“I dipendenti ex Sibari Crati dovranno essere assunti dal Consorzio di Bonifica Bacini del Meridione”. È l’annuncio – soddisfatto – dell’Avv. Graziano Di Natale, promotore di una battaglia legale conclusasi con epilogo positivo per i lavoratori. La Corte di Cassazione – difatti – conferma le tesi sostenute dagli Avvocati Graziano Di Natale e Francesco Grossi. “La Corte di Cassazione – prosegue la nota stampa – ha finalmente posto il punto conclusivo su una vicenda giuridica che rende giustizia ai lavoratori dell’ex Consorzio Sibari Crati. Con le recenti sentenze N.6946/2023 e N.9253 la Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso del Consorzio di Bonifica dei Bacini del Meridione confermato le Sentenze della Corte di Appello di Catanzaro che statuivano circa la trasformazione dei contratti a progetto in contratti di lavoro di tipo subordinati a tempo indeterminato”. Graziano Di Natale dichiara inoltre: “I contratti a progetto sono stati ritenuti “invalidi sotto il profilo formale per difetto di specificità del progetto, e quindi per ciò sono da convertire in un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. I Consorzi sono stati condannati anche al pagamento delle spese di giudizio. È stata – sottolinea Di Natale – una lunga battaglia ma alla fine abbiamo vinto perché ci abbiamo creduto. Sono felice per i lavoratori che hanno finalmente ottenuto giustizia, ora la Regione Calabria e il Consorzio Bacini del Meridione non perdano tempo e – conclude – pongano in essere tutti gli atti necessari per eseguire la sentenza”.
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Corigliano Rossano, Straface attacca: “Il comune dopo 4 anni affida i servizi di ingegneria”
“Ci sorprende che ancora una volta il sindaco di Corigliano Rossano sia sempre pronto a scaricare le responsabilità sugli altri e non addebitarsi mai le proprie. E sorprendono le sue dichiarazioni con cui invita il commissario straordinario sul dissesto idrogeologico a sbloccare i fondi fermi. Il comune di Corigliano Rossano, piuttosto, in convenzione di avvalimento, ha assunto la titolarità del procedimento amministrativo di due interventi di mitigazione del rischio idraulico per un complessivo importo di 4 milioni circa. Tali interventi, per i quali il comune ha sottoscritto la convenzione con l’ufficio del Commissario nell’ormai lontanissimo ottobre 2018 e relativo alle località Fosso Cannata e Santa Croce, solo nel gennaio 2023 hanno registrato il primo formale atto di affidamento dei servizi di ingegneria da parte dell’amministrazione comunale”. È quanto fa sapere Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia, presidente della terza Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative e segretaria della quarta Commissione Ambiente.
“Il sindaco che tanto decanta la necessaria messa in salvaguardia del proprio territorio – sostiene la presidente della terza commissione – è riuscito solo dopo quattro anni ad affidare i servizi tecnici per i due interventi richiamati nelle località Fosso Cannata e Santa Croce. Stasi sa bene che il progetto di mitigazione rischio idraulico sul fiume Crati è in fase di progettazione definitiva e che il responsabile unico del procedimento ha richiesto la preliminare valutazione archeologica ai progettisti, al fine di andare in conferenza dei servizi e concluderla in tempi rapidi per l’esecutività del progetto. Inoltre, sono già in essere interlocuzioni con la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e l’autorità di Distretto ma, purtroppo, per tutto questo c’è bisogno di tempo e non dipende dall’Amministrazione regionale. Inoltre – conclude Pasqualina Straface – Calabria Verde ha già proceduto alla pulizia di diversi corsi d’acqua e continuerà in questa azione che vuole essere un segnale forte della Regione Calabria. Contemporaneamente la stessa società in house della Regione che si occupa di tutela dell’ambiente ed il Dipartimento all’Ambiente guidato dal dirigente Siviglia, stanno avviano il progetto relativo alla pulizia del fiume Crati”.
Frana su SP 85, Metrocity al lavoro
«Già nei primi giorni del mese di maggio – ha ricordato Lizzi – con lo stesso primo cittadino di Agnana e con il geometra Tito Misefari, su mandato del sindaco Versace, delegato alla viabilità, avevo svolto un sopralluogo nel tratto della Sp 85 interessato, in questi giorni, da un problema che sin da subito si era rivelato piuttosto serio. Nell’immediatezza abbiamo compreso che servisse un intervento massiccio e oneroso, tanto da spingerci a predisporre un piano di pronto intervento qualora la situazione fosse degenerata. Così, grazie alla tempestività del sindaco Lupis, dei vigili del fuoco e della ditta incaricata, siamo stati nelle condizioni di poter intervenire velocemente e mantenere l’apertura al traffico dell’importante arteria che congiunge Siderno e Canolo».
