“Leucopetra – la storia greco-romana della città” è il tema dell’incontro, promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con Spazio Open, che si terrà martedì 21 febbraio 2023 alle ore 17,00 presso lo stesso Spazio Open di Via Filippini e che rientra nel tema specifico di approfondimento della storia, dell’archeologia e della cultura della civiltà greco-romana fin qui portato avanti dall’Associazione Anassilaos come “La percezione dell’Antico” . Dopo gli interventi introduttivi di Stefano Iorfida, Presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos, della Dott.ssa Enza Mallamaci, Assessore cultura, aree archeologiche, beni culturali e monumentali del comune di Motta San Giovanni e del dott. Fabio Arichetta, socio della deputazione napoletana di storia patria e di storia patria per la Calabria, sarà il Prof. Saverio Verduci, storico e ricercatore, a ricostruire, anche alla luce delle prime e sistematiche campagne di scavo dirette dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Calabria nella frazione Lazzaro del comune di Motta San Giovanni tra il 1995 e il 1998, le vicende di Leucopetra. Le campagne di scavo, come è noto, hanno avuto come oggetto di studio e di indagine un sito già segnalato alla fine dell’800 come sede di una villa romana considerata, per via di un reperto epigrafico oggi andato perduto recante la scritta “olim Valeri deliciae, nunc Maropati”, come sede della villa romana di Publio Valerio, noto patrizio del territorio reggino e amico di Cicerone. Gli scavi hanno portato alla luce un mausoleo funerario nonché resti di ornamentazioni architettoniche e di un gruppo statuario marmoreo, probabili arredi dell’edificio funerario mentre nel secondo settore di scavo, immediatamente di fronte l’edificio funerario, l’indagine ha portato alla luce sei ambienti di cui tre con pavimentazione a mosaico dall’elevata elaborazione con forme geometriche altamente sceniche. Tali strutture appartengono ad una villa patrizio – aristocratica inserita in un contesto urbano di notevole rilevanza, appartenente a una nobile famiglia che risiedeva nel territorio di Leucopetra-Lazzaro ma datata tra il II° e il IV° sec. d.C., e pertanto è da escludersi possa trattarsi della villa di Publio Valerio, amico di Cicerone che lo ospitò, come lo stesso oratore romano ci ha tramandato in due distinti passi della sua vasta produzione letteraria, intorno al 43 a. C. prima del suo ritorno a Roma dove fu trucidato dai sicari di Marco Antonio. Tutti i reperti fin qui ritrovati sono conservati e possono agevolmente essere visionati presso l’Antiquarium Leucopetra custodisce tutti i reperti archeologici rinvenuti nel territorio del comune di Motta San Giovanni.
Associazione Anassilaos
All’Anassilaos “Il mistero della mela: Paride e il giudizio delle dee”
Una conversazione del Prof. Claudio Meliadò, Docente di Lingua e letteratura greca presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Messina, sul tema “Il mistero della mela: Paride e il giudizio delle dee” che si terrà giovedì 2 febbraio alle ore 16,45 presso la Sala della Biblioteca “G. De Nava” riapre il ciclo di incontri dedicati alla “percezione dell’Antico”, patrocinati dal Comune di Reggio Calabria, e promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca Pietro De Nava. Al centro dell’analisi dello studioso uno dei miti più celebri dell’antichità, quel “Giudizio di Paride” che avrebbe scatenato la guerra tra Greci e Troiani e condotto alla distruzione di Troia. Nel corso della festa di nozze tra Teti (madre di Achille) e Peleo la dea della discordia, Eris, non invitata, lancia nel mezzo del banchetto una mela d’oro con la