha partecipato ad alcuni importanti progetti come l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Reggio Emilia (2011), la realizzazione dell’Evangeliario Ambrosiano (2011), del Padiglione Vaticano per la Biennale di Venezia (2013) e della sezione Disegnare il sacro alla Biennale di Architettura di Venezia (2014). Insegna alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Scrive su alcuni quotidiani e riviste come Avvenire e La Civiltà Cattolica.
I due incontri dell’1 e del 2 giugno sono promossi dal Museo e dall’Ufficio per i beni culturali dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e dalla parrocchia di Maria SS.ma del Carmelo ad Archi, con il patrocinio dell’Accademia Belle Arti di Reggio Calabria e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Reggio Calabria.
Si è svolta giovedì 25 maggio, presso la Scuola Media di Catona, la Giornata della Legalità, promossa dall’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona (RC) e dalla Fondazione Girolamo Tripodi. Questa data assume ormai un valore simbolico per la scuola, per Catona e per la città di Reggio Calabria, poiché il 25 maggio 2017 è stato barbaramente assassinato dalla ‘ndrangheta Bruno Ielo, cittadino esemplare, tabaccaio e Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi della scuola Media di Catona e della Direzione Didattica di Catona, per ben sei anni. L’incontro è stato molto partecipato, animato da forte tensione ideale e ricco di contenuti ed ha visto una numerosa presenza degli alunni, delle famiglie e dei docenti delle classi coinvolte.
L’evento è stato aperto dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona, Simona Sapone, che ha ringraziato tutti gli invitati ed ha sottolineato l’importanza che assume la giornata della legalità per la realtà scolastica catonese nella memoria di una persona come Bruno Ielo, che non ha piegato la testa ed ha difeso con coraggio e determinazione i propri diritti e la propria dignità. Subito dopo è intervenuto Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, che insieme all’Istituto Comprensivo ha promosso l’organizzazione della giornata e le iniziative ad essa collegate. Tripodi ha ricordato tutta la storia di Bruno Ielo, a cui era legato da sentimenti di profonda amicizia e di grande affinità ed il suo essere uomo tutto d’un pezzo, che non si è mai piegato ai soprusi, alle sopraffazioni e alle estorsioni. Bruno Ielo era un lavoratore onesto, un padre esemplare e un cittadino impegnato per la propria comunità. Ha pagato con la vita perché si è opposto alla volontà criminale delle cosche mafiose che, non essendo riuscite attraverso minacce, imboscate, atti intimidatori ed altro a scardinare l’onestà di un cittadino integerrimo come Ielo, decisero di ucciderlo, assoldando un killer che gli sparò due colpi di pistola alle spalle, una sera di primavera inoltrata, mentre faceva ritorno a casa. Tripodi ha poi voluto rivolgere alcuni ringraziamenti: all’Associazione Libera che quest’anno in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo ha inserito per la prima volta Bruno Ielo nell’elenco delle vittime innocenti delle mafie, a seguito della segnalazione che è stata fatta dal proprio fratello Ivan; alla Commissione Toponomastica del Comune, per aver accolto la proposta presentata dalla Fondazione Girolamo Tripodi e per aver assunto la decisione di intitolare a Catona una via a Bruno Ielo; alla Magistratura e alle forze dell’ordine, rappresentate nell’occasione dal Dott. Paolo Ramondino, che con grande impegno e dedizione hanno portato avanti le indagini con quell’operazione che non a caso è stata definita “Giù la Testa”, con la quale è stato messo in luce il progetto criminale di ampio respiro di cui è stato vittima Bruno Ielo e che ha consentito di individuare e assicurare alla giustizia mandanti e responsabili di quella è stata una vera e propria esecuzione di stampo tipicamente mafioso: il processo in questione si è recentemente concluso in primo grado con la condanna dei responsabili.
