Il brano più trasmesso dalle Radio italiane “Houdini” della cantante inglese di origini kosovare Dua Lipa, trova nuova linfa in una versione inedita curata dal Dj tedesco Adam Port, che le dona un groove più accattivante e prolunga il successo di un brano che ha già superato ogni record.
Pierluigi Gabriele
“Solo mai”: Paola & Chiara in attesa di Sanremo tornano con un nuovo singolo.
Prima della kermesse musicale di Febbraio che le vedrà protagoniste nella conduzione del “Prima festival 2024” Paola & Chiara tornano con il singolo “Solo mai”. Il brano è il terzo inedito dopo “Furore” e “Mare Caos” tratto dalla raccolta discografica uscita quest’anno “Per sempre”. Il terzo singolo è stato scritto e prodotto dalle due sorelle in collaborazione con il produttore svedese Stefan Storm, rappresentando una istantanea dell’esistenza umana e di tutte le sue idiosincrasie, in un viaggio melodico che riporta agli anni 80’.
Paola & Chiara si soffermano sulle mille dinamiche in cui la persona si scontra per cercare di raggiungere il senso più profondo della vita, cioè l’amore contrapposto alla competizione, contagiato da un appiattimento etico che lentamente distrugge l’esistenza. I versi più rappresentativi del singolo sono affidati al pre-chorus: “E sogno ancora di un domani / di amare fino in fondo io / dove saremo tutti uguali e non avremo più bisogno di avere un dio”; al ritornello, che come un mantra, ripete all’infinito: “Non sarai solo, se non vuoi star solo, non sarai solo mai”; e allo special, che si chiude con il passaggio più importante “Non è solo mai, chi l’Amore porta in sé.”
Un brano sincero ed intenso, che avvolge come una carezza, ma allo stesso tempo pulsa incessantemente ricordandoci che la paura di restare soli non esiste se l’amore dimora dentro di noi. La tematica dell’amore salvifico spesso è stato preso in considerazione dal duo e questa volta sembra ancora di più custodire un significato profondo. Supportato anche da un videoclip, per la regia di Paolo Santambrogio, che porta il brano a diventare narrativa visiva e vede la partecipazione dell’ex-attrice ed ex-modella internazionale Eva Riccobono, che per l’occasione diventa madre universale, forza creatrice che ha in grembo la speranza di un domani migliore, dove non c’è posto per la solitudine.
“The girl that never was”: James Blunt trasforma il dolore in arte omaggiando la figlia mai nata.
A quattro anni dall’ultimo “Once upon a mind” torna James Blunt con il nuovo “Who we used to be”. Il cantautore britannico riesce a creare 10 brani, (14 nella versione deluxe) ricchi di buoni sentimenti, ma anche di perdite indicibili. Proprio il nuovo singolo “The girl that never was” accompagnato da un videoclip suggestivo, tratta un argomento assai complesso come la perdita di una figlia che purtroppo non è mai nata. Il tema ha colpito molto il pubblico e lo dimostra il milione e mezzo di visualizzazioni in pochissimo tempo del video musicale.
James però è sempre stato restio a rendere pubblica la sua vita privata, ed in una recente intervista chiarisce diversi punti: «Cerco sempre di tenere la mia vita privata per me – spiega Blunt –Sono stato molto fortunato nel creare la mia famiglia, ma naturalmente ci sono state battaglie che abbiamo perso e difficoltà che abbiamo affrontato. La cosa più bella è ricevere un feedback da chi ascolta, perché magari ha vissuto storie simili o anche molto più traumatiche e ci si ritrova.» James con questo nuovo Lp (il settimo in studio), si conferma sempre artista di grande talento e sensibilità, riuscendo a trasformare in arte temi molto dolorosi e complessi della sua vita.
Il 2 Marzo prossimo, il cantautore sarà al Forum si Assago di Milano per l’unica data italiana nel nostro Paese.
