“L’Amministratore – ha spiegato ancora Versace – mi ha riferito che in queste ore sta acquisendo tutta la documentazione necessaria a definire il quadro d’insieme sulla vicenda. Abbiamo concordato un incontro, nei prossimi giorni, per approfondire le diverse problematiche e valutare le ipotesi più appropriate nell’ottica da noi auspicata di tutelare la Reggina, che appartiene prima di tutto ai tifosi e ai reggini “.
Chiara Cucinotta
Ritmica Restart: tante soddisfazioni, tra manifestazioni e medaglie d’oro
Nuove grandi soddisfazioni per la società di Ginnastica Ritmica Restart, come fa sapere Marilena D’Arrigo, responsabile tecnica. Scrive:
“Partendo dalla fine, lunedì 25 aprile, in occasione della CorriReggio, manifestazione podistica (riservata a professionisti ed amatori) giunta alla sua 40esima edizione e che ritorna dopo gli slittamenti causa pandemia, per due anni consecutivi. E la Restart ha incantato i corridori partecipanti e gli spettatori presenti, danzando con le sue atlete sulle note di “Imagine” e “We are the World”, con un messaggio di pace e speranza poco prima della partenza della manifestazione. Un’occasione utile non solo per fare “squadra”, ma anche per portare ad osservare sempre più da vicino una disciplina che ormai non può più essere considerata uno sport minore.
E, per collegarci a quanto accaduto invece domenica, la Restart continua a confezionare successi su successi, medaglie su medaglie, portando in alto il nome della Città di Reggio Calabria. Nelle regionali disputate al PalaConi di Catanzaro, sono le “stelline” della Restart a brillare. Le atlete più piccole della società (5-7 anni) della società reggina, hanno partecipato a Gym-giocando. Prima è stato eseguito un percorso motorio e subito dopo un esercizio a corpo libero sulle note de “Il gatto e la volpe”.
Emozioni per tutti: per le istruttrici che hanno preparato le baby-ginnaste, Valeria Federico e Maria Rosaria Meduri guidate dalla direttrice tecnica Prof.ssa Marilena D’Arrigo, ma soprattutto per le stesse atlete che hanno ricevuto le loro prime medaglie ed anche il Trofeo Calabria.
Di seguito le piccole partecipanti: Arianna Cicciu, Nicole Musolino, Sonia Assumma, Giuliana Klitsuk, Emily Palialogo, Ludovica Maccarrone, Bianca Taglieri, Claudia Laganà e Chiara Pomara ed un pensiero va anche rivolto alle compagne Greta Pennestrì, Gaia Triglia, Aurora Consonni e Marta Iero che avevano lavorato in preparazione all’evento, ma che per cause familiari e di salute non hanno potuto parteciparvi”.
Università Mediterranea, nominato Rettore pro tempore il prof. Feliciantonio Costabile
Il Giuseppe Zimbalatti Direttore Generale dell’ Università di Reggio Calabria informa che – il Ministero dell’Università e della Ricerca, con nota n. 6072 del 03.05.2022, ha comunicato che, a norma di legge, le funzioni del Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione nonché a quelli indifferibili e urgenti, potranno essere pro tempore esercitate dal Decano dell’Università.
Il Decano dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Prof. Feliciantonio Costabile, Ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità, ha accettato oggi stesso di esercitare le funzioni di Rettore.
La misura è stata resa necessaria dai più recenti avvenimenti che hanno visto tristemente coinvolta l’Università Mediterranea in attività di indagine riguardo a concorsi truccati. Per approfondire, ecco il link all’articolo della vicenda:
German Denis, cosa ne sarà del suo futuro? Le sue parole durante la conferenza stampa post Reggina-Como
German Denis, autore dell’unico goal amaranto del match contro il Como, torna a segnare e a far sognare. In conferenza stampa parla del suo futuro, ancora incerto.