Il ringraziamento più grande e più affettuoso Michelangelo Tripodi lo ha rivolto a Daniela, la figlia di Bruno, che ha visto morire il padre nelle proprie braccia quella tragica sera di sei anni fa e a tutti i suoi familiari presenti all’evento. Daniela non si è fermata, ha resistito con lo stesso coraggio di Bruno. Oggi la rivendita di tabacchi è aperta grazie a lei che non ha voluto mollare e non ha voluto darla vinta agli assassini di suo padre, anche se continua a subire continue vessazioni, come dimostra la rapina subita nei giorni scorsi. Successivamente è intervenuto il giudice Paolo Ramondino del Tribunale per i minorenni, che ha ribadito l’importanza di iniziative come queste nell’impegno per la difesa della legalità ed ha voluto esprimere la propria ammirazione per una figura come Bruno Ielo che ha avuto il coraggio che talvolta molti non hanno ed ha difeso i propri principi, pur sapendo che questo poteva mettere a rischio anche la propria vita. Il dott. Ramondino ha sottolineato la necessità di intervenire anche nell’azione di recupero sociale, per impedire che i giovani possano diventare facile manovalanza della criminalità organizzata.
E’ poi intervenuto Domenico Cappellano, Presidente della Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Calabria, che ha apprezzato molto l’iniziativa di commemorazione di Bruno Ielo ed ha informato sulla decisione assunta dalla commissione per l’intitolazione di una via di Catona a Bruno Ielo e sul successivo iter che dovrà essere seguito per giungere all’ufficializzazione. Ha poi preso la parola Domenico Nasone, in rappresentanza dell’Associazione Libera, che ha ricordato come quest’anno Bruno Ielo sia stato incluso nell’elenco di oltre mille persone che nel nostro paese sono state vittime innocenti delle mafie. Nasone ha sollecitato la scuola ad essere sempre più il centro della promozione di iniziative per la memoria e per insegnare ai giovani i percorsi della legalità, che significa anche dare risposte concrete ai problemi sociali del territorio. Inoltre, ha invitato a stare vicino a Daniela e a sostenerla in tutti i modi.
Ha concluso i lavori Daniela, la figlia di Bruno Ielo, che ha ringraziato la scuola e la Fondazione Girolamo Tripodi per aver voluto ancora una volta ricordare la figura del padre a cui era profondamente legata e con cui collaborava nella stessa gestione della tabaccheria e che continua con forza a tenere aperta, nonostante tutto quello che è accaduto. Nel suo intervento Daniela era visibilmente commossa, ma ci ha tenuto a ribadire che intende continuare nel solco dell’insegnamento del papà. Subito dopo si è proceduto alla consegna dei Premi “In memoria di BRUNO IELO” , giunti quest’anno alla seconda edizione, destinati agli alunni e alle alunne della Scuola Secondaria di I° Grado di Catona. Il concorso per non dimenticare il bellissimo esempio di Bruno Ielo e per ricordare il suo comportamento di eroe civile, è organizzato congiuntamente dalla Fondazione Girolamo Tripodi e dall’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona.
Sono risultati premiati i sottoelencati studenti:
ELABORATI GRAFICI (CLASSI PRIME)
1. BONFORTE ALESSANDRO CLASSE 1D
2. MANDICA RITA “ 1E
3. GATTO SOFIA “ 1A
ELABORATI SCRITTI (CLASSI SECONDE)
1. DESALVO DANIELE CLASSE 2C
2. BILLARI MIRIAM “ 2A
3. CONTE LUCAS “ 2E
ELABORATI MULTIMEDIALI (CLASSI TERZE)
1.EX AEQUO ABATE NATALE CLASSE 3B
1.EX AEQUO MALASPINA RICCARDO “ 3E
2. GIUFFRE’ MELANIA “ 3B
3 MAVILLA MIRIAM “ 3E
I lavori di tutti gli alunni, premiati e non, hanno rappresentano la conclusione di un qualificato percorso di studi che punta attraverso la sensibilizzazione e la formazione, allo sviluppo della cultura della legalità, della solidarietà e dell’inclusione, valori alla base della convivenza civile. Pertanto, data la validità e l’importanza dell’iniziativa, la Fondazione Girolamo Tripodi e l’Istituto Comprensivo sono orientati a dare seguito e continuità per onorare al meglio la memoria di Bruno Ielo.
