È stata una serata all’insegna del sano divertimento quella offerta dal Summer Touring nella serata di ieri. A partire dalle 22, si sono alternati sul palco, allestito presso il piazzale antistante la Torre Nervi, alcuni dei più noti attori comici reggini.
Lo spettacolo, dal titolo “Risatouring”, ha raccolto presso il villaggio di RadioTouring 104 e VideoTouring 87 tantissime persone, accorse per passare qualche ora di spensieratezza, grazie alle incredibili imitazioni di Pasquale Caprì, gli sketch irriverenti con Benvenuto Marra, la comicità tutta nostrana del duo Aldo al quadrato, con Aldo Zumbo e Aldo Di Giuseppe, ma anche grazie alla spettacolare voce della giovanissima cantante Martina Franco.
Si chiude in una risata, dunque, il terzo capitolo del Summer Touring, ma è già tutto pronto per stasera, quando il villaggio allestito sul Lungomare Falcomatà verrà invaso e animato dalla musica latina, con i due maestri e speaker Agata Suraci e Gianfranco Arcudi. Appuntamento dunque alle 22 per una serata di animazione, disco latino e social dance a cura di “Passione Latina”.
benvenuto marra
Se la prima serata di Summer Touring, la kermesse estiva in scena dal 7 al 13 agosto sul Lungomare Falcomatà, era stata un successo, quanto avvenuto nella seconda giornata di spettacoli è andato oltre ogni aspettativa.
Dopo il consueto pomeriggio animato dagli speaker di RadioTouring 104, in diretta dalle 18 dalla Walking Radio posizionata all’interno del villaggio allestito presso il piazzale antistante la torre nervi, la serata si è spostata nuovamente all’Arena dello Stretto.
Puntualissima alle 21:15 la band reggina “Il Cortile dei Quinti” è salita sul palco per aprire la serata con la propria musica, in un repertorio di cover e inediti che hanno spinto quanti si trovavano di passaggio sul Lungomare a prendere posto nella suggestiva location per gustare dello spettacolo.
Tra De andré, Mannarino, Niccolò Fabi, Ligabue, Bersani, i cinque ragazzi hanno accompagnato il pubblico attraverso un magico viaggio nel cantautorato italiano, intervallato da alcuni dei loro inediti più famosi.
Ma l’esibizione della band Il Cortile dei Quinti è stata anche e soprattutto la giusta introduzione allo spettacolo vero e proprio: alle 22:30 l’attesissimo arrivo di Antonio Sorgentone, eclettico pianista e cantante dalle musicalità originali e frizzanti, noto al pubblico anche per aver trionfato nell’edizione 2019 di Italia’s Got Talent. Un concerto che ha costretto tutta l’Arena e i tantissimi passanti a ballare, in un’atmosfera rilassata quanto inedita nel contesto musicale reggino.
Una seconda serata decisamente di successo, dunque, per il Summer Touring, che questa sera cambia genere. Dopo due eventi musicali, una serata spensierata e divertente dedicata al cabaret, questa volta presso lo stesso Villaggio Summer Touring alla Torre Nervi, vedrà impegnati sul palco il noto imitatore reggino Pasquale Caprì con Benvenuto Marra, il duo comico Aldo al quadrato, in una serata intervallata anche dalla musica della giovane e talentuosa cantante Martina Franco. Appuntamento dunque alle 22:00 per un’altra serata di divertimento offerta dal Summer Touring.