Due degli artisti più forti nell’attuale scena italiana Rhove e Anna uniscono le forze e sfornano il singolo “Petit Fou Fou”. Il brano è super coinvolgente e sicuramente farà breccia nei giovanissimi con un sound fresco ed innovativo. I due artisti, che rappresentano la generazione Z, nonostante la loro giovane età hanno sfornato già diverse hit che hanno rappresentato in termini commerciali un enorme successo conquistando diversi dischi di Platino. Rhove con il suo brano “Ancora” quest’estate è stato uno dei più suonati dalla radio italiane, ed ANNA ha concluso un’annata record, che l’ha vista partecipe nella colonna sonora del blockbuster “FAST X” diventando l’artista musicale più ascoltata nel 2023 su Spotify Italia.
L’affetto artistico che unisce i due rapper è stato espresso da Rhove in molte occasioni, considerando la cantante ligure una vera e propria fonte di ispirazione ed energia. Il nuovo singolo è stato scritto dallo stesso Rhove, all’anagrafe Samuel Roveda e da ANNA (Anna Pepe), con la collaborazione di Madfingerz che l’ha anche prodotta. Il rapper lombardo classe 2001 ha iniziato sin da piccolo con la passione per la musica, esibendosi in discoteche e centri sociali, emergendo per il suo stile innovativo e non comune, esprimendo al meglio la cittadina di provincia a cui appartiene (Rho), e puntando sempre a rappresentare proprio tutti quei ragazzi che provengono dai piccoli posti e che attraverso i suoi testi si rivedono.
Il successo arriva con la pubblicazione del primo singolo “Blanc Orange (na na na)”, inizialmente auto-pubblicato ed in grado di ottenere subito oltre 300.000 visualizzazioni su YouTube. Seguono i singoli “Provincia”, “Corso Europa” (Oro), “Montpellier” (Oro), il duetto con Shiva “La Zone” (Platino), “Jungle”e “Shakerando”(6 volte Platino) che segna la prima collaborazione con il producer francese Voluptyk. Sono usciti poi il suo secondo freestyle, “LAPROVINCE1” (Platino), che ha fatto il boom di visualizzazioni su YouTube e raggiunto le prime posizioni della classifica italiana su Spotify, “Seignosse” (Oro), il brano “Cancelo” (Platino), il freestyle “La Province#2” (Oro). È seguita la pubblicazione dell’EP “Provinciale” (Oro) e i singoli “Compliquè (Platino) con Shiva e Ghali e “Copacabana”con Paky (certificato Oro). Sono seguiti gli ultimi singoli “Pelè” (doppio Platino), “Whip Whip”(Oro) e il singolo estivo “Ancora” (Platino). La forza di Samuel è quella di abbattere i luoghi comuni sia urban che rap portando al pubblico messaggi di incoraggiamento, influenzato dall’urban francese trae ispirazione da artisti d’Oltralpe come Stromae, SCH Doria, JUL ed ama moltissimo il surf, tanto da mostrare la sua muta anche nei propri videoclip.
La rapper ligure ANNA, classe 2003 è cresciuta con i vinili del padre DJ e sin da piccola ha coltivato la passione per la cultura urban americana. La giovane artista ha uno stile diretto e senza fronzoli ed il suo singolo di debutto “Bando” è riuscito ad ottenere il doppio disco di Platino in Italia, ma anche importanti collaborazioni nelle versioni remix (Rich The Kid, Maxwell, Endor, Gemitaiz&Madman). ANNA ha deciso di mostrare di che pasta è fatta prima con il freestyle “Squeeze#1”, poi con “Drippin in Milano”, certificato Platino in Italia. La canzone ha raggiunto la prima posizione come brano più virale sulla piattaforma TikTok. “Drippin in Milano”, il freestyle “Squeeze #1” e “Balaklub – What Up” sono prodotte da Miles (Machete Mixtape Vol.4, Bloody Vinyl 3).