“Essere parte di una società con tanta storia come la Reggina è bello, è bello lasciare un segno. Sono grato a questa società perché mi ha dato tanta vita da quando sono arrivato. Logicamente ancora ho l’entusiasmo, ci tengo a fare l’ultimo anno, ma ancora non mi sono seduto con la società per parlare del mio futuro e capire cosa succederà, ma sinceramente io ci tengo ancora. Ovviamente non dipende da me, sono a disposizione, poi vedremo cosa succederà. Certo devo iniziare a pensare cosa fare nel futuro, se sarò magari un allenatore… è difficile cambiare perché sono professionista da più di 20 anni, praticamente una vita. Sono sempre stato abituato a fare il calciatore, sarà difficile iniziare un nuovo percorso per cui non sono preparato. In ogni caso dovrò studiare, mi dovrò preparare per il mio futuro”.
E sull’anno appena trascorso dice: “Quest’anno sono stato un po’ sfortunato, mi sono fatto male subito… poi quando è arrivato mister Stellone, subito mi ha valutato per quello che vedeva in settimana. Mi voleva in campo e mi sono fatto di nuovo male. Ovviamente l’esperienza da calciatore ti porta a cercare di contribuire in tutti i modi, per il resto io mi allenerò al massimo e rispetterò sempre le scelte“.
Nessun dispiacere per mister Stellone dopo la sconfitta della Reggina contro il Como: “Ottima partita, soddisfatto dei ragazzi che hanno debuttato”
In conclusione del match Reggina-Como, che ha visto la vittoria della squadra ospite con 4 goal contro uno solo amaranto, Mister Stellone ha incontrato, come di consueto, la stampa, per un’analisi a caldo dei 90 minuti appena conclusi.
Grande soddisfazione per il mister, nonostante la sconfitta. Dice: “Se si vanno a leggere le statistiche, per assurdo è stata la partita dove abbiamo tirato di più in porta, dove abbiamo tenuto il 69% di possesso palla, abbiamo fatto sui 500 passaggi, abbiamo tirato in porta, abbiamo avuto delle occasioni. Le stesse occasioni le hanno avute loro, sono riusciti a fare 4 goal e noi uno. non mi servivano indicazioni in questa partita, mi serviva giocarla, cercare di non perderla, provare a vincere per il discorso più punti rispetto al girone d’andata… Ha fatto un buon debutto Franco Damiano, sono felicissimo che German ha segnato, che ha fatto un record come giocatore più anziano della serie B. Quest’anno non aveva mai segnato, nella sua carriera era sempre riuscito a segnare a ogni partita, quindi sono stato felicissimo per quello. Non mi servivano indicazioni, mi serviva provare a fare una partita buona. Abbiamo fatto anche la prima mezz’ora un ottimo palleggio, delle buone trame, abbiamo preso goal su scivolate, falli… Si poteva vincere, perdere, pareggiare… hanno debuttato molto bene due ragazzi della Primavera, va bene così”.
Niente da ridire sulla partita appena giocata, ma un piccolo commento tecnico è comunque riuscito a saltare fuori: “Abbiamo provato a fare dei cambi più offensivi con Rivas e Giraudo, sono partite dove tutte e due le squadre hanno giocato a viso aperto, loro hanno segnato, noi abbiamo fatto la partita. Il succo è quello. Sicuramente meglio nel primo tempo”.
E sui ragazzi che hanno debuttato proprio durante questo ultimo match in casa, Stellone ha detto: “Prima o poi dovevano giocare, hanno fatto un’ottima partita. Non è un esame, non è un provino quando fai debuttare ragazzi che non hanno mai giocato. Gli ho detto di non preoccuparsi, di giocare tranquilli, che non è questo debutto a farmi fare un’opinione di loro. Sono molto soddisfatto della stagione, ringrazio i ragazzi per quello che mi hanno dato“.
E ha concluso: “Nell’ultima partita quasi tutte le squadre fanno giocare i giocatori che hanno giocato meno, quando non c’è l’obiettivo. avevo promesso alla squadra delle rotazioni nelle ultime partite. Rimane Aglietti che giocherà a Brescia, anche per dare motivazioni come allenamenti, perché altrimenti diventano 15 giorni di allenamenti senza neanche l’obiettivo di voler giocare. Come partita non ho niente da dire: abbiamo tenuto palla, tirato in porta, per assurdo sono stati gli episodi a cambiare la carte in tavola”.