Reggio Calabria: Versace presente all’Assemblea Nazionale della Federazione Italiana delle Associazioni
Si è svolto a Palazzo Alvaro uno dei convegni previsti per l’Assemblea Nazionale della Federazione Italiana delle Associazioni e dei Club per l’UNESCO, evento che per la terza volta, dopo il 1995 ed il 2003, viene ospitato nella città di Reggio Calabria. Completamente autogestita e ricca di iniziative, l’assemblea durerà cinque giorni: da giovedì 25 a lunedì 29 maggio 2023. Nell’ambito dell’interessante appuntamento tematico sulla “Diffusione dei valori e dell’azione UNESCO – Contenuti e Testimonianze dai Territori: Patrimonio Culturale, Riserve MaB, Geoparchi, Memorie del Mondo, Learning City, Cattedre UNESCO” è intervenuto il Sindaco facente funzioni Carmelo Versace per i saluti istituzionali ma anche per la testimonianza di quel lavoro promosso dalla Città Metropolitana che incrocia gli indirizzi e le tematiche del seminario organizzato.
“Questa amministrazione – ha affermato Versace – ha intrapreso un percors che punta a rispolverare i Bronzi di Riace da un torpore durato troppo tempo e restituirgli visibilità e valore a livello mondiale. Ci è sembrato doveroso porre in essere quei tentativi, organizzando un tavolo istituzionale, per provare a portare avanti l’idea di Bronzi patrimonio Unesco. Sembra giusto che continuiamo in questa direzione, malgrado la consapevolezza di scelte che non spetteranno a noi, e non staremo certo con le mani in mano. Abbiamo deciso, entrando nel circuito delle learning cities, di attivare un progetto di ricerca che coinvolge direttamente la cittadinanza oltre che l’università ed altri attori sociali; la nostra, d’altronde, è la prima città metropolitana ad essere entrata in questo global network; con un modo nuovo di raccontare il nostro territorio”.
“D’altronde – ha affermato Versace – non dobbiamo inventarci neppure tanto perché le nostre bellezze naturali ed il nostro patrimonio artistico-culturale metropolitano rappresentano delle specificità che non hanno nulla da invidiare ad altri luoghi di valore nazionale ed internazionale”. “Abbiamo ancora due anni di lavoro per riuscire a confermarci all’interno di questo network ma stiamo facendo grandi sforzi in questo senso e ne è testimonianza lampante la Biennale dello Stretto; un’amministrazione deve sapere investire in modo intelligente perché solo l’anno scorso abbiamo impegnato oltre un milione di euro in cultura. Se è vero, come lo è, che il nostro territorio richiede interventi infrastrutturali importanti non possiamo non considerare la cultura quale infrastruttura immateriale per quello che porta, a più livelli, narrando qualcosa di diverso valorizzando eccellenze in giro per il mondo oltre che nel nostro Bel Paese. La cultura – ha concluso Versace – è investimento sostanziale e non marginale”
Si è svolto oggi presso il teatro dell’IC di Oppido-Varapodio-Molochio l’incontro conclusivo del progetto di educazione civica “E’ un diritto o un dovere, mai un favore”, proposto e coordinato dall’avv.ssa Margherita Mazzeo, destinato alle classi prime e seconde della Scuola secondaria di primo grado, avente per oggetto la promozione della cultura dei diritti e lo sviluppo di una coscienza civica nei ragazzi. L’interessante progetto, articolato in 30 ore frontali sui temi più importanti della Costituzione, ovvero il rispetto delle regole e la fruizione dei diritti, ha visto protagonisti gli alunni delle classi di Oppido, Varapodio, Molochio, che si sono messi in gioco con varie attività didattiche interattive durante l’anno scolastico e oggi hanno potuto rivolgere direttamente alle istituzioni le loro domande e anche le loro critiche costruttive. A rispondere ai quesiti dei ragazzi diverse istituzioni del territorio: la Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Francesca Morabito, il sindaco di Oppido Mamertina, dott. Bruno Barillaro, il sindaco di Varapodio, dott. Orlando Fazzolari, il sindaco di Molochio, dott. Marco Caruso, che hanno risposto puntualmente agli stimoli e ai quesiti più ricorrenti dei ragazzi sui servizi scolastici e territoriali.