«Per ripristinare il manto stradale – ha concluso Lizzi – serviranno ingenti risorse che andranno programmate in un’apposita posta di bilancio. Per adesso, la circolazione è comunque garantita ed i disagi per gli automobilisti e le comunità saranno davvero minimi. Mi piace sottolineare, in questo contesto, la sinergia istituzionale che ha consentito all’Ente ed alle istituzioni locali di collaborare per risolvere una questione in tempi celeri e sicuri. Una costante, si potrebbe dire, per l’amministrazione metropolitana ed i sindaci dei 97 Comuni dell’area. Nel caso specifico, il mio ringraziamento va al sindaco di Agnana, Giuseppe Lupis, per l’impegno rivolto al territorio».
Si svolgeranno da maggio a settembre gli appuntamenti di Memoria è Cultura, le giornate della legalità promosse ed organizzate dal Comune di Reggio Calabria, in collaborazione con la Fondazione Antonino Scopelliti e il Comando dei Vigili Urbani e aperte alla cittadinanza.
Memoria è Cultura è un progetto che vuole rendere omaggio alla memoria delle vittime delle mafie e alle buone pratiche di legalità attraverso incontri sportivi, artistici, musicali e letterari che puntano alla promozione della cultura e della bellezza.
Gli obiettivi di “Memoria è Cultura” sono di ricordare le vittime del dovere e delle mafie diffondendo, attraverso il linguaggio delle Arti, i valori della bellezza e della legalità, coinvolgendo i cittadini con lo svolgimento di manifestazioni artistiche.
Il primo appuntamento sarà domenica 21 maggio alle ore 17:15, con l’apertura e l’inaugurazione del nuovo campetto sportivo ad Arghillà. La finalità del progetto è quella di restituire uno spazio pubblico ai giovani che vivono il quartiere, destinandolo ad attività sportive: il pomeriggio vedrà infatti protagonisti i ragazzi delle squadre di Arghillà, che giocheranno a pallone con i magistrati e una rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Il 23 maggio, a Piazza Italia, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, la Città renderà omaggio al giudice Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta, con un evento musicale realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, ad opera del “Gruppo ottoni e percussioni”, diretto dal Maestro Antonio Manuli; l’esecuzione regalerà ai cittadini le musiche di Händel, Hazell, Dobb, Short, Rimskij-Korsakov, Piazzolla, Ortolano e Cilea. Il concerto avrà inizio alle 17:30, per interrompersi alle 17:57, ora della strage, per rispettare un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Alle 17:58 si proseguirà con la musica fino al termine dell’evento.
Inoltre dal 23 al 28 di maggio, per ricordare le vittime della stagione stragista, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Associazione Libera, proietterà sulla facciata di Palazzo San Giorgio, i volti dei magistrati Falcone e Borsellino.
L’evento letterario del 9 giugno vedrà ospite Paolo Borrometi, condirettore dell’AGI – Agenzia Giornalistica Italiana, giornalista e autore del libro “Traditori” (ed. Solferino) presso la Galleria di Palazzo San Giorgio, dalle ore 18:00. L’incontro sarà occasione per riflettere sulle vicende che hanno depistato le indagini che hanno segnato la storia italiana, da Portella della Ginestra all’arresto di Matteo Messina Denaro.
Mercoledì 9 agosto, a Piazza Italia, alle ore 21:00, in occasione della settima edizione del Premio Antonino Scopelliti, verrà ricordato il magistrato vittima di mafia.
La Fondazione che ne onora il nome, conferirà riconoscimenti alle personalità, associazioni, imprese ed enti che, con il loro operato quotidiano, si impegnano per dare lustro al nostro territorio facendo emergere quanto di buono la Calabria può offrire.
Tutti gli eventi saranno gratuiti e aperti ai cittadini. Nelle prossime settimane, inoltre, il calendario verrà arricchito con altri eventi aperti alla cittadinanza, e se ne darà opportuna conoscenza attraverso la stampa e i canali social delle realtà coinvolte.
NOTA PER LA STAMPA:
Il presente è valido come invito al primo degli appuntamenti previsti in programma, il prossimo 21 maggio alle ore 17:15, con l’apertura del nuovo campetto sportivo ad Arghillà. In allegato la locandina completa con il programma degli eventi.