“Sandrino” mantiene le promesse e conquista la stampa: piccola recensione del film in anteprima
C’era aria di familiarità al Teatro Metropolitano, giovedì sera. Sarà stata la platea ricca di amici, sarà stato il clima disteso da ripresa di quasi normalità o i sorrisi strappati dall’umana emozione di Pasquale Caprì, Benvenuto Marra e Giorgio Casella, in attesa di vedere finalmente sul grande schermo il loro “Sandrino – Il film“, di cui sono protagonisti.
Una visione riservata all’insindacabile giudizio di stampa e addetti ai lavori, quasi una prova in itinere prima del debutto ufficiale con il pubblico il prossimo martedì 3 maggio al Teatro Cilea, quando finalmente la città conoscerà il suo nuovo, comico (ma attento) ritratto.
Difficile parlare di “Sandrino” senza fornire eccessive anticipazioni. Di certo, un rischio che non si corre a guardare questo film è la percezione di un lavoro improvvisato o di un lungometraggio amatoriale. Niente di più distante dalla realtà. Se qualcuno avesse intenzione di sedersi in sala nella speranza di raccogliere materiale per criticare ogni sbavatura, ogni incertezza, ogni vizio di produzione, è bene che sappia che resterà sorpreso scena dopo scena: dalla colonna sonora ai dialoghi, dalla fotografia alle capacità interpretative di tutto il cast: grandi, piccoli e perfino… animali!
Certo, potrebbe spiazzare la strana sensazione di poter guardare Reggio Calabria e per una volta farsi due risate senza amarezza… Senza pensare alla ‘ndrangheta, alla spazzatura, alle buche, alla mancanza d’acqua e a tutto il pot-pourri di problemi e situazioni da sempre associate alla nostra città che ci attendono appena fuori dalla porta.
Al contempo, è altrettanto strano essere chiamati, tra una risata e l’altra, a prendere consapevolezza che in città succede anche altro: tanti piccoli fenomeni del quotidiano che conosciamo benissimo ma siamo portati a ignorare per mancanza di volontà, di tempo o addirittura di coraggio. Ed è qui che “Sandrino – Il film” sbatte in faccia la realtà più vera: basta poco, è semplice, e fa la differenza.
Promesse mantenute, dunque, per questa prima fatica cinematografica che coinvolge Pasquale Caprì e i suoi amici. Le attese dei primi spettatori sono state ampiamente ripagate; riguardo la prima di martedì, non si può prevedere che opinione ne avrà il pubblico in sala, ma è concessa un’anticipazione: la visione sarà accompagnata da due colonne sonore, quella del film e quella delle risate irrefrenabili della platea.
Grande ritorno dei Sonohra: la presentazione dell’album “Liberi da sempre 3.0” a Radio Touring 104
Il tempo sembra essersi fermato per i Sonohra, che tornano sulla scena musicale con l’album “Liberi da sempre 3.0”. Luca e Diego sono stati ospiti questo pomeriggio a Casa Lopresti, su Radio Touring 104 e hanno raccontato ai padroni di casa Filippo Lopresti e Doc Condello cosa li ha convinti a ricominciare proprio dal loro primo album.
Nonno violinista, mamma cantante, un amore per la musica rock che ha segnato la loro crescita. Raccontano: “Siamo felici che ci sia un ritorno alla musica rock: è una bella cosa, noi siamo cresciuti con la musica rock, poi negli anni le mode sono cambiate ma siamo rimasti legati a quella musica. Abbiamo notato anche un ritorno importante alla musica degli anni 2000 e così abbiamo deciso di riprendere quel percorso che avevamo interrotto per vari motivi”.