Al centro delle domande l’innovazione scolastica, la sanità, lo sport, la cultura e la viabilità carente. Non sono mancate le domande per le forze dell’ordine, rappresentate dai carabinieri del territorio, guidati dal Vice Comandante di Oppido, Mar. Ord. Vincenzo Arpaia, dal Vice Comandante di Molochio Mar. Ord. Francesco Gattuso e dal Vice Comandante di Varapodio Mar. Ord. Luca Cozzo. I carabinieri hanno ascoltato e risposto con attenzione alle domande degli alunni su come si svolga la vita di un carabiniere, se essi provino paura nell’esecuzione dei loro compiti e su quanto sia importante il ruolo delle forze dell’ordine. Alla autorità citate si sono affiancati i parroci don Giuseppe Papalia (Oppido) e don Giovanni Rigoli (Varapodio-Molochio), che hanno risposto a quesiti anche molto delicati, come il tema del bene e del male, il ruolo di Dio e della Chiesa nella società moderna. La scuola e gli educatori coinvolti hanno così realizzato, con soddisfazione degli alunni, della Dirigente e delle istituzioni, un importante momento di costruzione etica e sociale della cittadinanza attiva nel territorio di Oppido Mamertina.
La richiesta di un sequestro preventivo si era già discussa a ottobre del 2022 davanti al Gip, che per primo aveva rigettato le tesi con cui la Procura della Repubblica di Catanzaro aveva sostenuto le ragioni di un atto d’urgenza nell’area del torrente Beltrame, la stessa in cui nel 2000 si è verificata la tragedia del camping “Le Giare”. A essere messo in discussione l’operato dell’ex sindaco Ernesto Alecci e del suo successore Daniele Vacca, attuale primo cittadino di Soverato, su cui si esprime ora il Tribunale del Riesame di Catanzaro che, per la seconda volta, rigetta la richiesta di un sequestro preventivo dell’area. I due sindaci erano stati accusati di essere responsabili di rifiuti di atti d’ufficio per la mancata chiusura di un varco che permetteva il passaggio all’interno del torrente Beltrame, in una tesi accusatoria smontata dall’avvocato Domenico Calabretta, difensore di fiducia dei due sindaci. Il legale ha ricostruito minuziosamente le azioni dell’ente soveratese per rispondere alla pubblica accusa che aveva ipotizzato delle responsabilità dei due primi cittadini per una supposta omissione nel vietare in maniera assoluta, oltre che immediata, l’accesso del pubblico al letto del torrente. “Le azioni dei due sindaci– spiega l’avvocato Calabretta– hanno testimoniato l’interesse nei confronti del potenziale pericolo che ha preso forma nelle ordinanze necessarie a evidenziare il rischio per la pubblica incolumità e nelle azioni alla base del finanziamento per realizzare i lavori di messa in sicurezza, chiesto e ottenuto dall’ente che ha avviato i lavori poi interrotti dalla ditta esecutrice per cause di forza maggiore”.
Una visione che il tribunale accoglie pienamente, mettendo il rilievo le risultanze degli atti esaminati per cui risulta “che già con ordinanza del 10 luglio del 2020, il sindaco, in ottemperanza a quanto sarebbe stato poi diffidato di fare dalla Regione Calabria (con la nota del 2 agosto del 2021), aveva interdetto il transito, la sosta e la permanenza nell’alveo del torrente in periodi di allerta meteo e, dunque, aveva adottato un provvedimento di somma urgenza proprio al fine di arginare il pericolo per la pubblica incolumità, peraltro a suo tempo dallo stesso tempestivamente segnalato”. A ciò si aggiunge nell’ordinanza “che, a seguito della diffida della Regione Calabria del 15 luglio 2021, il Comune di Soverato precisava di non aver realizzato argini di chiusura, né di aver provveduto all’apertura di varchi, così come richiesto. Ma non solo. Il Sindaco, oltre ad aver già adottato i provvedimenti contingibili e urgenti affrontava il problema con proposito definitivamente risolutivo e ciò faceva mediante l’approvazione avvenuta il 15 dicembre del 2021 del progetto di esecuzione dei lavori di costruzione dell’argine”. Il Tribunale sottolinea come l’interruzione dei lavori non ancora ultimati sia avvenuta per un impedimento sorto in corso di esecuzione, dapprima non previsto, né rilevato, e come sia “non certamente ascrivibile all’Autorità amministrativa”. Una chiara posizione per cui, concludono i giudici, “nessun rifiuto indebito, appare imputabile al sindaco Alecci, né al Sindaco Vacca, che al primo è succeduto dal 23 dicembre del 2021, non emergendo, nel caso di specie sottoposto alla cognizione di questo Tribunale, che gli stessi si siano sottratti alla valutazione d’urgenza dell’atto del proprio ufficio, avendo, anzi, adottato, a tempo debito, tutti i provvedimenti necessari a fronteggiare il rischio per la pubblica incolumità, quale derivante dalle criticità rilevate sull’ alveo del torrente Beltrame”. I giudici escludono pertanto la sussistenza sia dell’elemento psicologico del reato ipotizzato sia di quello materiale a carico dei due sindaci.