Ieri, 18 maggio 2023, presso i locali della Prefettura di Reggio Calabria si è tenuto il tavolo di confronto, coordinato e presieduto dal dott. Massimo Mariani, Prefetto di Reggio Calabria, tra la delegazione dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) di Reggio Calabria, i vertici politico-amministrativi dell’Associazione Bancaria Italiana – ABI Commissione regionale Calabria ed i dirigenti dei principali istituti di credito attivi sul territorio metropolitano e regionale, per trovare soluzioni in grado di riavviare le operazioni di acquisto da parte delle stesse banche dei crediti fiscali da bonus edilizi incagliati e scongiurare il tracollo del sistema produttivo di riferimento. Alla riunione, coordinata dal Prefetto di Reggio Calabria, dott. Massimo Mariani, supportato dal proprio Capo di Gabinetto, dott. Marco Oteri, hanno preso parte per l’ANCE di Reggio Calabria, il presidente Michele Laganà e il direttore Antonino Tropea, per ABI Calabria, la nutrita delegazione composta dal presidente, dott. Maurizio Coppola, dal segretario, dott. Pietro Speranza, dalla dott.ssa Caterina Trentinella, di Banca Intesa San Paolo, dal dott. Andrea Benvenuto, del Gruppo Unicredit, dal dott. Giuseppe Brugellis e dal dott. Maurizio Rizzuto, di Banca BPER, dal dott. Domenico Finizio della BNL gruppo BNP Paribas, dal dott. Antonio Cipullo, del Monte dei Paschi di Siena, dalla dottoressa Antonella Amoroso, di BPPD Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
Nel corso dell’incontro, svoltosi all’insegna della collaborazione e del dialogo costruttivo, si è discusso principalmente dell’indispensabile riavvio da parte delle banche dei processi di acquisto dei crediti delle imprese derivanti da bonus edilizi, soprattutto di quelli incagliati ed anche per dare immediato sollievo ad un settore in fortissima difficoltà quale quello edile, la cui tenuta risulta peraltro fondamentale per la realizzazione degli ingenti programmi di opere pubbliche collegate al PNRR ed agli altri programmi di sviluppo, coesione e resilienza.
“La nostra associazione a tutti i livelli territoriali – ha spiegato il presidente dell’ANCE di Reggio Calabria Michele Laganà – è impegnata da mesi nel rappresentare l’importanza, non solo per il comparto delle costruzioni ma per tutto il sistema produttivo, specie reggino, di sbloccare con immediatezza i processi di acquisto da parte delle banche dei crediti derivanti dai bonus edilizi. Tale urgenza è stata sottoposta alle autorevoli personalità del mondo bancario intervenute al tavolo brillantemente organizzato dal Prefetto di Reggio Calabria, dott. Massimo Mariani, cui va tributato il sincero ringraziamento dell’intera categoria per aver accolto con tempestività, come di consueto peraltro, la nostra richiesta di assistenza e di coinvolgimento del mondo bancario. Di rilievo pure la qualificata e ampia partecipazione e la sensibilità sulla questione rappresentata dai dirigenti degli istituti creditizi intervenuti, ben consapevoli dell’importanza di rafforzare i rapporti banca – impresa soprattutto nell’attuale congiuntura economica. In relazione agli esiti del tavolo di confronto, ANCE Reggio Calabria svilupperà una capillare indagine di comparto per la quantificazione e la qualificazione dei fabbisogni finanziari delle imprese edili al fine del miglior coordinamento delle operazioni creditizie da avviare e sviluppare innanzitutto a livello emergenziale come pure per il più ampio sostegno del sistema produttivo che a brevissimo sarà impegnato nel contribuire alla realizzazione degli investimenti previsti dai quadri di programmazione del PNRR e degli ulteriori piani di sviluppo, coesione e resilienza”.
Già dalla prossima settimana di maggio, in preparazione di un nuovo incontro congiunto a breve, Ance Reggio Calabria predisporrà il quadro dettagliato dei fabbisogni finanziari delle imprese di riferimento, con il fine ultimo di definire con immediatezza soluzioni praticabili in favore del settore delle costruzioni, che rappresenta non solo il principale settore industriale della regione Calabria ma anche un comparto strumentale ai più ampi obiettivi di ripresa socio-economica, resilienza e di transizione ecologica del Paese.