scritta “alla più bella”. Tre dee, Era, Atena e Afrodite, pretendono che la mela spetti a una di loro. Zeus allora ordina a Ermes di condurle sul monte Ida da Alessandro (Paride) figlio di Priamo ed Ecuba, considerato il più bell’uomo di quel tempo, perché siano da lui giudicate. Come in una sorta di asta ciascuna delle dee promette qualcosa a Paride: Era, moglie di Zeus, promette la sovranità su ogni cosa ed insomma il potere; Atena gli promette che lo avrebbe reso sapiente e imbattibile in guerra, consentendogli di superare ogni guerriero; Afrodite promette le nozze con Elena, la più bella donna di Grecia. Paride sceglie Afrodite ed insomma l’amore. La scelta provoca l’ira delle dee sconfitte mentre Afrodite aiuta Paride(Alessandro) a conquistare Elena – che è per inciso figlia dello stesso Zeus nonché moglie di Menelao – e a portarla con sé a Troia. Da questo oltraggio all’onore del marito, nonostante che Elena seguisse spontaneamente l’amante e non si possa necessariamente parlare di rapimento, nasce la celebre contesa narrata da Omero soprattutto nell’Iliade. Il mito relativo al giudizio di Paride (la κρίσις τῶν θεῶν) è presente nelle le fonti letterarie dell’Antichità, siano esse poetiche o tragiche, con diverse interpretazioni relative sia alla scelta e al conseguente ratto di Paride(Alessandro) che alla figura di Elena, ora considerata una vittima ora invece una fedifraga astuta e calcolatrice. In un passo dell’Iliade Omero, esprimendo un giudizio morale, considera la scelta di Paride frutto della sua “affannosa lussuria” ed anche altri, fino alle interpretazioni medievali del Giudizio, insistono sul fatto che il giovane (che tale era Paride) abbia preferito l’amore, e insomma il sesso, anteponendolo ad ogni altro valore. Una scelta la sua frutto dunque dell’istinto cieco anche se non è mancato chi (Isocrate) abbia immaginato che la scelta di Paride(Alessandro) rispondesse ad un suo ben preciso calcolo di “potere” e “prestigio” poiché Elena era figlia – come si diceva di Zeus – e con queste nozze egli Alessandro sarebbe divenuto addirittura genero del signore dell’Olimpo generando figli che sarebbero stati suoi nipoti. Un mito dunque che insegna ancora oggi come qualsiasi libera scelta – tale fu quella di Paride(Alessandro) – comporti dei costi per sé e, in qualche caso, per la propria comunità.
Anassilaos ricorda Enrico Montalbetti, l’Arcivescovo che morì sotto i bombardamenti
L’Associazione culturale Anassilaos ricorda l’Arcivescovo di Reggio Calabria Enrico Montalbetti, morto ad Annà di Melito il 31 gennaio 1943. Si ricorda in questa data l’80° anniversario delle sanguinose incursioni aeree della primavera-estate della seconda Guerra Mondiale. Moltalbetti, quel giorno, era diretto a Bova Marina per celebrare l’anniversario della morte di San Giovanni Bosco (31 gennaio 1888) presso i salesiani. Nel celebrare la messa ad Annà di Melito, nella chiesa di San Giuseppe, sentendo le bombe disse “Anche se una bomba ci colpisce, che importa? Essenziale è di essere pronti… prepariamoci alla morte”. Premonitore di ciò che sarebbe avvenuto poco dopo.
Ripercorriamo i tratti salienti della sua vita:
Studiò prima al seminario di Varese, poi a quello di Monza, e infine al Seminario Maggiore di Milano per gli studi teologici. Ordinato sacerdote il 10 giugno 1911, nel settembre dello stesso anno conseguì la laurea in teologia. Uomo di grande spessore culturale nel 1931 fondò con Mons. Perini arcivescovo di Fermo, la rivista “Catechesi”. Il 5 maggio 1935 viene eletto Arcivescovo titolare di Derco, nella diocesi della Tracia e Coadiutore, con diritto di successione, dell’Arcivescovo di Trento Mons Endrici.