L’estate scorsa è uscito il suo primo EP, “Lista 47” (certificato Oro) e anticipato dai singoli “3 di cuori” (certificato Platino) con il featuring di Lazza e “Gasolina”(certificato Platino). Il 2023 riserva all’artista la collaborazione sul disco di Guè “Madreperla” dal titolo “Cookies n’ Cream” con il feat. di Sfera Ebbasta, rimasto in cima alla classifica dei singoli di Spotify Italia per 3 settimane (di cui 2 consecutive) e certificato triplo Platino. Il collega Guè, inoltre, ha definito ANNA “la rapper donna più forte in Italia”. È seguito poi il singolo solista “Energy”.
Sempre quest’anno la giovane è stata scelta come unica artista italiana ad essere inclusa nella colonna sonora ufficiale di “FAST X”, l’ultimo film della saga di Fast and Furious con Vin Diesel, con una speciale versione di “Bando” appositamente realizzata. Sono inoltre uscite le collaborazioni nelle hit “Vetri Neri” (4 Platino) di AVA e Capo Plaza, “Anelli e Collane” (Platino) di Artie 5ive e “EVERYDAY” (Platino) di Takagi & Ketra con Shiva e Geolier. È risultata anche l’artista femminile più ascoltata dell’anno in Italia su Spotify.
“Mattino di Luce” il nuovo singolo dei Subsonica sarà disponibile su tutte le piattaforme ed in radio dal 29 Dicembre. La continua evoluzione della band torinese viene documentata anche in questo nuovo brano che parla della necessità di trasformazione come antidoto all’instabilità e alla ricerca di un equilibrio. Il nuovo singolo va a scavare nel percorso che una persona fa liberandosi dal ruolo di genere che acquisisce alla nascita. “Incongruenza, disforia o transizione di genere sono temi circondati da pregiudizi affrettati, spesso repressivi e violenti, che non tengono conto del disagio, della sofferenza e delle necessità autentiche di chi li vive affrontandoli quotidianamente.
In ”Preso blu”, una delle nostre prime canzoni, parlavamo della “paura del diverso” come “paura del possibile”. Continuiamo anche oggi, con nuove parole e nuovi sguardi a raccontare storie di diversità e esigenze di libertà.” Questo è il pensiero dei Subsonica che intessono una ballad tra distorsioni space-rock abbracciate dai sintetizzatori, con un tocco di percussioni acustiche e fiati. Il brano arriva dopo “Pugno di sabbia” e “Adagio”, tra l’altro quest’ultimo fa parte della colonna sonora dell’omonimo film di Stefano Sollima, nelle sale cinematografiche in queste settimane. “Mattino di luce” anticipa l’uscita imminente del nuovo album, il decimo in studio, dal titolo “Realtà aumentata”.
Il nuovo disco è composto da 11 brani ed è stato scritto ed inciso tutto nel 2023 e vuole esprimere tutte le fragilità che il Mondo ha scoperto durante la Pandemia con le rispettive solitudini, ma anche a causa degli effetti climatici estremi che stiamo affrontando e che rappresentano una vera e propria sfida per il futuro. La “realtà aumentata” di un eterno presente non troppo rassicurante, ci ha quasi costretto a rifugiarci nella solitudine ed ha accentuato le incomprensioni rendendoci molto più individualisti, però dovremmo tutti cercare di essere più ottimisti cominciando proprio da noi stessi e provando a migliorarci anche nelle piccole cose. L’album si dipana tra energie luminose e penombre, ma anche tra la quotidianità e grandi visioni cosmiche, con una ritmica sempre efficace ed immersiva.
Lo stile è sempre quello dalla band di Samuel, Max, Boosta, Ninja e Vicio e dal prossimo Aprile inizierà un tour che partirà da Mantova e toccherà Milano, Conegliano, Roma, Bologna, Firenze, per chiudere poi nell’amata Torino.
Che cos’è che crea un’alchimia perfetta per creare un grande album o ancora meglio una grande band? Le risposte potrebbero essere migliaia e tutte giuste o sbagliate allo stesso tempo. È certo però che dalla sponda dell’Atlantico “staccata dal continente europeo” si misero in moto forze artistiche considerevoli. Se si potesse quantificare numericamente a quanto hanno dato alla musica Rock ed a tutte le due declinazioni, i popoli del Regno Unito e dell’Irlanda, beh rimarremmo a bocca aperta per la mole di band nate dagli anni 50’ ad oggi. Ma come spesso è accaduto nel Rock’n’roll, le contaminazioni hanno visto la luce per diversi incastri della sorte.