Torna il rock e tornano anche i Sonohra, dopo quattordici anni. Ma, soprattutto, torna “L’amore“, brano che ha fatto da colonna sonora per le storie di un’intera generazione: ” Siamo usciti con il remake de L’amore, dopo 14 anni, con le nostre voci più adulte e più consapevoli. Il 27 maggio uscirà “Liberi da sempre 3.0” nei digital store e in vinile. Siamo già partiti anche con le anteprime del tour, in cui faremo tutti i brani dell’album secondo i nuovi arrangiamenti. Abbiamo visto che un’intera generazione si è svegliata, la cosa è stata presa con entusiasmo e ci fa molto piacere. L’abbiamo notato fin dalle prime date del tour“.
Ma “L’amore” non ha fatto innamorare solo l’Italia: il successo dei Sonohra ha attraversato tutto il mondo, riscuotendo grandi consensi fino in America Latina. Un’esperienza in lingua che ha rappresentato una parentesi importante per i Sonohra: “Scontrarsi con un mercato straniero non è mai così facile. Abbiamo avuto notorietà nel latino americano, quindi abbiamo registrato i nostri album per la parte latina degli States. Ora però ci dedichiamo a scrivere in italiano“.
Il nuovo album ha regalato a Luca e Diego anche la possibilità di segnare una tappa importante della loro carriera, con l’uscita del loro primo vinile: “Il vinile adesso è tornato molto in voga, rappresenta quasi un oggetto da collezione. Al di là del supporto molto carino, c’è un ritorno al vintage predominante. Questo rappresenta il primo vinile della nostra carriera e ne siamo molto soddisfatti“.
All’interno dell’album in uscita a fine maggio ci saranno tutte le tracce di “Liberi da sempre“, l’album uscito nel 2008 a seguito della vittoria di Sanremo Giovani, che sono state magistralmente riarrangiate per l’occasione, ma anche tre nuovi inediti. Di questi, i Sonohra possono anticipare veramente poco: “Gli inediti saranno brani cazzuti, anche se una delle tre sarà una ballad. Ci sarà da divertirsi!“.
In chiusura, un grande annuncio per l’estate: “Saremo in Calabria nell’estate un bel po’ di volte, passeremo a trovarvi. Vi porteremo il vinile e, se volete , una bottiglia di vino!”.
“Predestinato (Metalmeccanico)”: Riccardo Fogli racconta le sue origini a Radio Touring 104
Un’intervista semplice, fermo in macchina alla stazione di Bologna aspettando l’arrivo di un amico, in procinto di partire per Lugano per il prossimo spettacolo: anche questo è Riccardo Fogli, che questa mattina ha presentato a Radio Touring il suo nuovo libro-disco “Predestinato (Metalmeccanico)“.
Un prodotto incredibile, per celebrare il 40° anniversario dalla vittoria del Festival di Sanremo del 1982, che contiene al suo interno anche una nuova versione del successo di Fogli “Storie di tutti i giorni“, realizzata con gli arrangiamenti di Mauro Ottolini che nel brano ha suonato il Trombone e ha diretto L’Orchestra Ottovolante.
Il ghiaccio non si poteva che rompere con una riflessione sull’esperienza con i Pooh: “Sono un pooh di nascita” – dice Riccardo Fogli – “Ci sono entrato due o tre mesi dopo Facchinetti, che ho conosciuto al Piper di Milano. Io sono un metalmeccanico in realtà, ero lì per provare ad avere un po’ di successo. I Pooh mi offrirono di entrare nella loro prima formazione e poi… quando sei Pooh per tanti anni, sei Pooh tutta la vita“.
La storia di Fogli, tuttavia, inizia molto prima dei Pooh, e affonda le radici nella terra, in un’umilissima Italia del secondo dopoguerra: “Ho scritto il libro in questi 34 mesi, sono riflessioni sul mio passato. Non avendo più la madre, il padre, il fratello, ho cercato di ricordare una casa particolare… una volta erano bombardate o sul tetto… avevamo una meravigliosa miseria. Ho passato 3 mesi con le lacrime agli occhi e il groppone in gola perché adesso parliamo di bullismo, nel dopoguerra c’era la diversità dentro le scuole, tra i figli dei ricchi coi vestiti puliti che stavano ai primi banchi. Io chiedevo a mia mamma perché la prof mi annusasse… io sapevo di sapone per i panni, ma avevo le orecchie pulite, i vestiti erano di mio papa o di mio fratello maggiore. Non c’erano posti da migliore della classe per noi, ma sono sempre stato con dignità tra i primi 5-6 , con la differenza che quando c’era da canticchiare io partivo da 22esimo e poi mi facevano passare avanti… ma ora piano piano qualche posizione vedrai che la recupero. Perché la vita questo mi ha dato, non mi ha dato un padre medico né altre fortune“.