Qui egli si trova ad operare in una realtà difficile sotto l’ostilità del regime fascista, si unisce anche la diffidenza di parte degli ambienti curiali molto legati all’Arcivescovo titolare. La promozione ad Arcivescovo di Reggio Calabria è dunque un modo (promoveatur ut amoveatur) per risolvere un nodo intricato. Entra in Diocesi l’8 settembre del 1938, durante le tradizionali Feste in onore della Madonna della Consolazione, e due anni più tardi, l’8 gennaio 1940, per rinuncia del vescovo salesiano mons. Giuseppe Cognata, viene anche nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Bova.
Nei cinque anni trascorsi a Reggio Calabria egli si dimostra attento ai bisogni della città ed ai suoi problemi, aggravati ormai dalla guerra (10 giugno 1940). Le numerose visite pastorali compiute in Diocesi gli consentono di approfondire la conoscenza del suo popolo al quale guarda con affetto e rispetto pur riprovando talune “abitudini” della società reggina. La sua attività fu comunque interrotta dalla sua morte, inattesa e improvvisa in una fredda giornata di gennaio.
La sua tragica morte, insieme a quella di tutti gli altri, annuncia la terribile stagione dei bombardamenti aerei dei mesi successivi che semineranno morte a Reggio Calabria e in tutta la provincia.
Il “Giorno della Memoria” istituito dalla Legge 20 luglio 2000 n. 211 al fine di ricordare “la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” sarà celebrato come ogni anno dall’Associazione Culturale Anassilaos con una serie di manifestazioni promosse d’intesa e congiuntamente con il Comune di Reggio Calabria, la Biblioteca “P. De Nava”, l’ Istituto Comprensivo Vitrioli-Principe di Piemonte, lo Spazio Open. Il primo incontro si terrà giovedì 26 gennaio alle ore 17,00 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca de Nava. Il Prof. Antonino Romeo ricorderà la figura di Franz Jägerstätter, il contadino austriaco cattolico, beatificato nel 2007 da Papa Benedetto XVI (1907-1943), che rifiutò per ragioni religiose di combattere nell’esercito nazista e fu per questa ragione ghigliottinato. Un esempio di resistenza alla tirannide e di martirio che ricorda i martiri dei primi secoli del Cristianesimo. A introdurre il tema Fabio Arichetta, Responsabile Studi Storici di Anassilaos. L’incontro sarà aperto da un breve, duro e crudo video sulla Shoah realizzato da Giacomo Marcianò. L’indomani, 27 gennaio alle ore 10,00 sempre presso la Villetta De Nava si terrà la cerimonia di inaugurazione di una mostra storico-filatelica dedicata alla Shoah con l’intervento di Irene Calabrò, Assessore alla Cultura del Comune Reggio Calabria; della Dirigente dell’ I.C. Vitrioli Principe di Piemonte Dott.ssa Maria Morabito,; della Dr.ssa Daniela Neri, Responsabile Biblioteca. All’incontro partecipano gli allievi dell’I.C. Vitrioli Principe di Piemonte di Reggio Calabria con una serie di interventi dedicati alla Shoah. Nel pomeriggio alle ore 17,00 presso lo Spazio Open proiezione del video della Fondazione Perlasca (Premio Anassilaos 2022) dedicato a Giorgio Perlasca (31 gennaio 1910 – Padova, 15 agosto 1992) e conversazione del Dott. Fabio Arichetta sul tema “Righteous Among the Nations (Giusti tra le Nazioni)” dedicata a coloro che non-ebrei hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare la vita anche di un solo ebreo dalla Shoah. Un omaggio doveroso per i milioni di Ebrei, per gli zingari, omosessuali, testimoni di Geova e oppositori che furono vittime di quella barbarie nazista al cui fondamento era un’ideologia razzista e specificamente antisemita che condusse alla ‘soluzione finale’ e quindi al tentativo di cancellare la presenza ebraica in Europa (Conferenza di Wannsee del gennaio 1942) reso possibile dalle stupefacenti conquiste militari naziste sia ad Oriente che ad Occidente che consentirono di colpire gli Ebrei dei paesi occupati, vale a dire di quasi tutta Europa. Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen Belsen, Mauthausen sono soltanto i principali ma furono decine e decine i campi disseminati in Europa nei quali si perpetrò un orribile delitto contro l’Umanità che registrò tra le vittime dello sterminio, oltre agli Ebrei, anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, sacerdoti oppositori politici. In Italia la persecuzione politica degli Ebrei cominciò con le famigerate leggi razziali emanate nel 1938. La deportazione e lo sterminio iniziarono invece dopo l’8 settembre 1943 allorquando i Tedeschi occuparono gran parte del paese (Centro-Nord). Le autorità della Repubblica sociale italiana collaborarono alla deportazione. Uno dei primi episodi fu il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. E’ purtroppo da rilevare che accanto a coloroi che protessero gli Ebrei rischiando anche la vita (Giusti tra le Nazioni), molti altri, in tutta Europa, aiutarono invece i Nazisti a catturare e scovare gli Ebrei nascosti e moltissimi altri, la maggioranza, uomini e donne, per paura o indifferenza tacquero.
