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“The girl that never was”: James Blunt trasforma il dolore in arte omaggiando la figlia mai nata.

A quattro anni dall’ultimo “Once upon a mind” torna James Blunt con il nuovo “Who we used to be” che tratta il dolore della figlia mai nata

di Pierluigi Gabriele

A quattro anni dall’ultimo “Once upon a mind” torna James Blunt con il nuovo “Who we used to be”. Il cantautore britannico riesce a creare 10 brani, (14 nella versione deluxe) ricchi di buoni sentimenti, ma anche di perdite indicibili. Proprio il nuovo singolo “The girl that never was” accompagnato da un videoclip suggestivo, tratta un argomento assai complesso come la perdita di una figlia che purtroppo non è mai nata. Il tema ha colpito molto il pubblico e lo dimostra il milione e mezzo di visualizzazioni in pochissimo tempo del video musicale.

James però è sempre stato restio a rendere pubblica la sua vita privata, ed in una recente intervista chiarisce diversi punti: «Cerco sempre di tenere la mia vita privata per me – spiega Blunt –Sono stato molto fortunato nel creare la mia famiglia, ma naturalmente ci sono state battaglie che abbiamo perso e difficoltà che abbiamo affrontato. La cosa più bella è ricevere un feedback da chi ascolta, perché magari ha vissuto storie simili o anche molto più traumatiche e ci si ritrova.» James con questo nuovo Lp (il settimo in studio), si conferma sempre artista di grande talento e sensibilità, riuscendo a trasformare in arte temi molto dolorosi e complessi della sua vita.

Il 2 Marzo prossimo, il cantautore sarà al Forum si Assago di Milano per l’unica data italiana nel nostro Paese.

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