La Regione Calabria esprime soddisfazione per i numeri che continuano a fare di Yes I Start-Up Calabria un modello nazionale ed europeo nella promozione dell’auto-impiego continuando a favorire la nascita di nuove imprese. È un percorso che continueremo a sostenere insieme a tutti i soggetti coinvolti per garantire opportunità di crescita e sviluppo per tutti i territori calabresi. È quanto dichiara l’assessore regionale alle politiche per il lavoro e formazione professionale Giovanni Calabrese, tra i protagonisti della 52esima tappa del format itinerante promossa dall’Ente Nazionale per il Microcredito che lunedì 29 farà tappa a Siderno.
Ritornare o restare nella propria terra per innovare, crescere e condividere. Resta, questo, il tema ed il filo conduttore dell’incontro sul quale si confronteranno dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco Mariateresa Fragomeni, Antonio Rispoli dell’Ente Nazionale Microcredito, Pietro Tropiano di All Service, Annarita Lazzarini, responsabile Garanzia Giovani della Regione Calabria e lo stesso assessore Calabrese. Oltre 800 idee d’impesa già finanziate, per una media di 7/8 approvazioni a settimana. Sono, questi – sottolinea Rispoli – i numeri che testimoniano interesse e adesioni crescenti rispetto al percorso di accompagnamento Yes I Start Up Calabria; incentivate anche dalle risposte molto veloci che si riescono a dare grazie alla proficua collaborazione tra Regione Calabria, l’Ente e Fincalabra.
Ospitato nella sala consiliare del Comune di Siderno, in programma per le ore 18, nel corso dell’evento saranno consegnati gli attestati di partecipazione ai 12 corsisti che vanno ad aggiungersi alle centinaia di giovani ragazzi e ragazze e professionisti e meno giovani che hanno seguito il percorso e che si sono resi protagonisti dello straordinario successo di Yes I Start Up Calabria, ancora più straordinario da quando il progetto è stato aperto a tutti, senza limiti di età, grazie ad una rimodulazione del Piano di Azione Coesione voluta dalla Giunta regionale guidata dal Presidente Roberto Occhiuto. – (FONTE: Ente Nazionale Microcredito Calabria – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).
Truffe a istituti bancari: condannato il titolare di una società reggina
Il titolare di una società di intermediazione finanziaria con sede a Reggio Calabria, la “M3”, Santo Alfonso Martorano, di 66 anni, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe ai danni di alcuni istituti bancari.
La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Greta Iori. Condannate anche la moglie e la figlia di Martorano, Antonina Maesano, di 65 anni, e Carmen Miriam Martorano, di 34, che gestivano insieme a lui la società di intermediazione finanziaria, alle quali sono stati comminati, rispettivamente, 4 anni e 6 mesi e 1 anno e 6 mesi di reclusione. Sono stati assolti, invece, un altro figlio di Martorano, Lorenzo Antonio, di 31 anni; Francesco Malara, di 56 anni, ex direttore della filiale 2 di Reggio Calabria del Monte dei Paschi di Siena; Fortunata Mandica, di 46 anni, legale rappresentante della società “M3, e Francesco Araniti, di 49 anni, legale rappresentante della “Tutela Ambientale Srl”, società utilizzata da Martorano, secondo l’accusa, per mettere in atto le truffe. Secondo l’accusa, Martorano, avrebbe sfruttato apposite convenzioni sottoscritte con alcuni istituti bancari, e in particolare con Banca Antonveneta successivamente incorporata dal Monte dei Paschi di Siena, appropriandosi indebitamente, con artifizi e raggiri, di ingenti somme di denaro. In particolare Martorano, secondo quanto è detto nel capo d’imputazione, “ha pianificato, organizzato e diretto operazioni economiche illecite finalizzate a conseguire l’ingiusto profitto rappresentato dall’inesecuzione fraudolenta degli obblighi previsti dal contratto”. Milioni di euro che sono stati reimpiegati, sempre a detta dell’accusa, “in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, gestite da imprese compiacenti o riconducibili alla stessa famiglia Martorano”. L’intermediatore finanziario è stato anche condannato a risarcire i danni al Monte dei Paschi di Siena, costituitosi parte civile nel processo.