L’Associazione Culturale Anassilaos per corrispondere alle necessità culturali del territorio si arricchisce di due nuovi significativi Centro Studi: Il Centro Studi di Narratologia (Linguaggi vecchi e nuovi della letteratura) affidato alla Dott.ssa Daniela Scuncia, da sempre attenta alle nuove forme di espressione che caratterizzano la letteratura contemporanea. Laureata in Economia e Commercio, la Scuncia, dopo una breve esperienza come insegnante di Matematica finanziaria e Geografia Economica, decide di seguire la sua vocazione letteraria. Alcune sue prose e poesie inedite sono state diffuse in rete da Poetarum Silva. Lettrice seriale e penna consapevole animata da una sottile vena ironica, ha appena pubblicato Le grazie di Olimpia e altri racconti; il Centro Studi di Cinema e Cinematografia, affidato all’Avv. Francesco Nucara che da oltre venti anni svolge attività di fotografo e filmmaker professionista. Autore di cortometraggi e documentari sulla vita di artisti italiani, ha collaborato a progetti cinematografici firmati da Wim Wenders e cooperato con Associazioni ed Istituti di Cultura in Italia ed all’Estero. Vanta inoltre collaborazioni con autorevoli Aziende nel settore fotografico, cinematografico e televisivo È annoverato tra i Direttori della Fotografia nell’Annuario del Cinema Italiano. Iscritto alla National Association of Professional Photographers “Tau Visual”. Si tratta ancora una volta – scrive in una nota il Presidente del Sodalizio reggino – di aprire l’Associazione ad energie nuove che portano con sé il dono prezioso di esperienze, prima di tutto umane e poi culturali, capaci di cogliere e decifrare i tempi che viviamo e di condurre il Sodalizio, che si avvicina ai suoi quaranta anni di attività, verso nuovi e più stimolanti orizzonti.
A conclusione della manifestazione relativa al Premio l’Associazione Culturale Anassilaos avvia un processo di riorganizzazione interna che tiene conto dei risultati fin qui acquisiti con nuove nomine e la creazione di taluni Centri Studio che hanno il compito di meglio rispondere e corrispondere alle necessità e ai problemi culturali di questo complesso momento storico tentando di fornire analisi e risposte. La Dott.ssa Rosella Crinò assume l’incarico di vicepresidente del Premio Anassilaos e insieme di responsabile del Centro Studi per la condizione della Donna “Emanuela Loi”, che sostituisce la Sezione femminile di Anassilaos. Nascono inoltre il Centro Studi per gli studi linguistico-letterari (responsabile la Prof.ssa Francesca Neri, studiosa di letteratura e critico letterario); il Centro Studi per la Storia Moderna e Contemporanea “Rosario Romeo”, dedicato al grande storico italiano, studioso del Risorgimento e autore del Cavour e il suo tempo, insuperata biografia dello statista piemontese (responsabile il Dott. Fabio Arichetta, Socio della Deputazione Storia Patria della Calabria, nonché della Società Napoletana di Storia Patria, dell’Istituto di Storia per il Risorgimento Italiano e della Società Italiana di Storia dell’Età Moderna); il Centro Studi Filosofici “Aldo Capitini”, dedicato al filosofo perugino della Non-violenza e della Religione Aperta (responsabile il Dott. Vincenzo Musolino, dottore di ricerca in “metodologie della filosofia” presso l’Università di Messina, vicedirettore dell’Istituto Superiore di Formazione Politico- Sociale “Mons. A. Lanza”, ente della Diocesi di Reggio Calabria).