Con ordinanza n 458 del 20 luglio 2023 si comunica la chiusura al traffico a partire dalle ore 16.00 di venerdì’ 28 luglio del tratto interessato all’evento a Sbarre Centrali a partire da Vico Vitetta, si raccomanda ai residenti il rispetto dell’ordinanza con i divieti che sono stati già affissi. Si terrà questa sera, venerdì’ 28 luglio, lungo la via Sbarre centrali, nel tratto compreso tra il Vico Vitetta e il Vico Scardella, dal numero civico 256 al 188, la quinta edizione di “Sbarre in festa”, organizzata dall’Associazione Calabresi Digitali. L’evento, inserito nel cartellone dell’Estate Reggina 2023, a partire dalle ore 19.30 prevede animazione per i più piccoli a cura della Asd Space Party & Sport di Marzia Purpura, balli sociali con la Asd Pretty Woman di Eugenia Galimi e Nonni in Gamba di Pippo Campolo, esibizioni di ginnastica ritmica dell’Asd Briritmica di Fabrizia Bordonaro, l’associazione L’Oro di Febea di Silvia Belmonte protagonista con le sue creazioni artistiche, l’associazione Dedalo diretta dal Presidente Silvana Marrapodi e da giovani professionisti reggini che si spendono per la propria città’, musica live con artisti del nostro territorio come il cantautore Michelangelo Giordano con i suoi brani di musica popolare, la cantante reggina Katia Croce’, ormai una realtà consolidata nella nostra città ed in tutta l’area metropolitana, il cantautore Michele Macri’, il gruppo emergente dei Dirty Frogs, la cantante reggina Miriam Dardanelli, Raffaela Marrazzo, le splendide modelle Lucia Ieracitano, Mayla Alampi e Maryame Jafire che indosseranno abiti Diana Gallesi grazie alla collaborazione di Enrico Bonavoglia e di Gogolfun di Carlo Sorrentino e tante altre sorprese. Grande ospite della serata l’artista reggino Pasquale Capri’ con Benvenuto Marra. A condurre la serata la professionalità di Mariangela Zaccuri.
Antonio Calabrò nuovo Direttore Artistico del CineTeatro Metropolitano
Il Cineteatro Metropolitano di Reggio Calabria ha un nuovo Direttore Artistico. Parliamo di Antonio Calabrò, 59 anni, ferroviere ed uomo di cultura a 360°: appassionato di musica e di letteratura, sceneggiatore di spettacoli, scrittore ed autore di libri, di cui l’ultimo “Prenderò il dolore tra le braccia”, edito da Laruffa, presentato nella Nuvola di Fuksas, a Roma, nell’ambito della prestigiosa rassegna “Più libri, più liberi”, si lancia con grande entusiasmo, idee e progetti in questa nuova avventura da che lo vede al timone dell’attività culturale e sociale del Teatro reggino.
Sfida che parte nella gremita sala conferenze del Dopolavoro Ferroviario, affiancato dal presidente del Dlf Nino Malara che lo ha presentato agli ospiti, illustrando i progetti del nuovo percorso artistico. Le prime parole di Antonio Calabrò sono per Benvenuto Marra che gli cede il testimone, ringraziandolo per aver tracciato il solco nei suoi sei anni di direzione, su un cammino in evoluzione ed il consiglio di amministrazione del Dopolavoro Ferroviario, per aver sposato la proposta della nuova direzione teatrale, marcando attività svolte, spettacoli realizzati con il coinvolgimento delle famiglie dei ferrovieri.
Un programma di grandi ambizioni, quello in costruzione nell’agenda del nuovo Direttore Artistico Calabrò che darà spazio, voce ed abbraccerà tutti i tipi di eventi artistici, compresa la musica classica. Teatro nel quale, nella sua concezione, devono essere coinvolti in prima linea i giovani. Per lui imprescindibili. Se lo pone come uno degli obiettivi primari: impiegare tutte le forze necessarie per riavvicinarli al teatro ed alla musica. Sfruttare anche questi due elementi cardine appena citati per catturare e recuperare il loro interesse sociale ed usare il teatro come strumento per sperare nella loro permanenza, che sia mezzo che contribuesca ad arginare il dramma dell’emigrazione.
Le “grandi agende” e progetti non possono mai essere nelle mani di una persona sola, specie quando abbracciano l’arte, progetti teatrali, musica; ecco, quindi, che, a coadiuvare Antonio Calabrò ci sarà uno staff, da lui accuratamente selezionato, come Gigi Miseferi per il teatro, Alessandro Tirotta per la Musica classica, Fulvio D’Ascola per la musica, cultura e comunicazione, Angelina De Salvo per la cultura ed i beni culturali ed architettonici, Edoardo Pedà per la musica e lo stesso Benvenuto Marra per lo spettacolo. I servizi tecnici saranno curati da Marcello Alampi. L’intera squadra lo consiglierà e lo supporterà nella realizzazione di quegli obiettivi che, dallo scorso fine settimana lo vedono al timone di questa nave.