È così nasce una delle band più incredibili e uniche nel loro genere: I Pogues. Shane MacGowan cantante e fondatore della band già nella data di nascita aveva i numeri del predestinato. Nacque il giorno di Natale del 1957 nella cittadina inglese di Royal Tunbridge Wells, da genitori irlandesi originari della contea di Tipperary, ma all’età di 6 anni la famiglia lo portò a vivere a Londra. È proprio dalla capitale inglese che il da poco maggiorenne Shane cominciò ad appassionarsi al nascente Punk, assistendo nel 1976 ad un concerto dei Sex Pistols e cambiando la sua prospettiva di vita. In breve fondò una sua band, i “The Nipple Erectors” ed iniziò a fare insieme al suo gruppo da spalla a band già grandi come i Clash ed i Jam.
Proprio grazie a Joe Strummer (cantante dei Clash) ed alla sua contaminazione, Shane finalmente capì che poteva diventare un grande cantore di fine Ventesimo secolo, intessendo testi di una preziosa malinconia, ma anche a suo modo che trasudavano grandissima speranza. I Pogues vennero fondati ufficialmente nel 1981 ma non con questo nome, perché prima di giungervi MacGowan e la band ne vagliarono diversi, per poi giungere a “Pogue Mahone”. Quest’ultimo era la deformazione dell’espressione gaelica “póg mo thóin” che significa “baciami il sedere” e chiaramente venne censurato, così da rendere definitivo il nome della band proprio in “Pogues”.
Da lì fu tutto un divenire di successi, sia in patria che all’estero, con ben 7 album in studio e svariate collaborazioni con i più grandi della musica: Clash, Nick Cave, U2, Glen Hansard, Bruce Springsteen, Elvis Costello, ma anche una delle sue più care amiche: Sinead O’Connor. Chiunque sognerebbe un percorso artistico come quello di MacGowan, ma la sua vena autodistruttiva, insita in molte rockstar, come nei poeti e pittori del passato, porta Shane ad avere diversi problemi con l’alcool che ne debiliteranno fortemente il corpo ma non lo spirito, perché continuerà ad esibirsi sino al qualche anno fa, lasciandoci discograficamente come canto del cigno la magnifica esibizione live dei Pogues a Parigi nel 2012.
Ci sarebbe tanto altro ancora da dire di un un’artista a tutto tondo, un cantore malinconico che ha fatto dei propri sentimenti arte e lo hanno testimoniato anche i suoi funerali, dove moltissimi artisti, irlandesi e non gli hanno reso omaggio trasformando un’occasione funerea in un live in suo onore, con quel sapore nostalgico che solo il popolo irlandese tra sacro e profano riesce ad unire. Non ci resta che ricordarlo magari a pochi passi dal Natale con la sua “A fairytale of New York”, vero e proprio canto profano natalizio eseguito con la compianta Kirsty MacColl, che racconta le vicissitudini dei dimenticati, degli ultimi, in una cella della Grande mela, ma anche nella “Dirty old town” brano pescato dalla tradizione irlandese, che Shane fece suo, lui che aveva un viso vissuto anche a 20 anni e rappresentava quelle “facce di un tempo” quasi apotropaiche, che piacevano tanto al nostro Federico Fellini.
Insomma sia i Pogues che MacGowan sono e saranno ancora “materia viva” per moltissimi anni, un inno a chi combatte per qualcosa e soprattutto il racconto di un’epoca tanto meravigliosa quanto ingarbugliata e turbolenta, come quella del Punk e del post-punk e come un’irlandese abbia fatto modo che si unisse al rock classico ed alla musica tradizionale. Arrivederci Shane, ultimo Santo bevitore del Rock!.