il Centro Studi per la cultura dell’architettura e del paesaggio (responsabile l’Arch. Antonella Postorino, dottore di ricerca, assegnista di ricerca e ricercatore a contratto presso il Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria nonché componente italiano della Architectural Education Commission dell’Union Internationale des Architectes); il Centro Studi Politici (Responsabile l’Avv. Tito Tropea, già presidente di Anassilaos Giovani); il Centro Studi Scienze della Vita (responsabile il Dott. Giuseppe Trombetta, dirigente medico di Psichiatria dell’Asp di Reggio Calabria). La Sezione Poesia (responsabile la Prof.ssa Pina De Felice) assume la denominazione dei Centro Studi per la Poesia I centri si affiancano alle sezioni storiche in cui si articola il sodalizio reggino.
“L’origine del Covid: le persone o la natura hanno aperto il vaso di Pandora? Dai primi casi alle varianti” sarà il tema della conversazione che il Prof. Massimo Ciccozzi, Ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia presso la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Biomedico di Roma, è attualmente considerato tra i principali opinion leader a livello internazionale nel campo della pandemia di Sars Cov 2,terrà in occasione della 34^ edizione del Premio Anassilaos questo pomeriggio (17 novembre) alle ore 17,00 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca Comunale “P. De Nava” nell’ambito degli incontri promossi dall’Associazione Anassilaos, congiuntamente con la Biblioteca e patrocinati dal Comune di Reggio Calabria. Lo studioso è’ stato tra i primi al mondo a dimostrare il passaggio del virus dal pipistrello all’uomo e a studiare le mutazioni e l’evoluzione del virus . Il suo primato nel seguire l’evoluzione del Sars Cov 2 è attestato dall’importante produzione scientifica (430 lavori scientifici internazionali di cui 94 lavori su Covid-19).In linea con una delle sfide più importanti della sanità pubblica, ovvero di riuscire a garantire percorsi di tutela per tutte quelle persone che si trovano in condizioni di fragilità sociale, si è intensamente occupato della salute dei migranti e delle tematiche di salute associate alle migrazioni. Ha da sempre studiato l’impatto sulla Sanità pubblica delle epidemie e pandemie mondiali, concentrandosi, negli ultimi anni sull’impatto genetico delle malattie infettive trasmissibili dall’animale all’uomo. Ha creato un’importante rete di collaborazioni scientifiche, di respiro internazionale. È stato consulente per l’Istituto Superiore di Sanità per studi sull’evoluzione della pandemia da SARS e da H5N1 (influenza Aviaria) in Cina. Introdurrà e condurrà l’incontro il Dott. Giuseppe Trombetta, Responsabile del Centro Studi Anassilaos di Scienze della Vita.