“Desidero altresì ringraziare a titolo personale e a nome della nostra associazione – ha aggiunto il presidente dell’ANCE di Reggio Calabria, Michele Laganà – tutti i rappresentanti e la delegazione di ABI Calabria intervenuti, per la tempestività con cui hanno accolto l’invito del Prefetto Mariani a supportare, in primis, il problema dei crediti da bonus edilizi incagliati nonché le ulteriori questioni di accesso al credito indispensabili per lo sviluppo del comparto e la migliore implementazione dei programmi di investimento e degli importanti cantieri di opere infrastrutturali in fase di avvio e realizzazione. In tali processi, riteniamo di specifica importanza la considerazione dei profili etici nei processi di valutazione del merito creditizio rappresentati dal Prefetto di Reggio Calabria nel corso della riunione. La convergenza espressa in occasione dell’incontro da parte di tutti gli intervenuti ci induce a sperare plausibilmente in una pronta ed effettiva risposta da parte del sistema bancario anche per scongiurare i rischi di tracollo dell’apparato imprenditoriale reggino e sostenere i comuni obiettivi territoriali di crescita e di sviluppo sostenibile”.
Continuano i servizi a largo raggio finalizzati alla prevenzione e al contrasto di attività illecite da parte dei Carabinieri dell’Arma reggina, la cui presenza sul territorio risulta capillare e costante, nell’ottica di infondere una sempre maggiore “sicurezza partecipata”.
È in tale quadro che, nei giorni scorsi, a Reggio Calabria – Catona, nell’area edilizia popolare di Arghillà, i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, hanno arrestato per furto di energia elettrica, occupazione abusiva e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 44enne reggino, già noto alle Forze dell’Ordine.
Nello specifico, con il supporto in fase operativa dei militari del 14° battaglione di Vibo Valentia, della C.I.O. “Calabria”, delle unità cinofile del Gruppo G.D.F. di Reggio Calabria e di personale Enel, è emerso che l’uomo avesse occupato abusivamente un appartamento, ove è stata accertata la presenza di un allaccio abusivo ottenuto mediante il danneggiamento dei sigilli della calotta dei contatori della corrente elettrica eludendone in tal modo totalmente la contabilizzazione. Il danno erariale riscontrato ammonta a circa 18 mila euro.
Dalla successiva perquisizione, all’interno dell’abitazione, inoltre, gli operanti hanno altresì rinvenuto, nascosti dietro un mobile, 30 grammi di marijuana.
Nel corso del medesimo contesto operativo, i militari dell’Arma, hanno denunciato un’altra donna, 26enne, reggina, sempre per furto di energia elettrica e rinvenuto nei pressi dello stesso quartiere reggino, una piantagione di cannabis.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase processuale.
In Italia la legge n. 328/00 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”) disciplina il Progetto individuale come diritto delle persone con disabilità affinché si ottenga in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare.
La legge prevede inoltre che i Comuni predispongano un progetto individuale per ogni singola “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92)”, attraverso il quale creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata, massimizzando così i benefici effetti degli stessi e riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni del beneficiario. Nello specifico, i Comuni devono predisporre, d’intesa con le Asp, un progetto individuale, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di cui necessita la persona con disabilità. Il progetto individuale, infatti, è un atto di pianificazione che si articola nel tempo e sulla cui base le Istituzioni, la persona, la famiglia e la stessa comunità territoriale devono cercare di creare le condizioni affinché quegli interventi si possano effettivamente compiere. Purtroppo questa legge in Calabria viene sistematicamente violata e disapplicata, negando a tutte le persone affette da disabilità la redazione del cosiddetto “Progetto di Vita”. Questo è quello che è emerso ieri anche nella Commissione Politiche sociali del Comune di Lamezia Terme, grazie all’audizione di due meravigliose mamme che con determinazione e dignità, hanno chiesto di fare in modo che i Comuni e le Asp competenti completino le istruttorie necessarie affinché si possano evadere le richieste delle tantissime persone che ne necessitano. Proprio a causa di tale disapplicazione, il Comune di Lamezia Terme è stato condannato dal Tar di Catanzaro a seguito di un ricorso dei genitori di un ragazzo che hanno richiesto invano la redazione del Progetto di Vita.
Sul punto si ritiene quanto mai opportuno un intervento della Giunta regionale che possa affrontare e risolvere la problematica in questione attraverso il potenziamento degli uffici preposti alla predisposizione di tali progetti.