“Il teatro deve essere un luogo d’incontro, recuperando l’essenza del Teatro Greco, deve rappresentare la realtà ed il sogno. Incuriosire, condividere, distribuire conoscenze ed emozioni. Deve diventare amplificatore delle diverse forme d’arte, tra musica, teatro, ma anche luogo di formazione per le giovani generazioni. Teatro aperto al territorio, – continua il neo Direttore Artistico Antonio Calabrò– ma apertissimo verso il Mediterraneo, l’Italia è spazio d’incontro di sfide, con la porta aperta nella antica tradizione dell’accoglienza e del “Favorite”, come se aprissimo le porte della nostra casa“, commenta il carico ed entusiasta il neo Direttore Artistico del Cineteatro Metropolitano.
Che lo spettacolo abbia inizio: buon lavoro!
Grande successo ed aspettative confermate per l’evento di solidarietà “Diversamente Uguali”, lo spettacolo organizzato dall’associazione A. GE. DI (Associazione Genitori Disabili), associazione da almeno un trentennio in prima linea sui problemi della disabilità che conosce e vive in maniera diretta, e portato in scena dai suoi ragazzi, nella casa artistica più importante e prestigiosa della città: il Cilea di Reggio Calabria. Lo spettacolo solidale con grande protagonista la sua presidente, Mirella Gangeri, è stato organizzato con l’
in partneriato col Comune di Reggio Calabria, e patrocinato dalla Regione Calabria, Consiglio Regionale della Calabria, e Città Metropolitana di Reggio Calabria, condotto da Gigi Miseferi ed Eva Giumbo con fotografo Antonio Sollazzo, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti d’eccezione, come il comico Pasquale Capri, Benvenuto Marra, Micaela Foti, l’artista Kalavria, lo Studio Danza e Samuela Piccolo.
Serata iniziata alle 19:30 con la bellissima esposizione fuori dal Teatro della mostra artistica realizzata dai ragazzi che frequentano il laboratorio pittorico dell’Agedi “Pasquale Campolo”, coordinato dalla pittrice Tina Nicolò. Spettacolo che ha ricevuto il riscontro della solidarietà cittadina che si sperava con la presenza del Sindaco della Città Metropolitana, Carmelo Versace e la Vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi ed aperto dal saluto sul palco dei ragazzi dell’Agedi con i volontari, al quale è seguito un’emozionante loro performance di danza, coadiuvati dai ragazzi dello Studio Danza. Al quale è seguito un’emozionante video che ha fatto conoscere al pubblico dal di dentro l’importante realtà del laboratorio pittorico, attività che di grande gratificazione e socializzazione dei ragazzi dell’Agedi.
Successivamente, il concerto dell’Orchestra del Teatro, il monologo molto divertente di Gigi Misefari, disinvolto ed autorevole conduttore della serata, nei divertenti panni istituzionali del Sindaco e nel duetto comico col conduttore, la performance canora di Micaela e quella di Kalavria, la performance della ballerina Samuela Piccolo, la simpatia di Benvenuto Marra. Tutti ingredienti che hanno allietato e fatto riflettere la platea del teatro. Perchè sulle questioni più sensibili è fondamentale riuscire a coniugare l’utile al dilettevole ed ieri questo è avvenuto.
Momento centrale della serata però, oltre gli importanti interventi delle figure istituzionali, Versace e Princi e quelli dei partnership sostenitori della serata, come l’ex Presidente della Reggina, Mimmo Praticò è stato la presentazione del progetto del “laboratorio di autonomie”, col Ceo di Banca Mediolanum che nel suo intervento ha spiegato che l’istituto di credito di cui fa parte ha un fondo riservato solo alle collaborazioni con le ONLUS e, come sostenitore dell’evento, finanzierà ulteriori 5.000,00 €, ai, si spera, altrettanti 5000.00€ che saranno utilizzati per l’allestimento ed avviamento dei locali nei quali verranno svolti i laboratori d’autonomia ai ragazzi dell’associazione che li frequenteranno organizzato.