Si terrà venerdì 18 novembre con inizio alle ore 17,30 presso il Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria la cerimonia di consegna del Premio Anassilaos di Arte Cultura Economia Scienze Filosofia Storia Giovani e Premio per la Pace San Giovanni Paolo II, giunto alla sua 34^ edizione e idealmente dedicato al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Così i riconoscimenti proposti dal Comitato Scientifico della manifestazione che si compone di docenti e studiosi appartenenti al mondo della ricerca in Italia e Europa. Premio “Civitas Europae” al Prof. Avv. Giulio Prosperetti, già professore ordinario titolare della I cattedra di Diritto del Lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza della Università di Roma “Tor Vergata”. Giudice Costituzionale. Premio πόλις al Dott. Emanuele Crescenti – (per il Diritto) Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi e alla Gazzetta del Sud (per il Giornalismo) nel 70° della Fondazione. Premio Μεγάλη Ἑλλάς al Prof. Gaetano Maria Arena – Ordinario di Storia Romana, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Catania; Prof. Massimo Ciccozzi -Ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia presso la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Biomedico di Roma, è attualmente considerato tra i principali opinion leader a livello internazionale nel campo della pandemia di Sars Cov 2; Prof.ssa Renata De Lorenzo – Ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli “Federico II”, Presidente della Società Napoletana di Storia Patria.; Prof. Pierpaolo D’Urso – Ordinario di Statistica presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università “La Sapienza” di Roma. Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche e Prorettore per la “Formazione del personale” presso il medesimo Ateneo; Prof.ssa Maria Chiara Monaco – Ordinario di Archeologia classica presso l’Università della Basilicata; Prof.ssa Francesca Perla – Ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie presso il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’ Università di Napoli “Parthenope” nonché Prorettore all’Orientamento e Placement; Prof. Emidio Spinelli – Ordinario di Storia della filosofia antica presso l’Università di Roma La Sapienza. Presidente nazionale della società filosofica italiana; Prof. Natale Spineto – Ordinario di Storia delle religioni presso l’Università di Torino, Presidente della Consulta Universitaria per la Storia delle religioni. Direttore della rivista internazionale «Historia Religionum»; Prof.ssa Marisa Squillante (alla carriera), Ordinario di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università di Napoli; Prof. Giuseppe Ucciardello, Ordinario di letteratura greca presso l’Università di Messina. Premio Anassilaos per le Scienze Giuridiche in memoria di Domenico Siclari, professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, scomparso il 4 febbraio di quest’anno in giovanissima età, al Prof. Claudio Franchini – Ordinario di Diritto amministrativo Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi “Tor Vergata” di Roma; alla Prof.ssa Maria Teresa Carballeira Rivera – Profesora Titular de Universidad con acreditación a Catedrática. Derecho Administrativo. Área de Derecho Administrativo. Facultad de Derecho. Universidade de Santiago de Compostela; Prof. Avv. Eugenio Picozza – Emerito di diritto amministrativo. Università degli Studi Tor Vergata di Roma. Premio per Architettura all’ Arch. Alfonso Femia – Progettista, urbanista e designer, ideatore e co-fondatore dello studio internazionale Atelier(s) Alfonso Femia / AF517 con sede a Genova, Milano e Parigi. international al Prof. Gaius Stern – Department of Art History, University of California, Berkeley. Premio Ποσειδῶν Πόρθμιος (Area dello Stretto) al Prof. Marco Centorrino – Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina; Prof. Armando Ciancio – Associato di Matematica presso il Dipartimento di Scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali (BIOMORF) dell’Università di Messina; Prof.ssa Evelina Colacino – Associato di Chimica Organica e ‘Green Chemistry’ – Université de Montpellier, Institut Charles Gerhardt Pôle Chimie Recherche Balard; Prof. Maria Laura Giacobello – Associato di Filosofia Morale, presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Messina; Prof. Giuseppe Giannaccare – Associato di Oftalmologia presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’ l’Università Magna Graecia di Catanzaro con Abilitazione a Professore Ordinario. Premio per l’Attività di Promozione Umana Sociale Sportiva Culturale a Padre Antonio Loffredo – Parroco del Rione Sanità che “con la “creatività dello scugnizzo” e la determinazione del manager ha risollevato uno dei quartieri più problematici di Napoli (il Rione Sanità) «Trasformando le “pietre scartate” in testate d’angolo”; Avv. Luca Pancalli – Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP); Fondazione Italo Falcomatà – nel 20° anniversario della sua costituzione; Fondazione Giorgio Perlasca – nel 30° della morte di Giorgio Perlasca (31 gennaio 1910 – 15 agosto 1992). Premio per la Cultura alla Biennale dello Stretto– Prima Mostra internazionale di Arte, Architettura, Paesaggio, Scrittura, Video, Fotografia dello Stretto (2022) curata dall’arch. Alfonso Femia e dalla prof.ssa Francesca Moraci, Ordinario di Urbanistica presso l’Università Mediterranea, con la partecipazione dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria presieduto dall’Arch. Mario Tassone; Dott. Nando Minnella – Scrittore, giornalista, studioso di storia e cultura delle minoranze americane.