Rimboccarsi le maniche, dunque, senza mai dimenticare le difficoltà superate. Spiega Riccardo Fogli: “Io sono un grande lavoratore, credo nel lavoro fisico, nell’intelletto, nel genio… ma quando lo distribuivano ne ho ricevuto poco. Ho fatto e faccio molta fatica. È anche un messaggio a non mollare mai: non ti scoraggiare se la prima, la seconda, la decima canzone non fa saltare sulla sedia un produttore. Non mollare che ce la fai“.
Continua: “Lavorare non vuol dire non essere artisti. Io ho a che fare con la passione per la campagna, ho una fattoria in maremma, e ho a che fare con ragazzi che sono più artisti di me“.
E proprio per non dimenticare le origini e la strada fatta, si ricomincia dal grande successo dell’artista. Spiega: “Storie è una canzone così particolare che non può essere rivisitata, non puoi cambiare gli accordi.. puoi solo mettere insieme delle persone che hanno voglia di stonare, con una canzone che conoscono poco, musicisti che suonano insieme e si divertono. Storie di noi brava gente che fa fatica, si innamora con niente, vita di sempre, ma ha in mente grandi idee: è una visione negativa. Se sei un lavoratore che fa una vita di sempre ma hai in mente qualche cosa, un viaggio, un progetto, una scrittura, una cosa diversa che ti fa mettere in moto il cervello...”
Tra i brani contenuti nel nuovo album, ce n’è uno molto intimo e particolare dedicato alla figlia, dal titolo “Gli angeli hanno i denti bianchi”: “Avevo scritto Il ritorno delle rondini nell’album con Facchinetti. Avevo raccontato la paura di un uomo adulto di perdere il suo amore. Io dico a mia moglie di non sospettare, che il mio amore è puro e infinito. Poi ho scritto una canzone per Dado, mio figlio, che si chiama La tenerezza: è una lettera che un padre fa a un figlio quando lui non risponde fino alle 2 del pomeriggio e tu sei dall’altra parte del mondo e stai in ansia. Mia figlia mi ha chiesto di scriverle una canzone, appena uscita dal dentista. E io gliel’ho scritta quella notte, e l’ho convinta: ha detto che la sua canzone era più bella di quella del fratello“.
Un disco, un libro, ma anche un audiolibro: “Il libro lo conosco a memoria: scrivi, correggi, gliel’ho dettato, poi me l’hanno rimandato, quindi lo so quasi a memoria. Quando ho riletto il finale, che doveva essere solo scritto, mi hanno detto che il trasporto con cui leggevo era affascinante e mi hanno proposto di fare un audiolibro, per tutte quelle persone che non possono o non riescono a leggere“.
Un prodotto nuovo e fruibile da tutti, fan affezionati ma anche ragazzi che poco conoscono questo artista e la sua storia. Interrogato riguardo la sua opinione sui giovani che si affacciano al mondo della musica, dice: “Ci sono grandi talenti. Trovo che questi ragazzi abbiano il diritto e la capacità di scrivere e di scrivere come vogliono. Certo, non mi piacciono le minacce, le istigazioni, le parolacce, non dico che ci vorrebbe un filtro ma sappiamo quanto sono fragili i ragazzi. Per il resto, trovo che abbiano un talento: mi piacciono i ragazzi che hanno un talento, che storpiano volutamente le parole per trovare le rime. Li trovo bravi, divertenti, mi piace un po’ di melodia, non amo gli eccessi. Non avranno un pubblico fedele come l’abbiamo avuto noi con i Pooh, perché questi ragazzi hanno nel loro destino la velocità, il cambiamento, e se lo sanno cogliere si evolvono sempre in qualcos’altro. Tuttavia serve umiltà per non mollare mai, perché il primo disco, il secondo, possono andar male ma se con molta umiltà studi e lavori puoi fare il terzo e il quarto. Se sei presuntuoso c’è la possibilità che ti scontri con una realtà fortissima“.