Un fine vitale della raccolta fondi a sostegno del progetto dei “laboratori d’autonomia” che si pone il fondamentale e cardine obiettivo di insegnare ai ragazzi con disabilità dell’associazione il maggior numero di pratiche quotidiane per raggiungere il grado più avanzato d’autonomia personale possibile. Perchè l’Indipendenza e l’Autonomia, specie per chi gli manca, è qualità di vita, perchè i genitori dei figli con disabilità non sono eterni e perchè si sogna una società dove il “Dopo di Noi” sia la soluzione limite, nella seconda vita delle persone con disabilità, dopo la famiglia, non l’ordinaria.Accompagnare all’acquisizione del maggior grado di autonomia ogni diversamente abile, in rapporto alla sua condizione, è l’obiettivo collettivo da porsi, non solo per chi vive o ruota attorno al mondo della disabilità. Per tutti quei casi dove si riesce ad evitarlo, è la più grande delle vittorie per la categoria.
Emoziona vedere promossi iniziative e progetti sulla disabilità, non a livello assistenziale, ma destinato a chi la disabilità la vive in prima persona, alla sua indipendenza, autonomia, dignità e chi gli è costantemente a stretto contatto. Bello vedere che questo sia sostenuto da altre realtà cittadine e trovi la sensibilità della cittadinanza.
Grazie Agedi e Diversamente Uguali, una vita indipendente, a chi la Vita l’indipendenza l’ha inizialmente tolta, è possibile
Ai microfoni di Voices, il Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, sollecitato dai quesiti di Benvenuto Marra, ha chiarito gli intenti dell’amministrazione rispetto a questioni che rendono elettrico il dibattito pubblico.
L’occasione si presta a una dovuta precisazione: la città di Reggio ora dispone di tutti i fondi necessari per evolversi, i quali però restano inerti di fronte a lungaggini burocratiche e carenza di personale, cui il comune intende far fronte attraverso l’indizione del nuovo concorso volto a ricoprire ruoli amministrativi.
Tra i nodi affrontati, il nuovo volto di Piazza De Nava, la cui ridefinizione resta assai discussa: i quattro milioni e mezzo a disposizione del Comune saranno investiti in un’operazione di riqualificazione che non ne comprometterà l’identità originaria con il pretesto di un ammodernamento; la Soprintendenza non intende rimuovere la statua di Giuseppe De Nava, né tantomeno la fontana o i pilastrini perimetrali, ma porre in evidenza il basolato ora occultato dal catrame, coerentemente al ripristino dei basoli sulle principali vie del centro storico.
Feroci critiche si sono attirate anche le cruenti potature dei ficus di Piazza Garibaldi, funzionali invece a un temporaneo espianto cui seguirà un’identica ricollocazione, così come regolamentata dalla stessa Soprintendenza. Nel salutare i radioascoltatori, Brunetti, che rivela uno spirito vivace, affida ai nostri microfoni i più sentiti auguri natalizi, invitando a rifuggire il disfattismo: solo in presenza di una cittadinanza collaborativa, si può render giustizia al buon operato di un’amministrazione che, prossima all’uscita dal piano di rientro, assicura servizi più efficienti.
Successo per il “Pizza Summer Festival 2022”: tra gli ospiti, Pasquale Caprì e il Rapper Crash King
Grande successo per il “Pizza Summer Festival 2022”, evento nato dall’idea del Team “Fata Morgana”, un gruppo di imprenditori reggini del settore, formato da Carmen Cannizzaro (“Da Gennaro”), Christian Corigliano (“Napoli e Napoli”), Angelo El Bayad (“La Mediterranea”) e Maurizio Polimeni (“Maunì), che, in questa sua prima edizione, ha incontrato il grande favore del pubblico.
La cornice del Parco Verde di Campo Calabro, reso disponibile, per l’occasione, dall’Amministrazione Comunale di Campo Calabro con in testa il Sindaco, dott. Sandro Repaci, si è rivelata location perfettamente all’altezza per ospitare la Manifestazione che, tra le pizze, proposte sia nelle versioni classiche cotte al forno a legna ed elettrico che nella versione fritta, e i dolci ha permesso a tutti i partecipanti di godere, grazie anche all’impeccabile organizzazione logistica ed alle attrezzature da lavoro messe a disposizione da Calandruccio 1960, di due serate estive all’insegna del gusto e del divertimento.