Ozuna dopo l’esaltante esibizione ai Latin Grammy awards 2023, lancia un nuovo singolo “Vocation” con una collaborazione di grandissimo spessore. Infatti il rapper portoricano si avvale di un grandissimo della musica mondiale come David Guetta per compiere un viaggio musicale senza confini. Nel nuovo album di Ozuna “Cosmo” predominano le musicalità tipiche del reggaeton e nelle 15 canzoni che lo compongono l’artista spazia in un mix innovativo di ritmo, melodie e testi. L’artista oltre a David Guetta si è avvalso della collaborazione di Anuel AA, Chencho Corleone, Chris Jedi, De La Ghetto, Jhayco, Lito MC Cassidy, Maldy e Sky e anche tutte queste collaborazioni mettono in risalto l’ulteriore step artistico dopo i grandi successi dei 5 precedenti album.
La rivista Fader ha recensito l’album affermando «Nel suo sesto album in studio, “Cosmo”, la superstar portoricana-dominicana del reggaeton abbandona i colori dolci delle sue uscite precedenti e si orienta verso l’underground. Ha anche affilato il suo suono: canzoni come “100 Squats” sono permeate dal suono di un basso sporco che arriva direttamente da un garage; “Baccarat” ha uno swag elegante e radiofonico che designa la canzone come un banger da club. “El Plan”, il primo singolo realizzato con Chencho e pubblicato dopo l’uscita dell’album, vede Ozuna pavoneggiarsi in un look nero Balenciaga».
Ozuna ha dichiarato alla rivista Fader «Dobbiamo adattarci a ciò che sta accadendo oggigiorno. Credo che il mondo sia in un momento di ribellione per quanto riguarda l’abbigliamento e i concetti nella Musica e nell’Arte. Ho sempre pubblicato musica per i miei fan. Sarà sempre la base, ma voglio che altre persone conoscano Ozuna. I giovani vogliono sentire ciò che è reale, ciò che è chiaro, in bianco e nero». Questa la tracklist di “Cosmo”: “Made in Qatar”, “Baccarat”, “El Plan” con Chencho Corleone & Sky Rompiendo, “Brabus” con Maldy, “Clase Azul”, “Mar De Lágrimas”, “ABC”, “La Chulita” con De La Ghetto, “Pa Ti Estoy” con Anuel AA, “Vocation” con David Guetta, “La 65”, “Fenti” con Jhayco, “El Pin”, “100 Squats” e “SM” con Lito MC Cassidy.
Emis Killa, dopo il successo della data sold out del suo primo cocerto al Mediolanum Forum lo scorso 28 ottobre, annuncia l’arrivo di “Effetto Notte (L’Alba)”.
La deluxe dell’album certificato disco d’Oro “Effetto Notte” è prodotta da Junior K, e propone dei brani ad alta intensità come “Big Bang” che rappresenta una vera e propria canzone d’amore, un omaggio alla relazione con la propria compagna e al suo coraggio nell’affrontare le difficoltà, oltre che alla sua fragilità in cui risiede anche la sua forza.“Effetto Notte (L’Alba)” rappresenta l’evoluzione di “Effetto Notte”, l’album uscito lo scorso 19 maggio per Epic Records Italy/Sony Music, e conterrà 5 nuovi brani con 6 nuovi featuring ancora da svelare.
L’artista aveva già incuriosito i propri fan pubblicando una traccia inedita come colonna sonora dell’aftermovie del Mediolanum Forum, fino all’annuncio ufficiale sui propri canali social. “Effetto Notte”, un album concepito con il desiderio di distanziarsi dai progetti alla ricerca di una hit da classifica ha comunque fatto breccia nei cuori dello zoccolo duro dei fan dell’artista, debuttando al primo posto delle classifiche FIMI album e singoli nella sua settimana di uscita. All’interno sono contenuti i singoli “On fire (paid on full)”, certificato disco di Platino e “Senz’anima (Nikita)”,certificato disco d’Oro.