In occasione del 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, sarà allestita un’esposizione dal titolo Magna Grecia 3D. Il progetto, a cura del visual designer Saverio Autellitano con la consulenza scientifica del prof. Daniele Castrizio, nasce dalla necessità di una divulgazione che sia esteticamente coinvolgente ma nel contempo anche scientificamente corretta. Le ricostruzioni grafiche dei Bronzi di Riace, delle teste da Porticello, del ritratto di Anassila e di altri grandi capolavori della statuaria antica costituiscono un nuovo approccio al racconto del passato, una macchina del tempo virtuale, un viaggio nella storia.
In occasione della 34^ edizione del Premio uno speciale annullo filatelico celebrerà l’evento e il 50° Anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Uno speciale stand di Poste Italiane sarà presente presso il Teatro “Francesco Cilea”. Sarà così possibile apporre l’annullo su una serie di cartoline realizzate dal Circolo Filatelico dell’Associazione Anassilaos
Ἀψία ᾗ ποταμῶν ἱερώτατος εἰς ἅλα πίπτει,
ἔνθ’ εἴσω βάλλοντι τὸν ἄρσενα θῆλυς ὀπύει, ἔνθα πόλιν οἴκιζε, διδοῖ δέ σοι Αὔσονα χώραν.
Laddove l’Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi, una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; (il dio) ti concede la terra ausone” (Diod. VIII,23) |
Scrittori di Calabria: arriva la mostra su narratori e poeti nostrani promossa dall’Associazione Anassilaos
“Scrittori di Calabria” è il tema della mostra promossa dal Comune di Reggio Calabria congiuntamente con l’Associazione Culturale Anassilaos e la Biblioteca “De Nava” che sarà inaugurata giovedì 5 maggio alle ore 16,45 presso la Villetta della Biblioteca. L’iniziativa rende omaggio ai narratori e poeti calabresi e reggini ed apre un ciclo di incontri di approfondimento che si terranno ogni giovedì del mese di maggio su temi e personalità della letteratura calabrese e reggina. Si comincia lo stesso giorno 5 maggio con una conversazione della Prof.ssa Francesca Neri sul tema “Letteratura calabrese. Un problema storiografico e critico” che affronterà la vexata quaestio che da tempo caratterizza il dibattito intorno alla natura stessa della letteratura calabrese rispetto alla letteratura italiana che ha impegnato e impegna tuttora studiosi e critici nonché storici della letteratura, tra i quali i compianti Antonio Piromalli, autore di “La Letteratura calabrese” in due volumi e Pasquino Crupi, autore di una Storia della Letteratura Calabrese/Autori e testi” e che tocca l’esistenza stessa di una letteratura calabrese nel suo specifico. La mostra, curata da Giuseppe Diaco, oltre ad esporre una serie di immagini storiche e originali di tre autori ben presenti in biblioteca (Corrado Alvaro, Nicola Giunta, Leonida Repaci) rappresenterà i ritratti degli autori più rappresentativi incorniciati dall’ormai classico pennarello che l’artista Alessandro Allegra ha realizzato qualche anno fa in occasione di una delle giornate mondiali della poesia promosse dal sodalizio reggino mentre a cura della stessa Biblioteca De Nava sarà esposta una larga ed ampia selezione dei testi degli stessi autori.