Non sono mancati momenti di intrattenimento puro, grazie alla conduzione di Marco Mauro, al “Pasquale Caprì Show”, lo spettacolo che il noto artista reggino porta avanti ormai da tempo con Benvenuto Marra, alle cantanti Francesca Presto e Martina Franco, al Rapper Crash King, al dj Giovanni Cotroneo e al grande spettacolo dei BlasKom Band, che ha infiammato la serata finale sulle note dei brani del celeberrimo rocker di Zocca. Grande attenzione anche per i più piccini, grazie alla presenza dei performers e artisti di GiocoleReggio.
“E’ stato un percorso intenso e impegnativo” dichiara Christian Corigliano, del gruppo organizzativo “non senza difficoltà, ma senz’altro una scommessa vinta. La grande risposta del pubblico è stata per noi la più grande vittoria e da questa edizione ne nascerà senz’altro un’altra, sulla quale inizieremo a lavorare già da domani, per ampliare l’offerta, coinvolgere altri colleghi e rendere questo evento un appuntamento sempre più importante.”
“Sandrino” mantiene le promesse e conquista la stampa: piccola recensione del film in anteprima
C’era aria di familiarità al Teatro Metropolitano, giovedì sera. Sarà stata la platea ricca di amici, sarà stato il clima disteso da ripresa di quasi normalità o i sorrisi strappati dall’umana emozione di Pasquale Caprì, Benvenuto Marra e Giorgio Casella, in attesa di vedere finalmente sul grande schermo il loro “Sandrino – Il film“, di cui sono protagonisti.
Una visione riservata all’insindacabile giudizio di stampa e addetti ai lavori, quasi una prova in itinere prima del debutto ufficiale con il pubblico il prossimo martedì 3 maggio al Teatro Cilea, quando finalmente la città conoscerà il suo nuovo, comico (ma attento) ritratto.
Difficile parlare di “Sandrino” senza fornire eccessive anticipazioni. Di certo, un rischio che non si corre a guardare questo film è la percezione di un lavoro improvvisato o di un lungometraggio amatoriale. Niente di più distante dalla realtà. Se qualcuno avesse intenzione di sedersi in sala nella speranza di raccogliere materiale per criticare ogni sbavatura, ogni incertezza, ogni vizio di produzione, è bene che sappia che resterà sorpreso scena dopo scena: dalla colonna sonora ai dialoghi, dalla fotografia alle capacità interpretative di tutto il cast: grandi, piccoli e perfino… animali!
Certo, potrebbe spiazzare la strana sensazione di poter guardare Reggio Calabria e per una volta farsi due risate senza amarezza… Senza pensare alla ‘ndrangheta, alla spazzatura, alle buche, alla mancanza d’acqua e a tutto il pot-pourri di problemi e situazioni da sempre associate alla nostra città che ci attendono appena fuori dalla porta.
Al contempo, è altrettanto strano essere chiamati, tra una risata e l’altra, a prendere consapevolezza che in città succede anche altro: tanti piccoli fenomeni del quotidiano che conosciamo benissimo ma siamo portati a ignorare per mancanza di volontà, di tempo o addirittura di coraggio. Ed è qui che “Sandrino – Il film” sbatte in faccia la realtà più vera: basta poco, è semplice, e fa la differenza.
Promesse mantenute, dunque, per questa prima fatica cinematografica che coinvolge Pasquale Caprì e i suoi amici. Le attese dei primi spettatori sono state ampiamente ripagate; riguardo la prima di martedì, non si può prevedere che opinione ne avrà il pubblico in sala, ma è concessa un’anticipazione: la visione sarà accompagnata da due colonne sonore, quella del film e quella delle risate irrefrenabili della platea.