Come accade per la realizzazione di un film, l’artista ha voluto prendersi del tempo per guardarsi dentro e dare uno sguardo alla sua vita nel passato e nel presente. Sono frequenti e profondi i cenni autobiografici all’interno dell’lp, in cui Emis Killa ha voluto fotografare la sua anima e trasferirla in musica senza paura di sperimentare un approccio più intimo al rap.
“Quando nevica”: Elisa firma un nuovo inedito insieme a Calcutta e Dardust.
Elisa, una delle migliori artiste della musica italiana annuncia a sorpresa l’uscita di “Intimate – Recordings at Abbey Road studios”. L’album è nato da un progetto teatrale della cantante triestina, che dopo l’enorme successo ottenuto all’Arena di Verona e nei vari teatri del Belpaese ed il sold-out al Forum di Assago per le date del 15 e 16 dicembre, ha ingrandito il progetto portandola a pubblicare un disco registrato in presa diretta agli Abbey Road studios di Londra. “An intimate night”, presentato da Elisa anche sui Social tramite un lungo post di ringraziamento, è ricco di suggestioni, sia per la leggendaria location che per il mood musicale accompagnato da pianoforte, archi e chitarre in un amalgama arrangiata da Dardust, che aiuta ad intessere una musica essenziale e virtuosa.
L’lp è composto da 18 tracce, che abbracciano molti classici dell’artista, più 2 inediti, tra cui proprio “Quando nevica”. Il brano, scritto da Elisa e Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, fa ritrovare i due artisti dopo la collaborazione in “Se piovesse il tuo nome”, da poco certificato triplo Platino. La nuova ballad si immerge letteralmente in un arcobaleno musicale di archi e pianoforte che accompagnano Elisa in un brano onirico, che sorprende ancora una volta per la sua delicatezza, facendo crescere l’attesa per i prossimi live.
Ligabue ha sempre espresso il disagio nello scrivere canzoni d’amore. Non perché non gli piacesse scriverle, ma perché come tema più trattato nella musica e nell’arte in generale, è difficile differenziarsi.
Questa volta però con “La metà della mela” brano estratto dall’ultimo album di inediti “Dedicato a noi” racconta di una convivenza fatta anche di momenti duri, ma resa forte dalla consapevolezza di essersi trovati, la stessa consapevolezza che ha permesso di superare anche le crisi. Dopo il successo delle prime due date all’Arena di Verona e delle prime date indoor, il tour di Luciano Ligabue prosegue fino a dicembre nei principali palasport.
Una scaletta diversa per ogni concerto, in cui oltre ad alcuni brani contenuti nel nuovo album “Dedicato a noi”, non mancheranno le hit più amate e tante sorprese che renderanno ogni concerto unico. Sul palco Luciano sarà accompagnato da “Il Gruppo”: Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria) e Davide Pezzin (basso). Entrato direttamente al primo posto della classifica ufficiale FIMI/GfK degli album e vinili più venduti, “Dedicato a noi” è il quattordicesimo album in studio e la venticinquesima uscita discografica della sua carriera ultra-trentennale.
Come per tutti i suoi dischi, Liga ha firmato testi e musiche dell’lp, prodotto dallo stesso Luciano e Fabrizio Barbacci e co-prodotto da Niccolò Bossini, con la produzione esecutiva di Claudio Maioli per Zoo Aperto. Oltre ai due singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album, “Riderai” e “Una canzone senza tempo” “Dedicato a noi” contiene “Così come sei”, brano presentato in anteprima live a luglio in occasione dei concerti allo stadio San Siro di Milano e allo stadio Olimpico di Roma.
Questa la tracklist di “Dedicato a noi”: “Così come sei”, “La parola ‘amore’”, “La metà della mela”, “Dedicato a noi”, “Musica e parole”, “Una canzone senza tempo”, “Quel tanto che basta”, “Niente piano B”, “Chissà se Dio si sente solo”, “Stanotte più che mai” e “Riderai”. Inoltre per la prima volta Lenny Ligabue, il primogenito di Luciano, ha suonato la batteria in tutti i brani di un album del padre, ed è stato anche assistente alle registrazioni.