Mettersi in gioco sempre, dunque. E Riccardo Fogli l’ha fatto anche di recente con la sua esperienza al programma televisivo di Rai 1 “Il Cantante Mascherato“. Racconta: “Cantare sotto una maschera di 5 chili è divertentissimo. Milly (Carlucci, ndr) mi corteggiava da anni per andare in questo meraviglioso programma. La maschera del pastore maremmano era fatta apposta per me: sono maremmano, sono pastore, e ho accettato cantando con Fausto Leali, con Arisa, con Morgan… è stata un’esperienza bellissima per la quale sono grato“.
Durante l’intervista condotta da Walter Veltri e Nadia Labate per la trasmissione mattutina Touring Café, Riccardo Fogli ha anche intonato un pezzetto di canzone live. Di seguito il video integrale dell’intervista.
Gravissimo incidente a Villa San Giovanni: furgone passa sopra una donna
Villa San Giovanni è stata teatro di un gravissimo incidente avvenuto intorno alle ore 10:00 di questa mattina, all’incrocio tra la via Tommaso Campanella e la via Rocco Larussa. Secondo una dinamica ancora in via di ricostruzione, un autocarro ha investito una donna, sulla cinquantina, intenta ad attraversare la strada, passandole con la ruota sopra la gamba destra.
Secondo la ricostruzione della Comandante della Polizia Locale di Villa San Giovanni, sul posto sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine e l’ambulanza che ha trasferito la donna agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove è attualmente ricoverata. Ancora da prosciogliere i dati della prognosi, ma probabilmente la vittima dovrà subire alcuni interventi. Ancora in fase di acquisizione i dati relativi allo scontro per capire cosa ha portato alla collisione tra il mezzo pesante e il pedone.
Stando a quanto riportato, poi, da diversi commercianti nei pressi del luogo dell’incidente, l’area sarebbe stata ripulita dalle tracce, anche organiche, dello scontro.
[ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO]
Atletica Barbas, Riccardo Lavino verso i campionati assoluti di decathlon
E’ stata una performance agonistica al di là di ogni più rosea aspettativa quella realizzata da Riccardo Lavino al “Trofeo nazionale delle Province” riservato alle prove multiple, andato in scena lo scorso week end al campo Coni “A. Penna” di Reggio Calabria. Il promettente decatleta reggino classe 2000, in forza all’“Atletica Barbas”, ha polverizzato il proprio personale, ottenendo 6491 punti e migliorandosi in ben sette discipline su dieci. Solo nei lanci (giavellotto, asta e disco) non è riuscito a ritoccare i suoi precedenti primati.
L’eccellente prestazione gli è valsa il “pass” per i campionati italiani assoluti di prove multiple, in programma a Roma dal 24 al 26 giugno. Il tutto per la gioia del suo allenatore Luigi Barbarello, del presidente della società di appartenenza Salvatore Calcagno e del neo presidente della Fidal Calabria Vincenzo Caira, tutti presenti sulla pista reggina e soddisfatti per i risultati del loro pupillo, punta di diamante di un movimento in sensibile crescita.
Questi, nel dettaglio, i risultati conseguiti da Lavino a Reggio Calabria: 100 m. 11.45 (763 punti); lungo 6.40 (675 punti); peso 11.17 (556 punti); alto 1.91 (723 punti); 400 m. 52.59 (699 punti); 110 h 15.65 (773 punti); disco 30.70 (478 punti); asta 4.20 (673 punti); giavellotto 47.38 (550 punti); 1500 m. 4.53.03 (601 punti).
Prossimo appuntamento un meeting in terra toscana, a Firenze, in preparazione del grande appuntamento di giugno nella capitale dove Lavino, unico calabrese ai nastri di partenza nel decathlon, vorrà stupire ancora e ulteriormente migliorarsi al cospetto dei migliori decatleti del panorama nazionale.