“Sandrino – Il Film” arriva finalmente al Cinema: l’emozione e l’attesa dei protagonisti [Intervista]
Si aggira per le strade della città ormai da diversi anni. Appare all’improvviso sui display dei cellulari, viene avvistato in TV e capita di sentirlo perfino in radio… Ovunque si palesi, però, la reazione del pubblico è sempre la stessa: una fragorosa risata.
Questo l’effetto che fa “Sandrino“: uno dei personaggi più celebri interpretati dall’attore comico reggino Pasquale Caprì. Non ne abbiano a male il sindaco Giuseppe Falcomatà, il signor Putortì, il Presidente Gallo o l’ex premier Giuseppe Conte, ma verso Sandrino la città prova un affetto particolare. Forse perché, come lo definisce lo stesso Caprì, è un po’ “la parte genuina di ognuno di noi“, una sorta di io narrante che non sempre si palesa, ma costantemente sussurra alle nostre orecchie i pensieri e le reazioni più sincere.
Un personaggio dal grande potenziale, pronto a fare il grande passo. No, Sandrino non si sposa, ma va al Cinema, e ci va da protagonista. Pronto al debutto nelle sale, infatti, “Sandrino – Il Film“, la cui Prima è stata annunciata per il prossimo 3 maggio e in una location d’eccezione: il Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria.
Per l’occasione, abbiamo intervistato il regista Lorenzo Amadeo e i protagonisti Pasquale Caprì, Benvenuto Marra e Giorgio Casella.
Un sogno messo in pausa dall’avvento della Pandemia
Sandrino è pronto dietro il sipario, mentre una grande ed emozionante attesa sta logorando il suo protagonista, Pasquale Caprì: “Ci stiamo mettendo anima, corpo, cuore da tre anni… Finalmente il film vede la luce dopo tanti sacrifici: non vediamo l’ora! C’è un po’ di stress, di tensione, di emozione… un mix di sentimenti che si sovrappongono, si intersecano… speriamo che tutto vada bene. Sono moderatamente ottimista, ma non mi sbilancio per quel po’ di scaramanzia che spero mi sia concessa“.
“A causa del Covid sono passati tre anni”, racconta il regista Lorenzo Amadeo. “Il film era quasi pronto a febbraio-marzo 2020, l’uscita era prevista subito dopo Sanremo, poi è scoppiata la pandemia. Ho sempre fatto regia televisiva, diversi corti… questo lo sento come un figlio, soprattutto dopo tanta attesa”.
Alla regia anche Davide Manganaro, che condivide le soddisfazioni e ringrazia tutta la troupe: “Sono felice che il film sia arrivato finalmente al cinema. Credo che il regista Lorenzo Amadeo con il quale ho condiviso la regia, abbia il merito più grande per la riuscita dell’operazione. Non si è mai risparmiato ed ha supportato alacremente tutti noi, sia sul set che in post produzione. Ho avuto il piacere di affiancarlo in questo viaggio artistico che credo avrà un seguito. Pasquale, Benvenuto e Giorgio hanno dimostrato grande serietà professionale sul set. La produttrice Paola Pratticò è stata sempre presente e attenta ad ogni nostra richiesta. Che dire, siamo diventati una grande famiglia. Un caro saluto anche alle maestranze che hanno sopportato tutte le nostre richieste. Spero di non aver dimenticato nessuno, un corale grazie a tutti!”.
Un orgoglio condiviso anche dagli altri due attori co-protagonisti, Benvenuto Marra e Giorgio Casella, che nel film vestono i panni degli zii di Sandrino: due fratelli diametralmente opposti, come spesso accade, accomunati solo dall’amore per il nipote, con due modi totalmente diversi di “guidarlo”. In qualche modo, l’angelo e il diavolo sulle spalle di Sandrino.
“Ancora non mi sembra vero“, dice Marra, da sempre spalla degli sketch di Caprì. “Finché non lo vedrò lì, seduto al Cilea, non mi sembrerà vero. Abbiamo lavorato tantissimo a questo progetto, tutti con diverse funzioni e compiti. Bene o male tutti ci siamo cimentati con cose nuove, adattandoci e divertendoci“.