“Certamente siamo in presenza di una sentenza eccessiva ed è chiaro che bisognerà attendere le motivazioni per esprimere delle valutazioni”. Lo afferma l’intermediatore finanziario Santo Alfonso Martorano, in una dichiarazione resa nota dal suo difensore, l’avvocato Giampaolo Catanzariti, in relazione alla condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione comminatagli dal Tribunale di Reggio Calabria per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe ai danni di alcuni istituti bancari. “Rimane il convincimento – aggiunge Martorano – di avere sempre operato con correttezza e professionalità, così come rimane immutata la stima e la fiducia nei confronti di avvocati, consulenti e della magistratura”. Secondo lo stesso avvocato Catanzariti, “il dispositivo di sentenza sembra esprimere una visione parziale anche per quanto ricostruito in dibattimento. Leggeremo le motivazioni della decisione non appena sarà depositata, affrontando il secondo grado di giudizio con la determinazione che può derivarci dalla fiducia nella non colpevolezza dei nostri assistiti”. (ANSA)
Dopo tanta attesa, per i suoi numerosissimi fan è arrivata la conferma ufficiale. Partita oggi, infatti, la prevendita dei biglietti per il concerto di Luigi Strangis di giovedì 10 agosto alle ore 21:30 nell’ Anfiteatro Romano di Acri (CS), unico concerto in Calabria del suo “Summer Tour 2023”, inserito nella parte estiva di Fatti di Musica, la XXXVII edizione del Festival-Premio del Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, che si svolge ogni anno in location della Calabria tra le più accoglienti e suggestive dal punto di vista paesaggistico e culturale. Come in ogni edizione, il Festival premia con il Riccio d’Argento del celebre orafo crotonese Gerardo Sacco alcuni dei migliori “live d’autore” dell’anno. L’evento fa anche parte della ricca programmazione d’agosto realizzata con la collaborazione di Dedo Eventi di Alfredo De Luca.
Luigi Strangis, 22 anni, lametino, amatissimo vincitore della 21° edizione di Amici di Maria De Filippi, è un artista eclettico, cantautore poliedrico e polistrumentista. A soli 15 anni, grazie alla sua naturale attitudine e al suo eccezionale talento, inizia ad autoprodurre i suoi primi brani finché a settembre 2021 presenta ad Amici l’inedito “Vivo”. Il brano gli regala l’ingresso al seguitissimo programma e dopo pochi mesi si aggiudica la vittoria. Il 3 giugno 2023 pubblica il suo primo EP STRANGIS, certificato Oro, che contiene i brani presentati durante il programma, tra cui l’hit single Tienimi Stanotte, anch’esso certificato Oro. A settembre pubblica il singolo Stai Bene Su Tutto, che anticipa il disco d’inediti Voglio la gonna, pubblicato a ottobre 2022 (21co/Artist First).
Nello stesso mese esce al cinema il live-action Il Talento di Mr. Crocodile. Nel film, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros Entertainment Italia, Luigi interpreta le canzoni italiane del coccodrillo Lyle, che nella versione originale sono cantate dal cantautore canadese Shawn Mendes. Dopo i primi concerti in estate, tra i quali quello davanti a oltre cinquemila persone allo Stadio Guido d’Ippolito della sua Lamezia Terme, dove è stato premiato come “Rivelazione dell’Anno”, a novembre 2022 si è esibito in due attesissimi live sold out all’ Alcatraz di Milano e all’ Orion di Roma. Il 31 marzo 2023 ha pubblicato il singolo Adamo ed Eva (distribuito da Artist First), una canzone pop-rock che racconta il desiderio di un amore libero, carnale e irrazionale. Il 5 maggio, invece, è uscito Tulipani Blu, il nuovo singolo in duetto con Matteo Romano.
Per il ritorno in Calabria l’attesa è enorme. Previsti anche bus dalla sua Lamezia Terme, dove festeggiarono la sua vittoria nel più celebre dei Talent come la vittoria di un mondiale. I biglietti sono in vendita al prezzo di € 30,00 compreso prevendita su www.ticketone.it e nei punti autorizzati. Per tutte le informazioni su biglietti e bus, tel. 0968441888 www.ruggeropegna.it.