Reggio Calabria, l’Associazione Anassilaos presenta: “Pasolini e i miti del Novecento”
L’Associazione Anassilaos di Reggio Calabria sta promuovendo, in sinergia con la Biblioteca De Nava e con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, una serie di incontri in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Il prossimo, sul tema: “Pasolini e i miti del Novecento” si terrà domani, giovedì 17 marzo alle ore 16:45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca De Nava. Pasolini, uomo simbolo della cultura e dell’arte novecentesca, è passato alla storia per la sua attività di giornalista, scrittore, narratore e poeta, ma ha abbracciato nel corso della sua vita molti altri rami dell’arte, mettendosi in gioco anche come pittore, sceneggiatore, regista, pittore.
L”Associazione Anassilaos, nella propria nota, riporta le parole della Dott.ssa Daniela Scuncia, che ha aperto pochi giorni fa gli incontri sulla figura di Pier Paolo Pasolini, ripercorrendo le fasi più significative della vita dello scrittore: Pasolini “era uno di quegli uomini che ne nascono forse uno ogni secolo, come disse il suo amico Moravia alla sua orazione funebre”. Egli era uno scrittore, un poeta, un saggista, un autore di teatro, un regista, sceneggiatore, dialoghista, fondatore dell’Accademia di “lenga furlana”. E’ stato anche un pittore; ha girato documentari per la televisione; scritto libri di viaggio, sulla poesia, sulla lingua, sul teatro; si è occupato di costume e società, anzi nei confronti della società del suo tempo fece quasi “da grillo parlante” con i suoi molteplici interventi sul Corriere della Sera, Paese Sera, Il Mondo, l’Espresso e tante altre testate, che provocavano sempre polemiche. E come il Grillo del Pinocchio di Collodi morì quasi schiacciato dalla sua stessa automobile nella notte tra l’uno e il due novembre del 1975 all’idroscalo di Ostia. Fu massacrato, lui l’artista sensibile e timido, che di notte viveva quasi un’altra vita andando ad osservare il mondo lontano dalla superficie, quello profondo e violento, quello mascalzone eppure innocente, il mondo dove consentiva a sé stesso di essere omosessuale.
Processi e persecuzioni – ha rilevato la Scuncia –hanno accompagnato una vita spinta sempre al limite. Egli non si sottraeva alle polemiche, anzi era spesso al centro di esse a causa del suo disprezzo del conformismo e del suo stile di vita provocatorio. La sua visionarietà e l’estrema sensibilità con cui coglieva i mutamenti sociali, lo hanno trasformato in un profeta del nostro tempo, a danno del suo più autentico pensiero sempre complesso, articolato, spiazzante. In questi lunghi anni – ha affermato la Scuncia si è assistito a una sorta di beatificazione della sua figura che alla fine, purtroppo, fa rima con banalizzazione. Rileggere Pasolini è forse il regalo migliore che possiamo concederci oggi. Di particolare importanza per lo scrittore il problema della lingua al quale dedicò molti interventi sia sul dialetto e che sulla lingua italiana. Fin dagli esordi, adotta la poesia dialettale per recuperare il valore semantico e mitico della parola orale. Egli vedeva nel dialetto l’ultima sopravvivenza di ciò che ancora è puro e incontaminato.
Prosegue la nota dell’Associazione Anassilaos: Nel 1945 fondò l’Academiuta di lenga furlana, una sorta di laboratorio linguistico attraverso il quale cercherà di rendere onore al friulano occidentale, fino ad allora realtà linguistica soltanto orale. Molti sono i testi in cui l’autore ripercorrerà le origini storiche, geografiche e culturali della tradizione orale. Fondamentale l’articolo Nuove questioni linguistiche apparso sulla rivista Rinascita nel 1964 che diede il via a un acceso dibattito tra gli intellettuali del tempo (Umberto Eco, Maria Corti, Arbasino, Dante Isella, Moravia, Calvino. Secondo Pasolini, proprio nei primissimi anni Sessanta era nato l’italiano “come vera lingua nazionale”. Il fondo unificatore non è più il latino ma quella lingua “tecnologica” espressione di una classe dominante, formatasi nelle industrie del Nord Italia, che tende a – e ha la forza di – identificarsi con tutta intera la società.