Mentre Giorgio Casella racconta: “Io ho partecipato come comparsa a diverse fiction sia RAI che MEDIASET, e con piccoli ruoli in un film indipendente che si è girato a Reggio qualche anno fa. Ma qui è diverso: è un film ideato da noi, tante scritture e battute sono state scritte da noi stessi. È un film che abbiamo visto nascere, crescere. Ho potuto seguire il montaggio, insieme a Lorenzo, Pasquale… in questo momento non c’è in me una grandissima emozione, perché probabilmente la avrò il giorno della Prima”.
Sandrino: dal display del cellulare al grande schermo del Cinema
Ma come è nata l’idea di spostare Sandrino dal piccolo display del cellulare, dove la maggior parte di noi l’ha conosciuto, al grande schermo? L’idea pare sia partita dallo stesso Benvenuto Marra, che spiega: “Ho lottato duramente per fare in modo che questo progetto si realizzasse. Ho sempre pensato che Pasquale abbia delle doti che dovrebbero oltrepassare i confini reggini e calabresi, ma per indole sua è restìo. Allora, visto che Maometto non va alla montagna… portiamo la montagna da Maometto”.
Anche Pasquale Caprì ha commentato la transizione del suo Sandrino con tanto entusiasmo e una punta di orgoglio: “È stata la mia soddisfazione più grande. Un personaggio che è nato nei quartieri sud di Reggio, nelle serate di piazza, per strada, sui social, in contesti completamente diversi, vede la luce al Cinema. Proiettarlo in una situazione completamente diversa era inimmaginabile. È il passo che volevamo fare per far sì che Sandrino venga conosciuto da un pubblico più vasto. Forse era il passaggio indispensabile per poi poterlo esportare – speriamo – in diversi luoghi, in diverse regioni, dove già riscuote successo per esempio sui social“.
Ma chi è “Sandrino”? Ci spiega Caprì: “È un ragazzo che, in realtà, ha un’apparente arroganza, un’apparente presunzione, ma nasconde un animo buono. È un personaggio sfortunato, non trionfa, non vince le sue battaglie, anzi: spesso risulta sconfitto nelle situazioni che gli si presentano. Sandrino è un vinto, che non ottiene quello che cerca. È una persona che non è violenta, fa finta di litigare ma poi va al bar perché “u café è pavatu”. Cerca di conquistare le donne a modo suo, con un atteggiamento non galante, ma poi gli danno il benservito. In questo film si fa portatore di temi sociali molto importanti”.
E conclude: “Ci può essere un po’ di “Sandrinismo” in ognuno di noi: in alcuni è il 70%, in altri l’1%. Se tutti lo lasciassimo uscire fuori, probabilmente avremmo continuamente problemi e delusioni, perché è come un bambino che dice sempre la verità. È la parte vera di noi che però tante volte dobbiamo nascondere, per non fare del male”.
Quando il talento stravolge la sceneggiatura, ovvero: come far “impazzire” la regia
Grande orgoglio e soddisfazione condivisa anche dalla regia. Abbiamo interrogato Lorenzo Amadeo sulle fasi più difficili del progetto, e ci ha raccontato: “Una cosa importantissima è che il film è stato girato in 28 giorni, con non-attori, istruiti sul set di volta in volta… a parte i pazzi che cambiavano la sceneggiatura di giorno in giorno (Caprì e Casella, ndr), senza neanche avvisarmi, e mandavano Benvenuto a dirmelo. Abituati agli sketch che si aprono e si concludono, non consideravano quelle battute che fungevano da gancio per scene future. Lì nascevano le incomprensioni, ma alla fine le loro modifiche si rivelavano funzionali“. Chiamato in causa, Casella spiega: “Sono state cambiate alcune cose perché le battute sono state scritte per la maggior parte da me, Pasquale e Benvenuto. Qualcosa è stata cambiata nel set perché non ci sembrava adatta. Fino all’ultimo, non siamo stati “convinti” neanche del finale!“.
Finale che, ci raccontano, è stato realizzato quasi a porte chiuse, alla presenza dei soli soggetti strettamente necessari, in modo atipico rispetto a quanto normalmente accade sui set, allo scopo di preservare il più possibile la sorpresa, anche per gli addetti ai lavori.