Lucia Cittadino
consigliere comunale gruppo Nuova Era e referente Liberamente progressisti Lamezia Terme
Antonio Lo Schiavo
Tre anni e sei mesi di carcere per bancarotta fraudolenta, con divieto di esercizio dell’attività d’impresa per tre anni e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque: questa la condanna inflitta dal Tribunale di Cosenza al senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza, accusato di aver prelevato dalla società “Ofin” – specializzata nella progettazione di edifici e di cui è stato amministratore fino al 2011- tre milioni e mezzo di euro, restituendone solo cinquecentomila. Il resto delle presunte distrazioni contempla quattro immobili, tra appartamenti e magazzini. La condanna arriva dopo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza risalenti al 2019, quando Occhiuto è stato ritenuto responsabile di aver svuotato il patrimonio della società per avvantaggiare l’aumento di capitale delle altre partecipate cui era a capo, esponendo l’Ofin a un irreversibile stato di insolvenza che l’ha condotta al fallimento nel 2014. La mancata restituzione dei finanziamenti e delle adeguate garanzie ha fatto sì che i debiti maturati nei confronti dell’Erario ammontassero a una cifra superiore a quella riportata nel bilancio. Per la stessa vicenda era stata condannata a un anno e quattro mesi di carcere la sorella del senatore, Annunziata Occhiuto, che aveva scelto di essere giudicata con rito abbreviato. Per la curatela fallimentare della Ofin, disposto dai giudici un risarcimento da quantificare in sede civile. Verdetto di primo grado che deve attendere la discussione in Appello.
Reggio Calabria: onorificenza per l’ATAM dall’Ass. Portatori della Vara
Si è svolta sta mattina nella sala conferenze del Terminal Botteghelle di ATAM la consegna da parte dell’Associazione portatori della Vara del riconoscimento di “socio onorario” all’ Azienda Trasporti per l’area Metropolitana di Reggio Calabria. Il presidente Gaetano Surace ha ricordato quanto ATAM sia stata importante durante il periodo del Covid per trasportare la Sacra Effige in città. Si tratta della prima volta che tale onorificenza viene consegnata ad una Azienda e non ad un singolo, questo a testimoniare l’impegno che tutta l’azienda ha speso in quel periodo ed anche dopo. Il presidente Onorario, Monsignor Nunnari ha voluto ringraziare ATAM per quanto fatto, sottolineando quanto importante sia la collaborazione tra chi fa un servizio alla comunità e le associazioni del territorio. L’Azienda accoglie con grande orgoglio questo riconoscimento consapevole che ATAM rappresenta Reggio Calabria e quindi è molto felice di fare parte di una Associazione Portatori della Vara che rappresenta prima associazione devota alla Madonna della Consolazione, uno dei simboli più importanti e più rappresentativi della città.
«I segretari regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil rispettivamente Michele Sapia, Caterina Vaiti e Pasquale Barbalaco, in merito a quanto emerso nell’articolo di ieri, mercoledì 17 maggio, pubblicato su Gazzetta del Sud Online, rispetto al tema della riforma della bonifica in Calabria, riferiscono, per una corretta informazione, di non aver ricevuto alcuna comunicazione di convocazione.
Inoltre, precisano che da molto tempo abbiamo sollecitato un cambiamento partecipato per il sistema della bonifica calabrese e, da ultimo, il 1º febbraio e 25 febbraio scorsi abbiamo inviato delle comunicazioni sindacali per richiedere la convocazione di un incontro urgente sull’importante tema della bonifica calabrese, indirizzate al Presidente della Regione, all’Assessore all’Agricoltura, ai Dipartimenti Agricoltura e Forestazione e al Presidente dell’Urbi-Anbi Calabria. Ad oggi registriamo che non è pervenuta alcuna risposta e relativa convocazione in merito.
Abbiamo evidenziato in molte occasioni – continua la nota – che, per una vera riforma del sistema consortile calabrese, sarà necessaria una programmazione di lungo periodo, fondata su certezza delle risorse finanziarie e sostenibilità economica, che metta al centro il lavoro, le diverse vocazioni agricole calabresi, ricchezze ambientali e le fragilità della struttura idrografica regionale.
Pertanto, ribadiamo che è di assoluta importanza instradare un confronto istituzionale e pragmatico con le parti interessate, tra cui le Organizzazioni Sindacali di categoria, su una riforma che metta al centro l’importante ruolo dei consorzi di bonifica, l’attività di presidio umano, i servizi all’agricoltura calabrese, la tutela del territorio e delle comunità, la valorizzazione del lavoro e delle professionalità e superamento di varie criticità.
Ci auguriamo pertanto – conclude la nota unitaria – che la Regione Calabria provveda in tempi certi e brevi a convocare una riunione per conoscere la bozza ufficiale del testo di riforma della bonifica calabrese, un tema che merita meno confusioni anche sui luoghi di lavoro e, soprattutto, più confronto, azioni e investimenti».