E proprio riguardo le tante professionalità coinvolte, sembra invece che la collaborazione non sia stata affatto problematica. Dice Benvenuto Marra: “Gigi Misefari è la voce narrante, Lenzo Malafarina ha curato la colonna sonora, poi Peppe Piromalli, Carlo Belmondo… Abbiamo coinvolto tantissimi amici, tantissimi reggini, anche come comparse o figuranti, come Filippo Genovesi, qualcuno dell’Associazione L’Amaca… tanti che hanno composto questo grande collage“. E aggiunge Amedeo: “È stato fatto tutto all’insegna del divertimento e dell’amicizia, a parte le discussioni che possono nascere in qualunque ambiente lavorativo. Ma è stato un lavoro tranquillo e divertente: abbiamo lavorato in armonia“.
In scena, la vera Reggio Calabria, ma con una parola d’ordine precisa: “Serenità”
Fin dalle prime conferenze stampa, è stato annunciato un mood narrativo ben preciso, all’insegna della serenità, per rompere con tutti quei cliché che normalmente vengono associati a Reggio Calabria nelle sue varie rappresentazioni. In “Sandrino – Il film” non si parla di mafia, di immondizia, e non si fa nessun riferimento ai temi caldi che ogni giorno siamo abituati ad affrontare.
Abbiamo chiesto al cast se non tema il giudizio della critica, che potrebbe accusarli di negazionismo o di voler voltare le spalle ad aspetti così forti del nostro quotidiano con cui conviviamo e dobbiamo fare i conti ogni giorno. Ci rispondono così: “È un film comico… Una cosa che non abbiamo detto è che si tocca anche il sociale: ci sono temi come il bullismo, la droga, la disabilità, che sono altrettanto importanti. Sotto questo punto di vista vediamo un Sandrino diverso da quello che la gente è abituata a vedere dai video. Sono dei temi che faranno riflettere e daranno un certo “quid” al personaggio di Sandrino. Finora Reggio Calabria è stata raccontata sempre nello stesso modo: noi volevamo fare una cosa diversa. Ci occupiamo di comicità, di freschezza, e questo volevamo far vedere“. E concludono: “Ci hanno pensato tutti gli altri a tirare fuori i problemi della città, da cosa è afflitta (le buche, l’immondizia…), le persone già lo sanno. Noi facciamo vedere una faccia che pochissimi hanno fatto vedere“.
Sempre in ottica di promozione del territorio, la produzione ha ottenuto vari patrocini, tra cui quello del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Il film è stato girato in diversi ambienti, per “dare spazio alle bellezze di Reggio e non solo“. Alla domanda su quale sia stata, però, la più bella delle location utilizzate, non c’è gara: “Il Lungomare ha un’atmosfera particolare, che si sposa benissimo con la scena che abbiamo girato lì. Bellissima anche Gambarie, con il suo verde, il suo Parco, il Castello Aragonese, il Corso Garibaldi… belle anche le altre location (che non sveliamo per non tradirci sulla trama)… ma il Lungomare le batte tutte“.
Sandrino in viaggio verso un’incognita meta
Tutto pronto, dunque, per il battesimo in sala. Ma cosa si aspetteranno i protagonisti, cosa spereranno per il futuro del film? Gliel’abbiamo chiesto, e ci hanno risposto così: “Il viaggio di Sandrino non ha confini. Potrebbe rimanere circoscritto a Reggio Calabria, come andare ovunque. Vediamo cosa succede“. E rassicurano: “Non c’è un dialetto stretto, è un italiano con qualche battuta in regionale totalmente comprensibile, che lo rende volutamente fruibile in qualunque parte d’Italia“.
Un film per tutti, divertente, positivo, spensierato e a “chilometro zero”, realizzato da un gruppo di persone appassionate e dalle personalità varie ma ben amalgamate, all’interno di un progetto che sta per mostrare a tutta Reggio Calabria i propri frutti. Non resta che acquistare il biglietto (già disponibile in prevendita presso Tabacchi De Carlo, Dolce Sosta, Tabacchi Macheda, Rio Bar e Zanzi Italia), prendere posto in sala e prepararsi a due ore di sano divertimento.